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Scusate qualcuno è cosi clemente da spiegarmi questo processo? Se non ho capito male se espongo una qualsiasi pellicola (esempio una ilford fp4 125 iso a 100 iso ) in modo da aprire leggermente le ombre la svilupperó poi sempre seguendo il valore 125 iso giusto? Discorso diverso invece se espongo una 400 iso a 200 (hp5+ esempio) .In fase di sviluppo devo svilupparla per i 200 iso e non più per i 400, diminuendo il tempo di almeno un 25% per iniziare? La regola generale più o meno è questa? Grazie a tutti

Ciao,
In entrambi i casi stai sovraesponendo il film e quindi sara' meno contrastato, con piu' dettagli in ombra.
Il 400 iso di uno stop, il 125 di 1/4 di stop (credo), per cui dovresti ridurre i tempi di sviluppo per entrambi.
Controlla il bugiardino del rivelatore in uso, dovrebbe darti le indicazioni di push e pull.

Quindi in una situazione del genere dovrei sia diminuire il tempo di sviluppo per aver dimezzato la sensibilità sia in caso di scena contrastata, di altrettanto tempo per compensare le alte luci (cosa che comunque un minimo faccio sempre). @Experience

claudiofanesi ha scritto: ↑

28/12/2022, 17:36

Quindi in una situazione del genere dovrei sia diminuire il tempo di sviluppo per aver dimezzato la sensibilità sia in caso di scena contrastata, di altrettanto tempo per compensare le alte luci (cosa che comunque un minimo faccio sempre). @Experience

Se tu cambi la sensibilita' della pellicola come hai detto, ovviamente dovrai ridurre un po' i tempi in base a quanto spiegato dal rivelatore e/o pellicola.
In caso tu abbia 36 scatti dove sai per certa la presenza di alte luci, quindi hai contrasto netto, puoi usare il trucco di sovraesporre il film, altrimenti se gli scatti sono misti usi il film con i suoi iso nominali.

Ma io perchè ho letto diverse discussioni qui sul forum che dicevano in parole spicciole che la sensibilità effettiva delle pellicole in commercio è inferiore di quella indicata dal produttore. Non ceedo esporla alla sensibilità nominale sia solo una questione di aprire di uno stop le ombre. Credo abbia anche effetti sulla correttezza del negarltivo, densità ecc. Io in questo caso specifico devo fare delle foto in vacanza, quindi misto, giornata di sole, contrasto e non. Peró mi chiedevo se di regola si procede sempre a dimezzare il valore di una pellicola. @Experience

Allora non ti sarò di grande aiuto, utilizzo la pellicola di solito ai suoi iso nominali. Sicuramente sarà come dici te che il produttore ridurrà un po’ il valore degli iso, però non ho mai considerato di tirare la pellicola per questo motivo.
Se poi utilizzi una 400 iso e la sovraesponi c’è da valutare la grana che potrebbe produrre, quindi forse, ma questo dipende dal tuo gusto, potrebbe essere meglio fare il push di una 100 a 200, che il pull da una 400 a 200.

È sbagliato l'approccio.
La definizione corretta di sensibilità è la seguente:la sensibilità è quel valore che una volta impostato sull'esposimetro permette di avere negativi con dettagli nelle ombre ben visibili (questa definizione è della Kodak, non è mia).
Da questa definizione deriva di conseguenza che il corretto tempo di sviluppo è quello che restituisce dei negativi con i dettagli delle alteluci visibili.
Quindi la sensibilità e, di conseguenza, il tempo di sviluppo, non sono fissati e definiti ma variano a seconda della catena di lavoro e, perché no, dal gusto del fotografo. In poche parole devi sperimentare per trovare la sensibilità e, sempre correlata a questa perché definisce le luci, il tempo di sviluppo che vanno per te.
Ogni pellicola esce dalla fabbrica con un valore di sensibilità ISO e con un foglietto che indica dei tempi di sviluppo; questi sono da intendersi (ma sui datasheet è scritto chiaro) come valori di partenza da cui partire per affinarli rispetto a quelle che sono le proprie esigenze.
Nello specifico lo standard ISO per determinare la sensibilità della pellicola, prevede uno sviluppo con un gradiente di contrasto di 0,62.
Facciamo un po' di conti molto a spanne:
Per una riproduzione soddisfacente del soggetto l'immagine deve avere un gradiente di 1.
La carta da stampa (gradazione normale) ha un gradiente di circa 2.
Usando le indicazioni dei fabbricanti, cioè sensibilità ISO e tempi di sviluppo con gradiente 0,62, il gradiente combinato dell'immagine è dato dal gradiente della carta moltiplicato il gradiente della pellicola, quindi 0,62x2=1,24. Siamo un bel po' più su dell'ottimale 1.
Il gradiente ottimale del negativo è di 0,5 e infatti 2x0,5=1.
Diminuire il tempo di sviluppo per avere un contrasto di 0,5 comporta una diminuzione della visibilità dei dettagli in ombra per cui si aumenta l'esposizione per migliorare la visibilità delle texture delle ombre.
Per un negativo di 0,62, come da standard ISO, ci vuole una carta di gradiente di 1,65, cioè una gradazione 1, oppure fotografare solo soggetti poco contrastati.
Per fotografare soggetti con contrasto normale è meglio sviluppare un po' meno e aumentare un po' l'esposizione. Se poi si usano rullini con tante pose di tanti soggetti con contrasti diversi, esporre e sviluppare per la situazione "normale" ti pone in ogni caso nella situazione migliore per poter gestire soggetti con contrasto più alto e/o più basso del normale.

Quindi nel caso di un rullino da 36 pose 125iso con scene di diverso contrasto consiglia magari di impostare iso 100 e sottosviluppare poi per compensare le alte luci? Questo intendeva in “sviluppare un pó meno e aumentare l’esposizione”?@chromemax

claudiofanesi ha scritto: ↑

28/12/2022, 21:51

Quindi nel caso di un rullino da 36 pose 125iso con scene di diverso contrasto consiglia magari di impostare iso 100 e sottosviluppare poi per compensare le alte luci? Questo intendeva in “sviluppare un pó meno e aumentare l’esposizione”?@chromemax

In BN la variazione di 1/3 di stop (da 125 a 100) è molto poco avvertibile. Con la fp4 io esporei a 64 o 80 e svilupperei un 30% in meno, e poi stampando le immagini migliorerei il tiro.

Grazie @chromemax , più o meno come pensavo di approciarmi ma avevo bisogno di un esperto che mi confermasse. Grazie ancora