Ciao Paolo, a piedi...! E' il santuario della Madonna del Faggio, un'oretta scarsa a piedi da dove ho una casa, sull'appennino Tosco-Emiliano. Perchè?
Caro Andrea, quando ricevo risposte del genere mi sento in colpa...perchè le ricevo gratis! Quindi prima di tutto grazie.
"In secundis", diciamo che poteva andare peggio...poteva piovere!
Un disastro su tutta la linea, insomma!! Onestamente sono più convinto di fare tesoro della tua spiegazione per le sessioni future (mi sono già permesso di copiare e incollare tutto nel mio quaderno virtuale di appunti), che tentare di rifare quella stampa!
Parli di sottoesposizione e di sovra-sviluppo perchè rilevi il primo dato (sottoesposizione) dalle ombre poco leggibili, e il secondo dato (sovra-sviluppo) dalle alte luci senza dettaglio, o con molto poco, vedi appunto gli alberi...giusto? E' così che hai "letto" il mio negativo? Io, ignorantemente, lo vedevo sovra-esposto proprio perchè le ombre mi sembravano ben definite e le luci irrecuperabili...
Credo che questo mio errore derivi da un altro errore: tentare di decodificare un negativo da una stampa.
Per quanto riguarda la sottoesposizione della carta...non era voluta! O almeno, non era fatta con coscienza. Ma temo che questo aggravi il tutto...
Dettagli delle alte luci...dove siete?
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Re: Dettagli delle alte luci...dove siete?
L'esposizione si valuta dalle parti meno dense del negativo ed in questo caso la loro densità è insufficiente.
Per intendersi un tono medio su una stampa di grado medio ha più o meno la densità che il tuo negativo ha sul tetto.
Peccato che il tetto fosse illuminato e la facciata in ombra e quella densità la avrebbe dovuta avere la facciata.
La densità che hai sulla facciata è appena sufficiente a produrre un tono quasi nero con trama appena visibile. Per tirarlo un po' su ci vogliono gli accorgimenti detti prima, ma più di tanto non si può fare perché probabilmente finisce sulla spalla della carta.
Lo sviluppo si valuta invece dalla densità delle parti più esposte, le foglie sotto il sole in questo caso.
Le densità più elevate non devono essere tanto elevate sul negativo, perché la carta è un materiale ad alto contrasto di suo.
Le densità elevate sono più difficili da valutare ad occhio, specialmente se l'occhio guarda una schermata e non il negativo, ma dal fatto che appaiono ben scure ed un po' impastate se ne deduce che la densità del negativo sia abbastanza elevata, tanto da richiedere un contrasto basso, o gli altri interventi correttivi descritti prima.
Decodificare il negativo dalla stampa va bene, anzi benissimo, ma va bene solo se la stampa è fatta correttamente!
Avresti potuto decodificare la sottoesposizione dal fatto che non potevi avere sufficiente dettaglio nei toni scuri, o toni medi non troppo scuri e contemporaneamente un buon nero. Mentre avresti potuto dedurre che era anche sovrasviluppato dal fatto che se fosse stato ben esposto sarebbe sicuramente stato necessario ridurre notevolmente il contrasto della stampa per avere dettaglio nei toni chiari.
Per intendersi un tono medio su una stampa di grado medio ha più o meno la densità che il tuo negativo ha sul tetto.
Peccato che il tetto fosse illuminato e la facciata in ombra e quella densità la avrebbe dovuta avere la facciata.
La densità che hai sulla facciata è appena sufficiente a produrre un tono quasi nero con trama appena visibile. Per tirarlo un po' su ci vogliono gli accorgimenti detti prima, ma più di tanto non si può fare perché probabilmente finisce sulla spalla della carta.
Lo sviluppo si valuta invece dalla densità delle parti più esposte, le foglie sotto il sole in questo caso.
Le densità più elevate non devono essere tanto elevate sul negativo, perché la carta è un materiale ad alto contrasto di suo.
Le densità elevate sono più difficili da valutare ad occhio, specialmente se l'occhio guarda una schermata e non il negativo, ma dal fatto che appaiono ben scure ed un po' impastate se ne deduce che la densità del negativo sia abbastanza elevata, tanto da richiedere un contrasto basso, o gli altri interventi correttivi descritti prima.
Decodificare il negativo dalla stampa va bene, anzi benissimo, ma va bene solo se la stampa è fatta correttamente!
