disparità tra lettura esposimetro esterno e camera

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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milkof
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disparità tra lettura esposimetro esterno e camera

Messaggio da milkof »

alle alate menti chiedo lumi
Sì sì lo so che sono due cose diverse luce incidente e luce riflessa, ecc...
il problema è il seguente:
set con 3 flash da 400w l'uno in camera piccola tutta bianca. Tutti e 3 i flash usati con luce indiretta rimbalzata su pannelli bianchi.
Modelli di carnagione chiara, tutto pensato per stampa in high key.
benissimo! (apparte che l'hot shoe della GW690II mi ha abbandonato a un certo punto e ho dovuto usare il cavo :(( )misuro con esposimetro esterno luce incidente sul volto e in altri punti, diciamo che 1/125 F11 va bene, poi, siccome mi scoccia ma voglio fare la prova per non buttare via i rulli vado a fare uno scatto con una canon 30d e un'ottica sopra, Bum! sovraesposto a mille, mentre con F16 a 1/125 tutto ok. Allora nel dubbio faccio come san tommaso, credo a ciò che vedo e ho scattato con la seconda impostazione.
Che cavolo può essere successo? il sekonik 308 s'è mbriacato? perchè una tale differenza di lettura???? e da quando la luce riflessa è più precisa di quella incidente? se la luce incidente fosse stata influenzata dall'ammontare complessivo di luce dell'ambiente mi avrebbe dovuto dare un diaframma maggiore NON minore, perchè invece ha agito...al contrario?
ora ho questi due rulli di tmax400 e li guardo come un fossero caduti da marte! come li devo trattare? aiuto!!!! @-) @-) @-) @-)
grazie per la pazienza!!! 8-}



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chromemax
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Re: disparità tra lettura esposimetro esterno e camera

Messaggio da chromemax »

Il perché delle differenze di esposizione non lo so ma imho hai mischiato mele con le pere (analogico e digitale). Ignoro come funzioni lìesposimetro delle digireflex, ma anche tra gli esposimetri esterni ci possono essere delle differenze a seconda di come sono tarati (la normativa ISO a cui dovrebbero essere sottoposti gli esposimetri permette un certo grado di libertà nella taratura). Non dici che pellicola hai usato e a che sensibilità, comunque uno stop in sovraesposizione, in uno scatto high-key, sarebbe stato ben tollerato dalla pellicola, fidandoti della digireflex potresti correre il rischio di una sottoesposizione.
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Silverprint
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Re: disparità tra lettura esposimetro esterno e camera

Messaggio da Silverprint »

Insomma, una differenza di un solo stop!!

Mi sarei aspettato di più (2, 3 stop) evidentemente il contrasto che hai creato in studio é molto basso. :D

È perfettamente normale. Anzi la differenza che hai constatato è poca! In luce incidente il fatto che lo studio sia bianco non conta (a parte riflessioni che arrivano alla cellula) poiché viene misurata, appunto, la luce incidente. In luce riflessa invece vai a misurare proprio lo studio "bianco", ma la macchina ti suggerisce il tempo perché esso venga grigio medio, cioè una sottoesposizione abbastanza decisa; sottoesposizione che, normalmente, in una condizione del genere è ben superiore ad uno stop.
In analogico per avere tutto piuttosto chiaro avresti dovuto sovraesporre di circa un paio di stop rispetto alla lettura in luce riflessa.

Tieni anche conto che proprio in un caso del genere il raffronto tra digitale e analogico è massimamente fuorviante, poiché in digitale non devi "bucare" in alte luci, mentre in analogico hai esattamente il problema opposto! Su pellicola per saturare le alte luci bisogna davvero esagerare: occorre una sovraesposizione di vari stop.

