Dal digitale... All'analogico?

Discussioni sull'etica e sulla filosofia applicata alla fotografia

Moderatore: etrusco

ciauz

Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da ciauz »

marcotre ha scritto:Questo che faccio e' un discorso generale sui media dove ho preso spunto da un libro di Carlo Freccero.
Come insegna Marshall McLuhan : "il medium è il messaggio" .
Faccio un esempio: la stessa immagine se appare in un film e' finzione, se appare in televisione e' incentivo al consumo, se e' una foto testimonia la realta' (tanto e' vero che le fototessere sono applicate sui documenti di riconoschimento).
Nello specifico, la fotografia analogica e digitale sono due media profondamente diversi, quindi secondo l'insegnamento di Marshall McLuhan la stessa immagine genera due messaggi diversi.
Qualcuno potrebbe obiettare il fatto che la fotografia "tradizionale" testimoni la realta', basta vedere la fotografia surrealista di Man Ray, ma anche in questo caso la fotografia diventa testimone del surrealismo della realta', quindi non si scappa dalla regola.
Faccio fatica invece a definire il messaggio del media digitale, le immagini sono sempre facilmente manipolabili, anzi guai a pubblicare un'immagine inclinata di mezzo grado, e tutte le imperfezioni devono essere filtrate, quindi il messaggio e' forse "falsita", "utopia" ?
Per me la sensazione e' inconscia, analogico da piacere, digitale no, forse cio' dipende dal messaggio che esprime il media, consciamente non riesco a definirlo.
Beh, c'è un uso personale della fotografia (digitale o analogica, quale che sia il prodotto finale) ed uno pubblico. Credo che con l'avvento del digitale l'uso pubblico sia cambiato (nè rivoluzionato, nè regresso o evoluto). Si sono aperte più facili e praticabili (quindi apparentemente "nuove") vie di gestione della comunicazione. Ritengo che la differenza la faccia più che il tipo di media, l'ambito (pubblico vs. privato) a cui sono rivolte le immagini fotografiche.



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Gionny
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marcotre
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Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da marcotre »

SilverInversion ha scritto:
marcotre ha scritto:Questo che faccio e' un discorso generale sui media dove ho preso spunto da un libro di Carlo Freccero.
Come insegna Marshall McLuhan : "il medium è il messaggio" .
Faccio un esempio: la stessa immagine se appare in un film e' finzione, se appare in televisione e' incentivo al consumo, se e' una foto testimonia la realta' (tanto e' vero che le fototessere sono applicate sui documenti di riconoschimento).
Nello specifico, la fotografia analogica e digitale sono due media profondamente diversi, quindi secondo l'insegnamento di Marshall McLuhan la stessa immagine genera due messaggi diversi.
Qualcuno potrebbe obiettare il fatto che la fotografia "tradizionale" testimoni la realta', basta vedere la fotografia surrealista di Man Ray, ma anche in questo caso la fotografia diventa testimone del surrealismo della realta', quindi non si scappa dalla regola.
Faccio fatica invece a definire il messaggio del media digitale, le immagini sono sempre facilmente manipolabili, anzi guai a pubblicare un'immagine inclinata di mezzo grado, e tutte le imperfezioni devono essere filtrate, quindi il messaggio e' forse "falsita", "utopia" ?
Per me la sensazione e' inconscia, analogico da piacere, digitale no, forse cio' dipende dal messaggio che esprime il media, consciamente non riesco a definirlo.
Secondo la stessa teoria che hai citato un album di Coltrane su vinile o su cd esprime un messaggio diverso?
Un libro letto dal cartaceo o dall'ebook veicola un messaggio diverso?
Può esser vero che lo stesso film visto al cinema o in tv suggestioni in maniera diversa, purtuttavia la trama rimane la stessa, il fine rimane lo stesso, il contenuto idem. Se è un film di protesta sociale tale rimane, sia in dvd, in tv, che al cinema.
Almeno questo dice il buon senso, imho.
Hai citato Coltrane che e' uno dei miei artisti preferiti, facciamo allora un esempio un po piu' estremo: aprire un album poggiare il braccetto del giradischi sul disco , accendere un bel ampli a valvole e sederti sul divano, oppure essere sull'autobus e con un Iphone ascoltare Coltrane, che cosa ti arriva? il messaggio e' sempre lo stesso?
Cito Douglas Hofstadter nel suo libro: Gödel, Escher, Bach: un'eterna ghirlanda brillante, se tu sei in mare e raccogli una bottiglia con un messaggio al suo interno che cosa immagini che contenga?
Se lo stesso messaggio lo trovi nella tua buchetta della posta ha lo stesso significato?
Ancora.. sul contenuto di un libro e di un Ebook, Noam Chomsky: filosofo e teorico della comunicazione, disdegnava l'uso degli Ebook, in quanto secondo lui su questi non si puo' sottolineare, scrivere appunti etc. in sintesi: non ci si puo' studiare seriamente come su un vero libro, allora il messaggio che ti arriva da un ebook e' sempre lo stesso?
Per tornare in tema con questo sito: la stessa immagine che ho acquisito con uno scanner e vedo sul monitor e quella che vedo con una stampa che ho fatto sono la stessa cosa? Eppure l'immagine e' la stessa, pero' provo molto piu' gusto a guardare la stampa, perche'?
il messaggio che mi arriva e' lo stesso?

