@claudiofanesi
Ricorda che è più facile stampare un negativo morbido su gradi 2.5, 3, 3.5, anche 4, piuttosto che uno "croccante" (parechecsidicacosì...) su gradi 1.5, 1, 0.5.
Inoltre, per migliorare i cieli puoi cominciare a bruciarli a contrasto 0 o 00, o addirittura a fare delle pre-esposizioni. Sono tecniche per chi ha già i rudimenti solidi, ma per lo meno la bruciatura delle luci, fatta a basso contrasto, è una cosa che si fa senza grosse difficoltà se si ha già dimestichezza con le bruciature in generale.
La problematica dei cieli sereni bianchi si previene al meglio con il filtro (giallo o giallo-arancio) sull'obiettivo della fotocamera, in modo da minimizzare gli interventi in CO.
Ciao!
A.
Esporre una pellicola a valore inferiore
Moderatori: chromemax, Silverprint
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato
- claudiofanesi
- guru
- Messaggi: 503
- Iscritto il: 03/12/2022, 20:17
- Reputation:
Re: Esporre una pellicola a valore inferiore
Grazie del consiglio, adotteró sicuramente quello dell’uso dei filtri fotografici. Quello della bruciatura sui cieli con grado 0 o 00 non la sapevo. Come mai si fà a gradazioni così basse? Le pre esposizioni invece sempre a contrasto 0 o 00 vanno fatte? Presuppongo per non far uscire i neri o le zone scure giusto?Andrea67c ha scritto: ↑29/12/2022, 22:07@claudiofanesi
Ricorda che è più facile stampare un negativo morbido su gradi 2.5, 3, 3.5, anche 4, piuttosto che uno "croccante" (parechecsidicacosì...) su gradi 1.5, 1, 0.5.
Inoltre, per migliorare i cieli puoi cominciare a bruciarli a contrasto 0 o 00, o addirittura a fare delle pre-esposizioni. Sono tecniche per chi ha già i rudimenti solidi, ma per lo meno la bruciatura delle luci, fatta a basso contrasto, è una cosa che si fa senza grosse difficoltà se si ha già dimestichezza con le bruciature in generale.
La problematica dei cieli sereni bianchi si previene al meglio con il filtro (giallo o giallo-arancio) sull'obiettivo della fotocamera, in modo da minimizzare gli interventi in CO.
Ciao!
A.
Re: Esporre una pellicola a valore inferiore
Non posso spiegartelo meglio di chi lo ha spiegato a me. Leggi questo 3D. Ma ce ne sono altri.
post22242.html#p22242
In generale dovresti leggere di più i primi anni del forum. È quella la vera miniera di informazioni. Dopo molte (o poche) di queste letture potresti anche sentire l'esigenza di parlare direttamente di persona, ad un corso, di questi argomenti, con Andrea Calabresi.
Capire cosa è il contrasto è capire ciò che andiamo a fare in CO. Attento: è una sola parola, ma non per questo si impara in mezz'oretta. Si legge, ci si pensa, ci si fa un modello mentale, ogni tanto si fa una prova pratica, si rilegge, ci si ripensa, si migliora il modello mentale, si fanno altre prove, si capiscono le tecniche una alla volta... e via così, per affinamenti e approfondimenti successivi. Non sono informazioni pronto uso, sono informazioni che si devono sedimentare nella mente per essere davvero utilizzabili. Poi c'è chi è più veloce ad apprendere, chi è più lento. Io penso di essere tra questi ultimi. Ho i miei tempi, diciamo così. Ma sono molto grato ad Andrea, Diego e tutti gli altri, che mi hanno aiutato a farmi le mie immagini mentali. Ad esempio anch'io mi ero chiesto a quale grado di contrasto si deve fare la pre esposizione. Ora non me lo chiedo più. C'è da dire che la carta a contrasto variabile ci costringe (nella sua diabolicità) ad approfondire ulteriormente un'idea eventualmente semplificata di contrasto.
Buone letture!
Ciao!
A.
post22242.html#p22242
In generale dovresti leggere di più i primi anni del forum. È quella la vera miniera di informazioni. Dopo molte (o poche) di queste letture potresti anche sentire l'esigenza di parlare direttamente di persona, ad un corso, di questi argomenti, con Andrea Calabresi.
Capire cosa è il contrasto è capire ciò che andiamo a fare in CO. Attento: è una sola parola, ma non per questo si impara in mezz'oretta. Si legge, ci si pensa, ci si fa un modello mentale, ogni tanto si fa una prova pratica, si rilegge, ci si ripensa, si migliora il modello mentale, si fanno altre prove, si capiscono le tecniche una alla volta... e via così, per affinamenti e approfondimenti successivi. Non sono informazioni pronto uso, sono informazioni che si devono sedimentare nella mente per essere davvero utilizzabili. Poi c'è chi è più veloce ad apprendere, chi è più lento. Io penso di essere tra questi ultimi. Ho i miei tempi, diciamo così. Ma sono molto grato ad Andrea, Diego e tutti gli altri, che mi hanno aiutato a farmi le mie immagini mentali. Ad esempio anch'io mi ero chiesto a quale grado di contrasto si deve fare la pre esposizione. Ora non me lo chiedo più. C'è da dire che la carta a contrasto variabile ci costringe (nella sua diabolicità) ad approfondire ulteriormente un'idea eventualmente semplificata di contrasto.
