Analogica.it

Ciao a tutti!

Qualcuno si è già cimentato con l'emulsione fotografica liquida da stendere su vetro?
Sto costruendo una folding in legno 30x30 cm e vorrei sperimentare questa tecnica.
Ho già ordinato i prodotti della Adox e i vetri. Non appena la camera sarà pronta inizierò con gli esperimenti. In teoria durante le vacanze di Natale.
Sarebbe interessante se qualcuno avesse qualche esperienza da condividere.
Prima mi eserciterò con una folding più piccola (10x15 cm), per farmi un po' la mano e l'occhio.

Lo scorso anno ho provato con il collodio umido con risultati un po' così così. E' stato comunque interessante e divertente.
Spero che con l'emulsione su vetro io possa essere un po' più mobile e avere più tempo per fare le cose. Con il collodio si è incollati alla camera oscura e si hanno i minuti contati :-)

Un saluto, Roberto

Ciao, la mia esperienza è limitata alla emulsione Foma, e alla stesa su carta non su altre superfici. Con riferimento a questa mia esperienza posso dire che non tutte le carte danno i soliti risultati. Quando parlo di carte mi riferisco a carte per uso artistico in particolare per acquerello. La prima carta che ho provato non ricordo la marca venduta da negozio per uso scolastico, risultato pessimo. Il secondo test l'ho fatto su carta Fabriano Artistico venduta in negozio per belle arti con risultato molto interessante e per il mio gusto soddisfacente. Altra differenza nel risultato si ha facendo una o due oppure addirittura 3 stesse successive. Un mondo molto interessante tutto da esplorare. Seguo con interesse altre esperienze su superfici diverse.

Ciao Valgian,
ti ringrazio per la risposta.
La mia intenzione, come detto, è quella di ottenere negativi su vetro da stampare poi a contatto su carta, ma anche su vetro e su alluminio bianco.
Vedremo cosa esce... Farò sapere, ma bisognerà attendere un po'.
Per la carta, cosa mi consigli, qual'è la più idonea? Dev'essere piuttosto porosa o liscia/patinata? Immagino debba avere un certo spessore, per evitare che si accartocci tutta durante la stesa.

Ciao, molto interessante la tua idea, per la verità l'idea di provare a emulsione lì vetro era venuta anche a me senza però portarla a compimento. La carta che mi ha dato dei buoni (per me) risultati è stata la Fabriano Atistico venduta nei negozi per belle arti. Esiste in due colorazioni e 2 finiture diverse, un bianco latte (quella che ho usato) e un avorio leggermente più scura. Le finiture sono: liscia (la mia) e ruvida. La finitura liscia rende un'immagine più dettagliata la ruvida è più pittorica. La Fabriano Artistico è molto malleabile non si imbarca particolarmente né al momento della stesa né con il lavaggio, si stende bene da asciutta.
Allego 2 foto di esempio.

Grazie valgian per le informazioni. Belle anche le foto!
Nel frattempo stamattina mi è arrivata la "merce".
Potrei già provarla su una vecchia ICA Nelson 225, però dovrei stendere l'emulsione su fogli di acetato, come fossero delle pellicole piane. Chissà se funziona?
Ora però non ho molto tempo...

Buona serata,
Roberto

ciao, su youtube ho trovato questo ragazzo : Lost Light Art.
che si cimenta nel fai da te analogico. Lui fa vedere la sua esperienza con quello che dici tu.

Vende anche i suoi dry glass con l'emulsione da lui creata su Etsy...

ciao
Jean

Io sto ancora cercando un modo per panchromatizzare, anche solo parzialmente, queste emulsioni;
Non sono un chimico e quello che ho trovato, su Photrio, e' molto criptico, quindi nulla del genere: predi questo, mischialo con quest'alto e vai.
Beh, forse non in una maniera cosi' rozza ma almeno una lista pratica di istruzioni.
Il mio interesse sarebbe l'autocromia.

colonial ha scritto: ↑

16/01/2022, 9:33

Io sto ancora cercando un modo per panchromatizzare, anche solo parzialmente, queste emulsioni;
Non sono un chimico e quello che ho trovato, su Photrio, e' molto criptico

E lo credo bene, la chimica dei sensibilizzanti è complicatissima e quasi nulla è reperibile in canali commerciali usuali.
La maggior parte dei sensibilizzanti è a base di composti che contengono zolfo.

