Ciao! Mi spiace di non aver risposto prima benché questa sia una delle sezioni del forum che dovrei "animare", ma sono stata un po' impegnata.
Tornando alla questione, secondo me, per fare delle doppie esposizioni soddisfacenti, sarebbe meglio se partissi già con un'idea di cosa vuoi ottenere e ti segnassi scatto per scatto il soggetto, le condizioni di luce e l'esposizione.
Con pellicole in rullo, hai più possibilità se decidi di scattare il rullino intero, segnandoti man mano cosa fotografi, per poi ricaricarlo e scattarci sopra nuovamente, piuttosto che fare doppie esposizioni consecutive.
Se scatti in 35 mm, ti conviene usare la stessa macchina, facendo un segnetto col pennarello indelebile nel punto in cui hai iniziato a caricare la pellicola.
Per il mio primo esperimento (anni e anni fa, vedi foto sotto) non lo feci e, pur usando la stessa macchina, i fotogrammi non uscirono perfettamente sovrapposti e dovetti tagliare i lati (e a quel punto decisi di fare un crop quadrato, già che c'ero)
In questo caso, feci posare la modella davanti uno sfondo nero non illuminato, regolando l'esposizione affinché lei fosse correttamente esposta e lo sfondo risultasse come ombra senza dettagli (quindi trasparente sul negativo).
Esponendo nuovamente la pellicola con altre inquadrature, nelle foto finali queste appaiono più evidenti nelle zone non esposte precedentemente (ossia lo sfondo).
Invece in quest'altra immagine di un servizio successivo, la scena con la modella è stata esposta correttamente e la seconda immagine è stata sottoesposta per evitare che andasse a coprire troppo quella principale.
Infine con il banco ottico puoi direttamente disegnare dei riferimenti sul vetro smerigliato con un pennarello cancellabile a secco (quelli che si usano per scrivere sulle lavagne magnetiche).
La foto qui sotto l'ho fatta cosí, fotografando prima un manichino di plastica nera lucida col seno e in seguito il ragazzo (membro di una band).
La combinazione di manichino nero lucido con alte luci bruciate e ragazzo con maglietta nera senza dettagli ha creato l'illusione che il ragazzo abbia il torso di plastica coi seni.
Col senno del poi, sarebbe stato meglio fotografare il manichino su uno sfondo nero, cosí da evitare la comparsa delle linee della testa e delle spalle sullo sfondo bianco.
Ovviamente niente ti vieta di fotografare la stessa persona due volte, magari variando la distanza e l'inquadratura, ma, secondo me, l'effetto e' parecchio pacchiano (come in questa foto sotto che scattai tanti anni fa e ora mi fa ridere per quanto e' brutta)
Per quanto riguarda i paesaggi, se vuoi ottenere un effetto abbastanza pacchiano, ma "sognante", come in
queste due immagini di Zeb Andrews, basta esporre la stessa immagine due volte sottoesponendo di uno stop, una volta a fuoco e l'altra fuori fuoco.
Altrimenti puoi fotografare la stessa immagine due volte, girando la fotocamera affinchè le due immagini risultino ribaltate (vedi
qui un esempio, sempre di Zeb Andrews)
Un'altra tecnica consiste nel fotografare lo stesso landmark da diversi punti di vista/usando diverse lunghezze focali, come in queste immagini di
Frank Machalowski
O fotografare con la stessa inquadratura, ma tante esposizioni, un luogo dove passa molta gente per ottenere questo tipo di
risultati (immagini di Frank Machalowski)
Infine, ecco degli esempi di esposizioni multiple "paesaggistiche" a colore, dal photostream di
Rob Birze
In conclusione, non c'è una regola per l'esposizione delle doppie/multiple esposizioni che funzioni in ogni caso, bisogna imparare a previsualizzare un minimo il risultato che si vuole ottenere e regolare l'esposizione di conseguenza.