FOMA 35 mm : vostro giudizio?
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FOMA 35 mm : vostro giudizio?
Ciao,
leggo pareri molto discordati su queste FOMA, specie sulle 400.
Il difetto maggiore, se non ho capito male è che non sono sensibili come realmente pubblicizzano.
In pratica la 400 ha una sensibilità molto al di sotto e stessa cosa la 200 e la 100.
Ma nella realtà... sono parole al vento dei forum oppure al cosa è confermata?
Qualcuno le ha provate?
leggo pareri molto discordati su queste FOMA, specie sulle 400.
Il difetto maggiore, se non ho capito male è che non sono sensibili come realmente pubblicizzano.
In pratica la 400 ha una sensibilità molto al di sotto e stessa cosa la 200 e la 100.
Ma nella realtà... sono parole al vento dei forum oppure al cosa è confermata?
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Re: FOMA 35 mm : vostro giudizio?
Alchimista ha scritto:Il difetto maggiore, se non ho capito male è che non sono sensibili come realmente pubblicizzano.
Questo è perché chi scrive in giro non conosce la differenza tra indice di esposizione (I.E.) e sensibilità effettiva (S.E.).
I fabbricanti dichiarano l'I.E. e non la S.E. e l'I.E. è superiore alla S.E. di circa uno stop. Ma non lo è solo sulle pellicole Foma, lo è su tutte le pellicole.
Questo ti dovrebbe insegnare già qualcosa, ovvero che i commenti che segnalano questo "problema" delle Foma li ha scritti gente che si riempie la bocca di cose che non sa. Parlare delle pellicole e saperne evidenziare le differenze è difficile, molto. Per cui sentirai dire che la pellicola X ha ombre più aperte della Y, e questa cosa invece NON dipende dalla pellicola ma dalla diversa S.E. a parità di IE; sentirai dire che la pellicola Z è più contrastata della pellicola W e anche questa cosa NON dipende dalla pellicola, ma da come è stata sviluppata; etc. etc. Quando leggi cose del genere passa oltre, chi le scrive non sa quel che dice, ok?.
Le Foma hanno una produzione meno stabile di quella dei grandi produttori, per via dei limiti tecnologici di stabilimenti più antichi e dei costi di ricerca e sviluppo che nel tempo non hanno potuto sostenere. L'emulsione è molto più delicata e ogni tanto difettosa o prona a rovinarsi. Per il resto sono pellicole e se ben esposte e ben sviluppate possono produrre negativi da cui fare ottime stampe. Ma, attenzione, questa è cosa che si può dire di ogni pellicola!
Fare pellicole è la cosa più difficile ed è il settore dove tecnologia ed investimenti hanno fatto la differenza. Fare la carta da stampa è meno critico, per es, e la Foma fa ottime carte.
Però Alchimista non è carino aprire thread e fare richieste in privato fino a quando non si trovi qualcuno che alle tue richieste di consiglio risponda con quello che tu desideri sentire.
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Re: FOMA 35 mm : vostro giudizio?
Sono state le prime pellicole che ho usato per i primi esperimenti di sviluppo. Se non confondi la I.E. e la S.E. come dice sempre Silverprint, non forniscono dei brutti risultati. Ho sviluppato solo con il rodinal e la grana è evidente già con la foma 200, ma tutto sommato, se piace, risulta gradevole in stampa (cosa che non è, secondo me, con le scansioni dei negativi). Ma questi sono giudizi di un ignorante che sta ancora imparando ad esporre, sviluppare e stampare....
Bisogna provare, provare, provare, provare, provare...... :-)
Alla fine imho valgono il prezzo che costano...
Alessio
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Re: FOMA 35 mm : vostro giudizio?
Domanda da profano, ho capito che dunque dobbiamo parlare di indice di esposizione, cioè quella che il produttore suggerisce per scattare la foto e di reale sensibilità effettiva.
Ma che senso ha vendere una pellicola dichiarata a 400 ISO se poi raggiunge a stento i 200?
Questo non l'ho capito a che pro.
Ma che senso ha vendere una pellicola dichiarata a 400 ISO se poi raggiunge a stento i 200?
Questo non l'ho capito a che pro.
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Re: FOMA 35 mm : vostro giudizio?
Perché per chi scatta e sviluppa nelle condizioni suggerite dai fabbricanti, ovvero con scene a basso contrasto, con poche cognizioni, e seguendo le indicazioni degli esposimetri, o esponendo sui toni medi o seguendo la regola del 16 e allo scopo di ottenere risultati medi l'I.E. funziona come deve.
Per usare la S.E. bisogna prima misurarla nelle proprie condizioni di lavoro e poi bisogna esporre per le ombre, ovvero usare un esposimetro spot e saperne interpretare i dati.
Dato che la S.E. ha piccole variazioni dovute alle condizioni di lavoro di ogni singola camera oscura non avrebbe senso dichiararla.
