Esperienza con Fiat 500 elettrica

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MarcoA
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Esperienza con Fiat 500 elettrica

Messaggio da MarcoA »

Ciao a tutti,

Sono due mesi che sto guidando una Fiat 500 elettrica che ho acquistato al mio rientro in Italia e ho pensato di condividere le mie impressioni, magari a qualcuno interessa.

Vincoli. Per motivi famigliari - quindi non di lavoro - devo essere in grado di percorrere 160 chilometri in un giorno in qualunque condizione climatica (punto essenziale, vedi sotto). Non tutti i giorni, ma in una emergenza (mamma molto anziana) devo poterlo fare senza dover ricaricare. Ho scelto il modello 500e con la batteria grande (42 kW) che dichiara una autonomia di circa 270 chilometri.

Stile di guida. Io guido da vecchietto :-) Rispetto i limiti di velocità anche quando hanno poco senso e non faccio accelerazioni brusche. In autostrada faccio i 120 kmh.

Tragitti vari. Ho una prima macchina a benzina per qualunque viaggio di lungo chilometraggio. Non avrei mai comprato un’auto elettrica se fosse stata la mia unica auto. Facciamo viaggi da circa 400 chilometri (sola andata, montagna) ed avendo un gatto - che detesta viaggiare - non possiamo allungare il viaggio causa la ricarica di una elettrica. Anche senza gatto abbiamo in programma viaggi lunghi per l’Italia; sono per svago e non per lavoro, ma non voglio soffrire di “range anxiety”.

Ricarica. Ho deciso di comprare una auto elettrica solo perché ho un posto macchina in una corte chiusa sotto il mio appartamento dove ho potuto installare un mio wall-box 7.5 kW della ABB collegato al mio contatore della elettricità che ho portato a 6kW. Il wall-box ha un sistema intelligente che riduce la disponibilità di energia all’auto in ricarica automaticamente se altri elettrodomestici “pesanti” partono (condizionatori, forno, …) . Nonostante questo ho preferito “tappare” il wall-box a 4.5 kW. Questo permette una ricarica del pacco batterie della 500e da 0 a 100% in 9-10 ore. All’atto pratico si gestisce tutto con il cellulare, che fa partire la ricarica, la interrompe se voglio, mi dice quanto tempo manca al pieno, quanti kw sono stati caricati, quanto mi sono costati … etc.

Paline di ricarica pubbliche. Onestamente non ne ho ancora usata una. Mi sono abbonato a A2A e a ENEL che sembrano avere una presenza discreta, almeno in Lombardia. Conoscenti mi dicono che la situazione non è delle migliori per due motivi
1. Il software che da la disponibilità della palina di ricarica non è sempre attendibile.
2. A differenza delle stazioni di servizio della benzina che sono in generale messe in zone sorvegliate, le paline della ricarica elettrica sono spesso in zone isolate. Questo facilita atti di vandalismo che (gomma da masticare in punti strategici) rendono la palina disponibile e funzionante al software ma inutilizzabile all’atto pratico, cosa che uno scopre solo quando è arrivato lì.

Stile di guida. Bisogna ri-imparare a guidare ma è piacevole e non stressante. Il forte freno motore mi permette nella modalità RANGE che ha la Fiat 500e (e immagino tutte le auto elettriche) di fare decine e decine di chilometri sulle provinciali e statali senza mai toccare il freno. Ma proprio *mai*. L’auto poi è un piccolo siluro da 0 a 50 kmh (poi si siede, non è una Tesla!) per cui spesso mi trovo a dover frenare perchè l’auto davanti a me è parecchio più lenta in accelerazione (tipico all’uscita dei rondò). L’unico appunto che mi trovo a fare è che il freno - quello vero - è “spugnoso”. Ma dato il suo uso molto saltuario non è un problema. La mia auto non ha un sistema di allerta acustico sotto i 20 chilometri all’ora. Quando guido a quella velocità mi ripeto in continuazione “stai guidando una bicicletta, stai guidando una bicicletta …”: i pedoni infatti non mi sentono arrivare. Sopra i 20 chilometri il rumore di rotolamento dei pneumatici è sufficiente ad avvertire il pedone. Le sospensioni sono durette e le buche in strada si sentono tutte. D’altronde parliamo di una utilitaria da 1300 chili. In compenso, dato il centro di gravità bassissimo l’auto è agile ed il volante leggero, nel senso buono del termine.