Ps... se ben usato un esposimetro, magari spot, a luce riflessa è sempre più preciso di uno a luce incidente. Bisogna solo ricordarsi che il dato suggerito non è l'esposizione corretta, ma quella che serve a rendere come grigio medio quanto si é misurato.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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Re: disparità tra lettura esposimetro esterno e camera

Messaggio da Marinaio »

Con i Flash da studio le variabili sono molte, in genere preferisco prendere la lettura un flash alla volta e poi tutto lo schema di luce acceso in modo da capire come saranno le ombre e le luci sul soggetto. Non e' normale avere una lettura sbagliata se hai messo l'esposimetro vicino alla modella con la calotta abbassata e rivolta verso la fonte luminosa. Le pareti bianche non avrebbero dovuto incidere sulla lettura perche' presenti anche al momento della lettura stessa, di sicuro 3 flash di rimbalzo in una stanza piccola bianca avranno dato una luce molto morbida e piatta sui soggetti.
Gian Luca Perris

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Re: disparità tra lettura esposimetro esterno e camera

Messaggio da Marinaio »

In questo caso la luce riflessa e la luce incidente non centrano niente, sulla digitale hai solo visto il risultato con quel sensore ma la macchina non ha fatto nessuna lettura. La sensibilita' dichiarata dei sensori e' spesso molto diversa da quella reale (in genere pero' arrotonda per difetto) e non puo' servire da riferimento per gli scatti in analogico a meno di non aver testato precedentemente la resa rispetto alla pellicola usata.

Non ti offendere, aggiungo una domanda scema, chiaramente sei sicuro della coincidenza tra impostazione degli ISO sull'esposimetro e sulla 30D
Gian Luca Perris

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zone-seven
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Re: disparità tra lettura esposimetro esterno e camera

Messaggio da zone-seven »

Credo che le risposte siano abbastanza esaustive, almeno per quel poco che conosco ... quindi vorrei essere un poco provocatore tentando se possibile di dare un paio di spunti riflessivi.

In quello che hai scritto ci sono delle cose che non mi tornano, stonano proprio tanto:

milkof ha scritto:alle alate menti chiedo lumi
Sì sì lo so che sono due cose diverse luce incidente e luce riflessa, ecc...
il problema è il seguente:
set con 3 flash da 400w l'uno in camera piccola tutta bianca. Tutti e 3 i flash usati con luce indiretta rimbalzata su pannelli bianchi.
E già qui dovremmo vedere il set di illuminazione, vai a sapere come hai messo i pannelli, magari hai usato una bandiera detta anche flag, magari no.
milkof ha scritto:Modelli di carnagione chiara, tutto pensato per stampa in high key. benissimo!
MIca tanto qui una sovresposizione di uno stop poteva fare bene dato che l'esposimetro riporta tutto al grigio medio
milkof ha scritto:misuro con esposimetro esterno luce incidente sul volto e in altri punti, diciamo che 1/125 F11 va bene, poi, siccome mi scoccia ma voglio fare la prova per non buttare via i rulli vado a fare uno scatto con una canon 30d e un'ottica sopra, Bum! sovraesposto a mille, mentre con F16 a 1/125 tutto ok.

Sul volto ed in altri punti, quali? Cioè questo 125esimo a f11 è una tua media? Oppure un risultato letto in una delle misurazioni del qualche altro punto?
Poi cosa c'entra la 30d? E sopratutto perche col suddetto f11 è sovresposto "a mille" ed a f16 va bene ? Uno stop ??? Uno stop non sovrespone a mille.
E poi (qui ci vorrebbe un bastone, forse) e poi dimmi che lo scatto lo hai almeno visto su un monitor di un computer anche non tarato, anche non buono... e dimmi che non ti sei fidato del monitor della 30d.
milkof ha scritto: Allora nel dubbio faccio come san tommaso, credo a ciò che vedo e ho scattato con la seconda impostazione.
San Tommaso patrono degli architetti? Si starà rivoltando nella tomba per il solo fatto di aver guardato valutato esposto in base al monitor della fotocamera dgt. Se ti affidavi a S. Veronica ti avrebbe lasciato lì ed avrebbe fatto bene.
milkof ha scritto:Che cavolo può essere successo? il sekonik 308 s'è mbriacato? perchè una tale differenza di lettura????
Una tale differenza, ovvero uno stop può essere più che normale sopratutto se hai preso la misurazione in vari punti e non si sa bene sto 125 f11 da dove l'hai preso, il sekonic mbiracato proprio di no.
milkof ha scritto: e da quando la luce riflessa è più precisa di quella incidente? se la luce incidente fosse stata influenzata dall'ammontare complessivo di luce dell'ambiente mi avrebbe dovuto dare un diaframma maggiore NON minore, perchè invece ha agito...al contrario?
Sicuro che sulla 30d hai impostato i 400 iso della tmax e idem sull'esposimetro?
Sicuro che sulla 30d non hai attivi gli auto iso ? Perchè agli auto iso non glienefregaunamazza (anche se stai in manuale M) dei 125 f11 ... però non conosco la 30d ma sulla mia dgt è così, se così non fosse che auto iso sarebbero ?
milkof ha scritto:ora ho questi due rulli di tmax400 e li guardo come un fossero caduti da marte! come li devo trattare? aiuto!!!! @-) @-) @-) @-)
grazie per la pazienza!!! 8-}
Trattali in digitale :wall: :wall:

