Curiosità/chiarimenti sullo sviluppo colore

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia a colori

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ziofrancotto
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Curiosità/chiarimenti sullo sviluppo colore

Messaggio da ziofrancotto »

Quest'estate ho comprato due rulli di Portra 160 per provare a scattare a colori con le due macchine che uso normalmente.... e debbo dire che il risultato mi è piaciuto (portato a sviluppare e scansionato il negativo).
Incuriosito sto leggendo un pò su come si sviluppa a colori ed avrei qualche dubbio.
Io uso una tank Paterson che porta fino a 2 rulli 120 per un litro di soluzione: comprando per es un kit da 1 litro mi tornerebbe comodo ma non ho ancora capito l'equivalenza rullini/rulli nelle schede tecniche. Vale lo stesso numero di sviluppi, anche se indicato in rullini?
Un kit C-41 vale l'altro oppure conviene puntare su qualcuno in specifico? Per es mi pare interessante il Cinestill in polvere che son due soluzioni e non tre.
La temperatura di 38 gradi dev'essere "precisa" solo per lo sviluppo o per anche le altre soluzioni? Il risciacquo con acqua per es dev'essere alla stessa temperatura?

Grazie,
Francesco



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gfirmani
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Re: Curiosità/chiarimenti sullo sviluppo colore

Messaggio da gfirmani »

Non sono tutti uguali, ma hanno in comune la tenperatura a 38 gradi (37,8 per la precisione) in casa è complicato e il rischio errore è alto. Si può anche sviluppare in stand (45 minuti a sviluppo tenendosi sui 20 gradi), ma a patto di accettare dominanti

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-Sandro-
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Re: Curiosità/chiarimenti sullo sviluppo colore

Messaggio da -Sandro- »

Lavorare a 20 gradi significa avere le curve densitometriche totalmente disallineate e densità irregolari.
Altro che dominanti. Il colore si lavora secondo le prescrizioni di chi ha inventato il processo di sviluppo, cioè Kodak.
La favoletta della bassa temperatura l'hanno inventata i fornitori dei kit amatoriali per invogliare allo sviluppo anche chi non può/vuole/riesce a gestire la temperatura richiesta.
Anche i tempi di trattamento sono tassativi. Non è roba da fare in tank a mano libera.
Ultima modifica di -Sandro- il 11/09/2020, 21:34, modificato 1 volta in totale.
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Re: Curiosità/chiarimenti sullo sviluppo colore

Messaggio da herma »

Usando un kit C41 per i rullini b&n (tipo Ilford XP2) i 38 gradi sono ancora tassativi? In quale range basterebbe contenere la temperatura?

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gfirmani
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Re: Curiosità/chiarimenti sullo sviluppo colore

Messaggio da gfirmani »

-Sandro- ha scritto:
11/09/2020, 21:30
Lavorare a 20 gradi significa avere le curve densitometriche totalmente disallineate e densità irregolari.
Altro che dominanti. Il colore si lavora secondo le prescrizioni di chi ha inventato il processo di sviluppo, cioè Kodak.
La favoletta della bassa temperatura l'hanno inventata i fornitori dei kit amatoriali per invogliare allo sviluppo anche chi non può/vuole/riesce a gestire la temperatura richiesta.
Anche i tempi di trattamento sono tassativi. Non è roba da fare in tank a mano libera.
Infatti il colore me lo faccio fare. Lo stand a colori solo se metti sul conto di rifare i colori(che può essere anche divertente)

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ziofrancotto
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Re: Curiosità/chiarimenti sullo sviluppo colore

Messaggio da ziofrancotto »

Giusto per la cronaca, la temperatura controllata non mi spaventa perché possiedo un roner che uso piu che altro per cucinare, con range dai 20 gradi in su.
Al momento quello che mi “frena” è che scatterò un rullo al mese di media.... ma con il B/N sviluppo subito mentre per il colore eventualmente dovrei accumularne diverse per rendere economicamente “vantaggioso” lo sviluppo.
Emotivamente invece mi gratifica molto il rituale dello sviluppo.

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ziofrancotto
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Re: Curiosità/chiarimenti sullo sviluppo colore

Messaggio da ziofrancotto »

Visto che mi sto sempre più convincendo a provare a sviluppare con il C-41 Ars Imago e sto leggendo il più possibile per "capire" prima come operare, ne approfitto per chiedere lumi su qualche dubbio. Specifico intanto che io uso solo rulli 120.
1- ho una tank Paterson che può contenere due rulli 120 e si riempe in questo caso secondo loro indicazioni con un litro di soluzione. Io con il B&N di solito riempo un pochino di più ma mi chiedevo, nel caso del colore 1 l di soluzione compresa nel kit "è affidabile" o potrebbe crearmi problemi?
3- ho capito e letto qua che si fa il preriscaldamento della tank vuota a bagnomaria e non mettendoci l'acqua. Curiosità: ma allora perchè in tutti i filmati fanno il prebagno? Ed anche le istruzioni Ars Imago sembra prevedano il prebagno.
2- per agitare pensavo di usare il pirolino annesso girando in senso orario ed antiorario. Le istruzioni dicono di agitare continuamente per i primi 30 sec eppoi 10 sec ogni minuto. Ma se io giro il pirolino continuamente per i per es 3min15sec previsti faccio danni?
3- se uso il metodo Ilford per lavare le pellicole al posto di metterle sotto il rubinetto è un problema?

Ho anche una tank Jobo che contiene una pellicola da 120. Con il colore potrei fare i ribaltamenti come faccio nel B&N eppoi a riposo rimetto a bagnomaria?
Grazie per l'aiuto.