Buone letture!
Ciao!
A.
Re: Esporre una pellicola a valore inferiore
Io sinceramente eviterei del tutto l’uso dei filtri ora come ora, andresti ad inserire variabili in una situazione che mi pare, per ora, ancora un po confusa.claudiofanesi ha scritto: ↑29/12/2022, 22:21Grazie del consiglio, adotteró sicuramente quello dell’uso dei filtri fotografici. Quello della bruciatura sui cieli con grado 0 o 00 non la sapevo. Come mai si fà a gradazioni così basse? Le pre esposizioni invece sempre a contrasto 0 o 00 vanno fatte? Presuppongo per non far uscire i neri o le zone scure giusto?Andrea67c ha scritto: ↑29/12/2022, 22:07@claudiofanesi
Ricorda che è più facile stampare un negativo morbido su gradi 2.5, 3, 3.5, anche 4, piuttosto che uno "croccante" (parechecsidicacosì...) su gradi 1.5, 1, 0.5.
Inoltre, per migliorare i cieli puoi cominciare a bruciarli a contrasto 0 o 00, o addirittura a fare delle pre-esposizioni. Sono tecniche per chi ha già i rudimenti solidi, ma per lo meno la bruciatura delle luci, fatta a basso contrasto, è una cosa che si fa senza grosse difficoltà se si ha già dimestichezza con le bruciature in generale.
La problematica dei cieli sereni bianchi si previene al meglio con il filtro (giallo o giallo-arancio) sull'obiettivo della fotocamera, in modo da minimizzare gli interventi in CO.
Ciao!
A.
Allo stesso modo, prima di parlare di bruciature con diverse gradazioni di contrasto meglio avere un buon negativo che si stampa facilmente, poi vengono le correzioni fatte secondo il proprio gusto, pre velature e via dicendo.
Sarebbe bello poter vedere una foto ad un tuo negativo che ritieni piuttosto piatto come dici tu, perché un negativo abbastanza piatto come dici di avere contrasta con cieli sereni che escono bianchi sempre e comunque in stampa.
- claudiofanesi
- guru
- Messaggi: 503
- Iscritto il: 03/12/2022, 20:17
- Reputation:
Re: Esporre una pellicola a valore inferiore
Se riesco a capire come caricare una foto vi mostro qualche negativo e magari una stampa@Ri.Co.
- claudiofanesi
- guru
- Messaggi: 503
- Iscritto il: 03/12/2022, 20:17
- Reputation:
Re: Esporre una pellicola a valore inferiore
Ce l’ho fatta. Questi sono gli ultimi lavori che ho fatto, quindi i più attendibili al mio concetto. È poco meno di un anno che ho iniziato e per il momento ho fatto una decina di stampe in camera oscura e un 7 fogli di negativi. Stampe che comunque ancora reputo prove. Si accettano consigli @Ri.Co. @Andrea67c e chi voglia dire la sua.
- Allegati
- Silverprint
- moderatore
- Messaggi: 13143
- Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
- Reputation:
- Località: Faenza
- Contatta:
Re: Esporre una pellicola a valore inferiore
Il che equivale a dire che avresti dovuto usare un contrasto più basso.... ;)Experience ha scritto: ↑29/12/2022, 21:26Di solito io stampo non meno del filtro rosso a 25, portandolo delle volte anche anche a 60 o piu' (agisco quindi da grado 2.5 a 3.5-4).
Le alte luci mi entrano, se le vedo leggere o il risultato non mi soddisfa, allora brucio un po' dove mi interessa per rendere la cosa piu' artistica e non piatta.
Fare delle bruciature per correggere le luci non ha, in sé, nulla di artistico o che renda l'immagine meno piatta.
Casomai mi viene da pensare che stai tendando di lavorare sul contrasto locale, ovvero che stampi col contrasto un po' alto perché non hai contrasto suffciente tra i toni medi e quelli scuri. Aggiusti quello, ma le luci scappano.
Se la cosa è sistematica può esserci un po' di sottoesposizione, ma se non fosse quello il problema potrebbe essere da rivedere l'accoppiata pellicola-rivelatore per scegliere qualcosa che sia maggiormente compensatrice.
Rivedrei anche l'approccio, usare la variazione dell'IE e la sua conseguente variazione di sviluppo per adeguarsi al contrasto della scena può anche andare, ma sarebbe più utile scindere le cose, cioè lavorare con la SE esponendo sui toni scuri e sul tempo di sviluppo per aggiustare il contrasto.
- Silverprint
- moderatore
- Messaggi: 13143
- Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
- Reputation:
- Località: Faenza
- Contatta:
Re: Esporre una pellicola a valore inferiore
@claudiofanesi
Dai, su, non troppo male.
Molti scatti avrebbero avuto disogno di più esposizione, e quelli col contrasto più alto si sarebbero giovati di una ulteriore riduzione del tempo di sviluppo, ma tutto sommato sei nella direzione giusta.
