Esposizione con poco contrasto

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Apelle13
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Esposizione con poco contrasto

Messaggio da Apelle13 »

Quasi all'imbrunire, avevo solo un FP4 esposto a 125, foto di paesaggio con poco contrasto, cosa posso fare per evitare piattume? Sviluppo standard e cerco di aumentare un po' il contrasto in fase di stampa o posso far qualcosa gia' sviluppando il rullo considerando che in casa ho DDX, ID11, Microphen e R09? Sto sperimentando e il rullo è di prova, posso fare qualsiasi azzardo.



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Silverprint
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Re: Esposizione con poco contrasto

Messaggio da Silverprint »

I tempi standard suggeriti da Ilford vanno bene per scene a basso contrasto. :)

Però quasi all'imbrunire vuol dire che il cielo è ancora molto più luminoso della terra, vale a dire che il contrasto nei toni medio scuri è basso, ma quello globale, cioè includendo il cielo, non lo è. Se in alcune foto c'è il cielo il contrasto potrebbe non essere basso come sembra...

In questi casi aiuta l'uso di un rivelatore compensatore, perché tende a dare più contrasto ai toni medio scuri e meno su quelli chiari.
In un caso del genere proverei l'ID-11 stock.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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Lollipop
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Re: Esposizione con poco contrasto

Messaggio da Lollipop »

Peccato che questa discussione non abbia avuto seguito (anche con un solo riscontro dell'autore) perché può offrire spunti di apprendimento, in primis per me, sulla tecnica fotografica a partire da quella di ripresa.
Silverprint ha scritto:
23/01/2021, 18:52
I tempi standard suggeriti da Ilford vanno bene per scene a basso contrasto. :)

Però quasi all'imbrunire vuol dire che il cielo è ancora molto più luminoso della terra, vale a dire che il contrasto nei toni medio scuri è basso, ma quello globale, cioè includendo il cielo, non lo è. Se in alcune foto c'è il cielo il contrasto potrebbe non essere basso come sembra...

In questi casi aiuta l'uso di un rivelatore compensatore, perché tende a dare più contrasto ai toni medio scuri e meno su quelli chiari.
In un caso del genere proverei l'ID-11 stock.
Col tipo di scena descritto, ma col cielo privo di dettagli come ad esempio nuvole, mi trovo a mio agio (anche perché ho preso a dividere gli scatti tra scene ad alto e basso contrasto e con sviluppi dedicati con Studional 1+30) a fare uno sviluppo energico. Non parlo di N+, o N- per le scende ad alto contrasto, perché non ho padronanza dello zonale: mi accontento di avere negativi meglio stampabili di quanto potrei avere da un rullo dove ci sta tutto e con una unica modalità di sviluppo. Con lo sviluppo energico tiro su il contrasto nelle basse luci e nei toni medi e per le luci, il cielo, brucio se la mascheratura non risulta complessa o prevelo, tanto dettagli non ci sono o sono minimi.

Il problema però mi si crea, fin dallo scatto, nelle situazioni in cui ho bassi contrasti locali (ombre e luci) ma in scena ad alto contrasto generale. L'esempio può essere l'imbrunire con cielo con nuvole o anche un controluce: se sviluppo per alto contrasto (meno energico) controllo il contrasto generale ma quelli locali mi si appiattiscono ancora di più. In stampa mi è un casino, perché devo lavorare ad alto contrasto di filtratura ma con mascherature/bruciature che diventano impossibili se non ho agio con i contorni dei soggetti.
Se vado con quello per basso contrasto (più energico) recupero quello locale nelle ombre ma mi si riduce ancora di più quello nelle luci e in tal caso stampo bene le ombre e i toni medi, con un filtro medio, ma il recupero dei dettagli delle luci diventa ancora più complicato se non mi accontento di un cielo diventato piatto o quasi.

E' una situazione che mi mette in difficoltà.
Lorenzo.