Ora: sei partito in analogico ? Resta analogico lascia stare sta digitale, vuoi il colore carica un paio di Fuji Pro 400H o Kodak quel che vuoi... offrimi una birra e te li sviluppo io ... oppure qualcun altro ... tanto li dovrai (quasi) sempre spedire per svilupparli.

Se dell'analogico non ci si fida (per chissà quale ragione) allora lasciam perdere. Quella di non buttare i rulli è una scusa che non funziona sopratutto se si tenta di assicurarsci un risultato con la digitale vista dal monitor della dgt stessa. :wall: :wall: :wall: :wall: :wall:

Scusa l'indignazione.... se mi mandi a quel paese non mi offendo.
-“It’s always 12 minutes." [05/5/2025]

-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.

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Marinaio
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Re: disparità tra lettura esposimetro esterno e camera

Messaggio da Marinaio »

MIca tanto qui una sovresposizione di uno stop poteva fare bene dato che l'esposimetro riporta tutto al grigio medio
Zone-Seven, solo in una cosa non concordo, nella frase che ho quotato. Il Sekonic 308 non legge la luce riflessa ma solo quella incidente sia per la luce naturale che per quella flash, volendo da le proporzioni tra le 2 ma in questo caso e' ininfluente; se il soggetto e' bianco o chiaro nella zona illuminata sara' chiaro; in genere in un high key o per avere uno sfondo bianco si sovraespone di 1/3 circa dalla lettura, non di piu'. Il ragionamento del grigio medio vale per le letture in luce riflessa.
Allo volte gli esposimetri non sono perfettamente tarati, alle volte non sono tarati i diaframmi o gli ISO in digitale; prima di fare uno shooting importante e' opportuno aver fatto dei test sul materiale.

Quello che proprio non mi convince e' la descrizione dello schema di luce usato e del set, l'effetto sara' simile a un cube light e probabilmente ci sara' anche parecchio flare.

Sarebbe interessante conoscere bene la procedura di lettura usata oltre alla verifica delle altre impostazioni.
Gian Luca Perris

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milkof
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Re: disparità tra lettura esposimetro esterno e camera

Messaggio da milkof »