Prova a ragionare su questo: https://www.corsifotoanalogica.it/metodo-di-lavoro/
Dai, su, non troppo male.
Molti scatti avrebbero avuto disogno di più esposizione, e quelli col contrasto più alto si sarebbero giovati di una ulteriore riduzione del tempo di sviluppo, ma tutto sommato sei nella direzione giusta.
Prova a ragionare su questo: https://www.corsifotoanalogica.it/metodo-di-lavoro/
Re: Esporre una pellicola a valore inferiore
Mi butto a giudicare (prudentemente, dato che non sono bravissimo) i tuoi negativi. Qui e lì avresti potuto esporre di più (8 e 25 soprattutto, ma anche 16, 14, 27).
Quando vedi sul campo che il cielo è molto chiaro, uniforme, coperto, quindi grigio chiarissimo, non c'è molto da fare, è una situazione difficile, almeno per me. O mi tengo il cielo bianco, o provo a bruciarlo (poco) in stampa a contrasto minimo, per tirar fuori qualche sfumatura tra le nuvole. Se il cielo invece è sereno e azzurro (tua foto stampata da medio formato con le arcate di cielo), il filtro giallo è il primo provvedimento da prendere. È vero che come dice Rico il filtro è una difficoltà in più, ma mettere un filtro giallo e aprire d'ufficio di uno stop può risolvere più problemi di quanti ne crea. Soprattutto perché in un rullo da 12, cosa vuoi che sia fare una posa con filtro e una senza filtro... Nella tua foto l'arcata di cielo più a dx col filtro si sarebbe forse abbassata di più di quella sinistra. Il che magari non lo si vuole, ma si prova e si vede a posteriori come va...
Senti anche gli altri, ma visto che sei già in cerca di costruire le tue foto di esterni con degli scarti tonali interessanti, io come prossimi passi considererei, in ordine di tempo: un esposimetro spot separato, come rimedio alla sottoesposizione (oppure una nikon AF con lettura spot, per spendere meno, ma non è la stessa cosa), mettere più ombre in zona 4 e meno in zona 3, qualche test zonale, per acquisire sicurezze sui tempi di sviluppo, un primo approccio (meglio se in un corso dal vivo) alle tecniche di stampa che ti dicevo, perché se senti l'esigenza di migliorare le tue stampe, prima o poi anche le tecniche di stampa vanno curate.
Ciao!
A.
Quando vedi sul campo che il cielo è molto chiaro, uniforme, coperto, quindi grigio chiarissimo, non c'è molto da fare, è una situazione difficile, almeno per me. O mi tengo il cielo bianco, o provo a bruciarlo (poco) in stampa a contrasto minimo, per tirar fuori qualche sfumatura tra le nuvole. Se il cielo invece è sereno e azzurro (tua foto stampata da medio formato con le arcate di cielo), il filtro giallo è il primo provvedimento da prendere. È vero che come dice Rico il filtro è una difficoltà in più, ma mettere un filtro giallo e aprire d'ufficio di uno stop può risolvere più problemi di quanti ne crea. Soprattutto perché in un rullo da 12, cosa vuoi che sia fare una posa con filtro e una senza filtro... Nella tua foto l'arcata di cielo più a dx col filtro si sarebbe forse abbassata di più di quella sinistra. Il che magari non lo si vuole, ma si prova e si vede a posteriori come va...
Senti anche gli altri, ma visto che sei già in cerca di costruire le tue foto di esterni con degli scarti tonali interessanti, io come prossimi passi considererei, in ordine di tempo: un esposimetro spot separato, come rimedio alla sottoesposizione (oppure una nikon AF con lettura spot, per spendere meno, ma non è la stessa cosa), mettere più ombre in zona 4 e meno in zona 3, qualche test zonale, per acquisire sicurezze sui tempi di sviluppo, un primo approccio (meglio se in un corso dal vivo) alle tecniche di stampa che ti dicevo, perché se senti l'esigenza di migliorare le tue stampe, prima o poi anche le tecniche di stampa vanno curate.
Ciao!
A.
- zone-seven
- superstar
- Messaggi: 4221
- Iscritto il: 18/02/2012, 22:16
- Reputation:
- Località: italia
Re: Esporre una pellicola a valore inferiore
post157679.html#p157679
ma anche tutto il 3D, come suggerimenti sono buon punto di partenza oltre agli altri post che ti hanno linkato per affinare il tutto.
Però ... però se per alte luci intendi il cielo in controluce mentre fotografi la torre in controluce pure lei la vedo dura, tutto non ci entra nel negativo cioè non ci entra ma ce lo si fa entrare. Idem per la foto con la bicicletta, se pensi di far uscire il cielo che si intravede dall'arco ci vuole un poco di ragionamento in più.
-viviamo in un mondo dove il sapone per i piatti è fatto con vero succo di limone, la limonata con aromi artificiali.
-more light is better than less [04/2/2022]
-Non c'è niente di più colorato del bianco e nero
-more light is better than less [04/2/2022]
-Non c'è niente di più colorato del bianco e nero
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato