Già dato = mi ci sono già sbattuto, confrontato, relazionato, usati, circa 10 anni fa quando usarli era un casino.
Poi anche le case "consumer" ci si sono approcciate tant'è che adesso seppur in modo differente hanno anche inchiostri ai pigmenti.
Parlo dei Piezography.
Di Marco A, l'unico (forse) in italiano che però (secondo me) l'ha fatta troppo complicata e limitata ai negativi, cerca i video sul negativo digitale che ha stampato coni piezography.
Poi non so se ci abbia stampato anche su carta, dove i neri che dici sono surclassati, siamo su altri livelli. Ma nel web si trovano un sacco di cose.
Ps: il fatto che mi piaccia e preferisco l'analogico, non vuol dire che ho forme di abnegazione o negazione nei confronti del digitale o dell'ibrido.
Ascolto vinili ma uso con grande soddisfazione di ascolto anche tutto il processo digitale. Ho una catena interamente valvolare stadiophono compreso che non fa un filo di rumore, ma ho anche un aggeggio digitale per ascoltare il vinile stesso, poi si sono inventati il giradischi a gravitazione magnetica dove il piatto gira senza esser poggiato su niente e ci si può anche passare la mano sotto...mentre in fotografia abbiamo ormai due soli produttori di carta e uno è meglio evitarlo, ma resto ottimista.
La questione è sempre la stessa, vogliamo la qualità più alta possibile pagandola quanto mezza Foma e senza manco sforzo... lo vogliamo a tal punto che ci siamo inventati il termine "rapporto qualità prezzo" cioè un modo bello per nobilitare le schifezze cioè anche lo sterco di vacca ha un eccellente rapporto qualità prezzo forse il migliore in assoluto, ma resta sterco.