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Durst Laborator 138S
Inviato: 20/01/2023, 15:14
da nicodero
buongiorno a tutti,
come ho scritto nella mia presentazione da circa un anno ho ripreso a scattare in pellicola, dopo tanti anni di lavoro in digitale ho ritirato fuori le mie vecchie macchine che, contrariamente a quelle digitali che diventano obsolete in 3 o 4 anni, non sembrano aver subito alcun invecchiamento.
Scatto in prevalenza con una Linhof Technika V 4x5 e 2 Hasselblad 500 c/m ma ho iniziato a utilizzare anche una linhof 13x18 che mi piace molto.
Il prossimo passaggio sarà quello di rimettere in piedi la camera oscura, ho ereditato dal mio primo maestro l'ingranditore con il quale 30 anni fa ho mosso i primi passi nel mondo della stampa, è un Durst laborator 138s con tutti i condensatori, un buon numero di vetri per il 13x18 e mascherine varie dal 24x36 in su.
Era abbandonato da decenni e ci ho messo un pò per ripulirlo ma, a parte gli obbiettivi che sono inutilizzabili, il resto funziona perfettamente, trovo incredibile come le cose una volta venissero fatte per durare...
Ho passato ore a leggere i post di analogica per capire come intervenire sulla fonte luminosa, che è il vero problema se si vogliono stampare i formati più grossi, e alla fine ho deciso per la strada più semplice e meno costosa, ho rimosso il vecchio portalampada e montato 2 lampade tungsteno da 300w che sono andate fuori produzione ma che si trovano facilmente online a un costo contenuto.
Il lavoro non ha comportato alcuna modifica strutturale e il materiale che ho utilizzato mi è costato pochissimo.
ho fatto tagliare un pannello di alluminio 16x20 sul quale ho avvitato i 2 portalampade, ho sostituito cavo, spina e presa che erano cotti e rivestito i fili interni con una guaina isolante per il calore. Ho fatto tagliare qualche pannello 8x9 di plexi opalino di vari spessori (quello da 3mm mi sembra giusto ma farò dei test) per sostituire il vetro della finestra dove passa la luce.
Adesso mi manca di capire come risolvere l'aspirazione del calore dal camino sulla testa, credo non sarà un problema ma si accettano suggerimenti...
In un secondo tempo, se il lavoro me lo consentirà, vorrei prendere il led della Heiland magari nella versione a luce diffusa in modo da avere modo di stampare con entrambi i sistemi di illuminazione.
Sto cercando gli obbiettivi per il 4x5 e il 13x18, vorrei capire se ha senso avere sia un 150mm che un 210mm o utilizzare il secondo per stampare entrambi i formati.
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 21/01/2023, 21:51
da Renato Tonelli
La LED della Heiland potrebbe essere un’ottima soluzione (anche se costosa).
Un amico con lo stesso ingranditore ha installato il LED della Heiland sul suo. Il suo ingranditore e’ sistemato in una piccola camera oscura in un appartamento e l’aspirazione del calore era un problema non da poco. Ha dovuto imparare a stampare in un modo un po’ diverso; questo e’ un sistema Split-Grade. Tutto sommato e’ contento della sua scelta.
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 22/01/2023, 10:32
da nicodero
Si, ho letto e visto un po’ di video sulla stampa split-grade, sembra molto interessante. Come ho scritto l’idea sarebbe quella di avere entrambe le fonti di illuminazione, per usare il tungsteno con i condensatori e il led come luce diffusa per i formati più grandi. L’acquisto del led heiland, se lo farò, sarà sicuramente più avanti, le priorità al momento sono trovare un 150mm e/o un 210mm e un timer con pedale che tenga 600w
Qualcuno ha provato il Timer 3 della Rh designs?
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 22/01/2023, 11:52
da Ibicus
Ciao. Io ho avuto il Timer 3. Diciamo che per quello che ti costerebbe nuovo (spedizione, dogana) forse qualcosa in più avrebbero potuto mettercelo..vale la pena se vuoi usarlo in stop. Importante: io l'ho sempre usato con testa colore ed andava benissimo, quando l'ho provato con una lampadina led mi sono accorto che rimaneva sempre leggermente accesa. Morale della favola, l'ho venduto (perdendoci parecchio) per comprarmi il Timerino, e sono contentissimo. Premesso questo, è un ottimo timer, bello solido, essenziale e pratico.
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 22/01/2023, 17:03
da Ceres82
Ciao, avevo il tuo stesso problema su ingranditore diverso, un Lupo 13x18 che funzionava con lampade alogene da 250W, anche se poi erano troppo potenti e anche con una 150W dovevo chiudere quasi tutto per ottenere dei tempi decenti stampando un 30x40 cm.
Ho trovato la soluzione con un faretto led da 15W - 2700K, non scalda quasi per niente e inoltre in giro trovi dei tutorial per la modifica del tuo 138 con questo tipo di faretto, di fatto eliminando il problema di centrare la luce della lampada con le manopole sotto la testa.
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 22/01/2023, 17:21
da Silverprint
La stampa Split è una stupidaggine... doppio lavoro e risultati incontrollabili sui toni chiari.
Nel senso che è matematicamente impossibile ottenere sulla stampa quello che si vede sui provini.
Spero che la nuova Heiland a LED si possa usare anche in modalità non Split.
Ad ogni modo esiste una soluzione assai meno costosa e sicuramente valida che è quella di montare una testa colore Omega Chromega E, tramite due sempli staffe.
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 22/01/2023, 17:47
da .Leo.
Ciao