- metionina
- cistina
- cisteina
- tiosolfati
- politionati

secondo il Glafkidés è impossibile prevedere un dosaggio di partenza, il solo metodo per dosarli è quello sperimentale: sensibilizzare, stendere, esporre ed analizzare.
Esistono anche sensibilizzanti organici di natura diversa:

- lattato di etacridina (rivanol)
- creatina e arginina
- glicole polietilenico (con peso molecolare tra 150 e 4420)
- polivinilossazolidone

E poi ancora sali metallici:

- cadmio, rame, rodio, piombo e tallio, ferro e mercurio, nickel, litio, lantanio ed ittrio, oro.

Non è certo materia alla portata del fotoamatore.

E' proprio cosi'.
Leggendo alcuni post mi era pero' parso di capire che fosse sufficiente aggiungere alcuni pigmenti, ma mai specificato chiaramente ne quali ne come.
Pigmenti che avrebbero essere di elevata purezza, quindi Sigma-Aldrich con le ovvie conseguenze ($$$).
Ma perche' non viene commercializzata un emulsione pancromatica?

colonial ha scritto: ↑

16/01/2022, 13:12

Ma perche' non viene commercializzata un emulsione pancromatica?

Perché in forma liquida, sempre secondo Glafkidés, tende a perdere la sensibilizzazione molto rapidamente. Per cui va preparata, maturata, sensibilizzata e dopo le varie analisi strumentali, stesa immediatamente.

colonial ha scritto: ↑

16/01/2022, 9:33

Io sto ancora cercando un modo per panchromatizzare, anche solo parzialmente, queste emulsioni;
Non sono un chimico e quello che ho trovato, su Photrio, e' molto criptico, quindi nulla del genere: predi questo, mischialo con quest'alto e vai.
Beh, forse non in una maniera cosi' rozza ma almeno una lista pratica di istruzioni.
Il mio interesse sarebbe l'autocromia.

Ciao,
senza nulla togliere a quanto ha detto Sandro, ma facendone una considerazione più "amatoriale", sul primo volume del libro Chimica Fotografica di Rodolfo Namias del 1929 a pagina 409 si trova: "la fotografia ortocromatica - I sensibilizzatori ottici e le loro caratteristiche" e a seguire "la preparazione pratica delle lastre ortocromatiche e pancromatiche".

Ricordo che il Namias è stato uno dei massimi fotochimici a livello mondiale e - fra l'altro - l'inventore della sbianca ai ferricianuri metallici che ha poi permesso l'inversione delle pellicole colore.

Buona ricerca

Francesco

Scusate la crassa ignoranza (e il parziale off-topic..), ma mi veniva fatto di chiede se con l' emulsione liquida si lavora esclusivamente a contatto o si può proiettare l' immagine come nella comune stampa?

Pierpier ha scritto: ↑

28/03/2022, 23:12

Scusate la crassa ignoranza (e il parziale off-topic..), ma mi veniva fatto di chiede se con l' emulsione liquida si lavora esclusivamente a contatto o si può proiettare l' immagine come nella comune stampa?

se parli di un emulsione a base di argento puoi proiettarci essendo sensibile alla luce normale. altre soluzioni fotosensibili (tipo quella che si usa in cianotipia) sono sensibili solo all'uv che non e' emesso dalle normali lampade da ingranditore e cmq sarebbe filtrato dai vetri delle lenti