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-Sandro-
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Re: Curiosità/chiarimenti sullo sviluppo colore

Messaggio da -Sandro- »

Risposte al volo:

1. Un litro per due pellicole va più che bene, non creerà problemi di sorta, ma se devi mettere due pellicole di seguito occhio agli accavallamenti.
2. L'agitazione deve essere CONTINUA ed alternata, per tutto il tempo del trattamento, e per tutti i bagni.
3. Il prebagno non va fatto, può alterare la resa sensitometrica del colore, ma visto che la maggior parte degli utenti dà le pellicole in pasto allo scanner (cosa che rende il colore reso di per sé aleatorio), lo si consiglia per diminuire lo choc termico e le dispersioni di calore. Oggi è tornato di moda grazie a certi "divulgatori", ma non farlo è meglio.
3.(che sarebbe 4). Puoi usare il metodo ilford, ma con acqua in temperatura, niente sbalzi termici.
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alessandromichelazzi
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Re: Curiosità/chiarimenti sullo sviluppo colore

Messaggio da alessandromichelazzi »

ziofrancotto ha scritto:
03/04/2021, 12:02
Visto che mi sto sempre più convincendo a provare a sviluppare con il C-41 Ars Imago e sto leggendo il più possibile per "capire" prima come operare, ne approfitto per chiedere lumi su qualche dubbio. Specifico intanto che io uso solo rulli 120.
1- ho una tank Paterson che può contenere due rulli 120 e si riempe in questo caso secondo loro indicazioni con un litro di soluzione. Io con il B&N di solito riempo un pochino di più ma mi chiedevo, nel caso del colore 1 l di soluzione compresa nel kit "è affidabile" o potrebbe crearmi problemi?
3- ho capito e letto qua che si fa il preriscaldamento della tank vuota a bagnomaria e non mettendoci l'acqua. Curiosità: ma allora perchè in tutti i filmati fanno il prebagno? Ed anche le istruzioni Ars Imago sembra prevedano il prebagno.
2- per agitare pensavo di usare il pirolino annesso girando in senso orario ed antiorario. Le istruzioni dicono di agitare continuamente per i primi 30 sec eppoi 10 sec ogni minuto. Ma se io giro il pirolino continuamente per i per es 3min15sec previsti faccio danni?
3- se uso il metodo Ilford per lavare le pellicole al posto di metterle sotto il rubinetto è un problema?

Ho anche una tank Jobo che contiene una pellicola da 120. Con il colore potrei fare i ribaltamenti come faccio nel B&N eppoi a riposo rimetto a bagnomaria?
Grazie per l'aiuto.
Ciao @ziofrancotto e un saluto a tutti, è il mio primo messaggio su questo Forum che ho trovato solo recentemente! 😅

Ti dirò la mia esperienza con il Kit C-41 di Ars Imago.
Dopo un paio di anni che avevo ripreso a scattare a colori con l'analogico, mi ero fermato proprio per il fatto di dover far sviluppare il colore e spesso avere delle sorpese sgradevoli (negativi rigati e macchiati). Anche le scansioni lasciavano spesso a desiderare con ulteriori correzioni da fare successivamente a mano da parte mia.

Ho provato così il Kit C-41 di Ars Imago, e sia leggendo il loro bugiardino che leggendo un post qui sul forum ho completato lo sviluppo di 12 rullini colore (quasi tutti Porta 160/400 e alcuni Ektar 100). Per il controllo della temperatura ho acquistato il Cinestill Tempererature Control System.

La fase più delicata è appunto la prima dello sviluppo nella quale devi stare sui fatidici 38 gradi +/- 0.3C di scarto per quei 3.15" di tempo.
Ho iniziato, seguendo i consigli, tenendo la Tank per 10/15 in bagnomaria per preriscaldare le plastiche e le pellicole caricate: ecco una delle "difficoltà" (che per ora ho risolto con bel libro pesante) è di tener ferma la tank dal galleggiamento nella bacinella dove hai l'acqua pre-riscaldata. 😅

Fase di sviluppo e le agitazioni: anche leggendo sia sul forum che sul bugiardino Ars Imago, effettivamente ognuo dice la sua: sul foglietto illustrativo Ars-Imago dicono di agitare continuamente, qui su qualche post consigliano di fare le classiche girate sopra/sotto ogni 30sec, fattostà che ho addottato una tecnica ibrida con agitazione continua e girate sopra e sotto. Non so se è il metodo giusto, oltre al fatto che bisogna essere molto veloci e precisi a mettere e togliere ogni volta il tappo sopra la tank per non fare uscire il liquido di sviluppo. Le prossime due pellicole le proverò a sviluppare facendo solo una agitazione continua con "l'alberello" della Tank.

Per la fase di lavaggio ho acquistato questo accessorio della Paterson (https://www.patersonphotographic.com/pr ... lm-washer/): da una parti lo innesti al tuo rubinetto, dall'altra si incastra sul foro della Tank e spara così l'acqua a maggiore pressione all'interno, abbassando così il tempo totale del lavaggio richiesto.

Fatte le scansioni (sempre da me), i risultati sono buoni anche se noto che alcune pellicole e alcuni frame hanno bisogno di ritocchi per quanto riguarda il bilanciamento del colore , ragione per la quale sto continuando a cercare il giusto workflow nelle agitazioni ed essere sempre più preciso con i tempi di riempimento e svuotamento della Tank. Facendo si impara, giusto? 😊

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ziofrancotto
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Re: Curiosità/chiarimenti sullo sviluppo colore

Messaggio da ziofrancotto »

@alessandromichelazzi Oh grazie per la condivisione :-bd
Ed ovviamente grazie anche a @-Sandro- per i chiarimenti.

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