Non ho mai provato la stampa Split quindi mi astengo dal commentare, ma la fonte luminosa led della Heiland si può utilizzare anche con un normalissimo timer, la centralina Slitgrade è un'aggiuntivo, viene venduta la fonte luminosa con opzionale: centralina BW, Centralina Colore e lo Slitgrade con il suo sensore esposimetrico + un'opzione per gestire la fonte led con un'app.
Questo perchè anch'io, quando avrò le possibilità, credo di prenderla per il mio Eurogon
L'opzione della testa colore Omega l'ho presa più volte in considerazione ma è veramente difficile trovarla e trovarla completa e funzionante, senza contare che anche le lampade alogene stanno sparendo, aimé
Altra opzione stò seguendo il progetto Intrepid, anche se sembra molto "giocattoloso" (mi si perdoni il termine)

Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 1:21
da nicodero
Ibicus ha scritto: ↑22/01/2023, 11:52
Ciao. Io ho avuto il Timer 3. Diciamo che per quello che ti costerebbe nuovo (spedizione, dogana) forse qualcosa in più avrebbero potuto mettercelo..vale la pena se vuoi usarlo in stop. Importante: io l'ho sempre usato con testa colore ed andava benissimo, quando l'ho provato con una lampadina led mi sono accorto che rimaneva sempre leggermente accesa. Morale della favola, l'ho venduto (perdendoci parecchio) per comprarmi il Timerino, e sono contentissimo. Premesso questo, è un ottimo timer, bello solido, essenziale e pratico.
Grazie Ibicus per il tuo feedback, di nuovo non sono riuscito a trovare granché che funzioni con 600w, a parte il paterson 2000D che però non consente di collegare un pedale. Il timer 3 è l’unica alternativa che ho trovato. Anche a me da l’idea di essere un po’ spartano…
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 1:58
da nicodero
Silverprint ha scritto: ↑22/01/2023, 17:21
La stampa Split è una stupidaggine... doppio lavoro e risultati incontrollabili sui toni chiari.
Nel senso che è matematicamente impossibile ottenere sulla stampa quello che si vede sui provini.
Spero che la nuova Heiland a LED si possa usare anche in modalità non Split.
Ad ogni modo esiste una soluzione assai meno costosa e sicuramente valida che è quella di montare una testa colore Omega Chromega E, tramite due sempli staffe.
Grazie Silverprint, ho letto con grande interesse alcuni tuoi post relativi alla modifica che suggerisci, la scelta di sostituire la fonte luminosa con il tungsteno è stata dettata dalla semplicità e dal basso costo del lavoro e anche dalla facilità nel reperire lampadine di ricambio.
Comunque prima di spendere 2500€ ci penserò tantissimo. Anche io, come Leo, avevo capito che si potesse usare anche non split
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 2:12
da nicodero
.Leo. ha scritto: ↑22/01/2023, 17:47
Ciao

