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Kodak aggiunge una nuova pellicola bianco/nero al suo portfolio dedicato all’archiviazione delle immagini in movimento.
L’azienda continua a fornire nuove soluzioni in pellicola per l’archiviazione e la conservazione delle immagini.

ROCHESTER, NY (23 Ottobre, 2012) – Kodak aggiunge un ulteriore prodotto al portfolio delle pellicole per la protezione delle opere filmiche. KODAK VISION3 Digital Separation Film 2237 è la nuova pellicola bianco/nero finalizzata al processo di separazione colore per preservare le immagini da master digitali a colori.

Questa pellicola per l’archiviazione è ottimizzata per le sorgenti luce laser, CRT, LED dei recorder digitali presenti nel mercato. Fornendo un’eccezionale qualità d’immagine nei dettagli con grana finissima e un’ottima risoluzione, la pellicola Kodak Vision3 2237 è proposta su supporto Estar per una superiore tenuta fisica ed una stabilità nel lungo periodo, che può arrivare a svariati secoli nelle condizioni raccomandate da Kodak .

“Questa pellicola è stata progettata per creare elementi di archiviazione di file di immagini digitali che consentano di mantenere l’integrità del contenuto originale con straordinaria precisione ,” afferma Diane Carroll-Yacoby, product manager per la Divisione Entertainment Imaging di Kodak. “I miglioramenti che abbiamo introdotto su questo prodotto si basano sulla nostra profonda conoscenza della scienza dell’immagine, della struttura della pellicola, dei recorder digitali e della ricerca e sviluppo sul workflow delle immagini ottenuti nel corso degli ultimi decenni. Gli scienziati di Kodak continuano a spingere i confini della tecnologia scoprendo metodi per ottimizzare le straordinarie caratteristiche della pellicola alle moderne procedure di lavoro delle post produzioni digitali.”

La pellicola KODAK VISION3 Digital Separation 2237 si basa sui miglioramenti già inseriti nel prodotto KODAK VISION3 Color Digital Intermediate 2254, utilizzata come master digitale per la generazione di copie cinema, con una maggior efficienza e una più alta qualità delle immagini .

La nuova pellicola 2237 ha una migliore sensibilità spettrale per I trasferimenti da digitale a pellicola e vede ottimizzato il mantenimento dell’immagine latente, rendendo più efficiente il workflow dei laboratori, che sinora avevano necessità di “curare” i rulli prima dello sviluppo. Questa pellicola può essere sviluppata utilizzando sia il processo D-96 che il D-97, cioè i processi standard nell’industria per le pellicole bianco/nero.

“La tecnologia digitale si sta evolvendo, il problema dell’obsolescenza diventa sempre più una preoccupazione terribile per i proprietari di contenuti, ” aggiunge Carroll-Yacoby. “Non esiste un altro supporto sicuro per l’archiviazione come la pellicola, continueremo ad offrire opzioni per le necessità dell’industria di salvaguardare l’immenso patrimonio di immagini esistente.”

Kodak ha recentemente introdotto la pellicola KODAK Color Asset Protection 2332, una conveniente opzione a colori progettata per i proprietari di contenuti di programmi televisivi, produzioni cinematografiche indipendenti e documentari per garantire l’accesso e la conservazione del loro patrimonio a lungo termine. Tutte le pellicole di archiviazione e conservazione Kodak del nuovo porfolio ‘Asset Protection Films’ offrono la massima stabilità dei coloranti per tutti i tipi di budget, dai più grandi ai più piccoli.

http://www.kodak.com/go/archive

e chi dispera? A dire il vero ero molto più disperato qualche anno fa quando ho ripreso l'analogico, che ora, visto che gli appassionati aumetano sempre, più passa il tempo, più diminuisce la "disperazione", anzi vedo che c''è qualche altro che comincia a dare segni di disperazione, parlo di quelli che vogliono imporre il digitale a tutti i costi, vedi Fotografare, che vedono che con tutta la loro propaganda le vendite di digitale languono, mentre tornano gli analogici..

E' fisiologico, dopo la novita' si ritorna alle origini.....

Io credo che il proliferare di appassionati all'analogico,sempre più spesso molto giovani,sia avvantaggiato in questo momento dalla crisi economica da un lato e il modestissimo costo "d'ingresso" nel sistema ,dall'altro. Ormai fotocamere di tutto rispetto,come pro o semi-pro analogiche costano una sciocchezza,mentre chi vuole l'alta qualità nel digitale deve spendere un migliaio di euro.
E lo si vede anche dal proliferare di gruppi ,su FB ,che trattano vendita/scambio di ottiche Vintage...

Ma bisogna comprare pellicola per non "estinguerci".