Domanda per analogisti sui sensori

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mark88
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Re: Domanda per analogisti sui sensori

Messaggio da mark88 »

Ciao Andrea non usare il raw significa precludersi, con qualsiasi camera digitale, di ottenere la massima resa della macchina. E' un pò come credere che l'HP5 è una 400ISO e lo sviluppo è solo quello del lab automatizzato che sovrasviluppa sempre.

Per la mia esperienza con Pentax e Fujifilm l'uso dello sviluppatore RAW proprietario è altrettanto fondamentale per ottenere la massima resa. I soliti programmi (Lightroom, Camera Raw) non sanno gestire tutti i parametri delle macchine.
Ad esempio con Pentax non ho mai ottenuto la sua ottima resa cromatica usando uno sviluppatore raw che non fosse il suo.
Con Fujifilm ci sono delle impostazioni di riduzione rumore (costantemente attive) che sono disattivabili solo da Silkypix Fujifilm. (anche avendo impostato tutto disattivato da correzioni in-camera su off/0)

E come ha detto Silverprint l'istrogramma riguarda solo il jpeg - o sei stai scattando in raw l'istogramma riguarda il profilo che stai usando al momento che potrebbe mostrare delle aree clippate che in realtà non ci sono.



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tykos
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Re: Domanda per analogisti sui sensori

Messaggio da tykos »

Andrea67c ha scritto:
21/05/2022, 10:26
Letta così la tua frase enucleata, sembra che dobbiamo prestare attenzione a non sottoesporre, diversamente dalle diapositive in pellicola.
il consiglio base per la fotografia digitale è proprio: guardate l'istogramma, buttatelo più a destra possibile senza bucare le luci, poi prendete il raw e lavoratelo come preferite.
Senza raw è molto più complicato avere qualcosa di ottimale, nonostante adesso alcune macchine lavorino molto bene, ma il jpg o ti va bene così come esce oppure ogni modifica avrà risultati abbastanza pessimi.
Io odio lavorare i file ed è il motivo per cui scatto pochissimo in digitale, ma davvero con tre click risolvi molte cose. E esponendo molto a destra i filtri digradanti di lightroom ti salvano quasi ogni situazione.

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Andrea67c
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Re: Domanda per analogisti sui sensori

Messaggio da Andrea67c »

tykos ha scritto:
23/05/2022, 9:19
Andrea67c ha scritto:
21/05/2022, 10:26
Letta così la tua frase enucleata, sembra che dobbiamo prestare attenzione a non sottoesporre, diversamente dalle diapositive in pellicola.
il consiglio base per la fotografia digitale è proprio: guardate l'istogramma, buttatelo più a destra possibile senza bucare le luci, poi prendete il raw e lavoratelo come preferite.
.
Ecco, sì, grazie tykos!
Mi sembrava di aver capito sul campo, fotografando qualche gondola di prova, che è bene esporre per le ombre anche il sensore. Tra l'altro ho visto che anche le iso dichiarate dal mio modesto corpo macchina dslr sono da abbassare di circa 1 stop quando si usi una lettura tipo matrix, o, equivalentemente, mettere le ombre in zona 3 alla iso nominale solo quando si ha esigenza di portare nel fotogramma luci molto intense. Peggio di una pellicola... :ymdevil: Altrimenti forse è meglio porre le ombre con dettaglio in zona 4 alla iso nominale.

Beh, insomma, sinceramente, ora non ho ancora preso bene le misure, ma in futuro spero di mettere punti fermi più chiari. Devo coinvolgere lo spotmeter esterno per questo, perché lo spot della fotocamera mi lascia un poco malfidato.

Anch'io non sopporto di valutare (e quindi bilanciare) una foto al pc portatile. Sogno quei begli schermi apple, grandi, costosissimi, che ho visto in giro tanti anni fa, quando andavo in giro a curiosare.

Troppo tirchio per comprarne uno. =))

Ciao!
A.

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Re: Domanda per analogisti sui sensori

Messaggio da tykos »

Andrea67c ha scritto:
23/05/2022, 9:37
Ecco, sì, grazie tykos!
Mi sembrava di aver capito sul campo, fotografando qualche gondola di prova, che è bene esporre per le ombre anche il sensore. Tra l'altro ho visto che anche le iso dichiarate dal mio modesto corpo macchina dslr sono da abbassare di circa 1 stop quando si usi una lettura tipo matrix, o, equivalentemente, mettere le ombre in zona 3 alla iso nominale solo quando si ha esigenza di portare nel fotogramma luci molto intense. Peggio di una pellicola... :ymdevil: Altrimenti forse è meglio porre le ombre con dettaglio in zona 4 alla iso nominale.

