Salve colleghi, questa sarebbe la domanda per i professionisti, o almeno quelli molto esperti.
Avevo recentemente letto che esiste una differenza nella produzione delle pellicole di una identica sensibilità, nei loro vari formati di allestimento, nel senso che le pellicole 35 mm vengono predisposte a produrre delle gradazioni tonali più fini ed estesi rispetto, ad esempio, quelle nel formato 120. Questo perché i formati 35mm sono più spesso portati agli ingrandimenti (quasi) spinti, ecc. ecc.
Al di là della differenza nel supporto, esiste davvero una differenza fra una HP5 nel formato 120 e una nel formato 35mm?
Io personalmente vorrei credere che quest'affermazione sia empiricamente basata sui fatti.
Grazie.
formati pellicole - differenza in qualità tonale
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Re: formati pellicole - differenza in qualità tonale
Sempre che abbia capito cosa intendi per qualità tonale...
La finezza della gradazione tonale è identica in ogni formato, non può dipendere da esso.
Però è vero che quando la grana è grossa i passaggi tonali più sottili non vengono bene, quindi casomai, a parità della dimensione di stampa è vero il contrario. Ma non dipende dall'emulsione, dipende dall'ingrandimento.
Tempo addietro alcune emulsioni erano diverse sui vari formati. Non mi sembra che nessuno lo faccia più. Ma questo non c'entra comunque nulla con la qualità tonale.
La finezza della gradazione tonale è identica in ogni formato, non può dipendere da esso.
Però è vero che quando la grana è grossa i passaggi tonali più sottili non vengono bene, quindi casomai, a parità della dimensione di stampa è vero il contrario. Ma non dipende dall'emulsione, dipende dall'ingrandimento.
Tempo addietro alcune emulsioni erano diverse sui vari formati. Non mi sembra che nessuno lo faccia più. Ma questo non c'entra comunque nulla con la qualità tonale.
Re: formati pellicole - differenza in qualità tonale
Infatti, mi hai aiutato, la qualità tonale espressa mediante una migliorata emulsione. Ho trovato questo presunto fatto in un file PDF che provo a trovare stasera.Silverprint ha scritto:Sempre che abbia capito cosa intendi per qualità tonale...
Inoltre, leggendo da un manualetto per Exakta, in inglese, pubblicato nel 1948-49, trovavo le diverse caratteristiche delle pellicole: le 35 mm erano più performanti per quanto riguarda la risoluzione. Cerco di trovare anche il manualetto, che è molto all'english, pieno di ragionamenti filosofici. Grazie.
Re: formati pellicole - differenza in qualità tonale
E non lo trovo più, era un PDF in italiano.Scordisk ha scritto:Infatti, mi hai aiutato, la qualità tonale espressa mediante una migliorata emulsione. Ho trovato questo presunto fatto in un file PDF che provo a trovare stasera.Silverprint ha scritto:Sempre che abbia capito cosa intendi per qualità tonale...
Allego una pagina da un Manuale per le Exakta, edizione Focal Press - The Camera guide, anno 1948. Con quest'identica affermazione, che ovviamente, descriveva le caratteristiche di alcune pellicole in quel periodo. E' interessante notare che già in quell'epoca, alcune di loro avevano già l'identica risoluzione nel formato 120 e 135.Scordisk ha scritto:Inoltre, leggendo da un manualetto per Exakta, in inglese, pubblicato nel 1948-49, trovavo le diverse caratteristiche delle pellicole: le 35 mm erano più performanti per quanto riguarda la risoluzione. Cerco di trovare anche il manualetto, che è molto all'english, pieno di ragionamenti filosofici. Grazie.
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Re: formati pellicole - differenza in qualità tonale
Forse era vero un tempo, poi hanno pian piano uniformato le emulsioni.
Secondo Barry Thorton (se non ricordo male) e Jim Megargee, attualmente (cioè comunque da una vita...) a fare una piccola differenza è il supporto ed il supporto del 120, di norma più fine degli altri rappresenta un vantaggio. Io sono abbastanza d'accordo.
Il supporto penalizzerebbe maggiormente il 35mm, che oltre ad essere più spesso è più "diffondente", questo potrebbe in parte spiegare la maggior difficoltà di stampa andando un poco a ridurre il micro-contrasto che poi si è costretti a recuperare alzandolo un po' e di conseguenza ci si trova a lavorare un po' di più di mascherature e bruciature. La differenza tra 120 e LF la trovo molto più sfumata. Sono sottigliezze, naturalmente, valide in ambito fin art e quasi irrilevanti per i più.
Secondo Barry Thorton (se non ricordo male) e Jim Megargee, attualmente (cioè comunque da una vita...) a fare una piccola differenza è il supporto ed il supporto del 120, di norma più fine degli altri rappresenta un vantaggio. Io sono abbastanza d'accordo.
Il supporto penalizzerebbe maggiormente il 35mm, che oltre ad essere più spesso è più "diffondente", questo potrebbe in parte spiegare la maggior difficoltà di stampa andando un poco a ridurre il micro-contrasto che poi si è costretti a recuperare alzandolo un po' e di conseguenza ci si trova a lavorare un po' di più di mascherature e bruciature. La differenza tra 120 e LF la trovo molto più sfumata. Sono sottigliezze, naturalmente, valide in ambito fin art e quasi irrilevanti per i più.
Re: formati pellicole - differenza in qualità tonale
Grazie molte, Silverprint, molto esaustivo e chiaro.
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