Analogica.it

Ciao a tutti,

spero sia questo il forum giusto. Cerco di spiegarmi: cerco un foglio, il formato non importa (A4, A3, A2) basta che sia tagliabile con grosse forbici, taglierina, etc. Foglio rigido, trasparente e sottile. Un esempio di questo sono quei grandi fogli trasparenti (4512, 4511, vedi sotto) che la Jobo vendeva da mettere dentro alle drum per bloccarci carte o negativi in modo che non andassero da tutte le parti durante la rotazione. Ne ho anche un paio ma non sono usabili in quanto nascono incurvati, e io ho bisogno di fogli piani.

Il mio problema è che non so di che materiale sono fatti, perchè se non fosse per la curvatura sarebbero esattamente quello che cerco. È PVC? È ABS? Plastica? Acrilico? Come vedete ho ignoranza totale in materia. Il foglio verrebbe in contatto continuo con liquidi di sviluppo (tutti: dev, stop, fix etc) quindi il materiale con cui è fatto deve resistere (come il 4511 e 4512 sopra) alle chimiche fotografiche.

Magari qualcuno che queste cose le sa ha capito tra le mie nebbie mentali quello che cerco

Grazie!

Suppongo che i materiali che hai elencato (il nome "plastica" li raccoglie tutti, insieme ad altri) resistono all'azione delle sostanze chimiche usate in camera oscura. In base alla finitura si sporcheranno più o meno ma credo sia l'unico problema.

Se fai una ricerca usando "mylar" come parola chiave credo che tu riesca a trovare quello che cerchi (questo trovato in qualche secondo, ad esempio)
Il Mylar altro non è che un foglio di PET che è lo stesso materiale plastico usato per i contenitori dei prodotti chimici quindi credo che resista ai chimici.

Bisognerebbe capire che cos intende @MarcoA per "RIGIDO", quei fogli di mylar sono abbastanza flessibili, circa la "resistenza" i chimici usati normalmente sono ad azione molto moderata e a base di acqua, la maggior parte delle usuali plastiche va bene, a meno che non si usino liquidi con solventi organici.
Una alternativa potrebbe essere il perspex in lastre sottili

Grazie a tutti e ciao Diego!

Chiamiamolo per comodità foglio di mylar.

Il problema che devo risolvere è di tenere staccato il film (8x10) dal portapellicola della tank verticale Artifex. Questo mi permette di togliere lo strato anti-halo ed evitare lunghissimi cicli di lavaggio per toglierlo. Uso già questa soluzione per sviluppare le pellicole 14x17 in una drum del Jobo quindi so che funziona e bene e ho già fatto a suo tempo la "modifica" di cui sotto..

Quello che devo fare per la Artifex è (1) tagliare un foglio di mylar circa 8x10, chiaramente piano; (2) con un punteruolo riscaldato creare con il calore delle piccole bollicine (senza bucare il foglio), appoggiando il punteruolo sul foglio di mylar, una quindicina di bollicine disposte con una certa regolarità sul foglio. A questo punto metto il negativo insieme al foglio di mylar con i "foruncoli" dentro al portafilm della Artifex e sviluppo. I foruncoli tengono il film sollevato e permettono alla chimica di "passare dietro" e rimuovere lo strato anti-halo. Il portanegativi Artifex ha due guide per tenere il negativo fermo, quindi il complesso negativo+foglio di mylar non deve essere spesso al punto da non infilarsi sotto le due guide. Ma questo punto non mi preoccupa perchè lo spazio sotto le due guide è abbondante.

Ciao Marco! Avevo letto di questo tuo sistema su altro forum e in effetti stavo pensando di metterlo in pratica anche io per vedere di risolvere un problemino che ho con le HP-5 8x10 sviluppate con il rollo pyro usando drum jobo per carta le cui nervature interne lasciano segni visibili sulle lastre sviluppate.
Sinceramente non saprei consigliarti per esperienza personale riguardo lo spessore e la rigidità di questi fogli, dato che non mi sono ancora cimentato; posso immaginare che il problema maggiore sia proprio lo spessore per evitare che il punteruolo riscaldato faccia dei buchi prima ancora di riuscire a deformare la superficie del foglio stesso.
Credo che un giro in un "brico", un colorificio o un negozio di belle arti (non saprei se in Germania queste tipologie di negozi hanno forniture simili ai negozi nostrani), possa aiutarti a trovare qualcosa di idoneo o almeno a capire cosa invece non va bene
In alternativa una soluzione al 2-4% di solfito di sodio oppure meglio l'HCA dovrebbe eliminare lo strato anti-halo in poche decine di secondi (al limite anche un passaggio nella soluzione di sviluppo usata) senza obbligarti a sessioni di lavaggio troppo lunghe.

Uso l'HCA religiosamente ma fa ben poco. Il problema è che la base è letteralmente incollata al piano del portapellicola, che ha dei fori. In corrispondenza dei fori l'HCA rimuove lo strato anti-halo, ma dove la pellicola a mo' di ventosa è attaccata al portapellicola non c'è nulla da fare, l'HCA non raggiunge la base e solo 30 minuti di lavaggio delicato e paziente risolvono il problema.

Se il materiale è quello giusto il fare le bollicine con il calore non mi spaventa perchè l'ho già fatto su un 4511 che uso per i miei negativi 14x17. Il problema del foglio 4511 o 4512 è che è curvo e non "spianabile", mannaggia.

So di uno che invece di un foglio di mylar usa una reticella. La cosa ha senso ma è chiaro che la reticella tagliata 8x10 deve avere rigidità, non può essere tutta moscia. Inoltre il problema spessore con la reticella potrebbe essere più critico che usando un foglio di mylar (o altro animale appropriato).

Questa è metallica, ma giusto per dare l'idea.

Puoi provare con la plastica delle scatole delle camicie o con una bacinella da cucina oppure ancora con una di quelle scatole trasparenti che vendono allinea per mettere gli abiti negli armadi. Queste ultime credo che possano avere anche il fondo già zigrinato.

Sono tutti oggetti fatti con PE e PE, perfettamente compatibili con i chimici fotografici.

Ciao
Marco

Allinea=Ikea

Se per la funzione va bene una retina, puoi guardare quelle in plastica da giardino, per esempio da Leroy Merlin ne hanno diversi tipi tra cui selezionare uno che va bene per spessore e rigidezza. Ovviamente il requisito della trasparenza decade ma questo con qualsiasi retina