Range. La scelta della batteria grossa si è dimostrata azzeccata, avessi scelto il modello con la batteria più piccola adesso sarei nei guai. Ai primi di ottobre l’auto percorreva effettivamente i chilometri dichiarati dal costruttore, diciamo un 250 chilometri con il pieno. Ho dovuto uscire alle sei di mattino per un po’ di giorni a dicembre con -3 gradi fuori e 18 gradi impostati all’interno del veicolo e il consumo è aumentato di molto. Immagino che sarà lo stesso (o magari peggio) in estate con l’aria condizionata accesa. Direi che il range della 500e con il pieno, dichiarato attorno ai 270 chilometri è - se si aggiunge la mia condizione “in qualunque situazione meteorologica” - di 170-180 chilometri su strade prevalentemente extra urbane.

Costi al chilometro. Non ho investito del tempo sul capire costi di esercizio perchè sono molto influenzati da dove/come viene ricaricata (wall-box privato, palina pubblica, contratto della elettricità privato, gestore della palina pubblica). L’auto non paga il bollo. L’auto non paga i 7,50 euro per entrare in Area C a Milano, ci entra gratuitamente. Uno di questi giorni parcheggio in Piazza del Duomo :-) L’auto richiede un tagliando ogni 15mila chilometri o una volta all’anno ma mi è stato detto che costa molto poco in quanto c’è poco o nulla da fare.

Alternativa. Mi sembra ci sia la Twingo ma a mia moglie piaceva la linea della 500e.

Surreale. Quello che tutti chiedono è di fare la ricarica nel minor tempo possibile e aumentare il range. Poi leggi i consigli del costruttore che ti dice che le batterie si deteriorano se le si carica sempre a 100% e troppo in fretta. Quindi se volessi fare il bravo non dovrei mai superare l’80-90% di carica (ma allora diminuisco ulteriormente il range) e non dovrei servirmi di paline veloci (ma così peggioro ancora di più i tempi di attesa). Non penso sia un problema Fiat, penso sia comune a tutte le auto elettriche che usano le batterie al litio (cioè tutte, se non sbaglio).

Eroe del riscaldamento planetario? Mah. A me sembra di svuotare l’oceano con un cucchiaino da caffè. Onestamente l’ho comprata con lo spirito di avere un giocattolo con cui divertirmi (e mi sto divertendo), l’aspetto sociale era la ciliegina sulla torta, non la torta.

Vendita, rivendita. Mi dicono che le ibride siano molto popolari mentre le full electric come la mia siano al momento in forte sofferenza. In effetti vedo ben poche auto full-electric in giro. Dopo l’esperienza con le (miti) temperature invernali della Padania, non oso pensare a quanto diminuisca il range in un posto come la Norvegia, punto di riferimento delle auto elettriche nei social, forum etc. Forse quelli che vedono la Norvegia di oggi come il domani dell'auto elettrica nel resto dell'occidente dovrebbero farsi un paio di domande. Io mi aspetto che la svalutazione sia molto forte e che dopo cinque anni mi daranno poco o nulla. L’intenzione era comunque di tenerla finchè le batterie non schiattano o io mi stufo per cui l’aspetto svalutazione non è un gran problema.

Sorpresa. Lavare l’automobile sembra richiedere una qualche attenzione. Ne parlano nei forum ma la stampa generalista sembra ignorare l’argomento. Io ero abituato in inverno - specialmente quando vivevo in montagna - a lavare il fondo dell'auto o a selezionare nei lavaggi automatici anche la funzione che lavava il fondo, questo per togliere il sale o la sabbia. Con la elettrica non ho alcuna intenzione di farlo.



