La vita è un compromesso; vale anche per la fotografia.
Ecologicamente quella argentica, probabilmente ne ha qualcuno in più ed il lavaggio delle baritate davvero tanti.
La mia sensibilità rispetto all'ambiente mi ha portato ad alcune conclusioni personali che volevo condividere.
Premettendo che le mie sono foto dilettantesche, ho deciso da alcuni anni, di stampare (o far stampare) inkjet le classiche foto di famiglia personali (feste, ricorrenze etc) o quelle che piacciono agli amici che a volte mi richiedono.
Di stampare da me solo su politenata le poche che mi soddisfano (5/10 all'anno) e mettere su baritata le rarissime "perle" (1 o 2 all'anno) da uno stampatore professionista.
Questo perchè, anche se non fanatico, ritengo che lo spreco di acqua per il lavaggio delle carte baritate sia davvero, per me (!), al limite del sopportabile.
Anche voi vi ponete il problema?
Etica della baritata
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Etica della baritata
Cosa fareste se scopriste che l'amante di vostra moglie la tradisce con un'altra ?
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Re: Etica della baritata
Fai benissimo a stampare tutto con la sputainchiostro....
Proprio benissimo.....
PS: se non tiri l'acqua per un giorno risparmi più acqua che a lavare 12 baritate per volta.
PS2: puoi pure non lavarle a dovere... durerebbero comunque più di una stampa fatta con la sbrodolatrice. ;)
Proprio benissimo.....
PS: se non tiri l'acqua per un giorno risparmi più acqua che a lavare 12 baritate per volta.
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Re: Etica della baritata
Porsi il problema senza analizzare i dati non credo che aiuti a fare scelte corrette. Personalmente non conosco l'impatto ambientale degli inchiostri, delle cartucce, della produzione del polietilene che ricopre le "carte". Non conosco nemmeno quello della produzione e sviluppo delle carte fb, s'intende. A spanne: ogni attività presuppone un impatto: un vero talebano dell'impatto ambientale dovrebbe semplicemente astenersi dal fotografare.tango13 ha scritto:
La mia sensibilità rispetto all'ambiente....
...Anche voi vi ponete il problema?
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Re: Etica della baritata
Bisognerebbe valutare l'impatto ambientale del procedimento nel suo insieme.
Valutare un aspetto singolo, un particolare, è facile, ma quasi sempre fuorviante; valutare nell'insieme è molto complicato.
Valutare un aspetto singolo, un particolare, è facile, ma quasi sempre fuorviante; valutare nell'insieme è molto complicato.
Re: Etica della baritata
Praticamente si. Aggiungiamoci anche animalisti e vegani per via dell'emulsione.
@tango13 , sappi che uso l'energia pulita. Essì, perché mi son fatto il fotovoltaico. Impianto con accumulo poi, ancora più pulito perché prelevo la sporca energia da Enel solo alla bisogna. Nel pannello di controllo ci sono poi tanti grafici colorati tra cui CO2 e NOx "risparmiati" che gratificano l'utente con l'occhio più pseudoecologico. Però.
Fosse davvero così bello! Il processo per costruire un pannello inquina da far paura. Quando arriveranno a fine vita? Lo smaltimento inquina a dismisura. Fine della fiera: avrò inquinato molto di più tra costruzione/dismissione pannelli che CO2 e NOx "risparmiati". 6 MWh/anno ecologici e puliti si, ma per il mio portafogli! Se avessi voluto fare l'ecologista, mi sarebbe andata male.
L'auto non posso evitarla, però col GPL mi sento meno in colpa... e risparmio pure I gelsomini mi bevono ogni giorno tanta di quell'acqua da fare un baffo ad un condominio presidiato solo da accaniti fotoamatori tant'è che avendo tanto spazio a disposizione prossimo passo sarà un semplice serbatoio per raccogliere l'acqua piovana ad uso irrigazione piante, che altrimenti finirebbe nella fognatura. Dopo aver misurato quanta acqua si getta per sciacquare un rullo son passato di corsa al metodo Ilford.
Lo sciacquone spartano l'ho sostituito con uno a due pulsanti regolando al minimo l'acqua di riempimento, più la possibilità di stoppare manualmente. Il pulsante grosso ogni volta butta via 9 (NOVE) litri d'acqua potabile, e c'è veramente da piangere il cuore, ma quella cosa dentro alla tazza di sicuro non posso lasciarla lì.
Arriva l'Estate ehh, o ti docci più frequentemente o sei sgradevole: al che con un miscelatore termostatico apro l'acqua già a temperatura quando effettivamente mi serve. Coi rompigetto aerati sui rubinetti diminuisci considerevolmente gli sprechi. Prossimo passo: lavastoviglie, ottanta litri d'acqua gettati via per lavare i piatti è una coltellata ti giuro. Ma passo primis è stato insegnare a tutte le persone abitanti - e che hanno abitato - in questa casa che l'acqua è un bene preziosissimo e i rubinetti si chiudono se non li usi (tipo quando ci si lava i denti) e si aprono nella giusta misura, ma non per la bolletta: 20 euro al mese non mi cambiano la vita!
