

Comunque grazie Diego, adesso risulta molto piu chiaro.

E perche dovremmo usare un filtro fra ottica e pellicola?? che mi sfugge?chromemax ha scritto: La stessa problematica invece ha conseguenze diverse in ripresa, dove le distanze lente-soggetto/lente-immagine sono dimensionalmente invertite, per cui quando si usa un filtro dietro l'ottica è necessario mettere a fuoco col filtro inserito per correggere lo spostamento di fuoco.
Quindi io che ho un durst m605 con i filtri fra fonte di luce e negativo anche se faccio la prova descritta a pagina 1 non cambia niente. Questo discorso vale solo se poniamo una "barriera" fra il piano di messa a fuoco e il negativo o fra l'obbiettivo e la pellicola in caso di ripresa?chromemax ha scritto:]
Del resto io non ho trovato nessuna fonte in cui si dimostrasse che i filtri di contrasto usati sotto l'obbiettivo causino un deterioramento dell'immagine, ho trovato solo supposizioni, perarltro di buon senso; al contrario ho trovato più fonti in cui prove pratiche hanno dimostrato che non c'è decadimento qualitativo visibile usando i filtri sotto la lente, anche quando un po' sporchi; anzi l'uso dei filtri sotto l'obbiettivo è stato consigliato qualora si adotti la stampa spit-grade dato che il cambio di filtro "perturba" meno l'ingranditore rispetto al togliere e mettere il cassetto portafiltri.
Poi è chiaro che se si può è meglio usare i filtri tra lal luce e il negativo, ma mettere i filtri sotto l'obbiettivo non è una tragedia e la qualità delle stampe non ne risente.