Analogica.it

giofex ha scritto:

elimatilde ha scritto:Ciao
Ti posso dare il mio modesto parere,
Negli ultimi 9 mesi circa ho scattato una 20 di rulli fuji ed circa 8 di Agfa precisa.
Le precisa a mio parere ( condiviso anche da un mio carissimo amico che scatta dia da oltre 40 anni)
è simile (forse uguale) alla Fuji provia, con colori naturali, La velvia come scritto anche qua nel forum ha colori più sparati, quasi innaturali, ma a me piace molto.
Io di precisa ne ho prese una mezza dozzina da Western a circa 5,15 euro al rullo, penso le abbia ancora.
Ripeto non sono espertissimo ma la vista non penso inganni...
Ultimamente le sviluppo in casa da solo, e non ho avuto problemi.
Ciao
Elia

Ciao
Come sono i colori della agfa rispetto alla velvia? Vorrei provarla ma volevo avere un parere da chi l'ha già usata...

Beh, posso dirti che i colori della Agfa tendono ad essere meno saturi e più neutri rispetto alla Velvia, più adatta ad una fotografia generale, per chi invece ama i colori aturi, con la Velvia va a nozze.

Grazie. La proverò..

Prezzi un po' più bassi per le Fuji si possono trovare sul Fotoamatore.it e su Westernphoto.it, dove le acquisto abitualmente.

Quanto alle Agfa Precisa, le ho provate ed i colori sono buoni ma, secondo me, non così fedeli alla realtà quanto le Fuji. Inoltre, da scansione, rivelano una minore latitudine di posa rispetto alle Fuji. Il problema principale, secondo me, non è tanto questo, quanto la stabilità nel tempo dei suoi colori, che è ancora tutta da verificare.
Mi spiego meglio: in passato, ahimé lontano, ho fatto spessissimo uso, per risparmiare, di pellicole di fascia più bassa, quali, ad es., le Kodak Elite, le Ilfochrome, le Scotch, etc. I risultati, sul momento, sembravano confrontabili con quelli delle più blasonate, e costose, Provia, Velvia, Astia, Ektachrome. La differenza reale, come nello sport, è venuta fuori alla distanza. Infatti, mentre le pellicole "blasonate" sono sempre risultate molto stabili nel tempo, le prime hanno subìto in maniera pressoché sistematica un processo d'invecchiamento sensibile, con slittamenti di colore difficilmente superabili anche dopo scansione e correzione digitale . Al punto che di moltissimi scatti posso risalire ai colori originali solo grazie al fatto che li ho fortunatamente stampate su carta Cibachrome, che mantiene inalterati i colori nel tempo (bontà sua), o per lo meno per almeno 30 anni, da quando, cioè, lavoro con le diapositive.
Allego due esempi per dare un'idea. La prima è una Kodak Ektachrome scattata al carnevale di Venezia del 1985; la seconda è una Kodak Elite scattata ad Ustica nel 1998. Giudicate un po' voi.

Da Ars-Imago hanno anche le Rollei Digibase, ma non so cosa abbiano rimarchiato.
Forse mi sbaglio, ma una volta mi pare di aver letto (forse sul gruppo flickr ishootfilm, ci devo riguardare) che le Agfa Precisa sono delle pellicole più economiche prodotte dalla Fuji.

Le Rollei Digibase CR-200 le ho provate; sono molto economiche, ma l'impressione è stata negativa; meglio le Precisa, allora.

Io nella mia brevissima esperienza con le dia ho sempre usato pellicole scadute , sia da poco che da molto e non ho mai avuto problemi , so che non è la cosa migliore , ma se il risultato c'è ugualmente il risparmio è molto.

bonzo ha scritto:Io nella mia brevissima esperienza

Hai detto bene, la regola è un'altra.

Certo che tutto questo cazzicanismo che va diffondendosi sta facendo passare la voglia di leggere i post dei forum.

MarcoLeoncino ha scritto:Certo che tutto questo cazzicanismo che va diffondendosi sta facendo passare la voglia di leggere i post dei forum.

Se mi dovesse capitare (e dico "se" perché non mi capiterà mai) di dover usare un rullo scaduto e di perdere il lavoro mi incazzerei come una bestia con me stesso. Invece oggi si deve condividere anche la spazzatura nella presunzione che possa essere utile anche agli altri. Boh.

Ma porca miseria, e' incredibile! Un utente avverte che usare pellicole di basso prezzo puo' essere rischioso e mostra due esempi concreti per mettere in guardia gli altri (esperimento che ha provato sulla propria pelle). Ed ecco che arriva l'altro (con 5 messaggi al seguito) che afferma di usare roba scaduta, di avere poca esperienza e che per quel che si deve fare lo sforzo e' sufficiente. Ammentendo pure di essere conscio di non stare facendo una cosa corretta. No comment.