Esporre per le ombre senza esposimetro spot

Discussioni su tecniche fotografiche, esposizione, sistema zonale, post produzione digitale ed altro

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Andrea67c
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Re: Esporre per le ombre senza esposimetro spot

Messaggio da Andrea67c »

Andrea, è assolutamente vero ciò che dici, ma non sono d'accordo sull'uso di termini come menata o riverniciata. Tutta la storia della produzione artistica è un dire e ridire cose la cui origine è talmente antica che non si riesce mai a stabilirne l'inizio. Tutta. Come mai però accade che 'ste cose dette e ridotte, ogni tanto arriva qualcuno a ridirle e quello ci piace? A me piace di più uno a te piace più l'altro, e per fortuna: per carità non facciamo i partiti. Siccome mi è ovvio il perché piace a me: che c'è di più bello di un'esperienza artistica immediata? Qui si tratta di capire perché piace a te, ossia ragionarci su e fidarsi che se più di qualcuno prima di noi ritiene Bresson e Adams grandi artisti, avrà avuto anche lui un'esperienza immediata e coinvolgente. In fotografia non sono cólto come tanti di voi, perché la pratico poco, ma in generale di manifestazioni artistiche ho la pretesa di capirci qualcosa, avendo praticato con passione in altri campi.
Mi spiego con esempi non OT. Io con Adams ho le stesse perplessità che forse hai tu. Un giorno ne parlavo con mio fratello, che per farmi star buono poi mi ha regalato un libro di Edward Weston, dicendomi che forse cercavo sapori più forti. Però posso immaginarmi che il dettaglio tecnico di Adams possa commuovere, perché no, fino alle lacrime, proprio i tanti amanti del paesaggismo americano. In Adams ci vedono, mi figuro, un'ulteriore declinazione, magari centrata sul tecnicismo, che si avvicina alla loro indole. E forse sono contenti che sia arrivato lui a fare queste foto, che prima altri avevano fatto ma in modo diverso. Invece Cartier Bresson, non ho bisogno di ascoltare nessuno per farmelo piacere, mi è sempre piaciuto, non ho bisogno di giustificare il suo lavoro, non mi interessa se era ricco o se si fumava 40 rulli al giorno girando per Parigi. Mi piacciono istintivamente talmente tante delle sue immagini, che quando vedo l'ennesimo libro o l'ennesima mostra su di lui non mi stupisco che venga organizzata, e penso che non è colpa sua o mia se ha ancora successo. Mi sembra scontato, questo successo. Non per questo penso che Adams sia meno degno di Bresson o di qualsiasi altro fotografo che fa sul serio. Questo voglio dire: non voglio fare esercizio di snobismo ostentando scarsa considerazione per dei grandi riconosciuti. Vedi scenetta dei sopravvalutati in Manhattan di W. Allen.
Per quanto riguarda i legami tra HCB e il surrealismo, ti devo proprio ringraziare, perché non ci avevo mai pensato e non l'avevo mai letto. Perché sarà anche surrealista l'attimo decisivo, ma la declinazione che ne dà HCB, nel quotidiano, nel piccolo borghese, io da solo non avrei mai pensato si potesse ricondurre al surrealismo, che in quegli anni aveva pure un invidiabile successo di pubblico. Ovviamente si conoscevano! E in artisti di tale spessore ben poco è per caso.
Qui mi fermo perché so di aver esagerato e me ne scuso!
Comunque grazie per la conversazione!
A.



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-Sandro-
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Re: Esporre per le ombre senza esposimetro spot

Messaggio da -Sandro- »

Ezio ha scritto:
15/02/2021, 11:17
Lo so, è fuori tema, ma non resisto!
Anch'io ho un ICE Supertester 680R (dal 1967! 13.000 sudate lire!) che mi capita ancora di usare!
Restando fuori tema (chiedo scusa)...sei sicuro?