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Messaggio da Gionny »

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DanieleLucarelli
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Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da DanieleLucarelli »

Atteniamoci alla fotografia senza scomodare musica e letteratura e cinema, al limite si può ampliare a tutta l'arte visuale.

Anonymous01

Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da Anonymous01 »

marcotre ha scritto:Hai citato Coltrane che e' uno dei miei artisti preferiti, facciamo allora un esempio un po piu' estremo: aprire un album poggiare il braccetto del giradischi sul disco , accendere un bel ampli a valvole e sederti sul divano, oppure essere sull'autobus e con un Iphone ascoltare Coltrane, che cosa ti arriva? il messaggio e' sempre lo stesso?
Cito Douglas Hofstadter nel suo libro: Gödel, Escher, Bach: un'eterna ghirlanda brillante, se tu sei in mare e raccogli una bottiglia con un messaggio al suo interno che cosa immagini che contenga?
Se lo stesso messaggio lo trovi nella tua buchetta della posta ha lo stesso significato?
Ancora.. sul contenuto di un libro e di un Ebook, Noam Chomsky: filosofo e teorico della comunicazione, disdegnava l'uso degli Ebook, in quanto secondo lui su questi non si puo' sottolineare, scrivere appunti etc. in sintesi: non ci si puo' studiare seriamente come su un vero libro, allora il messaggio che ti arriva da un ebook e' sempre lo stesso?
Per tornare in tema con questo sito: la stessa immagine che ho acquisito con uno scanner e vedo sul monitor e quella che vedo con una stampa che ho fatto sono la stessa cosa? Eppure l'immagine e' la stessa, pero' provo molto piu' gusto a guardare la stampa, perche'?
il messaggio che mi arriva e' lo stesso?
Per me l'importante è che posso ascoltare Coltrane. Estremizzando il discorso allora non dovremmo ascoltare la radio perché non da la stessa soddisfazione come lo scartare un vinile, l'appoggiarlo sul piatto e tutte le menate simili. Eppure proprio nel periodo del be-bop mica tutti avevano la possibilità di comprarsi dei dischi e molti degli artisti di quel periodo, compreso Coltrane, facevano proprio affidamento alla radio. T'immagini cosa sarebbe successo se Coltrane si fosse rifiutato di ascoltare jazz perché la radio non rendeva bene?
Chomsky ha torto perché sui moderni reader si può fare tutto quello che lui dice non possibile.
Certo che provi più gusto per la stampa, è la stessa cosa di quando ho detto che vedere un film al cinema è oggettivamente meglio che in tv. Però il film rimane lo stesso, così come "A love supreme" rimane lo stesso album sia che lo si ascolti sul vinile, su cd o alla radio, imho.
Il messaggio che arriva è assolutamente lo stesso.
Ritornando alla fotografia: per assurdo lo stesso dodging and burning potrebbe essere, dai puristi, classificato come falsificazione della realtà.

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Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da Slowhand78 »

nel periodo di Coltrane le persone andavano in dei posti chimati "locali" dove ascoltavano musica dal vivo, che non è proprio uguale a quella sentita su CD, che non è proprio uguale a quella su vinile. Poi se secondo te l'interpretazione non conta, prendi uno spartito e leggilo, le note sono quelle si si ...credici pure.
Daniele

Anonymous01

Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da Anonymous01 »

Slowhand78 ha scritto:nel periodo di Coltrane le persone andavano in dei posti chimati "locali" dove ascoltavano musica dal vivo, che non è proprio uguale a quella sentita su CD, che non è proprio uguale a quella su vinile. Poi se secondo te l'interpretazione non conta, prendi uno spartito e leggilo, le note sono quelle si si ...credici pure.
Ma cosa c'entra l'interpretazione adesso?

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Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da Slowhand78 »

Lo sapevo..non mi sono spiegato bene..ci riprovo, faccio un'esempio musicale, che è la materia artistica che conosco meglio (sicuramente meglio della fotografia): se ascolto un'artista dal vivo riesco a percepire molte sfumature nel suo modo di suonare (interpretazione) che non riuscirei a percepire se lo stesso concerto fosse registrato, mancherebbe di "spessore sonoro", passatemi il termine. Questo "spessore sonoro" viene riprodotto più fedelmente su vinile che non su CD, non lo dico solo io. Quindi, quando io vado a sentire la registrazione, percepisco solo una parte, quella più appariscente, ma non riesco spesso ad andare oltre.
Mettendo il discorso in relazione con l'arte visuale, se un'artista sceglie di esprimersi con la fotografia analogica, piuttosto che con quella digitale, penso che a monte ci sia una valutazione su quello che ci vuole trasmettere, quidi noi possiamo vedere tutte le foto che ci pare sul monitor, ma penso che possiamo solo recepire una parte di messaggio, non tutto.
Spero di essermi spiegato ora.
Daniele

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Re: Dal digitale... All'analogico?

Messaggio da [email protected] »

iPol85 ha scritto:È una domanda che mi sono posto stamattina. C'è qualcuno che, partendo dal digitale, sia migrato poi al l'analogico? Totalmente o anche in gran parte, considerando magari il corredo analogico quello su cui investire principalmente.
È proprio quello che è accaduto a me... Un mondo nuovo, appassionante, irrinunciabile!


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