Diluizione rivelatore (spostato da: Lezioni di fotografia)

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Dcanalogue
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Diluizione rivelatore (spostato da: Lezioni di fotografia)

Messaggio da Dcanalogue »

Vabbè... ho finito di leggere tutto (più o meno)...... @-) Per ora è una buona base di partenza per (ri) cominciare a sperimentare in analogico.
Mi sceglierò una pellicola ed uno sviluppo ed inizierò a fare un po' di prove.
Naturalmente grazie a Silverprint per il suo enorme sforzo didattico ^:)^ ed a tutti gli altri che hanno contribuito..... :-bd

Sempre che riesca a trovare un esposimetro decente.... :D


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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da Silverprint »

In che senso "arrivare allo sviluppo"? :-\
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Re: Rivelatore Tri-x 400 - Lezioni di fotografia

Messaggio da mbrizio »

Scusate sono stato troppo generico, Sviluppo intendo " sviluppo negativo" e gli altri procedimenti come arresto-fix-ipo ecc.

Non dico che questo discorso non è stato affrontato in questo thread, assolutamente!!!! ^#(^

Voglio dire che è stato spiegato molto sulla stampa e sviluppo, fase di scatto come procedere e come fare, creando una sorta di catena meccanizzata da imparare.

Però credo sia altrettanto importante creare una base di conoscenza anche su i stessi chimici e di alcune procedure ritenute scontate dalla maggioranza delle persone (compreso me :)) )

Quello che voglio dire che sono in pochi ad aver un occhio allenato in questo settore come silver e chromemax e pochi altri, quindi credo che quello che sto per dire capiti a molti di noi..

Leggo spesso, ho da svilluppare pellicola X e vorrei usare sviluppo Y senza sapere il perche prendere Y a differenza di B-C-D ecc, quali risultati Y ti dà rispetto a tutti gli altri... Nella maggioranza dei casi le persone scelgono i sviluppi per sentito dire, cioè uno dice che tale sviluppo da zero grana, contrasto medio, bla bla e quindi sceglie in base a questo. Secondo me ci vorrebbe un po di chiarezza anche in questo. Una spiegazione dove si danno delle basi per capire come capire quale sviluppo usare, e in base a questo anche i vari arresti-fix ecc da associare o non associare!! o come capire perche tale sviluppo va bene su pellicola A e non su pellicola B, o su Carta A e non su Carta B

penso che questo sia un discorso impossibile da affrontare sarebbe troppo vasto e tortuoso, quindi credo sia importante introdurre nuovi concetti come la sensiometria!! o altri test per determinare e potersi costruire una base per potersi fare la proprio catena e poter scegliere il procedimento intermedio che riguarda il negativo.

Non so se mi sono spiegato... Per farti un esempio io scelgo sviluppo A su pellicola B perche leggo secondo esperienze personali di altri i loro risultati e impressioni, o in base alle mie prove ed esperienze però non avendo un occhio e una conoscenza tale per potermi fare un idea o un giudizio serio. Se invece lei (silver) deve sviluppare pellicola A non sceglie sviluppo A cosi per sentito dire, ma avrà delle conoscenze ed esperienze che si è fatto con prove e test arrivando a dedurre che per tale pellicola uso sviluppo X per poter usare carta Y perche tale catena mi darà tale risultato!!

Lo sò è un argomento tanto vasto quelllo che chiedo, infatti alcune cose sono state dette già e altre no, quindi mi domandavo se si poteva affrontare questo discorso in modo completo, tale da poter riuscire a dare una base per crearsi un procedimento.

Grazie

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Re: Lo sviluppo (spostato da: Tri-x 400 - Lezioni di fotogra

Messaggio da Silverprint »

Messaggio del moderatore.

Ho separato gli ultimi post del thread lezioni di fotografia.

Ritengo che per le domande poste sia necessario un nuovo topic, e anche che il thread originario è molto lungo ed è inutile allungarlo ancora con cose non strettamente attinenti.

Scusate se purtroppo la "separazione" non è venuta tanto bene... però mi sembra davvero necessaria.

In linea generale vi invito ad aprire nuovi thread per nuovi argomenti, anche se le domande sono ispirate da altri thread perché facilita la discussione e la ricerca.
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Re: Lo sviluppo (spostato da: Tri-x 400 - Lezioni di fotogra

Messaggio da mbrizio »

Infatti anche secondo me sarebbe stato sbagliato continuare su questo!

sarebbe interessante affrontarne uno nuovo su alcuni punti che ho scritto e sapere anche le esperienze e metodi di tutti.

penso che approfondire come "eseguire" un certo procedimento sia importante , ma ritengo anche che è altrettanto importante capire quale procedimento usare e come testarlo! è un mio pensiero personale che credo che molti condividano.