Beh, insomma, sinceramente, ora non ho ancora preso bene le misure, ma in futuro spero di mettere punti fermi più chiari. Devo coinvolgere lo spotmeter esterno per questo, perché lo spot della fotocamera mi lascia un poco malfidato.

Anch'io non sopporto di valutare (e quindi bilanciare) una foto al pc portatile. Sogno quei begli schermi apple, grandi, costosissimi, che ho visto in giro tanti anni fa, quando andavo in giro a curiosare.

Troppo tirchio per comprarne uno. =))

Ciao!
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più che il monitor perfetto (che serve, ma vabbè) è utile il calibratore, un centinaio di euro usato e dura una vita.
Io non mi farei tante storie sull'usare lo spot o sulla precisione dell'esposimetro della digitale: l'esposimetro della digitale è tarato per quel sensore, quindi funziona in quel contesto. Sapere in quale zona metti cosa non ha senso, visto che potrai poi modificare quello che vorrai come lo vorrai, non è che fai i passaggi alla cieca come con la pellicola: qui una volta raccolte più informazioni possibile (esponendo a destra) poi te le giochi come vuoi.

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Re: Domanda per analogisti sui sensori

Messaggio da kiodo »



[quote="Andrea67c]

Devo coinvolgere lo spotmeter esterno per questo, perché lo spot della fotocamera mi lascia un poco malfidato.

[/quote]

Ecco attaccato il cavallo al cofano della Tesla...


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Re: Domanda per analogisti sui sensori

Messaggio da zone-seven »

Andrea67c ha scritto:
23/05/2022, 9:37
Mi sembrava di aver capito sul campo, fotografando qualche gondola di prova, che è bene esporre per le ombre anche il sensore.
Ni
Andrea67c ha scritto:
23/05/2022, 9:37
Tra l'altro ho visto che anche le iso dichiarate dal mio modesto corpo macchina dslr sono da abbassare di circa 1 stop quando si usi una lettura tipo matrix, o, equivalentemente, mettere le ombre in zona 3 alla iso nominale solo quando si ha esigenza di portare nel fotogramma luci molto intense. Peggio di una pellicola... :ymdevil: Altrimenti forse è meglio porre le ombre con dettaglio in zona 4 alla iso nominale.
Ni
Andrea67c ha scritto:
23/05/2022, 9:37
Beh, insomma, sinceramente, ora non ho ancora preso bene le misure, ma in futuro spero di mettere punti fermi più chiari. Devo coinvolgere lo spotmeter esterno per questo, perché lo spot della fotocamera mi lascia un poco malfidato.
Perchè ? Se è per l'angolo di misurazione lo capisco, per il resto un po' meno.
Andrea67c ha scritto:
23/05/2022, 9:37
Anch'io non sopporto di valutare (e quindi bilanciare) una foto al pc portatile. Sogno quei begli schermi apple, grandi, costosissimi, che ho visto in giro tanti anni fa, quando andavo in giro a curiosare.

Troppo tirchio per comprarne uno. =))
La domanda è sempre la stessa ( a prescindere dalla tecnologia che si usa per fotografare) Stampi ?

Immagino di esser stato tra i primi ad abbraggiare il digitale, attratto dal fatto di poter trattare ogni singolo scatto come meglio si potesse fare, erano tempi ormai lontani. Ma non per dire che sono bravo ne esperto ma:
"Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi"
"navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione" sono nulla a confronto e ancora non ci ho capito una mazza.
Ma, non è ancora tempo di morire.

Di che macchina stiamo parlando ? Ok è una Nikon ma quale? Giusto per capire il sensore o comunque la tipologia perchè sono cambiate tante cose.
A fotografare le gondole ... si IMHO la storia è sempre la stessa più luce c'è meglio è; va bene ed è giusto esporre per le ombre ma coi sensori ci devi mettere parecchia attenzione sulle luci perchè se buchi quelle sei "fottuto" (il contrario della pellicola, entro i limiti della pellicola stessa, cioè con una tmax400 te ne puoi altamente fregare di dove vanno le luci, si fa per dire ma non tanto) .
Solo che coi sensori, nelle ombre, c'è sempre qualcosa!
La iso del corpo macchina (forse lo sai già) è una sola. :D (in quelle più nuove potrebbero essere due o tre)

Ai tempi usai lo stesso metodo come per la pellicola. Poi tirai fuoi un paio di curve che, una volta caricate in macchina mi hanno dato una sorta di menu "a la carte", notevole. Se poi consideri che Nikon è l'unica (in alcune macchine) che può scattare in TIFF il gioco è fatto, ma non rinuncerei al RAW, ovviamente.
Da poco ho cambiato macchina (da una del 2008 ad una del 2018 circa) e non ci sto a capì una mazza :ymhug:


Edit:
Andrea67c ha scritto:
21/05/2022, 10:26

Io vedo nella fotografia digitale amatoriale una confort zone di colore a basso contrasto. Si sostituisce magari il contrasto con la saturazione: non mi va. So di tagliare la realtà in modo riduttivo. Cerco di esprimermi con la poca competenza che ho. Descrivo impressioni.

