Due domande sulla tonalità

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Pacher
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Due domande sulla tonalità

Messaggio da Pacher »

Ho due domande in stretta relazione tra loro.
Una è come cambia la gamma di grigi con diluizioni differenti. Esempio rodinal 1+25 o 1+100.
La seconda come cambia la gamma di grigi se espongo meno e sviluppo di piu o se espongo di piu e sviluppo meno. Facciamo un esempio per essere piu realisti. Trix esposta a 400 sviluppata con rodinal 1+50 per 13 minuti e trix esposta a 100 e sviluppata per 7 minuti sempre a parità di sviluppo e diluizione.
Ultima modifica di Pacher il 02/07/2013, 9:54, modificato 1 volta in totale.



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DanieleLucarelli
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da DanieleLucarelli »

In che senso tonalità (freddo, caldo, ecc.)?

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_Aenea_
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da _Aenea_ »

DanieleLucarelli ha scritto:In che senso tonalità (freddo, caldo, ecc.)?
Penso si riferisca alla gamma tonale, che alla tonalità del colore! :) ;)

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Pacher
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da Pacher »

Si scusate volevo dire la gamma di grigi. :wall: ..ogni tanto mi perdo...ho corretto.
Lo so che dovrei fare dei test ma se c'e una spiegazione razionale meglio. Insomma le lastre costano anche perche dovrei prima di tutto trovare il tempo di sviluppo che mi consente di stampare con grado due con tutte le varianti e poi fare le stampe.
Poi ho paura che il negativo 13x18 siccome non posso ingrandirlo sia troppo piccolo per vedere le differenze. E vorrei evitare di usare parecchi rulli 120...ma se mi dite prova, provo. :)) O meglio se mi dite che queste variabili non influiscono in maniera evidente sulla gamma di grigi non perdo tempo a provare altrimenti qualche test lo faccio volentieri.

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DanieleLucarelli
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da DanieleLucarelli »

Dal mitico: Lezioni di fotografia, dovresti aver imparato che non si può esporre meno ma bisogna esporre giusto per le ombre utilizzando la S.E. della pellicola (o della tua catena).
Sviluppare quindi di più o di meno porta ad una contrazione o estensione della gamma di grigi (a spannone N-1 è un 30% in meno del tempo di sviluppo e un N+1 è un 30% in più ma proprio a spannone), dovresti a questo punto (visto che se non ricordo male il test sulla sensibilità l'hai gia fatto) trovare i tempi per N, N-1, N-2, N+1 (quelli più utili).

Per la diluizione, compensando il tempo, le differenze sono più sottili sull'estensione tonale rispetto alla modifica del tempo di sviluppo e spesso vengono usate per lavorare di fino anche su aspetti tipo: microcontrasto/acutanza/aspetto della grana ecc.

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Pacher
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da Pacher »

:-s Dopo questa domanda Silverprint mi sbacchetterà a dovere.. :-ss
Facciamo finta di niente...
Allora diciamo che se al posto di esporre la pellicola ad una SE maggiore della effettiva, la espongo ad una sensibilita minore cioe sovraespongo, ma di conseguenza sviluppo meno avro l'effetto inverso del tiraggio? cioe le alte luci bruciate? O meglio fino a che punto tengono le alte luci?? Ma poi i neri non saranno neri e se monto il contrasto in stampa. Insomma se si fa tutto l'opposto di un tiraggio, quindi negativo sovraesposto ma sviluppato "poco" perche le alte luci non brucino e dopo recuperato in stampa con il contrasto che succede?
E poi la prima domanda tiene sempre come cambia la gamma di grigi con diluizioni differenti. Esempio rodinal 1+25 o 1+100.

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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da Pacher »

Ok tutta questa pappardella per arrivare alla domanda vera e propia.
Guardando foto di inizio secolo noto sempre una gamma di grigi piu ricca. Ma non a livello di nuance di grigio ma propio di corposita dei grigi. Le immagini sembrano piu vive. I grigi sono piu corposi, piu pastosi?? Mi mancano i termini.... Le mie stampe a confronto sembrano rinsecchite, piatte, anche se in realta non lo sono. Come facevano? magari a quell'epoca anche i soggetti erano in bianco e nero, il colore non era ancora arrivato? :))

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DanieleLucarelli
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da DanieleLucarelli »

Pacher ha scritto:Allora diciamo che se al posto di esporre la pellicola ad una SE maggiore della effettiva, la espongo ad una sensibilita minore cioe sovraespongo
Entrando nella logica della S.E. non ha molto senso dire la espongo a una sensibilità maggiore o minore ma piuttosto decido di dove collocare le ombre.