Allora grazie delle risposte gente.... E persino delle provocazioni, che tali non sono perche' e' vero che non mi suono fidato di cio' che conoscevo meglio e mi sono affidato alla stupidita' digitale.
C'e da dire poi, non certo per lavarmi la coscienza ma per dirvele tutte, che i modelli non erano professionisti e come tali se le fanno girare se non "fai veloce", altrimenti avrei fatto piu' prove o testato meglio i materiali. Diciamo che il digitale da questo punto di vista ha certamente un punto di forza, e non e' un caso che tutto il commerciale si faccia cosi.
Allora i flash erano tutti usati con ombrello bianco e uno, quello principale, rimbalzava su un grande telo bianco. L'idea era proprio quella di uno still life, come fosse un cube light, come qualcuno ha detto. Gli iso erano tarati uguali su dgt e analogica. Lo schema era classico a tre luci insomma ma in quelle condizioni e a poca distanza dai soggetti non aveva molto senso parlare di key light e fill light, volevo proprio un'omogeneita su tutto l'incarnato.
La pellicola e' una tmax 400....
Ora la frittata e' fatta e nella probabile ipotesi di una sottoesposizione di almeno 2 stop come si salva il salvabile?
rivolgendomi alla scienza e all'esperienza (di pellegrineschi) ho trovato che il rodinal potrebbe essere di aiuto per chi sottoespone di brutto.
si può diluire il rodinal 1:100 e arrivare a raddoppiare i tempi normali (attorno ai 18 minuti per una fp4.... diciamo quindi 23 per una tmax 400@400?). Questo se c'è stato un errore nella taratura degli ISO. Subito dopo si legge però: "se invece una pellicola ad alta sensibilità è stata interamente sottoesposta per mancanza di luce disponibile o se si è operato ai limiti di sicurezza per la velocità di otturazione si dovrà operare con diluizioni basse (1+25) accorciando il tempo di sviluppo. Ad es. una tri-x o una hp sottoesposte di oltre 2 diaframmi necessiteranno un tempo di 6-7 minuti con diluizione 1:25." mi sfugge come sia possibile ottenere lo stesso risultato con due soluzioni opposte, a meno che nel primo caso si migliora l'effetto bordo e l'estensione tonale e nel secondo si favorisce la separazione dei toni e l'effetto grafico "a carboncino"..... In ogni caso, se dovessi scegliere preferisco senz'altro quest'ultimo perchè si tratta di scatti non mirati all'esaltazione del corpo ma a trasmettere il contenuto simbolico dei gesti che i modelli compiono....
b-( :o3

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Re: disparità tra lettura esposimetro esterno e camera

Messaggio da chromemax »

La fotografia analogica è diversa da quella digitale e mi sembra che tu stia ragionando in "digitale". Se una pellicola è sottoesposta rimane sottoesposta, le ombre saranno senza dettagli a prescindere dal tipo e dal tempo di sviluppo; è come uno scatto digitale sovraesposto, non c'è postproduzione che tenga per tirare fuori qualcosa dalle alteluci. La credenza comune è che se, per vari motivi, si è costretti ad usare una sensibilità più alta di quella della pellicola, si può tentare di mitigare gli effetti della sottoesposizione aumentando il tempo di sviluppo. Questo comporta un negativo che rimane sempre sottoesposto, con le parti in ombra prive di dettaglio, con i mezzi toni tirati un po' più in alto dal sovrasviluppo ma delle luci che sono troppo chiare per essere stampate, cioé un contrasto generale del negativo troppo alto --a dimostrazione di questo la Kodak suggerisce di lasciare il tempo di sviluppo inalterato in caso di tiraggio delle T-Max di 1 stop, proprio perché in questo modo i negativi rimangono più facilmente stampabili.
Il Rodinal non è lo sviluppo migliore per il tiraggio, non sfrutta bene la sensibilità in generale, a basse diluizioni è troppo energico sulle luci che schizzerebbero troppo in alto, ad alte diluizioni è troppo compensatore e i mezzitoni non riescono a salire di tono; meglio il Microphen (ci sono altri sviluppi specifici per il tiraggio che forse funzionano meglio ma sono costosi e di difficile reperibilità)

La diluizione dello sviluppo influisce non solo sul tempo ma anche sulla resa e dipende molto da quanta energia ha lo sviluppo. Sviluppi molto energici tendono a mantenere le loro caratteristiche anche se più diluiti, sviluppi con meno energia tendono a diventare compensatori man mano che la diluizione aumenta.

I tempi di sviluppo andrebbero testati prima, a meno che questi scatti per te non siano importanti e ti servano proprio come prova proprio per trovare il giusto tempo di sviluppo.
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Re: disparità tra lettura esposimetro esterno e camera

Messaggio da milkof »

Grazie chromemax..... Volendo avere un effetto grafico molto netto in cui conta soprattutto la separazione dei toni e non fa niente se la grana aumenta non sarebbe adatto il rodinal 1:25?

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