Forse mi sono espresso male ma io non ho mai detto che si deve poi prescindere dalla stampa, ho detto che si può tarare un sistema a prescindere dal regolo. E anche dall'esempio che porti, premesso che non si scappa che una D 1,2 sul negativo produce una stessa densità sulla stampa da qualsiasi negativo, basta guardare le curve delle pellicole (con sviluppi "normali") per rendersi conto della caratteristica che riporti; la T-Max è più dritta sulle alteluci e le parti in luce della texture di Zona VIII si spostano ben in alto il limite dello stampabile ma sul negativo le alteluci sono ben contrastate. La FP-4 è più arrotondata, le stesse parti chiare della texture di Zona VIII sono un po' meno dense e vengono registrate dalla carta appena sotto il bianco base e risultano più visibii, ma le alteluci sono meno contrastate. Una piccola bruciatura alla T-Max scurisce appena il valore medio della zona ma, riportando nella soglia stampabile il chiaro della texture, genera delle alteluci con una brillantezza e uno "snap" che la FP-4 non riesce ad avere.Secondo me Adams non sarebbe d'accordo con te'. Il regolo zonale e' solo espressione piu'"materica" di tutta la sensinometria del propio "metodo",(come lo chiamava Adams) semplicemente perche' sono solo gli occhi che verificano la propia stampa finale. Anch'io quando raramente provo qualche nuova pellicola o sviluppo faccio dei test e ricavo la D con densitometro e mi disegno le curve, ma poi questi dati sono sempre sterili senza una stampa .Ti cito un mio personale esempio: la tmax 100 Kodak con una densita 1,2 in zona VIII mi da in stampa un grigio chiarissimo con pocchissimi dettegli senza contrasto. Con la stessa identica D nella stessa zona L'ilford Fp4, pur dandoti lo stesso grigio chiarissimo mantiene un dettaglio sicuramente "pelato" ma senza dubbio superiore per quantita' e contrasto rispetto alla Tmax. Insisto su questo perche' e' solo la successiva stampa che verifica tutto questo. A riguardo abbiamo l'esempio scritto da paolob74 pocanzi, il quale con una D di 1,2 in zona VIII ( e quindi teoricamente ottimale) ottiene nella pratica delle alte luce tappate che necessinato di bruciatura.
Preferire una caratteristica o l'altra dipende dalla sensibilità del fotografo, altrimenti se fosse tutto solo densitometro, curve e regolo la fotografia sarebbe abbastanza 'na palla