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Buongiorno a tutti, pongo una questione abbastanza ampia e sicuramente complessa da sviscerare: il progetto in fotografia.
Premesso che è circa due anni che mi sono appassionato seriamente alla fotografia, fino ad ora mi sono dedicato solo a fare "belle foto". Io fotografo per raccontare a modo mio i posti che visito e per questo ho cominciato prima con le classiche "cartoline" architettoniche, poi con i piccoli dettagli (che spesso raccontano più di una foto classica ad un monumento) ed infine credo di aver trovato la mia passione nella Street: le mie foto che preferisco sono quelle in cui i soggetti sono persone qualunque che interagiscono con l'ambiente.
Ed arriviamo al problema : fino ad ora io scatto a tutto quello che mi possa dare un immagine gradevole, diciamo che forse ho imparato un minimo di "lessico fotografico" ma sono immagini slegate tra loro, senza filo conduttore.
Vorrei sentire la Vs opinione su come prende vita un progetto fotografico e, se volete, quali sono i vostri progetti e come sono nati.
Argomento molt interessante!
sarà che anch'io sono arrivato a un certo punto a sentire la necessità di ragionare per progetti. Penso sia una naturale evoluzione.
il bisogno di ragionare così è nato dalla constatazione che la fotografia è comunicazione e una singola foto, per quanto bella e ben fatta, non riesce a comunicare tanto quanto una serie di fotografie.
quindi in genere quando nasce un progetto c'è dietro l'idea di raccontare un tema... come se scrivessi un racconto, ragiono sui punti che si voglio trattare e come organizzarli.
per fare qualche esempio pratico. Io vivo a Milano in una zona "multietnica"... una zona che vive disagi dovuti alla convivenza di immigrati di origini diverse, con quello che ne deriva in termini di decoro, piccoli problemi di microcriminalità, ecc... allo stesso tempo è un zona con una forte presenza di attività di volontariato, progetti di integrazione ecc...
da qui uno dei miei progetti. descrivere questi due aspetti della zona... partendo da quello che è l'aspetto più "superficiale", (che si vede passando di corsa, guardando la zona dall'autobus) per poi soffermarsi su aspetti meno visibili che sono le attività delle associazioni, i progetti avviati, il conoscere le persone che spesso sono etichettate come "immigrati", ma dietro hanno una storia e conoscendoli scopri magari che i loro figli sono più educati di tanti bimbi di famiglie "locali".
un'altro progetto nel progetto... è fotografare le cose abbandonate per strada... è incredibile quante cose si trovino... TV, computer, lavandini (!), vestiti, ecc... tutte le volte che vedo queste cose il primo pensiero va al decoro urbano... poi provo a immaginarmi la storia che c'è dietro a quegli abbandoni..
altro progetto più "familiare" è fotografare mia moglie che allatta nei posti più vari (nel parco, su una panchina, nel bosco ecc...). questo è un progetto in formato 6x6; l'idea è fare un quadro con 9 scatti.
sono anch'io curioso di sentire la genesi di altri progetti!
"Se il fotografo non vede, la macchina fotografica non lo farà per lui" - Kenro Izu
Non è che se lo filino molto sto post... Complimenti per i tuoi progetti, se vorrai pubblicare qualcosa li guarderò molto volentieri.
Io per ora mi sto concentrando più sulla capacità di raccontare un posto. Oltre ai viaggi appena ho un giorno libero vado a Milano a camminare e fare foto, coniugo così fotografia, esplorazione, cultura e relax.
Ultimamente riguardando le mie foto noto che spesso mi piace giocare con le ombre, potrebbe essere un soggetto da cui cominciare a fare pratica.
Avevo provato un progetto 365 col cellulare ma ho prontamente desistito :-(
Forza, qualcuno ci parli dei suoi progetti!
questa è una bella discussione.
ecco, io di solito esco con le idee molto confuse riguardo un progetto...
idee che spesso sono messe da parte per fotografare altro.
sono molto istintivo nello scatto, se mentre passeggio vedo qualcosa che mi colpisce, comincio a girargli attorno, vedendo se può essere "degna" di una foto.
è vero anche che ogni tanto mi faccio una specie di progetto, che ne so, le donne al mercato per esempio, i dettagli non visibili alle persone che corrono nella vita...
mi piacciono anche i panorami e le barche, visto il posto in cui sono venuto a vivere, e spesso mi piace soffermarmi sul legno di una barca, sulle cromature della passamaneria, sul contrasto tra vele e mare, sulla trama delle gomene, sui particolari di un'ancora....
dopo anni di scatti veloci, dovuti al genere praticato, ora mi sto prendendo delle "pause" alla frenesia dello scatto.
mi piace molto la street, ho provato a praticarla, ma quella degli altri è sempre meglio.
ora mi sto organizzando per un progetto: donne in spiaggia.
che non vuol dire necessariamente poppe e sederi al vento, sarebbe molto limitante...
questo mi era proprio scappato, è un post che merita di più, forza ragazzi....
Io personalmente intendo "progetto" in modo molto amplio.
Un progetto può essere qualsiasi cosa, da uno stile tecnico applicato indistintamente a qualunque cosa (o quasi) ad una categoria di (s)oggetti molto specifica, tanto per definire un po' la mia idea di amplio. Può durare poco e farsi al volo, o durare anni, anche una vita.
Insomma tutto e niente, forse solo una scusa per concentrarsi un po'... Eppure lavorare ad un progetto è di importanza assoluta.
Se ci mettiamo dalla parte del pubblico guardare una sequenza di foto casuali (non importa quanto singolarmente ben riuscite) è mortalmente faticoso e tremendamente poco interessante, con l'apprezzamento che inevitabilmente finisce sulle immagini più consuete ed impersonali...
Un progetto, che sia il più banale o il più strampalato invece coinvolge e comunica amore. Amore per la cosa che si fa e (se non amore per il prossimo) per lo meno rispetto e considerazione per chi guarda. Sono cose sicuramente apprezzate... ;)
Silverprint ha scritto:
Insomma tutto e niente, forse solo una scusa per concentrarsi un po'... Eppure lavorare ad un progetto è di importanza assoluta.
;)
Sante parole, faccio ancora fatica a staccarmi dall'idea di cercare semplicemente belle foto a seconda di quello che mi passa davanti. In un uscita in digitale + zoom torno con centinaia di scatti, magari di panorami, persone, particolari e poi magari qualcuna la tengo a colori e altre le converto in bianco e nero. Ma purtroppo così facendo sono semplicemente passivo e non riesco ad concentrarmi su un filone in particolare. Ed è questo che mi ha spinto verso la pellicola : pochi obiettivi (spesso uno solo) una scelta a monte data da pellicola colore o bn, e soprattutto un rullino di massimo 36 scatti che una volta sviluppato rappresenta già una piccola "mostra fotografica" con cui mi è più semplice valutare la coerenza del mio lavoro.