La lettura media non funziona.
Gli esposimetri da stampa devono misurare il contrasto, ovvero effettuare almeno due misure, una nei toni scuri ed un'altra in quelli chiari.
Per funzionare bene devono essere apparecchi abbastanza complessi poiché è necessario che siano tarabili, sia riguardo la sensibilità sia riguardo l'Iso Range e che lo siano per ogni grado e frazione.
Alla fine (imho) vengono fuori apparecchi piuttosto
non-sense. Infatti chi è in grado di calibrarsi quegli aggeggi, sicuramente non ne ha bisogno e poi le carte sono abbastanza instabili riguardo l'iso range. L'iso Range cambia sia per invecchiamento, sia per le variabili di trattamento e a volte anche tra una partita e l'altra.
Normalmente per le misure si usa un sondino, con una cella di qualche mm. Anche il sondino è piuttosto difficile da usare, poiché andrebbe puntato "vedendo" sul negativo i punti di taratura del sistema (ammesso che siano come previsto). In alcuni sistemi per superare questa difficoltà è prevista una misura "in continua", cioè la possibilità di passare il sondino su tutta l'immagine facendo giri a piacimento (ci sono sedicenti stampatori, che hanno il loro "giro"

). Il sistema naturalmente tiene conto solo delle densità massime e minime rilevate.
I prodotti più efficaci, sono quelli abbinati alle teste multigrade con controllo elettronico (Durst Multigraph, Heiland Splitgrade, Ilford Multigrade, etc), ma sono paradossali, poiché difficili da usare e ancora più difficili da tarare finiscono per essere usati in maniera largamente approssimativa, molto al di sotto delle reali possibilità... facendo le solite stampacce orrende che provengono dai laboratori ordinari.