Sono stati scritti fiumi di libri e solo pochi hanno avuto l’ardire di mettere in dubbio la realizzazione delle sue foto, più in generale si tende a considerare tutte le foto di CB come istantanee.
A me delle vere istantanee sembrano quelle di Vivien Mayer.
Debunking Cartier-Bresson
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Re: Debunking Cartier-Bresson
Le vere istantanee non esistono.
È solo retorica che sfrutta comuni stereotipi per guadagnare credibilità.
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Re: Debunking Cartier-Bresson
questa cosa dell istantanea o meno di Bresson ogni tanto viene a galla, ma sinceramente la trovo priva di interesse, se proprio devo criticare il vecchio Henri potrei dire che avendo girato per anni da mattina a sera per le strade del mondo per lo più a spese dei genitori e avendo vissuto anni molto fertili non ha fatto niente di poi così eccezionale, anzi per non coglierla qualche istantanea avrebbe proprio dovuto essere gnucco
Re: Debunking Cartier-Bresson
Infatti in guerra, con Capa, si mettevano tutti in posa!
Specie durante lo sbarco in Normandia.
In un mondo in cui le foto si possono fare a tavolino, senza la fotocamera e solo con un computer collegato ad internet (e se sono completamente costruite a computer non sono riconoscibili nemmeno dai più avanzati sistemi di digital image forensics) lasciamoci cullare dal pensiero che, almeno una volta, non era così ed era tutto più genuino, più vero...
Specie durante lo sbarco in Normandia.
In un mondo in cui le foto si possono fare a tavolino, senza la fotocamera e solo con un computer collegato ad internet (e se sono completamente costruite a computer non sono riconoscibili nemmeno dai più avanzati sistemi di digital image forensics) lasciamoci cullare dal pensiero che, almeno una volta, non era così ed era tutto più genuino, più vero...
Sa chi sa che nulla sa, ne sa più di chi ne sa, perchè sa che nulla sa.
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Re: Debunking Cartier-Bresson
Sai, è il solito metodo di critici d'arte: inquadrare qualcuno negli schemi, attributi. Se qualcuno abbia studiato logica, potrà benissimo riassumere dall'affermazione che le foto di CB fossero tutte state instantanee - che tutte le foto di CB fossero anche qualcos'altro.bengi3 ha scritto:Sono stati scritti fiumi di libri e solo pochi hanno avuto l’ardire di mettere in dubbio la realizzazione delle sue foto, più in generale si tende a considerare tutte le foto di CB come istantanee.
A me delle vere istantanee sembrano quelle di Vivien Mayer.
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Re: Debunking Cartier-Bresson
Ecco appunto,adrian ha scritto:questa cosa dell istantanea o meno di Bresson ogni tanto viene a galla, ma sinceramente la trovo priva di interesse, se proprio devo criticare il vecchio Henri potrei dire che avendo girato per anni da mattina a sera per le strade del mondo per lo più a spese dei genitori e avendo vissuto anni molto fertili non ha fatto niente di poi così eccezionale, anzi per non coglierla qualche istantanea avrebbe proprio dovuto essere gnucco
per dirla tutta, trovo che HCB sia una delle più grandi sopravvalutazioni fotografiche della storia.
Poi va da se', che passando tutta la vita a fotografare, qualcosa di buono ogni tanto usciva.
Saluti
Ottavio
Matematicamente parlando, la fotografia e' un'applicazione lineare da R3 in R2
Ottavio
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Re: Debunking Cartier-Bresson
Mi spiace dissentire.Silverprint ha scritto:Le vere istantanee non esistono.
È solo retorica che sfrutta comuni stereotipi per guadagnare credibilità.
E' stata citata l'arcinota... istantanea, scattata da Robert Capa durante lo sbarco in Normandia. Esempio calzantissimo.
Peraltro, non erano istantanee (ma immagini costruite e recitate "sul set"), quelle da cui fu poi scelta "il Miliziano Morente", sempre scattata da Capa anni prima, in Spagna.
Fu anche istantanea (certo non posata), la foto del generale Sudvietnamita che spara alla tempia del Vietcong catturato.
E si potrebbe continuare.
Cartier-Bresson non è il mio fotografo preferito, ma certamente fu un grande e le sue immagini possono essere di notevole ispirazione.