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Andrea67c
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Re: Esposizione con poco contrasto

Messaggio da Andrea67c »

Ciao Lorenzo!
Io credo che il suggerimento di Andrea si possa ben adattare alle tue esigenze.
Se ho capito bene, se vuoi mantenere in stampa sia il terreno, sia il cielo, perché questo magari è un gioco di luci, tipo il sole che fa uscire i raggi dalle nuvole, allora quello che devi evitare è sviluppare energicamente, perché è facile perdere sole e nuvole. Non vuoi parlare di sistema zonale, ma in questi casi la prima cosa a cui starei attento è proprio che il terreno non scivoli in zona 2. Allora espongo per le ombre, che stiano assolutamente 1 o 2 stop sotto il grigio medio, non più sotto. Così quelle non le perdi, qualunque sviluppo tu utilizzi. Poi pensi al cielo, lo misuri. Io ancora uso solo rodinal (oggi ho riempito le mie prima 4 bottigliette di id11 stock :) ), ma pur col rodinal sono riuscito a recuperare un cielo "movimentato" con quello che potremmo definire uno sviluppo poco energico (forse un n-0,5). Poi si è resa necessaria qualche bruciatura, perché le nuvole erano troppo chiare, infatti c'erano piccole parti del cielo che andavano in misurazione 7-8 stop sopra il terreno: i contorni delle nuvole erano luminosissimi, perché il sole da dietro li rendeva come traslucidi, non so spiegare . Non mi è piaciuto il risultato, devo dire, ma la strada sembrava percorribile. E sai dove non mi è piaciuto? Proprio sul terreno, che è risultato leggibile, ma, come dici tu, rimasto in una situazione generalmente piatta. Il prossimo step per me è cambiare rivelatore, a questo punto cercando l'effetto compensatore come suggerisce Andrea.
Però a questo proposito, cieli lontani dal terreno come livelli di luminosità, chiedo io a te una cosa. Tu sapresti applicare alla zona del terreno un contrasto maggiore in fase di stampa? Una volta mi pare di aver letto che sai fare i contrasti multipli sulla stessa stampa. Allora ti chiedo, è eventualmente un'altra soluzione possibile?
Un'altra cosa che dici: hai i contorni poco adatti alle bruciature. Ma per "dipingere" un cielo con le bruciature, non dobbiamo necessariamente bruciarlo tutto assieme. Anzi, direi proprio che bisogna bruciare qui e là, di solito al centro della singola nuvola.
Se invece parli di nuvole non in controluce, allora sono poco contrastate comunque, quindi per movimentare il tutto potremmo ricorrere al filtro Pola,o arancio o addirittura rosso, sempre che parti del cielo siano davvero celesti.
Ciao,
A.

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Lollipop
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Re: Esposizione con poco contrasto

Messaggio da Lollipop »

Andrea67c ha scritto:
14/07/2021, 0:47
Ciao Lorenzo!
Io credo che il suggerimento di Andrea si possa ben adattare alle tue esigenze.
Se ho capito bene, se vuoi mantenere in stampa sia il terreno, sia il cielo, perché questo magari è un gioco di luci, tipo il sole che fa uscire i raggi dalle nuvole, allora quello che devi evitare è sviluppare energicamente, perché è facile perdere sole e nuvole. Non vuoi parlare di sistema zonale, ma in questi casi la prima cosa a cui starei attento è proprio che il terreno non scivoli in zona 2. Allora espongo per le ombre, che stiano assolutamente 1 o 2 stop sotto il grigio medio, non più sotto. Così quelle non le perdi, qualunque sviluppo tu utilizzi. Poi pensi al cielo, lo misuri. Io ancora uso solo rodinal (oggi ho riempito le mie prima 4 bottigliette di id11 stock :) ), ma pur col rodinal sono riuscito a recuperare un cielo "movimentato" con quello che potremmo definire uno sviluppo poco energico (forse un n-0,5). Poi si è resa necessaria qualche bruciatura, perché le nuvole erano troppo chiare, infatti c'erano piccole parti del cielo che andavano in misurazione 7-8 stop sopra il terreno: i contorni delle nuvole erano luminosissimi, perché il sole da dietro li rendeva come traslucidi, non so spiegare . Non mi è piaciuto il risultato, devo dire, ma la strada sembrava percorribile.
Però a questo proposito, cieli lontani dal terreno come livelli di luminosità, chiedo io a te una cosa. Tu sapresti applicare alla zona del terreno un contrasto maggiore in fase di stampa? Una volta mi pare di aver letto che sai fare i contrasti multipli sulla stessa stampa. Allora ti chiedo, è eventualmente un'altra soluzione possibile?
Un'altra cosa che dici: hai i contorni poco adatti alle bruciature. Ma per "dipingere" un cielo con le bruciature, non dobbiamo necessariamente bruciarlo tutto assieme. Anzi, direi proprio che bisogna bruciare qui e là, di solito al centro della singola nuvola.
Ciao Andrea, ciò che scrivi combacia proprio con un paio di esperienze pratiche in cui, più o meno consapevolmente e con pienezza di risultato, sono riuscito a gestire un po’ meglio la cosa: grazie al bracketing ho tenuto, proprio come scrivi tu, le ombre il più lontano possibile dal piede e applicando uno sviluppo ancora meno energico di quanto già faccio per le scene ad alto contrasto, però con sviluppi sviluppi poco compensatori come lo studional 1+30 e lo xtol 1+1 (forse per uno era ancora il d76 1+1... non ricordo).
Cosi sia le ombre che le luci, già con poco contrasto locale, non mi si sono compresse ulteriormente e tutto il negativo, un po’ denso in generale ma moscio, non presentava comunque densità eccessive.
Poi ho stampato con un contrasto alto tenendo le ombre un pelo sotto la densità massima della carta, che ho poi successivamente raggiunto con il bagno al selenio, usando tempi di sviluppo piuttosto lunghi, 20x rispetto alla comparsa, e usando una soluzione freschissima.
Ho comunque dovuto bruciare il cielo, almeno dov’è questa non si sarebbe vista rispetto ai contorni del soggetto.
I problemi sono stati due: il contrasto nelle ombre e nei mezzi toni sempre bassino anche usando un filtro alto in stampa, tanto da dover ricorrere alla sbianca locale (prima del selenio ovviamente) per dare un poco di grinta e la comparsa in stampa di maggior grana del solito.