Il 680R è entrato in commercio nel 1969 e costava al lancio 12.500 lire, era di colore amaranto e solo durante il 1970 è diventato disponibile anche in colore grigio.
La prima serie colore amaranto oggi è rara, non aveva il circuito stampato ribaltabile e si vocifera anche che il galvanometro fosse montato su rubini (ma non ho il coraggio di smantellare il mio per controllare perché so che andrebbe distrutto).
Nel 1967 quindi si trovava ancora in commercio il 680E, che in quell'anno costava 10.500 lire.
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Ezio
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Re: Esporre per le ombre senza esposimetro spot

Messaggio da Ezio »

Sandro:
Restando fuori tema: ho il 680R, pagato 13.000 lire, amaranto.

La pubblicità parlava di montatura del galvanometro su rubini, ma il manuale non ne fa cenno.

Per le date: quando lo acquistai frequentavo l' Istituto Tecnico Industriale (Elettrotecnica); mi sono diplomato nel luglio 1969 e ricordo di averlo portato nel laboratorio di Misure Elettriche per qualche prova di confronto (quindi siamo dal 1967 all' inizio 1969). Ergo: quello è il periodo.

Il prezzo di listino (manuale, pagina 43), era di 12.500 lire: niente di strano se un negozio me l' ha fatto pagare 13.000.

Sempre il manuale di istruzioni, in copertina (e pag. 37), lo dichiara "2a serie con circuito ribaltabile".

Ricordo anche la versione grigia: veramente brutta.

E' stato un tester molto longevo: ne acquisti uno nel 1982 per un mio cantiere in Sicila.

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-Sandro-
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Re: Esporre per le ombre senza esposimetro spot

Messaggio da -Sandro- »

Ezio ha scritto:
17/12/2021, 11:12
Sandro:
Restando fuori tema: ho il 680R, pagato 13.000 lire, amaranto.

La pubblicità parlava di montatura del galvanometro su rubini, ma il manuale non ne fa cenno.

Per le date: quando lo acquistai frequentavo l' Istituto Tecnico Industriale (Elettrotecnica); mi sono diplomato nel luglio 1969 e ricordo di averlo portato nel laboratorio di Misure Elettriche per qualche prova di confronto (quindi siamo dal 1967 all' inizio 1969). Ergo: quello è il periodo.

Il prezzo di listino (manuale, pagina 43), era di 12.500 lire: niente di strano se un negozio me l' ha fatto pagare 13.000.

Sempre il manuale di istruzioni, in copertina (e pag. 37), lo dichiara "2a serie con circuito ribaltabile".

Ricordo anche la versione grigia: veramente brutta.

E' stato un tester molto longevo: ne acquisti uno nel 1982 per un mio cantiere in Sicila.
Alla fine ho smontato il galvanometro perché malauguratamente mi è cascato il tester e si è bloccato.
Ne ho diversi, di diverse serie, ma quello preferito è della prima serie, senza circuito asportabile, colore amaranto numero seriale bassissimo (3933) quindi uno dei primi. Non immaginavo fosse già in commercio nel 67 perché la pubblicità di quegli anni sulle riviste del settore reclamizza solo il 680E, e nel 67 avevo solo sei anni. Facendo ricerche su riviste di quegli anni, la prima pubblicità del 680R apparve nel gennaio 1969.
Ho cominciato ad interessarmi di elettrotecnica solo nel 71 e ricevetti il 680R II serie come regalo per la terza media nel 74; quello amaranto l'ho comprato moltissimi anni dopo.
I rubini ci sono, eccome.
IMG_3488.JPG
Ho dovuto dissaldare le spirali di collegamento alla bobina mobile perché durante l'urto dello sporco interno si è infilato nei perni bloccandone il movimento. E sulle viti a punta cava si vedono inserti di colore bianco, lucidissimi (come del resto sono lucidissimi i perni di acciaio). Quindi è presumibile che sia corindone sintetico, come quello usato sui coltelli delle bilance analitiche. E' stato difficile poi bilanciare staticamente e dinamicamente la bobina sul suo asse, ma avevano previsto tre contrappesi regolabili, uno in asse sagittale e due in asse trasversale. Geni assoluti. Per non parlare del sistema di smorzamento elettrico per arrivare al punto di lettura senza oscillazioni. Un'altra delle sue geniali caratteristiche è stata il pulsante raddoppio portate, sulla stessa scala, che per tensioni alternate non è lineare. In allegato il brevetto depositato dal Conte Odorici proprio in merito a quest'ultima invenzione.

