Ero interessata all'uso della pellicola ortocromatica per evidenziare la texture della pelle e ho deciso di provare la Ilford Ortho Plus con il banco ottico, visto che è una pellicola che si trova solo in lastre ed ero curiosa di provarla.
Ilford consiglia di esporla a 80 iso in luce diurna e a 40 in luce al tungsteno, io ho provato una via di mezzo, esponendola a 50 iso con luce flash (bilanciata per la temperatura colore della luce diurna), scattando con una banco ottico Horseman 450 e un obiettivo 150mm Rodenstock Sironar N.
Avevo anche letto che le pellicole ortocromatiche tendono ad avere un alto contrasto, quindi ho provato uno schema di luci molto morbido e piatto, disponendo tre strip lights (flash con softboxes lunghe e strette) a triangolo per avere un'illuminazione uniforme e un riflesso negli occhi dalla forma particolare.
Il primo esperimento l'ho fatto fotografando un decoratore che lavorava nello stesso studio dove stavo scattando, chiamato Dez.
Dez ha un viso abbastanza segnato dall'età, con un tocco di barbetta brizzolata, ed è sempre coperto di schizzi di vernice, quindi ho pensato che potesse essere il soggetto ideale per un esperimento sulle textures.
Per il secondo esperimento, ho pensato di invitare in studio il mio ragazzo e un'attrice dai capelli rossi. Entrambi sono chiari di carnagione, con le lentiggini che la pellicola ortocromatica ha evidenziato ancor di più.
Infine ho contattato una coppia composta da una tatuatrice e un esperto di body mods per vedere l'effetto della pelllicola ortocromatica sulla pelle tatuata e con cicatrici.
In questo caso, ho cambiato leggermente lo schema di luci, mantenendolo comunque molto diffuso, usando due flash con softboxes laterali, equidistanti e alla stessa potenza (=luce piattissima), poichè volevo fotografarli sia da soli, che insieme, e usare il triangolo di luci sarebbe stato scomodo.
Tutte le lastre ortocromatiche sono state sviluppate usando uno sviluppo a basso contrasto, il Rollei Low Contrast, in diluzione 1+4 con una Jobo Cpe2 Plus. Prelavaggio di 3 minuti e sviluppo con rotazione continua per 9.30 minuti.
Per fare un mezzo confronto (non molto scientifico), ho anche scattato un paio di lastre di pellicola pancromatica Fomapan Classic 100 (sempre a 50 iso).
Devo dire che la pellicola ortocromatica ha evidenziato particolarmente le cicatrici sulla fronte del ragazzo, ma non mi è sembrato avere un effetto particolarmente determinante sui tatuaggi.
La pellicola pancromatica è decisamente più "gentile" sulla pelle e dà un effetto meno ruvido.
Le lastre pancromatiche sono state sviluppate in Microphen 1+1 per 7.30 minuti, sempre con la Jobo.
Esperimento - ritratti su pellicola ortocromatica
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Esperimento - ritratti su pellicola ortocromatica
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Re: Esperimento - ritratti su pellicola ortocromatica
Ciao Claudia.
Le prime tre mi piacciono molto. La seconda forse è un po' larga inutilmente. Inutili nelle prime i due busti nudi; un abbigliamento caratterizzante avrebbe contestualizzato e descritto meglio.
Non ho visto i negativi ma su carta quegli occhi spaccano.
La seconda serie sarebbe forse uscita meglio da una pellicola che è l'esatto contrario della Ortho.... la Kodak TP64 (ahimè defunta), ipersensibile al rosso. Avrebbe decisamente alzato la pelle e messo in evidenza i tatuaggi
Da provare (sempre) il filtro giallo in abbinamento alle pellicole Ortho.
Le prime tre mi piacciono molto. La seconda forse è un po' larga inutilmente. Inutili nelle prime i due busti nudi; un abbigliamento caratterizzante avrebbe contestualizzato e descritto meglio.
Non ho visto i negativi ma su carta quegli occhi spaccano.
La seconda serie sarebbe forse uscita meglio da una pellicola che è l'esatto contrario della Ortho.... la Kodak TP64 (ahimè defunta), ipersensibile al rosso. Avrebbe decisamente alzato la pelle e messo in evidenza i tatuaggi
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Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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Re: Esperimento - ritratti su pellicola ortocromatica
Ciao Paolo.
Ti ringrazio per i commenti e i consigli, proverò sicuramente il filtro giallo come mi hai suggerito.
La mancanza di vestiti in tutte le foto, a parte quella di Dez, è stata dettata dal mio desiderio di vedere l'effetto della pellicola sulla pelle, quindi il mio ragionamento è stato "più pelle c'è, meglio è"
Non sono ritratti seri, solo esperimenti.
Concordo sulla questione dei tatuaggi, forse dovrei provare una pancromatica con filtro rosso per rendere la pelle molto chiara e mettere in evidenza l'inchiostro.
Penso però che per i vari lavori di "scarnificazione" (per esempio le cicatrici del ragazzo), la pellicola ortocromatica sia ottima.
Invece per i tatuaggi, ho preferito la pellicola Foma rispetto alla Ilford (un altro esempio qua sotto)
Ti ringrazio per i commenti e i consigli, proverò sicuramente il filtro giallo come mi hai suggerito.