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chromemax
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Re: Esperienza con Fiat 500 elettrica

Messaggio da chromemax »

Ho una domanda che non c'entra niente col racconto della tua esperienza ma sai dirmi quanto pesa il pacco batterie della tua auto?

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MarcoA
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Re: Esperienza con Fiat 500 elettrica

Messaggio da MarcoA »

chromemax ha scritto:
29/12/2023, 18:30
Ho una domanda che non c'entra niente col racconto della tua esperienza ma sai dirmi quanto pesa il pacco batterie della tua auto?
Difficile dirlo perchè l'auto è stata progettata espressamente per l'elettrico, quindi estrapolare dagli altri modelli non è possibile. Se devo andare spannometricamente (e di molto) direi che il pacco batterie pesa 300kg +/- 100kg.


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gergio
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Re: Esperienza con Fiat 500 elettrica

Messaggio da gergio »

Credo.che tecnicamente parlando l'elettrico non abbia ragione di esistere, né per l'ecologia né per la praticità d'uso.
Ne vedo un problema anche dal punto di vista della sicurezza, perché immagazzinare così tanta energia nelle batterie può essere un problema in caso di anomalie o incidenti stradali (spegnere batterie al litio in caso di incendio è impossibile).
La cosa bella è lo sfruttamento della coppia motore che produce grosse accelerazioni, tra l'altro anche costanti.

Invito a guardare questo video, che sottolinea anche gli aspetti politici e sociali delle auto elettriche:
https://www.raiplay.it/video/2023/11/Gr ... 39f49.html

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Todron
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Re: Esperienza con Fiat 500 elettrica

Messaggio da Todron »

Senza scendere negli aspetti geopolitici e ambientali, io penso che queste auto, indipendentemente dall’uso che se ne fa, debbano essere noleggiate anziché acquistate. La durata della batteria infatti secondo me influenzerà molto il valore dell’usato e in generale dell’auto. Spunti comunque interessanti, grazie per la condivisione.
Se impari a saltare 2m, salti anche 1,5m. (R. Fiorenza)

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Pierpaolo B
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Re: Esperienza con Fiat 500 elettrica

Messaggio da Pierpaolo B »

Da esperto di scimmie non potevo farmi mancare quella elettrica. Solitamente parto con il paraocchi ma questa volta ho ascoltato mia moglie e l'ho presa per tre giorni in prova. Una i4. Non una macchinetta.... insomma un robo che dovrebbe essere serio per togliersi i dubbi.
Sulle spalle ho qualche milione di km. La mia guida è piuttosto scattosa e brillante... per questo pensavo all'auto elettrica.
Bene.... salgo entusiasta esaltato dall'elettronica che mi viene brillantemente illustrata.... mi caricano di pregi e vantaggi che sulla carta sono indiscutibili.
Parto..... morbida..... gradevole..... arrivo allo stop e faccio per mettere il piede sul freno e l'auto mi gela come quando sali per la prima volta su un'auto col cambio automatico e vai deciso sulla frizione e trovi il freno. Dopo il primo giorno di guida non c'ho fatto l'abitudine anzi è sempre più irritante. A forza di provare ripresa e sgommini l'ho messa a terra. Cerco la colonnina più vicina a casa che sta a 1km. Una gentile signora m'aiuta ad attaccarla. Torno a casa a piedi. La riprendo carica e riparto per un'altra giornata.
Alla fine dei tre giorni la scimmia è scesa dalle spalle. La brillantezza del motore è umiliata dal peso. Sembra di guidare una mucca. Nelle rotatorie esci bene ma in curva il peso pesa. La silenziosità è ottima ma la mia biturbina non è da meno e se pesti canta mentre questa no.
....poi raga l'ansia da ricarica monta da metà giornata e te la porti pure a letto.
Insomma considerando che l'energia che metti nelle batterie da 500kg e passa sta in due fustini scarsi di benzina l'ecologia è presto fritta. La piacevolezza di guida è una balla.... non è per nulla piacevole anzi è faticosa. Resta l'argomento risparmio che però condiziona non poco usi e costumi e rischi l'esaurimento. Capisco l'utilitaria da città.... ne sfrutti i pregi ma si ferma li. Se si usa l'auto o se si vuole star tranquilli spendendo ben meno nell'acquisto un bel endotermico o ibrido non ha pari.
Mi chiamo Pierpaolo.
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Elmar Lang
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Re: Esperienza con Fiat 500 elettrica