Avresti potuto decodificare la sottoesposizione dal fatto che non potevi avere sufficiente dettaglio nei toni scuri, o toni medi non troppo scuri e contemporaneamente un buon nero. Mentre avresti potuto dedurre che era anche sovrasviluppato dal fatto che se fosse stato ben esposto sarebbe sicuramente stato necessario ridurre notevolmente il contrasto della stampa per avere dettaglio nei toni chiari.
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Re: Dettagli delle alte luci...dove siete?
Ti regalo la stampa per i tuoi corsi, esempio di raro caso in cui tutto quello che non andava fatto, è stato fatto.
Concettualmente direi di aver capito, adesso vediamo cosa combino nella prossima sessione di stampa su quei negativi. La cosa certa è che voglio insistere con la stessa carta, lo stesso negativo (o comunque su emulsioni della stessa famiglia) e gli stessi chimici...se mi metto ora a pastrocchiare con altri prodotti non ci salto più fuori.
La cosa che mi rimane da capire è che diavolo ho combinato con l'esposimetro.
Sarei quasi più incline (a posteriori) a pensare di aver impostato male la macchina, perché per la lettura della luce incidente mi sono messo proprio su quella porta della facciata...e santa la mia donna che mi aspetta col sorriso anche in queste fasi, dove sembro più il Melandri durante la mitica "distruzione del paese" che uno che vuole scattare una foto.
Ah, come post-scriptum...questi negativi sono partoriti dalla stessa macchina che aveva partorito quelli "a bande" di un mio precedente topic...con la differenza che in questo caso, alla fine dello sviluppo, l'imbibente era decisamente meno dell'ultima volta.
E qui niente bande.
Concettualmente direi di aver capito, adesso vediamo cosa combino nella prossima sessione di stampa su quei negativi. La cosa certa è che voglio insistere con la stessa carta, lo stesso negativo (o comunque su emulsioni della stessa famiglia) e gli stessi chimici...se mi metto ora a pastrocchiare con altri prodotti non ci salto più fuori.
La cosa che mi rimane da capire è che diavolo ho combinato con l'esposimetro.
Sarei quasi più incline (a posteriori) a pensare di aver impostato male la macchina, perché per la lettura della luce incidente mi sono messo proprio su quella porta della facciata...e santa la mia donna che mi aspetta col sorriso anche in queste fasi, dove sembro più il Melandri durante la mitica "distruzione del paese" che uno che vuole scattare una foto.
Ah, come post-scriptum...questi negativi sono partoriti dalla stessa macchina che aveva partorito quelli "a bande" di un mio precedente topic...con la differenza che in questo caso, alla fine dello sviluppo, l'imbibente era decisamente meno dell'ultima volta.
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Re: Dettagli delle alte luci...dove siete?
Magari fosse raro! Negativi del genere sono abbastanza tipici.Oompaloompa ha scritto:Ti regalo la stampa per i tuoi corsi, esempio di raro caso in cui tutto quello che non andava fatto, è stato fatto.
Gli errori più comuni sono proprio quelli: sottoesposizione e sovrasviluppo.
Anche la stampa sottoesposta e troppo contrastata è abbastanza tipica, più o meno la normale conseguenza degli errori precedenti.
Non so se ti consola....
Riguardo la genesi dell'errore non saprei. Ma se hai misurato in luce riflessa la facciata e solo quella è plausibile che tu abbia poi impostato male la fotocamera. Però se nel cono di misura fossero finite accidentalmente delle parti chiare il dato suggerito dall'esposimetro sarebbe stato falsato, cioè molto vicino a quello che poi hai fatto.
Se invece hai preso la luce incidente il risultato può essere plausibilmente dovuto proprio al metodo di lettura; metodo che, appunto, tende a produrre una sottoesposizione crescente al salire del contrasto.
Altra cosa che ti può portare in errore è l'abitudine dovuta alla fotografia digitale di esporre per le luci.
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Re: Dettagli delle alte luci...dove siete?
Poco, ma sono onorato del tentativo!Silverprint ha scritto: Magari fosse raro! Negativi del genere sono abbastanza tipici.
Gli errori più comuni sono proprio quelli: sottoesposizione e sovrasviluppo.
Anche la stampa sottoesposta e troppo contrastata è abbastanza tipica, più o meno la normale conseguenza degli errori precedenti.
Non so se ti consola....
