Due domande sulla tonalità

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Pacher
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da Pacher »

Anche io se fossi stato te avrei sperato avessi qualche stampa..Mi sono comunque reso conto che odio sempre di piu sto cesso di scanner. Non riesce a render niente qualunque cosa gli passi sopra o sotto è indifferente, appiattisce e sputa fuori fails orribili :)) le stampe perdon tutto, le dia poi non ne parliamo. Ancora ancora se si ha una stampa si scanna il negativo e là ci si puo avvicinare un po..
Ritornando in topic.
Visto che te Andrea non ci vedi niente di particolare in queste stampe vuol dire che sono cose che vedi tutti i giorni? Allora è la conferma che stampo propio male e che sti grigi belli pastosi son io che non riesco a tirarli fuori.
Ritorno in CO...



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Silverprint
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da Silverprint »

Boh?

Quello che vedo sul monitor è bruttarello e basta :))

Non so come sia nei tuoi libri, ma anche in quelli facile che la resa sia scarsa e comunque molto diversa dagli originali.

Insomma il paragone andrebbe davvero fatto stampa con stampa.

C'è sempre un buon motivo per vedere quante più stampe originali possibili, dai libri si capisce poco.
Il mio maestro (Jim Megargee) diceva che il graduale aumento di contrasto e la perdita di certe belle tonalità è venuta dal fatto che i fotografi si formarono sui libri e poi facevano stampe come quelle dei libri che diventavano ancora più dure e piatte nei libri che questi loro volta facevano.
A seguire una nuova generazione di fotografi si è formata sui libri di quelli che si sono formati sui libri, con ulteriore perdita a sua volta amplificata nella generazione che seguì che a sua volta si formò sui libri di quelli che si erano formati dai libri di quelli che si erano formati sui libri di quelli che già si erano formati sui libri... etc. =)) =))
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Pierpaolo B
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da Pierpaolo B »

Ecco come nacque l'ebook! :-?
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da Pacher »

E come al solito butto nel cesso qualche kilo di certezze.... :D sempre cosi in sto forum, non ti puoi azzardar a dire qualche cosa che zac subito ti rimettono le convinzioni di una vita in bilico sul precipizio e non contenti ti danno anche la spintarella.:))

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Silverprint
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da Silverprint »

=)) =)) =)) =))
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sarrasani
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da sarrasani »

impressionando ha scritto: Le carte moderne hanno un supporto bianchissimo e neri pompati.... che si pompano anche in virtù dei bianchi squillanti.
Beh, secondo me in generale hai ragione. Ma non credo che parleresti di supporto bianchissimo se vedessi la Oriental WT che tanto prediligo.
Anche sui forum americani la chiamano la "carta gialla", ed è veramente roba da " love it or leave it ". Poi, ma a distanza, direi la Rollei fondo crema (121 mi pare) che comunque rispetto alla Oriental WT sembra gia bianca. All'estremo opposto, sempre tra le carte a finitura liscia e lucida, direi senz'altro la Bergger Contact e la Bergger NB:
la prima in particolare ha dei bianchi impressionanti, da far letteralmente impallidire quelli delle altre carte già, come dici tu, molto bianche. Queste Bergger sembrano addirittura fluorate tanto è brillante e luminoso il loro bianco-base.
Ciao,
S.

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Pierpaolo B
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da Pierpaolo B »

La Oriental WT non la si può definire una carta normale.... E' decisamente una carta di nicchia adatta ad impieghi particolari...
Io parlavo di carte generiche e delle differenze con le vecchie carte.
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Pierpaolo B
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da Pierpaolo B »

Mi viene in mente ora che "anticamente" andavano molto di moda i rivelatori solventi (finegranulanti). Chi ha avuto modo di provarli avrà notato quanti grigi tengano e quanto rendano lisce e ceree le immagini.
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sarrasani
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da sarrasani »

mah, la Oriental WT è sicuramente particolare, nel senso che è tra le più calde di quelle a tono caldo (lasciamo perdere quelle con superficie ruvida, con la Foma camoscio e le altre senza strato di barite, quelle si davvero particolari e adatte a scopi speciali).
Sta di fatto che con questa carta e con sviluppo ad esempio Ansco 130 o ansco130 variante AA, e immagino sicuramente con Amidolo e altri rivelatori del genere, ottieni quanto più si avvicini, su carte moderne, alla tonalità delle stampe di Weston. E lui stampava TUTTO in quel modo, con quel tono. Poi per carità, se vogliamo considerare di nicchia quell'autore e l'intonazione di tutte le sue stampe (e la carta che permette un maggiore avvicinamento a tale intonazione), tutto torna.
Ciao,
S.

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sarrasani
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da sarrasani »

Pacher ha scritto:Anche io se fossi stato te avrei sperato avessi qualche stampa..Mi sono comunque reso conto che odio sempre di piu sto cesso di scanner. Non riesce a render niente qualunque cosa gli passi sopra o sotto è indifferente, appiattisce e sputa fuori fails orribili :)) le stampe perdon tutto, le dia poi non ne parliamo. Ancora ancora se si ha una stampa si scanna il negativo e là ci si puo avvicinare un po..
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Eh, come hai ragione....davvero un peccato non avere comodità di vedere e far vedere le nostre stampe. Spiegare una stampa, o presentare la scansione è tradirla,
e di tradimento vile (soprattutto la scansione, a raccontarla almeno ci si può divertire). I negativi, invece, lì lo scanner (non il mio attuale orrendo Plustek ma l'epson v750 che ho usato e dovrò comprare) può fare un buon lavoro.
Ciao e auguri per i tuoi lavori fotografici. Io non ho proprio nulla da insegnarti, anch'io inseguo i grigi pastosi e le sfumature ricche e per ora ottengo risultati che mi soddisfano abbastanza solo......alzando già in partenza il tono del bianco, usando cioè carte a tono caldo, abbinate a sviluppi morbidi ma non finegranulanti (mi rifiuto di usare più di 5 grammi di solfito per litro di working solution, sia per la pellicola che per la carta. Ah, e ho l'impressione che la glicina sulle alte luci abbia qualcosa da dire/dare).
S.

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