:-h

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Re: Lo sviluppo (spostato da: Tri-x 400 - Lezioni di fotogra

Messaggio da Silverprint »

Caro Mbrizio,

Per rispondere compiutamente occorrerebbe scrivere un libro, ma i libri già ci sono... :D

Le domande sono molteplici, sintetizzando al massimo chiedi di illustrare in dettaglio, con i doverosi commenti, la procedura di sviluppo del negativo e le ragioni che presiedono la scelta dei chimici.
Nel forum le risposte ci sono. È vero che sono sparse e riferite ai singoli passaggi e forse non sempre facili da trovare, ma fare un riepilogo generale compiuto però è davvero un lavorone.

Io ti suggerirei di fare una domanda alla volta, ognuna in un thread specifico, in modo che sia facile rispondere e che dopo sia più facile consultare il forum.
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Re: Lo sviluppo (spostato da: Lezioni di fotografia)

Messaggio da mbrizio »

si lo sapevo! è troppo vasto l argomento! è acnhe vero che ho cercato nei forum ecc ma il 90% delle volte mi capita di leggere esempio:

per rivelatore X devi diluirlo 1+1 o massimo 1+2

poi passi a una ltra pagina e trovi sempre per lo stesso rivelatore X : 1+1-1+2-1+3-1+4

apri la terza pagina che dice invece : va usato senza diluizione

apri la quarta che dice che deve essere diluito sempre almeno 1+2 ecc

ecc ecc! ~x(

ho notato che questo procedimento è troppo interpretativo a secondo del soggetto, perchè è anche vero che ci sono troppe variabili da considerare.

ecco perche avevo chiesto una specie di spiegazione in linea generale per capire alcune basi. Ma credo che questo che sto esponendo non sono solo io a sbatterci il muso, ma credo che la maggioranza di noi. comunque proverò a buttare giu dei post singoli e vediamo cosa succede :-h

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Re: Lo sviluppo (spostato da: Lezioni di fotografia)

Messaggio da Silverprint »

Ora si può anche rispondere, la domanda si è circoscritta, modifico il titolo in: diluizione del rivelatore per pellicole.

I rivelatori per pellicole possono spesso essere usati in diluizioni diverse. Quale scegliere? Perché?

Per fare un ragionamento valido dobbiamo per prima cosa dividere i rivelatori in almeno due macro-categorie, quelli che hanno un contenuto di sodio solfito attorno ai 100 grammi/litro e gli altri.

Nei rivelatori poco solfitosi (spesso venduti come liquidi concentrati da diluire molto) all'aumentare della diluizione vi sono di base due effetti. Una riduzione dell'energia, che oltre un certo punto non può essere compensata esattamente con un aumento del tempo di sviluppo producendo quindi un effetto di compensazione, ed una diminuzione della granulosità apparente dovuta all'aumento del tempo bagnato. Riguardo la grana bisogna considerare che se essa è meno evidente lo è perché è meno netta; la riduzione della nettezza della grana potrebbe creare problemi sugli ingrandimenti spinti, poiché avere dei "puntini" ben visibili, ma poco incisi fa sembrare le stampe "sfocate". In pratica, anche se è contro-intuitivo, avere una grana resa fine dall'azione dello sviluppo sugli ingrandimenti spinti è di solito una cattiva scelta, per lo stesso motivo, quando si pensi di fare ingrandimenti notevoli sarebbe opportuno ridurre al massimo il tempo bagnato, cioè la durata totale del processo. Nei casi si ingrandisce abbastanza e l'immagine ha necessità di una grana effettivamente fine è necessario scegliere una pellicola che la abbia di suo, per es una a grani tabulari di sensibilità bassina (100 iso).
Se un tempo di sviluppo lungo viene unito ad una agitazione ridotta si può formare il cosiddetto "effetto bordo", ovvero una sorta di sottolineatura dei punti in cui vi è un contrasto elevato che ha l'effetto di incrementare la nitidezza apparente altrimenti detta acutanza. Sugli ingrandimenti modesti (la grana deve essere molto poco visibile) l'effetto bordo può essere molto efficace, mentre sugli ingrandimenti spinti fa l'effetto contrario, potendo perfino assomigliare ad una stampa tipografica fuori registro fatta su carta troppo assorbente, poiché la sottolineatura dei contorni appare quasi estranea all'immagine ed la grana risulterà poco nitida.
In caso di ingrandimenti spinti, quando la grana diventa ben visibile, è preferibile ottenere una elevata acutanza con sviluppi energici e tempi bagnati ridotti.