Alla fine le stampine le ho fatte ma dirmi al 100% soddisfatto non posso proprio e quindi vorrei migliorarmi in queste situazioni. Non credo, comunque, che sarebbe stata la stessa cosa con uno sviluppo compensatore.
Se invece parli di nuvole non in controluce, allora sono poco contrastate comunque, quindi per movimentare il tutto potremmo ricorrere al filtro Pola,o arancio o addirittura rosso, sempre che parti del cielo siano davvero celesti.
Ciao,
A.
Quello dei filtri è un altro tasto a me dolente perché, al di là dell’uso basico del filtro giallo col cielo azzurro, non ne ho il pieno controllo e la capacità di prevedere sempre il risultato.
A naso l’ND digradante sarebbe il più opportuno nelle scene da me descritte nel post precedente, perché permetterebbe di abbassare il contrasto generare e quindi portare poi uno sviluppo energico che alzi in maniera uniforme e controllata il contrasto sul negativo: il tutto si stamperebbe molto meglio. Ma vedo dei limiti generali, magari con parte del soggetto che si staglia in una porzione del cielo e che quindi ne risentirebbe pure lui del filtro, e particolari: uso prevalentemente la biottica e questo me ne impedisce l’uso.
Ultima modifica di Lollipop il 14/07/2021, 21:57, modificato 1 volta in totale.
Lorenzo.

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Mandelbrot
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Re: Esposizione con poco contrasto

Messaggio da Mandelbrot »

Interessante
Seguo con interesse.
Anche io affronto gli stessi problemi quando facci oanorami di montagne dove devo tirare dentro il cielo.
Il microcontratso sulla montagna non mi soddisfa.
Ma non ho ancora capito come uscirne.
Le vostre tecniche sono interessanti.

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Mario

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cititotto
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Re: Esposizione con poco contrasto

Messaggio da cititotto »

Mandelbrot ha scritto:
14/07/2021, 8:12
Interessante
Seguo con interesse.
Anche io affronto gli stessi problemi quando facci oanorami di montagne dove devo tirare dentro il cielo.
Il microcontratso sulla montagna non mi soddisfa.
Ma non ho ancora capito come uscirne.
Le vostre tecniche sono interessanti.

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vero; ottimi consigli. Proverò con le pellicole Ilford a non dimezzare lo indice di esposizione per scene a basso contrasto e sviluppare normalmente.
"La malattia del nostro tempo è la superiorità. Ci sono più santi che nicchie."

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