Apprezzo molto le foto di Vivian Maier, che guardo e riguardo nel buon volume che ho acquistato tempo fa: certo, si tratta di stampe non eseguite sotto il controllo dell'autrice; in certi casi, da negativi sviluppati addirittura dopo la sua morte. Si tratta comunque di una fotografa che ha meritato di essere scoperta, indipendentemente dall'operazione commerciale che ne è necessariamente derivata.
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Re: Debunking Cartier-Bresson
La mia è sicuramente una esagerazione.
In generale credo che "istantanea" è quasi sempre una caratterizzazione estetica e non una istantanea per il modo in cui è stata fatta. E per me questo rappresenta il desiderio di imporre la propria visione sfruttando comuni stereotipi, cioè che istantaneo è "più vero" che posato.
Alla Magnum fecero un pessimo servizio a HCB e altri quando pubblicarono Contacts...
Non che il fotografo "smaliziato" non lo sapesse, ma credo che per molti sia stata una rivelazione.
In generale credo che "istantanea" è quasi sempre una caratterizzazione estetica e non una istantanea per il modo in cui è stata fatta. E per me questo rappresenta il desiderio di imporre la propria visione sfruttando comuni stereotipi, cioè che istantaneo è "più vero" che posato.
Alla Magnum fecero un pessimo servizio a HCB e altri quando pubblicarono Contacts...
Non che il fotografo "smaliziato" non lo sapesse, ma credo che per molti sia stata una rivelazione.
Re: Debunking Cartier-Bresson
Come in tutte le valutazioni e considerazioni, dovrebbe prevalere, e prevale e perdura una valutazione deontologica e corretta, senza malizia. Mi riferisco perifericamente al tuo smiley con il diavoletto, anche.Silverprint ha scritto:La mia è sicuramente una esagerazione.
In generale credo che "istantanea" è quasi sempre una caratterizzazione estetica e non una istantanea per il modo in cui è stata fatta. E per me questo rappresenta il desiderio di imporre la propria visione sfruttando comuni stereotipi, cioè che istantaneo è "più vero" che posato.
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Non che il fotografo "smaliziato" non lo sapesse, ma credo che per molti sia stata una rivelazione.
Vero è che i grandi fotografi non per forza dovevano essere prodigi negli altri campi di vite umane, i filosofi socratici o hegeliani, ma spesso li accomuna(va) una sensibilità artistica, giornalistica, per esempio;: questa spinta a documentare, ad usare uno strumento foto-grafico per esprimersi come artisti-interpreti della realtà e dei riflessi di propria anima. Ed è anche vero che alcuni di loro erano "scesi" al livello più basso di loro eventuale formazione originaria, diventando fotografi, invece i pittori-scultori di professione. O economisti, per esempio. Questo era il caso con HCB (pittore di formazione). Non per questo, il grande HCB divenne più stupido o più scimmiesco, siccome essere "fotografi" o "stampatori" non per forza debba significare che si è cretini, sebbene non avendo una formazione formale universitaria.
Inoltre è vero che non per forza, una reputazione di una agenzia foto-giornalistica, dia la garanzia che siano capaci di rimanere al livello deontologico di celare i trucchi di mestiere, anziché svelarli, come stupidoni. Cito anche il caso del famoso Center for Photography in New-York, che per un periodo ha tenuto su proprio sito i provini dei negativi di Robert Capa, in cui si intravedeva benissimo come il soldato morente in quella “istantanea”, si poteva vedere nella fila del plotone, in piedi, nei scatti successivi. Il che è anche una mera prova che non basta chiamarsi Kornell Capa ed essere fratelli di Robert, per garantirsi la discretezza, invece della banalità che il suo Center ha dimostrato, o lui come fratellino, pubblicando le strisce.
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Re: Debunking Cartier-Bresson
Infatti,Silverprint ha scritto:La mia è sicuramente una esagerazione.
..
Alla Magnum fecero un pessimo servizio a HCB e altri quando pubblicarono Contacts...
Non che il fotografo "smaliziato" non lo sapesse, ma credo che per molti sia stata una rivelazione.
e non e' un caso che non volesse mai mostrare i suoi provini a nessuno...fra storte, mal esposte, mal composte, sfuocate ed altro, se ne salvavano nel migliore dei casi una ogni ...tante..tante.
Saluti
Ottavio
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Ottavio
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