Messaggio da Elmar Lang »

La mia primissima auto fu una splendida Lancia Aurelia, ricevuta praticamente in regalo, da un anziano socio dell'Aeroclub di cui entrambi facevamo parte; nel 1978, avevo appena compiuto vent'anni, quell'auto, tenuta maniacalmente, non aveva fatto nemmeno 20.000 km.
Faceva un figurone e consumava come una portaerei, ma abitando a Venezia, l'auto la usavo solo per spostamenti ridicoli, al massimo verso il Bassanese ove risiedevano i miei, o il Friuli. Il treno per il resto.
La rivendetti qualche anno dopo, con notevole guadagno. Averla adesso, di sicuro anche proporzionalmente, di più.

Poi passai a Fiat e non posso lamentarmi di come andò e l'ultima della casa una volta torinese, fu una Panda 4x4 del 1996, che tenni fino al 2002 (fece ottimamente quasi 300.000 km. con i soli tagliandi).

Passai quindi a Toyota: una RAV-4 diesel: splendida, anche col suo per oggi rudimentale navigatore GPS; nel 2011, quando la cambiai con un'altra RAV4 Diesel Euro-5, la "vecchia" aveva percorso ca. 360.000 km., senza mai il minimo difetto, se non le ordinarie manutenzioni.
La RAV-4 presa nel 2011 la ho ancora. Negli anni ho percorso meno km. ed ora è sui 330.000 e funziona come un violino; il suo filtro (rinnovato 2 anni fa circa), la rende ancora entro valori più che eccellenti.

Solo, ora non posso nemmeno più uscire dalla Tangenziale di Milano, che ecco, già dalla zona "B", cala la scure delle follie ambientaliste dell'Amministrazione meneghina. Ad ottobre, venni a Milano da Trento per lavoro, parcheggiai al solito in zona Viale Argonne per poi usare i mezzi pubblici: in capo a qualche giorno, mi arrivò una lettera dal Comune di Milano, informandomi che ero transitato entro la zona "B" di Milano con un veicolo inquinante e che da quel momento, per il 2023, avevo un numero di 50 accessi nella citata zona "B".
OK, pensai, vabbè.

In Novembre, tornai a Milano, toccai la zona "B" per parcheggiare e sbrigare alcune commissioni ed incontrare degli amici (andai anche da NewOldCamera). Qualche giorno dopo, arriva una Raccomandata AR "verde" dal C.do di Polizia Urbana di Milano, con una pesante multa di 76,- Euro (che in capo a 5 giorni sarebbero diventati oltre 100,-) per aver "violato" la zona "B" con un veicolo altamente inquinante in quanto "Euro-5" o comunque diesel tout-court.
Sorpreso della cosa ed in riferimento alla lettera ricevuta nemmeno un mese prima, telefonai al numero indicato nella lettera e mi rispose una persona che con tono devo dire gentile, mi spiegò che per "accelerare" la svolta ecologista della Città, la regola dei 50 accessi era stata abolita e che nessun veicolo diesel poteva più accedere all'area urbana di Milano. Io replicai che venendo da Trento, non potevo conoscere queste novità e che non avevo veduto nessuna segnaletica in merito. La replica fu che nei segnali era riportato il n. dell'ordinanza e che comunque avrei dovuto informarmi, vista la continua evoluzione delle politiche a tutela dell'ambiente, non solo a Milano, ma in Italia, ed in Europa.