I rivelatori con molto solfito sono di norma venduti come polveri da sciogliere ed il quantitativo di polvere è consistente, perché, appunto ci sono circa 100 grammi di solfito per litro. Tra di essi vi sono prodotti molto usati come il Kodak D-76 ed il suo omologo Ilford ID-11, poi il Kodak X-tol, l'Ilford Microphen, etc.
Il sodio solfito in quantità ha un effetto compensatore e fine-granulante poiché ha una azione blandamente solvente, vale a dire che scioglie un poco dell'argento sviluppato, rallentando la formazione di parti molto dense (azione compensatrice) e "smangiucchiando" un po' gli agglomerati di argento sviluppato fa si che questi appaiano più piccoli, cioè meno netti.
Aumentando un po' la diluizione (1+1) si hanno due effetti, una certa riduzione dell'effetto compensatore ed un leggero aumento della granulosità apparente cioè una grana un po' più netta. L'aumento della nettezza della grana non è molto marcato poiché i 50 grammi di solfito mantengono comunque un po' di azione solvente. Si comincia ad avere anche un po' di compensazione per parziale esaurimento (che comunque non compensa la riduzione del solfito) vale a dire che è meno compensatore della soluzione stock, per questo motivo Kodak, per es, suggerisce di usare un quantitativo minimo di rivelatore consistente (250 ml nel caso del D-76 1+1). I negativi risultanti sono spesso più versatili di quelli ottenuti con la soluzione stock poiché la grana è sufficientemente netta da sopportare ingrandimenti abbastanza elevati. Diluendo ulteriormente (1+3) si ha un effetto compensatore dovuto al parziale esaurimento unito ad una grana un po' "spappolata" (poco netta) dal lungo tempo bagnato e, in caso di agitazione ridotta, la formazione di effetto bordo. L'effetto bordo, sui piccoli ingrandimenti, compensa in un certo modo la perdita di acutanza dovuta all'aumento del tempo bagnato. Per i rivelatori fine-granulanti al solvente e solfitosi, come l'Ilford Perceptol ed il dismesso omologo Kodak Microdol-X, il discorso è simile, solo molto più marcato.

Però... rimanendo all'interno dei procedimenti normali e usando prodotti consolidati, su stampe mediamente piccole come lo sono nella maggioranza dei casi, tutte queste cose sono sottigliezze. Al fine di ottenere buoni risultati conta molto di più lavorare con metodo e accortezza.
Fare ragionamenti, tutto sommato "fine art", prima che si padroneggino i processi di base e senza l'occhio educato a vedere le differenze, è inutile.
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Re: Diluizione rivelatore (spostato da: Lezioni di fotografi

Messaggio da Dcanalogue »

Dopo il precedente thread...anche l'argomento sviluppo si fa interessante. ;)

Ora (forse chiedo qualcosa di banale), considerando che ri-inizio tutto il percorso analogico, vorrei qualche consiglio su come procedere.
Quale pellicola BN (giusto compromesso tra non eccessiva difficoltà di trattamento/prestazioni) usare per iniziare (sia a 100 che 400 Iso) e, di conseguenza, quale rivelatore (sempre giusto compromesso) per svilupparle (tenendo conto che mi voglio orientare il prima possibile verso una sperimentazione del sistema zonale come da precedente thread) ?
Insomma, tanto per riprenderci la mano ( e l'occhio impigrito da tanto digitale 8-| ), per per avere una più ampia tolleranza agli errori e poter via via sviluppare una capacità di valutazione dei risultati....

Grazie!

p.s. è meglio considerare la sensibilità effettiva anche se non si applicano pienamente (es. riduzione tempi a seguito alto contrasto etc...) le tecniche del sistema zonale?
Voglio dire: se espongo normalmente con un esposimetro interno (Nikkormat) o esterno classico tipo ikon (Folder 6X9)... vale la pena di usare comunque la S.E. o, tanto vale usare usare quella dichiarata? :-B
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Re: Diluizione rivelatore (spostato da: Lezioni di fotografi

Messaggio da mbrizio »

Grazie mille silver, comunque il mio era un esempio il fatto della diluizione. ( che comunque mi interessava ed erano cose che non sapevo) :))

Però il modo come hai scritto è proprio quello che mi interessava, cioè tu hai dato delle basi ben precise suddividendo due tipi di rivelatori X-Y e cosa fà uno e poi l altro e in base a delle dinamiche cosa esce fuori e i risultati se sono idonei per quello che ci serve. Cioè tu sei parti dalla diluizione e sei arrivato a spiegare alcuni procedimenti, tipologie,metodi,risultati!!

Penso che lo stesso discorso vada applicato su piu argomenti, arresto, fix ecc. ( io dico a livello base, non ho mai detto fine art e per il momento non mi interessa perchè sarebbe stupido puntare subito li se non sanno manco le basi)

Però ritengo che sia veramente un papiro di dimensioni epocale, e sarebbe uno sforzo troppo grande da fare, quindi credo sia meglio che mi faccio le mie prove e quando ho dubbi faccio le domande!

Comunque il discorso della diluizione era un esempio per far capire che cercando una cosa si trovano 10 risposte tutte diverse.. e per uno che inizia è difficile capire chi ha ragione o come fare! proprio perchè non si hanno le basi dietro visto che anche per quelle bisogna sudare per trovare la verità!

Grazie ancora.

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