Ferrania? Novita'?
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Re: Ferrania? Novita'?
Che io sappia nessuna
Re: Ferrania? Novita'?
Le ultime novità sul loro sito, sempre stucchevolmente in lingua d'oltremanica, fanno cenno a non bene precisate difficoltà (cose rimaste da fare da due anni) con il "governo", che immagino debba essere la regione Liguria.
Forse non hanno tenuto conto che questa regione ha limiti di emissione in atmosfera cinque volte più bassi di quelli nazionali, per espressa legiferazione locale: la liguria non vuole fabbriche, vuole solo turisti in ciabatte a cui vendere sdraio ed ombrelloni, facendoli ingozzare di focaccia impastata con lo strutto. Ed hanno anche sottovalutato che l'impianto di una fabbrica chimica non è certo una passeggiata burocratica, sia per l'impegno, sia per i costi. Anni fa, solo per far autorizzare un impianto di verniciatura industriale, dovetti produrre un faldone di documenti spesso 5 centimetri, pagare fior di consulenti della cui incompetenza rimasi allibito, (sono solo burocrati ufficialmente autorizzati a dialogare con le istituzioni) e di analisi chimiche sui rifiuti (e chissà perché le analisi fatte dalla ditta gestita dal "consulente" passavano sempre lisce anche con valori non congrui); fare la spola a rimpiattino tra i loro cento uffici decine e decine di volte (perché non si sa mai esattamente di chi sia la competenza in materia), impazzire ogni anno con la compilazione del MUD spendendo cifre non sensate e non sostenibili. E non parliamo del fallimento del SISTRI, potrei aprire le cateratte.
Quelle tanto goffamente millantate diapositive vedranno la luce, forse, nel prossimo secolo, intanto però possiamo ben goderci l'introvabile P30, ad un prezzo assolutamente commensurato al suo valore.
Forse non hanno tenuto conto che questa regione ha limiti di emissione in atmosfera cinque volte più bassi di quelli nazionali, per espressa legiferazione locale: la liguria non vuole fabbriche, vuole solo turisti in ciabatte a cui vendere sdraio ed ombrelloni, facendoli ingozzare di focaccia impastata con lo strutto. Ed hanno anche sottovalutato che l'impianto di una fabbrica chimica non è certo una passeggiata burocratica, sia per l'impegno, sia per i costi. Anni fa, solo per far autorizzare un impianto di verniciatura industriale, dovetti produrre un faldone di documenti spesso 5 centimetri, pagare fior di consulenti della cui incompetenza rimasi allibito, (sono solo burocrati ufficialmente autorizzati a dialogare con le istituzioni) e di analisi chimiche sui rifiuti (e chissà perché le analisi fatte dalla ditta gestita dal "consulente" passavano sempre lisce anche con valori non congrui); fare la spola a rimpiattino tra i loro cento uffici decine e decine di volte (perché non si sa mai esattamente di chi sia la competenza in materia), impazzire ogni anno con la compilazione del MUD spendendo cifre non sensate e non sostenibili. E non parliamo del fallimento del SISTRI, potrei aprire le cateratte.
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