Bene. Se tornerò a Milano, lo farò col treno.

Forse.

La mia Diesel è un ottimo veicolo, ecologicamente ed umanamente più rispettoso di un veicolo elettrico, visto che anche i sassi sanno il disastro sociale ed ambientale perpetrato ove litio ed altri elementi per la fabbricazione delle batterie vengono cavati; più rispettoso perché ancora non si sa cosa succederà dei milioni di batterie da buttare; più rispettoso, perché la richiesta di energia elettrica per un parco auto all-electric metterà in ginocchio più di uno stato non autosufficiente energeticamente; perché le c.d. "rinnovabili" non potranno giammai sopperire all'aumentata richiesta energetica e l'installazione di idonee centrali elettronucleari, richiederà troppo tempo per poter arrivare in soccorso. Nel frattempo, gas e soprattutto gasolio, faranno funzionare a pieno regime centrali termoelettriche, magari installate extra-Europa; Petroliere sempre più grandi attraverseranno gli oceani...

Distopia? No, realismo.

La mia Toyota, l'ho battezzata "Gesto Rivoluzionario".

Buon fine 2023,

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Re: Esperienza con Fiat 500 elettrica

Messaggio da mark88 »

Elmar Lang ha scritto:
30/12/2023, 11:44
La mia primissima auto fu una splendida Lancia Aurelia, ricevuta praticamente in regalo, da un anziano socio dell'Aeroclub di cui entrambi facevamo parte; nel 1978, avevo appena compiuto vent'anni, quell'auto, tenuta maniacalmente, non aveva fatto nemmeno 20.000 km.
Faceva un figurone e consumava come una portaerei, ma abitando a Venezia, l'auto la usavo solo per spostamenti ridicoli, al massimo verso il Bassanese ove risiedevano i miei, o il Friuli. Il treno per il resto.
La rivendetti qualche anno dopo, con notevole guadagno. Averla adesso, di sicuro anche proporzionalmente, di più.

Poi passai a Fiat e non posso lamentarmi di come andò e l'ultima della casa una volta torinese, fu una Panda 4x4 del 1996, che tenni fino al 2002 (fece ottimamente quasi 300.000 km. con i soli tagliandi).

Passai quindi a Toyota: una RAV-4 diesel: splendida, anche col suo per oggi rudimentale navigatore GPS; nel 2011, quando la cambiai con un'altra RAV4 Diesel Euro-5, la "vecchia" aveva percorso ca. 360.000 km., senza mai il minimo difetto, se non le ordinarie manutenzioni.
La RAV-4 presa nel 2011 la ho ancora. Negli anni ho percorso meno km. ed ora è sui 330.000 e funziona come un violino; il suo filtro (rinnovato 2 anni fa circa), la rende ancora entro valori più che eccellenti.

Solo, ora non posso nemmeno più uscire dalla Tangenziale di Milano, che ecco, già dalla zona "B", cala la scure delle follie ambientaliste dell'Amministrazione meneghina. Ad ottobre, venni a Milano da Trento per lavoro, parcheggiai al solito in zona Viale Argonne per poi usare i mezzi pubblici: in capo a qualche giorno, mi arrivò una lettera dal Comune di Milano, informandomi che ero transitato entro la zona "B" di Milano con un veicolo inquinante e che da quel momento, per il 2023, avevo un numero di 50 accessi nella citata zona "B".
OK, pensai, vabbè.

