Analogica.it

Buondì,

Ieri ho fatto una sessione di stampe di alcune foto still Life, scattate sullo stesso rullino, con circa lo stesso set up di luci.
A parte la leggera variazione di dominanti sullo sfondo bianco, che bianco bianco non è, nonostante abbia usato lo stesso tempo di stampa e la stessa filtratura, noto che il bordino bianco della stampa ha sempre una dominante diversa.
Le foto le ho stampate con una Jobo CPE2, chimica Bellini.
Queste dominanti possono essere dovute alle molteplici variabile che entrano in gioco sviluppando con il tamburo? Che so, minima variazione della temperatura, differenza di quantità dello sviluppo tra una stampa e l'altra, altro? Tra lo sviluppo e il Blix faccio anche un passaggio nell'arresto.
La chimica è già aperta da un po', ma riempio le bottigliette con gas per accendini per prevenire l'ossidazione.
Ma poi, il bordino bianco che è coperto dalle lame del marginatore, non dovrebbe restare neutro?

Allego una foto per mostrare i colori. Mi sembrano ok.
L'attrezzatura usata era: Canon F1, obiettivo 135 mm, banale Fujicolor C200 esposto a 125, + 1 stop in sovraesposizione su lettura media da esposimetro, sviluppo pellicola normale come tempi Bellini.

Scusate se vado off topic, ma chiedo un consiglio: in still Life del genere, con l'oggetto appoggiato sul fondale, come faccio a rendere lo sfondo bianco come o quasi la carta non esposta, senza sovraesporre il soggetto? Non mi riesce di fare due illuminazioni separate (una per il fondo e una per il soggetto) perché uso un piccolo banchetto autocostruito con fondale.

Grazie!

Si, stampando in tamburo non potrai mai avere assoluta uniformità. I bordi colorati sotto il marginatore derivano da chimica non in ordine. L'ossidazione rapidissima dovuta allo sbattimento nel tamburo rende il sistema piuttosto aleatorio.