Non ho mai provato la stampa Split quindi mi astengo dal commentare, ma la fonte luminosa led della Heiland si può utilizzare anche con un normalissimo timer, la centralina Slitgrade è un'aggiuntivo, viene venduta la fonte luminosa con opzionale: centralina BW, Centralina Colore e lo Slitgrade con il suo sensore esposimetrico + un'opzione per gestire la fonte led con un'app.
Questo perchè anch'io, quando avrò le possibilità, credo di prenderla per il mio Eurogon
L'opzione della testa colore Omega l'ho presa più volte in considerazione ma è veramente difficile trovarla e trovarla completa e funzionante, senza contare che anche le lampade alogene stanno sparendo, aimé
Altra opzione stò seguendo il progetto Intrepid, anche se sembra molto "giocattoloso" (mi si perdoni il termine)
Ciao Leo, anche io avevo capito si potesse usare non split, ma non ho approfondito troppo perché è un acquisto che farei in seguito.
Le lampadine al tungsteno, anche se ormai fuori produzione, si trovano facilmente a un prezzo onesto. Nel frattempo speriamo in altri progetti tipo intrepid un po’ meno “giocattolosi” ;-)
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 2:31
da nicodero
Ceres82 ha scritto: ↑22/01/2023, 17:03
Ciao, avevo il tuo stesso problema su ingranditore diverso, un Lupo 13x18 che funzionava con lampade alogene da 250W, anche se poi erano troppo potenti e anche con una 150W dovevo chiudere quasi tutto per ottenere dei tempi decenti stampando un 30x40 cm.
Ho trovato la soluzione con un faretto led da 15W - 2700K, non scalda quasi per niente e inoltre in giro trovi dei tutorial per la modifica del tuo 138 con questo tipo di faretto, di fatto eliminando il problema di centrare la luce della lampada con le manopole sotto la testa.
Ciao Ceres82, ho passato parecchio tempo a cercare info sull’uso dei led ma mi sono un po’ arenato, forse sono troppo vecchio e poco smart ma ho trovato solo pochi video che mi hanno lasciato più dubbi che certezze…
montare le 2 lampade alogene è stato davvero un lavoro semplice. Inizierò così e poi si vedrà ;)
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 3:37
da .Leo.
nicodero ha scritto: ↑23/01/2023, 2:12
Ciao Leo, anche io avevo capito si potesse usare non split, ma non ho approfondito troppo perché è un acquisto che farei in seguito.
Sono sicuro che funziona anche non split!
La centralina aggiuntiva per il B&W utilizzando il proprio timer ha le funzioni:
1- luce bianca per messa a fuoco o utilizzo di carte a gradazione fissa; miscelazione del verde e del blu per la regolazione del cotrasto da 00-5; luce rossa di sicurezza.
2- regolazione dell'intensità della luce fino a 2 F-stop in base alle dimenzioni della stampa
La centralina Colore funziona in modalità additiva in RGB con i singoli canali regolabili da 0 a 200 punti
Anche a me mancano soltanto i soldi per prenderla
Le lampadine al tungsteno, anche se ormai fuori produzione, si trovano facilmente a un prezzo onesto.
sai indicarmi dove trovare le lampade al tungsteno? quelle con i bulbi da 150mm da 250W dico... Ho scorte e l'opzione di lampade a led, sempre da provare però, ma averne altre non sarebbe affatto male! grazie in anticipo

Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 7:49
da tripletto
Per mia curiosità, da ignorante di elettronica, il sistema di illuminazione Heiland prevede la possibilità di sostituzione di singoli led danneggiati, o si butta tutto (non posso credere)? Per la sostituzione, si invia tutto al produttore?
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 9:21
da nicodero
.Leo. ha scritto: ↑23/01/2023, 3:37
nicodero ha scritto: ↑23/01/2023, 2:12
Ciao Leo, anche io avevo capito si potesse usare non split, ma non ho approfondito troppo perché è un acquisto che farei in seguito.
Sono sicuro che funziona anche non split!
La centralina aggiuntiva per il B&W utilizzando il proprio timer ha le funzioni:
1- luce bianca per messa a fuoco o utilizzo di carte a gradazione fissa; miscelazione del verde e del blu per la regolazione del cotrasto da 00-5; luce rossa di sicurezza.
2- regolazione dell'intensità della luce fino a 2 F-stop in base alle dimenzioni della stampa
La centralina Colore funziona in modalità additiva in RGB con i singoli canali regolabili da 0 a 200 punti
Anche a me mancano soltanto i soldi per prenderla
Le lampadine al tungsteno, anche se ormai fuori produzione, si trovano facilmente a un prezzo onesto.
sai indicarmi dove trovare le lampade al tungsteno? quelle con i bulbi da 150mm da 250W dico... Ho scorte e l'opzione di lampade a led, sempre da provare però, ma averne altre non sarebbe affatto male! grazie in anticipo
io ne ho prese un pò su amazon da 300w ma cercando mi pare si trovino anche meno potenti, tipo queste
https://www.amazon.it/Energizer-tungste ... C64&sr=8-7
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 9:27
da nicodero
tripletto ha scritto: ↑23/01/2023, 7:49
Per mia curiosità, da ignorante di elettronica, il sistema di illuminazione Heiland prevede la possibilità di sostituzione di singoli led danneggiati, o si butta tutto (non posso credere)? Per la sostituzione, si invia tutto al produttore?
non ho approfondito perchè non è un acquisto che farei nell'immediato ma con quello che costa mi sembra impossibile che non ci sia la possibilità di far sostituire eventuali led non funzionanti...
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 10:02
da .Leo.
@nicodero Hai già stampato con la modifica che hai fatto con quelle lampade?
Con i condensatori di ingranditori di queste dimenzioni non è soltanto un discorso di potenza erogata dalla fonte luminosa. Sono pensati per lampade a
bulbo opalino ed anche di grande dimenzione: Bulbo opalino per evitare di vedere il filamento sulla stampa e di grande dimensione perche il tuo ingranditore (come il mio) ha dei condensatori grandi, non copriresti il formato! ..ecome minimo metterei un vetro opalino tra lampade e condensatori
@tripletto : non avendola sottomano non so che dirti se non che la Heiland è seria ed attiva, ma sicuramente non costruisce il singolo led
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 10:29
da nicodero
sai indicarmi dove trovare le lampade al tungsteno? quelle con i bulbi da 150mm da 250W dico... Ho scorte e l'opzione di lampade a led, sempre da provare però, ma averne altre non sarebbe affatto male! grazie in anticipo
scusami ma forse il link che ho segnalato non riguarda quello che cerchi, io ho montato 2 portalampada R7s che montano tubi da 118mm
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 10:37
da .Leo.
si ho visto! ma siccome anche il tuo ingranditore monta i bulbi opalini in origine, ti chiedevo se hai già stampato dopo la modifica con questi tubi, perchè ho seri dubbi che possa produrre una buona stampa!
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 10:54
da nicodero
.Leo. ha scritto: ↑23/01/2023, 10:37
si ho visto! ma siccome anche il tuo ingranditore monta i bulbi opalini in origine, ti chiedevo se hai già stampato dopo la modifica con questi tubi, perchè ho seri dubbi che possa produrre una buona stampa!
Si con quel tipo di fonte luminosa ho dovuto far tagliare dei plexiglass opalini per sostituire il vetro della finestra dove passa la luce, ne ho da 2mm a 5mm, ho fatto delle foto del lavoro ma sono un babbo e non riesco a pubblicarle...
al momento mi mancano ancora delle cose per poter fare dei test di stampa, mercoledì dovrei recuperare il resto dell'attrezzatura e nei prossimi faro qualche test
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 11:08
da nicodero
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 11:16
da .Leo.
Ok!