La mancanza di vestiti in tutte le foto, a parte quella di Dez, è stata dettata dal mio desiderio di vedere l'effetto della pellicola sulla pelle, quindi il mio ragionamento è stato "più pelle c'è, meglio è"
Non sono ritratti seri, solo esperimenti.
Concordo sulla questione dei tatuaggi, forse dovrei provare una pancromatica con filtro rosso per rendere la pelle molto chiara e mettere in evidenza l'inchiostro.
Penso però che per i vari lavori di "scarnificazione" (per esempio le cicatrici del ragazzo), la pellicola ortocromatica sia ottima.
Invece per i tatuaggi, ho preferito la pellicola Foma rispetto alla Ilford (un altro esempio qua sotto)
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Re: Esperimento - ritratti su pellicola ortocromatica
Claudia, i tuoi ritratti sono stupendi, come al solito. Complimenti, perchè le tue foto sono molto espressive, certo i personaggi sono molto interessanti, ma credo che se si fossero trovati davanti ad un fotografo senza le tue capacità, non riuscirei a cogliere la loro bellezza da questo schermo. Noi vediamo le cose a colori, tridimensionalmente, sentiamo odori, suoni, (ecc ecc..!) mentre una lente registra un'immagine su un mezzo bidimensionale, nel tuo caso senza i colori e ovviamente senza portarsi dietro tutte le sensazioni che il nostro cervello elabora nel momento in cui realizziamo la foto.
Complimenti ancora.
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Re: Esperimento - ritratti su pellicola ortocromatica
Molto belli,complimenti. Una nota tecnica che forse ti può essere utile: la Ilford Ortho ha un contrasto normale, in genere si dice che le ortocromatiche hanno un contrasto alto perché le uniche che si trovavano in giro (tranne la Ortho della Ilford e una della Kodak fuori produzioni da anni) erano pellicole fotomeccaniche o litografiche usate per riproduzioni al tratto (conservazione di disegni o testi) e in campo tipografico e che avevano un contrasto altissimo. Quando usate in fotografia dovevano essere sviluppate in sviluppi particolari per tenere a bada il contrasto e tirare fuori un po' di grigi.
La Ortho Plus della Ilford può essere sviluppata con rivelatori normali per tempi usuali con un contrasto simile a quello delle normali pellicole pancro, e questo forse può aiutarti a esasperare ancora un po' le caratteristiche di questa pellicola e usarle per il tuo progetto fotografico.
La Ortho Plus della Ilford può essere sviluppata con rivelatori normali per tempi usuali con un contrasto simile a quello delle normali pellicole pancro, e questo forse può aiutarti a esasperare ancora un po' le caratteristiche di questa pellicola e usarle per il tuo progetto fotografico.
- claudiamoroni
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Re: Esperimento - ritratti su pellicola ortocromatica
Grazie. Hai ragione, sono una polla! In effetti mi sembrava strano che fosse venuta con una gamma tonale cosí ampia nonostante l'agitazione continua quando avevo letto che le pellicole fotomeccaniche o litografiche sono una rogna da sviluppare! Grazie mille per l'illuminazione, ora proverò ad usare uno sviluppo "normale" chè il Rollei Low Contrast costa un occhio della testa e, se me lo posso risparmiare, tanto di guadagnatochromemax ha scritto:Molto belli,complimenti. Una nota tecnica che forse ti può essere utile: la Ilford Ortho ha un contrasto normale, in genere si dice che le ortocromatiche hanno un contrasto alto perché le uniche che si trovavano in giro (tranne la Ortho della Ilford e una della Kodak fuori produzioni da anni) erano pellicole fotomeccaniche o litografiche usate per riproduzioni al tratto (conservazione di disegni o testi) e in campo tipografico e che avevano un contrasto altissimo. Quando usate in fotografia dovevano essere sviluppate in sviluppi particolari per tenere a bada il contrasto e tirare fuori un po' di grigi.
La Ortho Plus della Ilford può essere sviluppata con rivelatori normali per tempi usuali con un contrasto simile a quello delle normali pellicole pancro, e questo forse può aiutarti a esasperare ancora un po' le caratteristiche di questa pellicola e usarle per il tuo progetto fotografico.
"All animals are equal but some animals are more equal than others" George Orwell
Re: Esperimento - ritratti su pellicola ortocromatica
ciao a tutti,
questo è il mio primo messaggio e sono contento di fare parte di questo interessante forum.
Ho letto questa discussione interessante (però non riesco più a vedere le foto di Claudia purtroppo), mi stavo per imbattere in una pellicola orto, ma ci devo pensare ancora un po'.
Se mettessi un filtro verde su una pellicola pancromatica secondo voi avrei degli effetti simili all'ortocromatismo nel ritratto?
E nella foto paesaggistica?
Grazie
questo è il mio primo messaggio e sono contento di fare parte di questo interessante forum.
Ho letto questa discussione interessante (però non riesco più a vedere le foto di Claudia purtroppo), mi stavo per imbattere in una pellicola orto, ma ci devo pensare ancora un po'.
Se mettessi un filtro verde su una pellicola pancromatica secondo voi avrei degli effetti simili all'ortocromatismo nel ritratto?
E nella foto paesaggistica?
Grazie
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Re: Esperimento - ritratti su pellicola ortocromatica
La risposta è più vicina con un filtro azzurro ma anche l'ortocromatismo è molto variabile a seconda della pellicola quindi difficile da prevedere a priori
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