dopo qualche lettura in internet ho saputo della questione che utilizza le vecchie pile da 1.35 V e non le moderne da 1.5.
Quindi mi sono dotato di pila sostitutiva Weincell PX 625 da 1.35. Ieri ho stappato la linguetta e ho aspettato oggi per montarla sulla OM e provare l'esposimetro dato che era l'ultima cosa da provare prima di scattare il primo rullino. Infatti tutti e tempi e anche i diaframmi dell'unico obiettivo che possiedo per il momento funzionano (50 1.8).
bene, monto la batteria, vado in giardino e faccio una lettura esposimetrica.
Mi da un valore che a occhio mi sembra strano per quella luce.
Lo confronto con la mia EOS digitale e sono esattamente 2 stop sovraesposto, provato 3 o 4 coppie di tempi/diaframmi diversi e ho provato per ora anche 2 sensibilità diverse.
esempio: OM mi da come corretto 1/60 f4 e Eos digitale me lo segna come 2 stop sovraesposto e mi indica come corretto 1/250 f4.
allora la domanda è più che altro una perplessità da neofita:
sono io che mi faccio troppe paranoie e 2 stop con la pellicola non è un problema oppure effettivamente la mia OM1 ha l'esposimetro starato?
c'è da dire che la batteria su un'altra macchina fotografica, una Canonet QL 17 mi da la stessa identica lettura della EOS digitale, e quindi devo dedurre che la batteria funzioni. Domani la verifico con il tester che mi presta un amico.
Non ho esposimetri esterni per fare altre prove. L'unica altra prova che posso fare é scattare un rullino intero e svilupparlo ma mi dispiacerebbe buttare 30 euro oltre al tempo e alle fotografie sapendo che potrebbe venire tutto bruciato.
In ultima ipotesi ho pensato che il proprietario precedente abbia modificato la fotocamera per usarla con pile 1.5V ma mi è giunta con una vecchia pila PX625 all'interno (con scritto sotto in piccolo: 7Ai Hong Kong) quindi lo escluderei.
eppure cavolo non è una lettura a caso, ma esattamente 2 stop sovraesposta.
lo porto a riparare? dove? quanto costerebbe? considerate che con 50 euro + spedizione ne compro un'altra in buone condizioni estetiche.
grazie

Giovanni