Quando comincerai ad usarlo, vista la modifica radicale, ti consiglio di fare dei test senza negativo ovvero: stampare un grigio medio per foglio intero verificando l'uniformità della luce. Proverei anche agli estremi delle potenzialità dell'ingranditore cioè una stampa minima e una massima in dimensioni.
A spanne penso che 2x300w sia troppo, ma posso sbagliarmi! per darti un mio esempio pratico: con un negativo ben bilanciato solitamente stampo con filtro grado 2/2.5 con media apertura del diaframma tempi lavorabili sui 20, 30 sec su formato 30x40 con lampada da 250w. La lampada da 500w la uso per stampe decisamente più grandi proiettando a muro. Questo per dirti che eventualmente se tu non avessi problemi di diffusione, ti puoi affinare in un secondo momento sulla potenza in base ai parametri che di escono.

Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 11:35
da nicodero
.Leo. ha scritto: ↑23/01/2023, 11:16
Ok!

Quando comincerai ad usarlo, vista la modifica radicale, ti consiglio di fare dei test senza negativo ovvero: stampare un grigio medio per foglio intero verificando l'uniformità della luce. Proverei anche agli estremi delle potenzialità dell'ingranditore cioè una stampa minima e una massima in dimensioni.
A spanne penso che 2x300w sia troppo, ma posso sbagliarmi! per darti un mio esempio pratico: con un negativo ben bilanciato solitamente stampo con filtro grado 2/2.5 con media apertura del diaframma tempi lavorabili sui 20, 30 sec su formato 30x40 con lampada da 250w. La lampada da 500w la uso per stampe decisamente più grandi proiettando a muro. Questo per dirti che eventualmente se tu non avessi problemi di diffusione, ti puoi affinare in un secondo momento sulla potenza in base ai parametri che di escono.
Grazie mille dei consigli davvero preziosi, procederò come suggerisci, ho preso lampade di varie potenze e farò dei test
Comunque la modifica non è così radicale, rimontare un portalampade e27 è un lavoro veloce, quello originale l'ho smontato perchè i fili erano cotti...
Con questo ingranditore 30 anni fa usavo delle lampade da 500w osram nitraphot B
e ne ho ancora 2 che mi venderò nel momento del bisogno visto che sembrano impossibili da trovare
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 11:42
da .Leo.
nicodero ha scritto: ↑23/01/2023, 11:35
Con questo ingranditore 30 anni fa usavo delle lampade da 500w osram nitraphot B
e ne ho ancora 2 che mi venderò nel momento del bisogno visto che sembrano impossibili da trovare
proprio perchè non si trovano ti avevo chiesto dove si trovavano facilmente! ne avrei prese un tir
buon proseguimento, fai sapere che son curioso

Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 12:35
da Ceres82
nicodero ha scritto: ↑23/01/2023, 2:31
Ceres82 ha scritto: ↑22/01/2023, 17:03
Ciao, avevo il tuo stesso problema su ingranditore diverso, un Lupo 13x18 che funzionava con lampade alogene da 250W, anche se poi erano troppo potenti e anche con una 150W dovevo chiudere quasi tutto per ottenere dei tempi decenti stampando un 30x40 cm.
Ho trovato la soluzione con un faretto led da 15W - 2700K, non scalda quasi per niente e inoltre in giro trovi dei tutorial per la modifica del tuo 138 con questo tipo di faretto, di fatto eliminando il problema di centrare la luce della lampada con le manopole sotto la testa.
Ciao Ceres82, ho passato parecchio tempo a cercare info sull’uso dei led ma mi sono un po’ arenato, forse sono troppo vecchio e poco smart ma ho trovato solo pochi video che mi hanno lasciato più dubbi che certezze…
montare le 2 lampade alogene è stato davvero un lavoro semplice. Inizierò così e poi si vedrà ;)
Quando sarà dai un occhio qui:
https://exnl.de/led-light-conversion-fo ... rator-138s
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 23/01/2023, 13:55
da nicodero
Ceres82 ha scritto: ↑23/01/2023, 12:35
nicodero ha scritto: ↑23/01/2023, 2:31
Ceres82 ha scritto: ↑22/01/2023, 17:03
Ciao, avevo il tuo stesso problema su ingranditore diverso, un Lupo 13x18 che funzionava con lampade alogene da 250W, anche se poi erano troppo potenti e anche con una 150W dovevo chiudere quasi tutto per ottenere dei tempi decenti stampando un 30x40 cm.
Ho trovato la soluzione con un faretto led da 15W - 2700K, non scalda quasi per niente e inoltre in giro trovi dei tutorial per la modifica del tuo 138 con questo tipo di faretto, di fatto eliminando il problema di centrare la luce della lampada con le manopole sotto la testa.
Ciao Ceres82, ho passato parecchio tempo a cercare info sull’uso dei led ma mi sono un po’ arenato, forse sono troppo vecchio e poco smart ma ho trovato solo pochi video che mi hanno lasciato più dubbi che certezze…
montare le 2 lampade alogene è stato davvero un lavoro semplice. Inizierò così e poi si vedrà ;)
Quando sarà dai un occhio qui:
https://exnl.de/led-light-conversion-fo ... rator-138s
Grazie!!!

Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 24/01/2023, 0:54
da Nano
Salve, posso chiedere
@Silverprint come mai reputa il metodo della stampa split grade poco valido? Che difficoltà tecniche ci sono? Lo chiedo perché in giro ci sono diversi che lo considerano buono (e lo praticano), per esempio Darkroom Dave
https://www.youtube.com/watch?v=2RQnsLVlbxo e le stessa Ilford in una serie di documenti.
A me sembra abbia senso il ragionamento che ci sta dietro, cosa è che non va nell'implementazione? sono curioso...
Circa le teste Heiland ve ne sono di due tipi: la prima continua ad impiegare la testa a colori originale e si "limita" a sostituire i meccanismi manuali dei filtri con dei servomotori pilotati dalla centralina che si occupa, tramite la sonda, di gestire il filtraggio e molti altri parametri, è adatta a chi ha già la testa a colori (prevede l'invio della testa in Germania per la modifica), la seconda, invece, prevede di sostituire la sorgente luminosa con una matrice di led (mi sembra da un minimo di 400-500 fino, se ricordo bene, ad alcune migliaia di led sui modelli più grandi) ed mi sembra di capire sia adatta a chi ha la testa a condensatori e decide di abbandonarli.
Sul fatto che uno o più led possano rompersi ci sta ma non dovrebbe influenzare molto il risultato visti i numeri (attenzione non è "robba" scarsa visto il costo), al contrario dei progetti fai da te che prevedono al massimo una decina di led.
Purtroppo sembra che gli esatti modelli di led impiegati siano ben custoditi...
Questo è il link alla sezione Splitgrade:
https://heilandelectronic.de/splitgrade
Non so se si possa usare anche in modalità NON split ma, per chi è interessato, qui c'è il manuale (in inglese),
Codice: Seleziona tutto
http://heilandelectronic.de/heiland/webroot/files/documents/Splitgrade_user_manual_3_9.pdf
l'ho solo scorso e non so se contiene le informazioni cercate.
L'ho visto utilizzare da persone esperte su due ingranditori differenti e, sinceramente, i risultati non erano malaccio, l'impressione che ne ho avuto è che per negativi decenti facesse risparmiare tantissimo tempo e prove. Insomma che per chi stampa abbastanza il risparmio di carta e tempo ripagasse il costo dell'oggetto alla lunga. Per ultimo, la centralina e la sonda possono essere impiegati su tutti i modelli indicati (in pratica cambiando l'ingranditore la centralina è riutilizzabile).
Buone Stampe
Nano
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 24/01/2023, 11:19
da Silverprint
@Nano
Lo SplitGrade è un metodo matematicamente errato. Non può consentire di avere i toni chiari scelti sul provino scalare. L'errore è variabile ed aumenta al diminuire del contrasto del negativo.
Spieghiamo: le carte MG hanno più "strati", tutti di uguale e basso contrasto. Questi strati differiscono per sensibilità spetrale, hanno tutti la stessa sensibilità in luce blu (filtro magenta) e diversa sensibilità in luce verde (filtro giallo).
Esponendo in luce blu gli strati lavorano uno sull'altro e per arrivare alla densità massima (il nero) occorre solo che ognuno ne faccia una parte, per cui serve poca esposizione. La poca esposizione non consente alla luce di passare in quantità sufficiente ad impressionare la carta dove il negativo è più denso, per cui si ha un effetto di alto contrasto.
In luce verde invece un solo strato deve essere sufficiente a raggiungere D-Max perché gli altri non vengono esposti a sufficienza (contribuiranno alla densità solo dei toni medi e chiari), quindi occorre un quantitativo di luce maggiore e questo sarà sufficiente a passare attraverso le parti più dense del negativo, producendo un effetto di contrasto ridotto.
La stampa SplitGrade prevede prima una esposizione in basso contrasto, dove viene scelto il tempo per avere la densità giusta dei toni chiari. Trovato il tempo adeguato scegliendolo sul provino scalare si espone un altro foglio con quel tempo e poi sullo stesso foglio si fa un altro provino scalare con il contrasto massimo. Su questo foglio si sceglierà il tempo per avere i giusti ton i scuri. La stampa si farà poi facendo le due esposizioni in seguenza (non importa più l'ordine).
L'errore sta nel fatto che i toni chiari verranno più scuri di quanto visto nel provino. È un errore inevitabile perché inevitabilmente in luce blu verrano nuovamente esposti anche i ton i chiari!
Difatti molti suggeriscono di ridurre un po' (sic) l'esposizione con il conbtrasto basso.
Un po' !!! Così a sentimento....
Ma anche così facendo si fa un altro errore, perché se riduco un po' l'esposizione col contrasto basso riduco anche la densità dei toni scuri!!! Insomma, gira rigira NON è possibile venirne a capo se non con aggiustamenti "a sentimento", tirando ad indovinare.
Lo scopo del provino scalare sarebbe quello di eliminare il guesswork dalla stampa... lo SplitGradde ci obbliga ad un guesswork. È un controsenso totale.
Aggiungiamo il fatto che se non si fanno stampe dirette, ma si lavora con mascherature e bruciature, variando anche il contrasto di queste, farlo in SpliGrade significa come minimo il doppio della fatica e della carta e del tempo... Insomma, per me è totalmente idiota.
Salvo solo un aspetto: fa capire a tutti che il contrasto va regolato secondo un metodo e non a sentimento, peccato che quello è un metodo sbagliato e che ne esiste uno corretto che NON è più complicato.
È diventato una moda... purtroppo. Capisco che un produttore di carta lo sponsorizzi, per due motivi. Uno, per lo meno il contrasto viene un po' regolato, male, ma meglio così che a sentimento; due si spreca materiale, e loro lo vendono.
Idem per Heiland, se c'è mercato, lo si accontenta. Mettiamo anche in nota che lavorando col un sondino (a parte l'enorme difficoltà della cosa) è possibile correggere l'errore perché si conosce prima di esporre quale sarà il contrasto necessario, ma lo si fa traducendo un dato di IsoR in somma di due esposizioni e si può fare benissimo la stessa cosa con una unica. Insomma è Split per moda, non per necessità, infatti esistono anche da prima teste per carte MG con esposizione e contrasto automatizzati (Durst Multigraph ZBE VC-CLS, etc. etc.) o esposimetri da stampa come quelli di RH design.
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 24/01/2023, 12:39
da chromemax
Con qualsiasi esposimetro da stampa si può calcolare il grado di contrasto della carta, alcuni lo fanno in automatico, con altri bisogna fare di conto, ma il problema di tutti questi sistemi (come anche degli analizzatori colore nella stampa RA4) è dove andare a leggere sul negativo in un sistema dove piccolissime variazioni nella lettura delle densità del negativo si traducono in grandi variazioni di toni sulla stampa (la carta da stampa "amplifica" di quasi 2x il contrasto del negativo)
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 24/01/2023, 17:08
da mark88
Grazie
@Silverprint per l'esauriente spiegazione

Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 24/01/2023, 21:31
da .Leo.
Non sapendo muovermi in cosi particolari dettagli, ringrazio della spiegazione dei più esperti
Da eventuale futuro acquirente della fonte led per testa a condensatori ma senza sistema Slitgrade non penso di pormi questi così tecnici problemi
Però per aggiungere carne sul fuoco senza contrariare nessuno aggiungo altra prova presente sul tubo di Tim Rudman su un'esempio di stampa del suo libro su l'Islanda. Utilizzatore autorevole del sistema Splitgrade:
[youtube]
https://youtu.be/em4LxWxy_Is [/youtube]

Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 24/01/2023, 23:34
da Silverprint
Dovrebbe esser chiaro che uno che "ha manico" stampa bene con qualsiasi sistema.
Il problema è sempre metodologico e didattico.
Perché mai fornire informazioni non corrette?
Ci vuole tanto a spiegare come funzion la carta MG?
Visto che esiste almeno un sistema preciso per scegliere il contrasto, perché pubblicizzarne uno impreciso? Etc.
Se a scuola vi avessere insegnato un metodo per far le moltiplicazioni che dava un risultato quasi giusto (quasi giusto in matematica è sbagliato), ma con il quale il risultato giusto non era ottenibile che avreste detto?
Prendiamo un semplice appassionato, che ha fatto lo sforzo di arrivare ad avere negativi decenti. Il poverino si mette a stampare con il metodo SplitGrade e i toni chiari gli vengono più scuri di come li aveva scelti sul provino... che fa? S'inventa un qualche metodo empirico per correggere e daje e daje o ci riesce o si accontenta (magari dando la colpa al dry down). Però ha comunque perso tempo e carta e non è pienamemnte soddisfatto. Oppure neanche immagina che si possa fare prima e meglio, che è una cosa ancora più triste.
Magari va meglio a chi espone all'IE suggerito e sviluppa coi tempi da bugiardino, ha negativi sottoesposti e da stampare su contrasti bassi. Usa la SplitGrade e l'errore é meno visibile (c'è comunque).
Aggiungo che alcuni eccellenti stampatori, dopo anni, ce l'hanno nel sangue. Questi possono anche dire che stampano a sentimento e probabilmente lo fanno davvero... il punto è che prima di arrivare a quel punto hanno consumato kilometri di carta.
Così come fotografi più che navigati possono anche dire che loro della tecnica se ne infischiano, però noi non dobbiamo dimenticare gli anni ed anni di "trial & error" che li ha portati li. Insomma hanno una gran tecnica dovuta all'esperienza, il problema è che l'esperienza NON si trasmette. Si può trasmettere solo la tecnica. E trasmettere una buona e corretta informazione significa far risparmiare agli appassionati decenni di prove... invece dar retta a chi per vanto dice di infischiarsene fa perdere a tutti tanto tempo e tanti denari.
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 25/01/2023, 14:26
da tykos
aggiungerei che Rudman in quel video, che invidio da secoli, ci da' giù pesante di sbianca a pennello, quindi anche se i toni non sono quelli voluti o sono più scuri del previsto lui ha la manualità per riportarli dove desidera.
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 25/01/2023, 15:04
da .Leo.
@Silverprint per quel che mi riguarda niente da obbiettare al tuo discorso!
Però c'è un però,
Heiland prevede modifiche sia per le teste colore esistenti, (1) aggiunge un automatismo per la scelta dei punti CMY da collegare alla sola centralina Splitgrade+sonda, oppure (2) la fonte luminosa led RGB con: centralina BW+Timer, centralina Colore+timer e sistema Splitgrade+sonda.
Senza avere certezze, nel video Rudman utilizza magenta/giallo CMY quindi probabilmente ha la sua testa colore (opzione 1). Quello che giustamente critichi tecnicamente dalla tua esperienza è l'opzione (2) RGB led + Slitgrade
Sbaglio?
Resta comunque la problematica che spiegava
@chromemax

Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 25/01/2023, 15:33
da Silverprint
Non sbagli. Quello che non va è la centralina SplitGrade, quello che non serve è la sonda.
Il sondino esposimetrico lascia un po' il tempo che trova.
Uno esperto lo usa un po' a cavolo per farsi un'idea (vedi nel video) e poi lavora d'esperienza. Uno che invece di esperienza ne ha meno e magari si fida, non ne cava nulla di buono.
In teoria, dopo la calibrazione (che va fatta spesso perché la carta cambia) vanno misurati i punti chiari e scuri in modo da informare la centralina della differenza di densità, dopodiché questa calcola contrasto ed esposizione. Si può anche passare random sull'immagine (sempre video), ma comunque i valori di riferimento per il calcolo rimangono sempre gli estremi.
Ad ogni modo manca, ovviamente, ogni possibilità interpretativa, salvo appunto andare ad esperienza: la sonda dice X, ma io so io e dico Y, il che equivale a quanto detto sopra: ci fa un'idea e poi si va ad esperienza.
Insomma il solito paradosso: l'esperto non ne ha bisogno, ma saprebbe usarlo, l'inesperto ne potrebbe avere vantaggio, ma non può essere in grado di usarlo... né tantomeno di calibrarlo.
Alla fine per quel che interessa a noi, cioè la stampa interpretata e di qualità, la strada è sempre quella dei provini scalari.
Il tempo non lo si perde mica nel determinare esposizione e contrasto, ma nel dare la giusta interpretazione all'immagine, quel minuto o due che eventualmente si potrebbero risparmiare davvero non contano nulla.
Quindi ingranditore manuale, filtratura manuale e metronomo.

Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 25/01/2023, 15:47
da .Leo.
Non fa na piega!
Infatti mai preso in considerazione il sistema Slitgrade, ma la (2) fonte RGB led con le centraline BW e Colore da utilizzare con il Timer che pensammo qualche tempo fà
Le tungsteno son morte ma potrei fare anche il colore (anche se additivo

)
Rimane il problema filo($)sofico, mica poco

Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 09/02/2023, 15:43
da Dart
nicodero ha scritto: ↑23/01/2023, 1:58
Silverprint ha scritto: ↑22/01/2023, 17:21
La stampa Split è una stupidaggine... doppio lavoro e risultati incontrollabili sui toni chiari.
Nel senso che è matematicamente impossibile ottenere sulla stampa quello che si vede sui provini.
Spero che la nuova Heiland a LED si possa usare anche in modalità non Split.
Ad ogni modo esiste una soluzione assai meno costosa e sicuramente valida che è quella di montare una testa colore Omega Chromega E, tramite due sempli staffe.
Grazie Silverprint, ho letto con grande interesse alcuni tuoi post relativi alla modifica che suggerisci, la scelta di sostituire la fonte luminosa con il tungsteno è stata dettata dalla semplicità e dal basso costo del lavoro e anche dalla facilità nel reperire lampadine di ricambio.
Comunque prima di spendere 2500€ ci penserò tantissimo. Anche io, come Leo, avevo capito che si potesse usare anche non split
Se ti può interessare c’è un post qui su Analogica dove ho messo tutte le misure per costruire la piastra adattatrice per montare la Super Chromega E sul 138S. È proprio quello a cui si riferiva Silverprint

Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 20/02/2023, 9:48
da nicodero
.Leo. ha scritto: ↑23/01/2023, 11:16
Ok!

Quando comincerai ad usarlo, vista la modifica radicale, ti consiglio di fare dei test senza negativo ovvero: stampare un grigio medio per foglio intero verificando l'uniformità della luce. Proverei anche agli estremi delle potenzialità dell'ingranditore cioè una stampa minima e una massima in dimensioni.
A spanne penso che 2x300w sia troppo, ma posso sbagliarmi! per darti un mio esempio pratico: con un negativo ben bilanciato solitamente stampo con filtro grado 2/2.5 con media apertura del diaframma tempi lavorabili sui 20, 30 sec su formato 30x40 con lampada da 250w. La lampada da 500w la uso per stampe decisamente più grandi proiettando a muro. Questo per dirti che eventualmente se tu non avessi problemi di diffusione, ti puoi affinare in un secondo momento sulla potenza in base ai parametri che di escono.
@.Leo. eo ieri finalmente ho provato a fare un paio di stampe, avevo qualche pacco di carta ilford 24x30 e 30x40 a gradazione fissa scaduta da anni ma ancora sigillata e ho usato quella. Avevi ragione sulla potenza delle lampade, con 2 alogene da 120w ho stampato negativi 4x5 a f.11/16 con tempi intorno ai 30 secondi. La cosa bella è che con quella potenza la testa scalda pochissimo e non credo di aver bisogno di montare un aspiratore. Come mi avevi consigliato, prima di iniziare ho fatto delle prove senza negativo e con il plexiglas opalino da 3mm la diffusione mi sembra perfetta. Adesso comprerò filtri multigrade e carta nuova e mi metterò seriamente sotto. Grazie ancora per i consigli
Re: Durst Laborator 138S
Inviato: 20/02/2023, 11:51
da .Leo.
Molto bene! felice di esserti stato di aiuto.
Non capendo se hai già provato o meno, valuta l'uniformità portando all'estremo il tuo l'ingranditore, ovvero al massimo ingrandimento possibile dei formati pellicola che utilizzi, per vedere ai bordi se, cerchio di illuminazione/cerchio di definizione, hai o meno cadute di luce!
Quasta tua modifica me la segno tra le prove/alternative anche per me!
Quindi grazie anche a te, di aver condiviso la tua esperienza