Brevetto Odorici per scale di misura alternate.pdf
(459.62 KiB) Scaricato 51 volte
Ultima modifica di -Sandro- il 09/01/2022, 10:29, modificato 1 volta in totale.
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Re: Esporre per le ombre senza esposimetro spot

Messaggio da graic »

E' vero che il pulsante per raddoppio portata è un plus rispetto alla concorrenza, come del resto tutte le altre caratteristiche che lo portavano nel futuro (di allora), basta confrontarlo con un AVOMeter coevo, il top di quei tempi proveniente da oltre manica e molto più costoso, sembra di essere in un altro secolo.
Però il maledetto tastino è anche un punto di debolezza infatti molto spesso le indicazioni col tastino abbassato risultavano incerte per problemi di contatto. Un altro punto criticabile,a mio avviso era la soluzione per il fusibile col rotolino di filo da tendre tra le due mollo, vero che forse all'epoca i fusibili a cartuccia miniatura non li avevano ancora inventati
Saluti
Gianni


La situazione è grave ma non seria.

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-Sandro-
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Re: Esporre per le ombre senza esposimetro spot

Messaggio da -Sandro- »

E' vero anche questo, ma non tutti sanno che il selettore del raddoppio (che contiene un deviatore ed un interruttore), ha un coperchietto sfilabile di testa che consente l'estrazione del cursore mobile e dei relativi contatti, ed è quindi facilissimo pulirlo periodicamente.
IMG_3490.JPG
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Re: Esporre per le ombre senza esposimetro spot

Messaggio da Ezio »

Grande Sandro!
Confermo quanto dici sui pregi del Supertester 680R, sul geniale pulsante di raddoppio, sullo smorzamento dell' ago, e oggi abbiamo verificato anche il punto sui rubini!

Il mio ha il numero di serie 2431, quindi anche lui è dei primissimi.
Circa la data: come già detto, mi sono diplomato (ITI, Elettrotecnica) nel luglio 1969; mio padre, come premio per le mie ottime votazioni, durante le vacanze estive mi mandava a lavorare... Con parte dei soldi guadagnati nell' estate 1968, in autunno comprai il Supertester (che poi portai a Scuola in laboratorio di Misure Elettriche per provarlo). Quindi mi sento di confermare la data d' acquisto (che non può essere il 1969).

Infine: per la riparazione che hai descritto, non credo bastino le giuste attrezzature e professionalità, mi sembra che serva anche un pizzico di magia, che direi non ti manca: è quello che capita solo nell' incontro fra passione e capacità. Del resto, il sito di un Fotonegozio dove mi servo spesso, qui a Bologna, qualche mese fa aveva in vendita una "Rolleiflex revisionata da Sandro Presta": è andata via subito. Ci sarà un motivo...

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Re: Esporre per le ombre senza esposimetro spot

Messaggio da -Sandro- »

Ezio ha scritto:
09/01/2022, 19:03
Il mio ha il numero di serie 2431, quindi anche lui è dei primissimi.
Ultima domanda e poi, giuro, fine OT.
Anche sul tuo il numero di serie è scritto a mano come sul mio?
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Pierpaolo B
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Re: Esporre per le ombre senza esposimetro spot

Messaggio da Pierpaolo B »

Pure io ho quel tester.....
...e me lo tengo caro.
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.

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Ezio
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Re: Esporre per le ombre senza esposimetro spot

Messaggio da Ezio »

-Sandro- ha scritto:
09/01/2022, 19:59
Ezio ha scritto:
09/01/2022, 19:03
Il mio ha il numero di serie 2431, quindi anche lui è dei primissimi.
Ultima domanda e poi, giuro, fine OT.
Anche sul tuo il numero di serie è scritto a mano come sul mio?
Non è scritto a mano, è in numeri stampati, aggiunti ma non ben allineati, un tratta più sottile del testo che accompagna (evidentemente stampato con lo schero) come se fatti con disattenzione con un normografo, sullo schermo in basso a destra. non so come allegare foto (la pigrizia...) altrimenti te la manderei.

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