Si potrebbe dichiarare la sensibilità secondo una norma Iso, ma mi pare che l'unica ditta che lo faccia sia la Kodak. Però anche la sensibilità secondo norma non è un valore che nella pratica può ritenersi utilizzabile poiché come base su cui fare la misurazione ha uno sviluppo che produce un contrasto molto elevato. Vale a dire che anche in quel caso se si sviluppa per il range di contrasti normalmente utilizzabile la S.E. risulterebbe inferiore. Da un certo punto di vista tanto vale dichiarare un IE che mediamente e per un utente medio funzioni e difatti così fanno gli altri fabbricanti.
Si potrebbe dire anzi, che la Foma, visto che pubblica il dato di S.E. al variare dello sviluppo, sia più corretta di altri. Ilford per esempio dichiara candidamente che l'IE che suggerisce deriva da dati soggettivi di utilizzo e che per i lavori "critici" ognuno deve misurarsi la sua S.E. Comunque anche nel caso delle Foma la S.E. deve essere rimisurata nella propria catena perché, appunto, ci sono tante variabili, a cominciare dalla taratura degli esposimetri, che possono far variare il dato.
Per usare la S.E. bisogna prima misurarla nelle proprie condizioni di lavoro e poi bisogna esporre per le ombre, ovvero usare un esposimetro spot e saperne interpretare i dati.
Dato che la S.E. ha piccole variazioni dovute alle condizioni di lavoro di ogni singola camera oscura non avrebbe senso dichiararla.
Si potrebbe dichiarare la sensibilità secondo una norma Iso, ma mi pare che l'unica ditta che lo faccia sia la Kodak. Però anche la sensibilità secondo norma non è un valore che nella pratica può ritenersi utilizzabile poiché come base su cui fare la misurazione ha uno sviluppo che produce un contrasto molto elevato. Vale a dire che anche in quel caso se si sviluppa per il range di contrasti normalmente utilizzabile la S.E. risulterebbe inferiore. Da un certo punto di vista tanto vale dichiarare un IE che mediamente e per un utente medio funzioni e difatti così fanno gli altri fabbricanti.
Si potrebbe dire anzi, che la Foma, visto che pubblica il dato di S.E. al variare dello sviluppo, sia più corretta di altri. Ilford per esempio dichiara candidamente che l'IE che suggerisce deriva da dati soggettivi di utilizzo e che per i lavori "critici" ognuno deve misurarsi la sua S.E. Comunque anche nel caso delle Foma la S.E. deve essere rimisurata nella propria catena perché, appunto, ci sono tante variabili, a cominciare dalla taratura degli esposimetri, che possono far variare il dato.
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Re: FOMA 35 mm : vostro giudizio?
Ok, capito, insomma, danno un indice di massima per semplificare il discorso, poi nella realtà bisogna partire dal discorso di partenza che nessuna emulsione darà mai quel risultato "uniformemente", anche perchè in effetti, la scena, non è fatta di un unica "emissione luminosa", e quindi ci saranno sfumature e variazioni di luce a cui differentemente risponderà.
Credo di aver capito ora, grazie silver
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Re: FOMA 35 mm : vostro giudizio?
Non troppo. 
Ma il discorso è molto lungo. Ovviamente ci sono variazioni di intensità luminosa, anche perché senza le foto avrebbero tutte lo stesso tono. Tutte i materiali sensibili registrano un amplio intervallo di variazione dell'intensità luminosa, quanto questo sia amplio dipende dal contrasto che gli si da (dipende soprattutto dallo sviluppo). La S.E. determina dove questo intervallo inizia, mentre l'I.E. si pone all'incirca nella sua parte mediana.
Sono consapevole che detta così in estrema sintesi è poco comprensibile, ma se vuoi approfondire puoi leggere questo thread. È lungo e complesso, ma parrebbe istruttivo.

Ma il discorso è molto lungo. Ovviamente ci sono variazioni di intensità luminosa, anche perché senza le foto avrebbero tutte lo stesso tono. Tutte i materiali sensibili registrano un amplio intervallo di variazione dell'intensità luminosa, quanto questo sia amplio dipende dal contrasto che gli si da (dipende soprattutto dallo sviluppo). La S.E. determina dove questo intervallo inizia, mentre l'I.E. si pone all'incirca nella sua parte mediana.
Sono consapevole che detta così in estrema sintesi è poco comprensibile, ma se vuoi approfondire puoi leggere questo thread. È lungo e complesso, ma parrebbe istruttivo.
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Re: FOMA 35 mm : vostro giudizio?
Lo so, probabilmente ho cominciato solo a scorgere la punta dell'iceberg 
Certamente queste cose aiutano anche a capire meglio la fotografia digitale e quello che mi sto accorgendo è che ragionare in termini più "tecnici" permette di prendere più consapevolezza della luce.
Sono argomenti molto vasti ed è giusto approfondire

Certamente queste cose aiutano anche a capire meglio la fotografia digitale e quello che mi sto accorgendo è che ragionare in termini più "tecnici" permette di prendere più consapevolezza della luce.
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