Alla fine cerco di non ammazzare il pianeta evitando per quanto posso gli sprechi evitabili.
Mi gronda il cuore se penso a quanto inquino, quanta acqua potabile brucio solo per vivere e sono estremamente sincero quando affermo che ti capisco benissimo cosa prova il tuo cuore quando lavi la carta e non trovo esagerato il tuo ragionamento, però alla fine senza rinunciare alla fotografia ci sono moltissimi altri modi per sostenere l'ambiente in misura ragionevole e maggiore.
Ultima modifica di .ila. il 15/06/2020, 12:47, modificato 2 volte in totale.
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Re: Etica della baritata
Per questo devo dire che qui in Germania sono avanti: forse non ovunque, ma nella quasi totalita´ delle case e degli uffici c´e´ un circuito dedicato per l´acqua del water, che e´ quella piovana.
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Re: Etica della baritata
Anche in Italia in molti comuni il circuito di acqua piovana è obbligatorio, ma solo sulle nuove costruzioni o ristrutturazioni edilizie.
È una cosa di aiuto, ma non si può fare in città o dove non sia possibile realizzare adeguate cisterne di accumulo. E in ogni caso i costi sono del singolo... per un bene comune, idem per il fotovoltaico in rete, fatte salve le ultime iniziative che bisogna vedere però come finiscono.
In generale trovo errato un certo atteggiamento dove si sopravvaluta la responsabilità o il potere del singolo e sottovaluta la necessità normativa. Non bastano milioni di consumatori responsabili, se a monte non si limita lo sfruttamento delle risorse non rinnovabili, è inutile illudersi, anzi peggio: i consumatori illusi sono utili ai produttori dannosi.
È una cosa di aiuto, ma non si può fare in città o dove non sia possibile realizzare adeguate cisterne di accumulo. E in ogni caso i costi sono del singolo... per un bene comune, idem per il fotovoltaico in rete, fatte salve le ultime iniziative che bisogna vedere però come finiscono.
In generale trovo errato un certo atteggiamento dove si sopravvaluta la responsabilità o il potere del singolo e sottovaluta la necessità normativa. Non bastano milioni di consumatori responsabili, se a monte non si limita lo sfruttamento delle risorse non rinnovabili, è inutile illudersi, anzi peggio: i consumatori illusi sono utili ai produttori dannosi.
Re: Etica della baritata
Non mi ci far pensare, qui il concetto di doppio impianto per acqua potabile e acqua non potabile o piovana non esiste! In Italia ci laviamo la macchina con l'idropulitrice e acqua potabile e non ho mai visto un vigile fare una multa.Marco Leoncino II° ha scritto: ↑15/06/2020, 12:46Per questo devo dire che qui in Germania sono avanti: forse non ovunque, ma nella quasi totalita´ delle case e degli uffici c´e´ un circuito dedicato per l´acqua del water, che e´ quella piovana.
Paradossalmente la percentuale di acqua ad uso potabile è nettamente inferiore all'uso non potabile. Quel che manca è l'educazione di fondo.
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Re: Etica della baritata
Non esagerare, se sfori il tot pro utenza/abitanti te la fanno pagare un botto...
Gli autolavaggi devono riciclare. Insomma manca coscienza sicuramente, ma come dicevo non basteranno mai le coscienze se a monte non si fa di più.
Gli autolavaggi devono riciclare. Insomma manca coscienza sicuramente, ma come dicevo non basteranno mai le coscienze se a monte non si fa di più.
Re: Etica della baritata
Salve Kiodo. Le considerazioni sono più che legittime ma sfortunatamente non sono a conoscenza di dati che evidenzino l'impatto ambientale dei pigmenti/cartucce o altro rispetto allo spreco dell'acqua di lavaggio delle baritate. Certo che se ci fossero li prenderei in considerazione. Per ora mi limito, nella mia ignoranza, a procedere come descritto.
Non sono un talebano (se lo fossi non scatterei su pellicola); semplicemente anni fa ho fatto alcune considerazioni legate al voler scattare in analogico ed al risultato modesto della mia fotografia. Quindi mi sono rifatto al compromesso di cui parlavo prima, giungendo alla conclusione che la differenza qualitativa tra inkjet/politenata e baritata, non giustificasse un tal spreco di acqua. Provai all'epoca a fare i classici "quattro conti della serva" e mi resi conto che se avessi lavato 100 baritate in un anno avrei sprecato un'enormità incredibile di questo nostro bene primario. Moltiplicando questa enormità per un numero imprecisato di dilettanti che nel mondo usano questa carta e questo metodo di lavaggio, la cosa mi è risultata folle ed inaccettabile, rapportata ad una stampa inkjet o comunque ad un lavaggio di carte politenate che mantengono degnamente una ottima qualità.
E' una mia considerazione personale.
Ultima modifica di tango13 il 15/06/2020, 13:20, modificato 1 volta in totale.
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