Gradisco correzioni al mio modo di vedere!

Ciao!
A.
Qui capisco poco, perchè amatoriale, a cosa ti riferisci ? O a quali fotografie ?
Imho, più che una comfort zone, il colore a basso contrasto è più dovuto ad un "approccio videografico", oggi "comandano" le LUT che però su una fotografia finita non le puoi applicare d'emblée perchè fanno un casino che la metà basta.
-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.

-more light is better than less [04/2/2022]

-Non c'è niente di più colorato del bianco e nero

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Re: Domanda per analogisti sui sensori

Messaggio da mark88 »

zone-seven ha toccato un punto importante: il sensore digitale ha 1 sola sensibilità (vecchia generazione) o 2 sensibilità (dual gain iso, solo macchine molto recenti).
la sensibilità base è quella con la massima latitudine di posa. spesso sulle digitali c'è una funzione che si chiama "sensibilità estesa" (tradotta in modi un pò diversi...). ad esempio su macchine che partono da 100 ISO, compare la sensibilità 80 ISO e altre sensibilità molto alte (oltre i 6400 es.): deve essere chiaro che la macchina non ha una sensibilità inferiore, semplicemente scatta a 100 e abbassa 1/3 di esposizione, quindi stai perdendo latitudine.

diversamente sulle dual gain (se le sensibilità sono 100 e 800) scattare a 800 è meglio che 500, etc. etc...

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Re: Domanda per analogisti sui sensori

Messaggio da Andrea67c »

Siete forti, ragazzi!
Sto imparando un sacco di cose, anche e soprattutto una traslazione del mio punto di vista, da analogico a digitale, che mi era urgente.

@kiodo =)) , non dico che me l'aspettassi, ma se ci pensavo un mezzo secondo, prevedevo la tua tirata d'orecchie. ;)

@tykos vediamo se sto capendo... dammi conferma o smentita... il sensore (raw) ha una curva di risposta rettilinea, per cui non è importante dove pongo il range di luminanze, purché rientri nel range del sensore stesso. Insomma non devo gestire piede e spalla. Almeno però vorrei capire quanto corta è la coperta, perché tutte le coperte hanno un inizio e una fine, anche la coperta del sensore deve averli.

@zone-seven
Certo che mi piacerebbe stampare in un prox futuro, quindi calibrare il monitor ecc. Oppure ascolto vs impressioni sulla visione di file jpg su alcuni televisori di ultima generazione, potrebbe essere un'esperienza interessante, dato che il mio tv color ha i suoi annetti e potrei pensare di cambiarlo. Nel frattempo lavorerei sul mio PC, per imparare le basi e farmi un occhio accettabile per la postproduzione digitale.

Non è una nikon, è una sony consumer aps-c, la alpha 230, credo che condividesse il sensore con le nikon più economiche del tempo (circa 2010).
Non ho un riferimento spot nel mirino, non so precisamente cosa misuri.
Non sapevo che la iso di una digitale fosse unica, pensavo che l'amplificazione del segnale (leggi: diversa impostazione iso) non avvenisse esclusivamente a valle del sensore e pensavo quindi che ne modificasse il comportamento. In realtà non ne so proprio niente.

Ma insomma, 'sti sensori.... sono lineari o hanno una "loro" reazione non lineare alla luce, da imparare con dei test? Parliamo sempre di raw, perché col jpg prodotto dalla fotocamera mi è tutto ovvio (si fa per dire).

Ciao!
A.

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Re: Domanda per analogisti sui sensori

Messaggio da tykos »