Pacher ha scritto:avrò l'effetto inverso del tiraggio? cioe le alte luci bruciate? O meglio fino a che punto tengono le alte luci??
Misurando le luci dovrai decidere quanto sviluppare, accorciando il tempo in base ai test che hai fatto per gli N- (1, 2, 3, 4, ecc.). Le luci tengono parecchio (anche una ventina di stop).
Pacher ha scritto: Ma poi i neri non saranno neri e se monto il contrasto in stampa. Insomma se si fa tutto l'opposto di un tiraggio, quindi negativo sovraesposto ma sviluppato "poco" perche le alte luci non brucino e dopo recuperato in stampa con il contrasto che succede?
Succede che ammattendo un po' potrai ottenere una curva diversa con quasi gli stessi estremi (ma tutto questo a che pro visto che la carta ha limiti più stretti della pellicola?)

Pacher ha scritto: E poi la prima domanda tiene sempre come cambia la gamma di grigi con diluizioni differenti. Esempio rodinal 1+25 o 1+100.
Fp4+125 in Rodinal 1+25 x 9'
Immagine

Fp4+125 in Rodinal 1+100 x 17' (sovraesp. di uno stop)
Immagine

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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da Pacher »

Grazie Daniele.Tutta questa pappardella per arrivare alla questione vera e propia. Guardando foto di inizio secolo noto sempre una gamma di grigi piu ricca. Ma non a livello di nuance di grigio ma propio di corposita dei grigi. Le immagini sembrano piu vive. I grigi sono piu corposi, piu pastosi?? Mi mancano i termini.... Le mie stampe a confronto sembrano rinsecchite, piatte, anche se in realta non lo sono. Non so se capite cosa intendo. Come facevano? magari a quell'epoca anche i soggetti erano in bianco e nero, il colore non era ancora arrivato? :))

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Silverprint
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Re: Due domande sulla tonalità

Messaggio da Silverprint »

:D

Ciao Pacher!

Allora... come cambia cambiando esposizione dipende dall'andamento della curva caratteristica.

Come dice giustamente anche Daniele interessa solo il caso della sovra-esposizione, la sotto-esposizione va intesa comunque l'errore di avere meno dettagli nelle parti scure di quel che si desidera.
L'esposizione è legata a come si visualizza la scena, è soggettiva, chi voglia aree scure più scure ed estese esporrà di meno e svilupperà un po' di più, e viceversa, ma comportarsi così non è sovra o sotto-esposizione e conseguente variazione di sviluppo sono solo differenze di visualizzazione.

Quindi tornando alla domanda... Se per esempio si usa una pellicola dalla curva molto lineare, per es la T-max 100 (e un po' in genere le T-grain), e si sovraespone praticamente non ci sono cambiamenti fino a qualche stop in più. Il negativo risultante sarà più denso, nelle alte luci potrebbe esserci un cincinnino di grana in più, ma la gamma tonale sarebbe piuttosto uguale. Ad elevatissimi livelli di sovraesposizione e nelle parti più chiare invece si potrebbe cominciare a vedere la spalla, ovvero una compressione dei toni più alti. A che punto capita dipende sia dalla gamma di luminosità della scena, sia da quanto è la sovra-esposizione, sia dalle caratteristiche del rivelatore, che nel caso produca effetti di compensazione, anticipa l'arrivo della spalla.

Se invece la pellicola ha una più tradizionale forma ad "S" allungata (l'HP-5+ che hai usato, per es e le altre tradizionali) i cambiamenti sono più evidenti. Man mano che si aggiunge luce ci si sposta in zona più lineare per quanto riguarda i toni scuri, e quindi si aumenta il loro micro contrasto, ma al contempo si avvicinano i toni chiari alla spalla, e quindi su questi toni si potrebbe avere meno modulazione (micro contrasto). Quando in toni chiari arrivano alla spalla naturalmente dipende, (come sopra) dalla pellicola, dal tipo di rivelatore e da quanta è la sovraesposizione.

Specificando l'aspetto specifico invece del rivelatore e della diluizione, man mano che si aumenta la diluizione e si corregge col tempo per avere lo stesso contrasto, l'effetto che si ha (da una certa diluizione in poi) è una compensazione per parziale esaurimento. Vale a dire che il rivelatore maggiormente diluito non riuscirà a far annerire più di tanto la pellicola neanche se questa avrà ricevuto moltissima luce. Quanto bisogna diluire prima che questo accada dipende dall'energia del rivelatore, e anche da come si combina con la specifica pellicola. La compensazione è in pratica una manifestazione della spalla a livelli di esposizione più bassi.

Nella foto messa da Daniele l'effetto della compensazione per esaurimento parziale dovuto alla alta diluizione si vede benissimo.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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