DanieleLucarelli ha scritto:...non è più vera la corrispondenza fra apertura o chiusura del diaframma e diminuzione o aumento del tempo.
sono d'accordo.
Ma sai anche tu che le lunghe esposizioni sono empiriche da sempre.... ;)
le tabelle dei fabbricanti danno delle indicazioni di massima che risentono in modo pauroso di millemila fattori.... senza contare che (in assenza di luci sparate) esporre per 2 minuti o per 10 talvolta cambia veramente poco...anzi: se le tabelle suggeriscono 2 minuti e tu esponi per 10, niente niente che vien meglio così...
E li cosa vuoi "correggere" ?!?!? fai due o tre scatti con variazioni
di minuti nell'intorno del
tempo corretto (seguendo gli stop consigliati
traducendoli in tempo) e bòn.... 'che a me di variare il diaframma non va mica tanto, almeno in scene
statiche, magari con qualche luce "puntiforme": la foto a f5.6 è ben diversa che a f16....sappiamo tutti che il diaframma mica si spara a caso: è una delle scelte compositive che si fanno...almeno quando si scatta su cavalletto... Ovvio che se invece fotografo che ne so, un'autostrada trafficata o un cielo dove passa un'aereo, la differenza di tempo di esposizione conta di più sul risultato, eccome.... ed allora si ragiona in modo diverso....
credo che se c'è un "settore" nel quale di regole precise non ce ne sono, questo è proprio quello dei "notturni" ... e secondo me l'arma migliore è conoscere bene il comportamento della pellicola che si usa. Le tabelle poi te le fai tu, sempre partendo da quelle "ufficiali" (almeno io avevo cominciato a fare così, però ho...interrotto la mia breve esperienza di notturni e quindi non posso dire che siano tarate...
)