Andrea67c ha scritto:
23/05/2022, 13:23
@tykos vediamo se sto capendo... dammi conferma o smentita... il sensore (raw) ha una curva di risposta rettilinea, per cui non è importante dove pongo il range di luminanze, purché rientri nel range del sensore stesso. Insomma non devo gestire piede e spalla. Almeno però vorrei capire quanto corta è la coperta, perché tutte le coperte hanno un inizio e una fine, anche la coperta del sensore deve averli.
ma no, è che non ti interessa saperlo perché il risultato lo vedi subito.
Con la pellicola tu devi supporre quali sono le caratteristiche (o testarla), trovare uno sviluppo che ti dia il risultato voluto, e poi stamparla. Finché non esce dallo sviluppo, però, non sai se hai azzeccato quella foto di un mese prima.
Con la digitale ti basta un'occhiata al display per vedere dove sta l'istogramma e quindi se hai delle ombre chiuse o delle luci bucate. Puoi fare delle prove per capire se il sensore regge 10-15-50 stop di gamma, ma cosa te ne fai? Mica riconosci la gamma a occhio e dici "mhh, questa non la fotografo". Cioè, più o meno lo capisci quando stai scattando qualcosa di impossibile, ma ci siamo capiti, e comunque fai prima a fotografarla lo stesso e giudicare il risultato dal monitorino, poi arrivi a casa e ci pastrocchi un po' e con i mille strumenti in più che hai (cioè più facili) provi ad aggiustarla.
E in quei casi in cui proprio vai oltre la gamma del sensore puoi persino fare un bel bracketing e comporre due/tre/venti scatti.

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Re: Domanda per analogisti sui sensori

Messaggio da zone-seven »

Andrea67c ha scritto:
23/05/2022, 13:23
Siete forti, ragazzi!
Mah, mica tanto (almeno io)
Comunqe ... quasi quasi faccio una spiata perchè so che qui sul forum c'è qualcuno che sul digitale ne dovrebbe sapere a menadito, ma sono un bravo ragazzo e mi faccio i fatti miei :ymblushing: :ymdevil:

Andrea67c ha scritto:
23/05/2022, 13:23
@zone-seven
Certo che mi piacerebbe stampare in un prox futuro, quindi calibrare il monitor ecc. Oppure ascolto vs impressioni sulla visione di file jpg su alcuni televisori di ultima generazione, potrebbe essere un'esperienza interessante, dato che il mio tv color ha i suoi annetti e potrei pensare di cambiarlo. Nel frattempo lavorerei sul mio PC, per imparare le basi e farmi un occhio accettabile per la postproduzione digitale.

Non è una nikon, è una sony consumer aps-c, la alpha 230, credo che condividesse il sensore con le nikon più economiche del tempo (circa 2010).
Non ho un riferimento spot nel mirino, non so precisamente cosa misuri.
Non sapevo che la iso di una digitale fosse unica, pensavo che l'amplificazione del segnale (leggi: diversa impostazione iso) non avvenisse esclusivamente a valle del sensore e pensavo quindi che ne modificasse il comportamento. In realtà non ne so proprio niente.

Ma insomma, 'sti sensori.... sono lineari o hanno una "loro" reazione non lineare alla luce, da imparare con dei test? Parliamo sempre di raw, perché col jpg prodotto dalla fotocamera mi è tutto ovvio (si fa per dire).

Ciao!
A.
Eh ma così mi ti apri ad un mondo intero di considerazioni, qualche paletto tocca metterlo.
Sul fatto che condividesse il sensore ci sta; epperò (e te lo dico proprio da uno che implementa per lavoro) dipende appunto da come poi hanno implementato il sensore all'interno di un qualcosa.... quindi boh. Te l'ho chiesto perchè ci sono anche sensori retroilluminati dove, a volte, conviene più sott'esporre e poi recuperare le ombre che non salire di ISO. (te l'ho detto che ho visto cose... "navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione" ma col digitale Orione la fotografi davvero e, Testa di Cavallo è una passeggiata in pianura, è più difficile trovarla che fotografarla)

Certo che sono lineari, i sensori, ma poi rispetto a cosa ? Perchè da matematico saprai che il lineare non è che esista propriamente nella realtà. Certo, se confrontato con la pellicola è per certo lineare; quanto lineare lo vedrai coi test che però sono parecchio più immediati rispetto alla pellicola, ovviamente quando ti avvicini agli estremi le cose cambiano anche se i SW di PP ti fanno vedere altre cose, insomma le luci a 255 non mantengono la trama e le ombre sotto un certo valore quando le apri col cursore tirano fuori rumore. Tanto, ancora, per ora, il fatidico 18% zona V sta a 128, la zona X o XII a 255, la 0 sta appunto a zero (almeno lì andrebbero messe) Ma, tocca vedere cosa succede quando metti il raw nel software di sviluppo, sia esso un lightroom o quello che è. (Anche io preferisco i software propietari delle macchine almeno per la prima regolazione base) e, se vuoi guardare un pochino più a fondo un bel Raw Therapee ti fa vedere qualcosina in più, quanto possa essere utile lo vedrai da solo. Insomma una volta messo il file nel sw del computer dipende da quanto sposti i cursori.
Fermo restando quello che ha detto Andrea, Silverprint, il sensore quello è, ma nei test, parti dalle luci che quelle non si recuperano.
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