Per "impostato male la fotocamera" intendo proprio un errore di distrazione, tipo che l'esposimetro mi dice 1/125 e io scatto a 1/500...sarebbe tragicomico, ma con la convinzione di aver misurato correttamente la luce, viene quasi il dubbio. Questo prima di sapere della sottoesposizione prodotta dalla lettura incidente, con alti contrasti.Silverprint ha scritto: Riguardo la genesi dell'errore non saprei. Ma se hai misurato in luce riflessa la facciata e solo quella è plausibile che tu abbia poi impostato male la fotocamera. Però se nel cono di misura fossero finite accidentalmente delle parti chiare il dato suggerito dall'esposimetro sarebbe stato falsato, cioè molto vicino a quello che poi hai fatto.
Se invece hai preso la luce incidente il risultato può essere plausibilmente dovuto proprio al metodo di lettura; metodo che, appunto, tende a produrre una sottoesposizione crescente al salire del contrasto.
La tua ultima affermazione dà una spiegazione decisamente più razionale dell'errore. Era un'altra cosa di cui non ero a conoscenza...e che da ora terrò a mente.
Buona parte delle altre stampe dello stesso rullino mi hanno colpito positivamente...ed è vero che mi accontento anche di poco, ma guarda caso sono scene a basso contrasto...quindi diciamo che almeno l'errore di esposizione in quei casi non c'è stato (la lettura incidente non ha sofferto di quel problema di cui parli). Ne consegue che anche il resto del flusso di lavoro sia stato più semplice da gestire...o almeno di questo mi sto convincendo.
Encore une fois, merci.
Re: Dettagli delle alte luci...dove siete?
Tranquillo ci sono passato pure io e di negativi cosi o peggio ne ho prodotti piu di uno evito di quantificarli
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Re: Dettagli delle alte luci...dove siete?
Perchè così fai come facevo io quando non esisteva internet. M'inzuccavo in CO poi tornavo a caricarmi lo zaino in spalla e andavo a rifare la foto conscio degli errori precedenti.Oompaloompa ha scritto:Ciao Paolo, a piedi...! E' il santuario della Madonna del Faggio, un'oretta scarsa a piedi da dove ho una casa, sull'appennino Tosco-Emiliano. Perchè?
Ecco, c'è quella porta che ti aspetta e brama una tua lettura riflessa da mettere in zona3. Poi a casa fai come insegna il buon Andrea..... sviluppa quasi della metà e riprova a stampare ;)
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Re: Dettagli delle alte luci...dove siete?
Silverprint ha scritto:Se invece hai preso la luce incidente il risultato può essere plausibilmente dovuto proprio al metodo di lettura; metodo che, appunto, tende a produrre una sottoesposizione crescente al salire del contrasto.
però oltre a tenerla a mente è utile anche capirne il perchè... ;)Oompaloompa ha scritto:La tua ultima affermazione dà una spiegazione decisamente più razionale dell'errore. Era un'altra cosa di cui non ero a conoscenza...e che da ora terrò a mente.
ecco spiegati i tuoi 2 o 3 stop di sottoesposizione...in quella scena cade una luce (incidente) di almeno 15 EV@100 asa (o più, giornata serena a giudicare dalle parti in luce) ma quell'ombra ne riflette 11 (o anche 10)... ;)
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Re: Dettagli delle alte luci...dove siete?
Senza ombra di dubbio!
L'occasione non mancherà, ci torno almeno 10 volte all'anno, condensate quasi tutte in estate...quella era solo la prima. ;)
E' molto stimolante l'idea di ripetere lo stesso scatto, sapendo di aver cannato quasi tutto in quello precedente. Seguirò minuziosamente, o quantomeno al mio meglio, tutti i vostri preziosi consigli.
Mille grazie anche a te!
L'occasione non mancherà, ci torno almeno 10 volte all'anno, condensate quasi tutte in estate...quella era solo la prima. ;)
E' molto stimolante l'idea di ripetere lo stesso scatto, sapendo di aver cannato quasi tutto in quello precedente. Seguirò minuziosamente, o quantomeno al mio meglio, tutti i vostri preziosi consigli.
Mille grazie anche a te!
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Re: Dettagli delle alte luci...dove siete?
Caro Max, per ora è già tanto se la tengo a mente!
Però sono contento che ci sia una spiegazione...
Una spiegazione c'è sempre, il problema è che non sempre si trova...non è "analogica.it" il caso. ;)
Però sono contento che ci sia una spiegazione...
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