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graic ha scritto:E appunto il valore efficace di una sinusoidale (o di una forma d'onda alternata qualsiasi) è DEFINITO come il valore della tensione continua che ha lo stesso effetto termico aka luminoso della tensione continua con lo stesso valore
Ergo 12Vcc e 12Vca "fanno" la stessa luce
scusami ma ... se ti rileggi vedrai che c'è qualcosa che non torna ...
magari stiamo dicendo la stessa cosa ...
io sostengo che :
Il Veff corrisponde ad un valore di tensione continua che provocherebbe la stessa dissipazione di potenza della tensione sinusoidale di valore di picco Vmax
e cioè
il Veff di una 12VoltAC è paragonabile ad una 8,5 VoltDC su carico resistivo.
E non vedo proprio cosa ci sia di sbagliato in questa affermazione.
P.S. comunque ci si può spiegare e/o chiedere chiarimenti anche senza offendere nessuno ;)
pace, bene e Buona Pasqua
Grazie !!!
mi chiamo Corrado e ...
ora fotografare è solo l'inizio del divertimento
Da quel poco che ricordo dalle lezioni di elettroradioradartecninca
Vrms=Vmax/rad(2)
e si calcolava proprio per conoscere l'efficacia di una corrente alternata dato che nella continua credo che coincidano
Ricordi bene, infatti la tensione di rete in Italia ha un valore efficace di 230V cui corrisponde un valore di picco di circa 325V e l'uscita del trasformatore da cui è partita la questione ha un valore efficace di 12V cui corrisponde il valore di picco di circa 17V. La questione di fondo è che l'effetto di questa tensione su una lampada ad incandescenza è ESATTAMENTE uguale a quella di un alimentatore che eroga 12Vcc.
Ultima notazione il rapporto tra tensione di picco e tensione efficace vale radice di 2 solo nel caso sinusoidale, per altre forme d'onda va calcolata di volta in volta
Scrivo qui per non aprire un altro thread, dato che la tematica è analoga pur trattandosi di un modello di ingranditore diverso.
Il mio Durst M670 ha il trasformatore stabilizzato originale EST-305N e ho scoperto che questi accendono la lampada con circa mezzo secondo di ritardo. Il problema non è rilevante nella maggior parte dei casi, se non nell'eventualità della stampa in f-stop in cui mi sto cimentando ultimamente e che mi costringe ad aggiungere al tempo di esposizione anche quello di inerzia della lampada. Ho letto nelle pagine precedenti della possibilità di sostituire il trasformatore originale con uno di nuova generazione sempre stabilizzato: con questa modifica si potrebbe eliminare anche il ritardo di accensione?
Il ritardo non dipende dal trasformatore è intrinseco delle lampade a incandescenza, potrebbe essere eliminato utilizzando illuminazione a led, ma come abbiamo già abbondantemente discusso in recenti post non sono disponibili sostituti diretti della alogene per gli ingranditori colore.
graic ha scritto:Il ritardo non dipende dal trasformatore è intrinseco delle lampade a incandescenza, potrebbe essere eliminato utilizzando illuminazione a led, ma come abbiamo già abbondantemente discusso in recenti post non sono disponibili sostituti diretti della alogene per gli ingranditori colore.
Allora nel mio caso non ci sono alternative, trattandosi di una testa colore con lampada alogena.
Una curiosità: ho letto che alcuni marchi come i DeVere non hanno questo problema neanche nelle teste colore, che voi sappiate montano opaline?
Non ne ho idea, volendo si potrebbero fare dei trucchi elettronico, come applicare una tensione più alta all'istante iniziale per diminuire il transitorio. ma sarebbero operazioni complesse da prevedere da parte del costruttore e che comunque non farebbero bene alla vita della lampada.
IN ogni caso il problema è di carattere generale, un ritardo, più o meno marcato si ha con qualsiasi lampada ad incandescenza. Il motivo è molto semplice e deriva dal fatto che la resistività dei materiali del filamento varia con le temperatura con coefficiente negativo. Quindi al momento dell'applicazione della tensione la resistenza della lampada è abbastanza alta di conseguenza la corrente e quindi la luminosità bassa, man mano che scorre la corrente il filamento si riscalda , abbassa la sua resistenza e quindi la luminosità aumenta raggiungendo il valore di regime in un certo tempo.