In Novembre, tornai a Milano, toccai la zona "B" per parcheggiare e sbrigare alcune commissioni ed incontrare degli amici (andai anche da NewOldCamera). Qualche giorno dopo, arriva una Raccomandata AR "verde" dal C.do di Polizia Urbana di Milano, con una pesante multa di 76,- Euro (che in capo a 5 giorni sarebbero diventati oltre 100,-) per aver "violato" la zona "B" con un veicolo altamente inquinante in quanto "Euro-5" o comunque diesel tout-court.
Sorpreso della cosa ed in riferimento alla lettera ricevuta nemmeno un mese prima, telefonai al numero indicato nella lettera e mi rispose una persona che con tono devo dire gentile, mi spiegò che per "accelerare" la svolta ecologista della Città, la regola dei 50 accessi era stata abolita e che nessun veicolo diesel poteva più accedere all'area urbana di Milano. Io replicai che venendo da Trento, non potevo conoscere queste novità e che non avevo veduto nessuna segnaletica in merito. La replica fu che nei segnali era riportato il n. dell'ordinanza e che comunque avrei dovuto informarmi, vista la continua evoluzione delle politiche a tutela dell'ambiente, non solo a Milano, ma in Italia, ed in Europa.

Bene. Se tornerò a Milano, lo farò col treno.

Forse.

La mia Diesel è un ottimo veicolo, ecologicamente ed umanamente più rispettoso di un veicolo elettrico, visto che anche i sassi sanno il disastro sociale ed ambientale perpetrato ove litio ed altri elementi per la fabbricazione delle batterie vengono cavati; più rispettoso perché ancora non si sa cosa succederà dei milioni di batterie da buttare; più rispettoso, perché la richiesta di energia elettrica per un parco auto all-electric metterà in ginocchio più di uno stato non autosufficiente energeticamente; perché le c.d. "rinnovabili" non potranno giammai sopperire all'aumentata richiesta energetica e l'installazione di idonee centrali elettronucleari, richiederà troppo tempo per poter arrivare in soccorso. Nel frattempo, gas e soprattutto gasolio, faranno funzionare a pieno regime centrali termoelettriche, magari installate extra-Europa; Petroliere sempre più grandi attraverseranno gli oceani...

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Re: Esperienza con Fiat 500 elettrica

Messaggio da mark88 »

Pierpaolo B ha scritto:
30/12/2023, 10:46
Da esperto di scimmie non potevo farmi mancare quella elettrica. Solitamente parto con il paraocchi ma questa volta ho ascoltato mia moglie e l'ho presa per tre giorni in prova. Una i4. Non una macchinetta.... insomma un robo che dovrebbe essere serio per togliersi i dubbi.
Sulle spalle ho qualche milione di km. La mia guida è piuttosto scattosa e brillante... per questo pensavo all'auto elettrica.
Bene.... salgo entusiasta esaltato dall'elettronica che mi viene brillantemente illustrata.... mi caricano di pregi e vantaggi che sulla carta sono indiscutibili.
Parto..... morbida..... gradevole..... arrivo allo stop e faccio per mettere il piede sul freno e l'auto mi gela come quando sali per la prima volta su un'auto col cambio automatico e vai deciso sulla frizione e trovi il freno. Dopo il primo giorno di guida non c'ho fatto l'abitudine anzi è sempre più irritante. A forza di provare ripresa e sgommini l'ho messa a terra. Cerco la colonnina più vicina a casa che sta a 1km. Una gentile signora m'aiuta ad attaccarla. Torno a casa a piedi. La riprendo carica e riparto per un'altra giornata.
Alla fine dei tre giorni la scimmia è scesa dalle spalle. La brillantezza del motore è umiliata dal peso. Sembra di guidare una mucca. Nelle rotatorie esci bene ma in curva il peso pesa. La silenziosità è ottima ma la mia biturbina non è da meno e se pesti canta mentre questa no.
....poi raga l'ansia da ricarica monta da metà giornata e te la porti pure a letto.
Insomma considerando che l'energia che metti nelle batterie da 500kg e passa sta in due fustini scarsi di benzina l'ecologia è presto fritta. La piacevolezza di guida è una balla.... non è per nulla piacevole anzi è faticosa. Resta l'argomento risparmio che però condiziona non poco usi e costumi e rischi l'esaurimento. Capisco l'utilitaria da città.... ne sfrutti i pregi ma si ferma li. Se si usa l'auto o se si vuole star tranquilli spendendo ben meno nell'acquisto un bel endotermico o ibrido non ha pari.
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