Grazie Bolchi, un saluto

Ciao a tutti,
Vorrei informarvi sui miei esperimenti riguardanti l'emulsione liquida su vetro. Ho acquistato un flacone di Adox.
Posso dire senz'altro che funziona bene: tiene e non si stacca. Ci vuole un po' di pratica per la stesa, visto che è molto più liquida del collodio. Con le lastre grandi (24x30 o 31x31 cm per folding autocostruita) il problema è che ci vuole un pochino di tempo e che quindi l'emulsione tende a indurire durante la stesa. Risolto con un fornello da raclette e una piastrella di granito.
La stesa su acetato funziona anche, ma è più macchinosa poiché l'acetato è flessibile e l'emulsione va un po' dove le pare. Su "piccoli" fogli (9x12 cm per ICA Nelson) sono però riuscito. L'emulsione rimane attaccata ma è più delicata: alcuni negativi sono stati raggiunti dal sole e sono andati a ramengo.
Ho fatto un paio di prove di stampa a contatto su alluminio laccato bianco. Promette bene.
La sensibilità l'ho stimata a circa 1 ISO. Quindi le esposizioni sono lunghe, come per il collodio.
Ora sono in pausa fino al prossimo inverno... ;-)
Saluti, Roberto

Ciao a tutti,
con un ritardo di 3 anni rispetto alla mia tabella di marcia, spero di ricominciare con l'emulsione liquida su vetro. Spero che le lastre preparate 3 anni fa non siano andate a male nel frattempo. Ho ancora in frigo un flacone di Rollei Black Magic 3 Fotoemulsion Gradation variabel. Vi metto il link del prodotto.
https://topfoto-bodensee.ch/Rollei-Blac ... p186959395
Ho navigato un po' in rete, ma mi sembra di essere quasi l'unico (al mondo?) che prova a preparare lastre fotografiche su vetro. Mi piacerebbe conoscere le esperienze di qualcun altro. Non c'è proprio nessuno?

Auguro buone Feste a tutti,
Roberto

l'unico (al mondo?)

è difficile esserlo qualsiasi cosa tu faccia.
Qui un sito dedicato proprio a questa tecnica, con tutorial, prodotti per il fai da te e preparazione di lastre sia a mano sia a macchina.
https://zebradryplates.com/

Ciao Fabio,
ti ringrazio per il link.
La ditta "Zebra" però sembra vendere solo le lastre fotografiche in vetro già pronte con l'emulsione.
O forse sono io che non ho guardato bene...
Il mio esperimento consiste nel preparare le lastre con l'emulsione liquida. Questo mi permette di avere più formati e in teoria di ridurre i costi. Dico in teoria perché poi ho molto più scarto...

Allora scusa perchè non ho capito di che cosa hai bisogno; li oltre alle lastre pronte, vendono tutto l'occorrente per prepararsele , lastre di vetro o metallo di varie dimensioni , il nitrato d'argento, gli chassis per contenerle: https://zebradryplates.com/product-cate ... ry/page/1/
C'è pure un articolo con video in fondo che spiega come fare: https://zebradryplates.com/coating-dryp ... -tutorial/
ci sono numerosi altri tutorial, eventualmente fanno anche dei workshop.
Credo che se tu voglia fare dei dry plate utilizzando la black magic, tu possa comunque seguire i consigli come se dovresti preparartela partendo da quella che vendono loro https://zebradryplates.com/product/foma ... eed-n-1kg/

il tipo di zebra ha iniziato facendosi i video youtube che emulsionava le lastre in casa e le scattava nel bosco di fianco usando emulsione foma (mi pare), per poi arrivare in 4-5 anni a vendere le lastre, farsi la propria emulsione (con aiuto di Mike Osterman), sviluppare e comprare una macchina per la stesa di lastre da tanto mercato che ha.

C'è gente che fa emulsione su vetro, se cerchi "dryplates" trovi parecchia roba. D'altronde l'uso principale delle emulsioni di rollei e foma mi sa che sia proprio il vetro più che su carta o altri supporti, dove la stesa mi sa che sia più complessa. Alcuni di questi che fanno dryplates comprano da zebra se sono in europa o jlane se stanno in USA, ma immagino che moltissimi altri se li facciano in casa, e infatti zebra vende anche le lastre vergini tagliate a misura da emulsionare, segno che non sono due o tre che lo fanno.

Grazie a tutti per le informazioni. Non cercavo materiali, quelli li ho già, ma esperienze per vedere un po' cosa fanno gli altri, come se la cavano, e i risultati che riescono a ottenere.
Ciao e una buona fine dell'anno a tutti