Analogica.it

Ciao

anche io ho notato una massiccia sostituzione delle reflex digitali con le varie tecnologie..."con questo ho tutto" specie i-phone e consimili

per un verso tutto ci può stare e va bene...mi serve per mettere su FB...non occupa troppo spazio come una reflex, ci telefono pure (questa, credo, sia una funzione accessoria e secondaria ) ci navigo ecc...

credo che gli aspetti negativi possono essere:

"con questo mi posso presentare"
evidenziando un certo disagio relazionale che porta a situazioni anche surreali (ad. es., gli abbracci e baci su FB al timido accenno di saluto quando ci si incontra davvero..si sa...su internet gli amici sono più...amici)

"con questo posso fare tutto"
in realtà lui puo fare tante cose ma di quelle rischiamo di non conoscere seriamente nessuna (e conoscere bene qualcosa crea una specie di "forma mentis" che permette di affrontare anche altro con vedute di maggior spessore)
vuoi mettere la tranquillita "disonesta" che rimanda a: (buon senso on) ho una funzione che non userò mai...(buon senso off) ma potrebbe sempre servire
cercare scuse insensate per soddisfare l'istinto all'acquisto...e chi non lo ha mai fatto?

"guarda che bella foto"
alla fine sono piccole soddisfazioni, un po tutti si sentono originali in certi casi o buoni fotografi
in qualche circostanza poi l'espressione è utilizzata inconsciamente e rivolta al soggetto e non al mezzo e ci può stare (vedi zia con il nipotino piccolo) ma...
spesso è l'indice della deriva culturale che viviamo dalla metà degli anni 80 ad oggi
sono cose a volte innocenti, ma credo, pericolose in quanto nessun campo culturale sfugge alla legge...tutto subito e con poca fatica...
se fai fatica per ottenere qualcosa è perchè tu sei problematico e vivi una esistenza non sapendo apprezzare il "senso sereno" della vita (il pensiero diffuso della "sana" e felice ignoranza ha, ultimamente, quasi delle connotazioni etiche)

"ha gli stessi megapixel della reflex di 2 anni fa..."
incrementando l'atteggiamento di sufficienza di base che viene messo in luce quando, commercialmente, si inculca il pensiero del semplicistico "mono-dato" (fotografia= quanti pixel, audio=quanti watt ecc...), questo è pericoloso perchè ci fa sentire in qualche modo quasi esperti, distruggendo l'approfondimento e rendendoci "pasto gradito" per la pubblicità...


prima qualcuno ha scritto che sono oggetti di massa (gli i-phone e simili) ma per chi può permetterseli
io credo che spesso, chi li acquista, è proprio chi non potrebbe o dovrebbe permetterselo e, storicamente, proprio i momenti di crisi e di difficoltà sono quelli in cui l'oggetto simbolo o di "status" è utilizzato, incosciamente o no, come cura allopatica verso noi stessi e gli altri...

da un punto di vista consumistico sono acquisti di importanza fondamentale, in parte la nostra sopravvivenza sociale ha, da anni, proposto il modello dell'indispensabilità del futile

per fare un esempio:
ho un amico batterista (molto famoso) di New York, persona gradevolissima, grande professionista, che quasi, ostentava il suo ultimissimo modello di i-phone, era...un atteggiamento strano, contraddittorio rispetto alla cultura della persona, guardandomi perplesso mi spiegò:
"non so se in Italia è uguale, io certi telefoni li quasi odio, ma sai se non hai l'ultimo modello di ogni cosa, qualcuno comincerà a dubitare di te...si chiederà: sarà ancora sulla cresta dell'onda?, lavorerà e guadagnerà come sempre? come mai avrà dei problemi?
per noi essere poveri è una colpa, e per non esserlo prima di tutto devi fare in modo che nessuno possa mai pensarlo..."

pensiero, per me, quasi esasperato , ma su cui riflettere

comunque è una discussione interessante, come, peraltro, leggere i post precedenti al mio

ciao

Discussione interessante, molto interessante che sicuramente richiederebbe più tempo e più profondità di pensiero di quello che posso esporre in questo momento.

Un cosa al volo però voglio dirla, ho un i-phone e sapete perché me lo son fatto? perché mi piace ... incredibile vero? Eppure è cosi, mi piace (proprio io che sono appasisonato di fotografia analogica ed ho creato questo forum di eletti all'argento).

Sapete, si possono amare più cose ... amo la camera oscura ed i rullini , ma son sempre stato un fanatico della tecnologia, informatico da quando avevo 12 anni, ho acquistato il mio primo pc quando ancora non si sapeva cosa fosse un pc ... bene, trovo che l'iphone sia veramente grandioso.

E' un sostituto della mia F100? certo che no ... mai penserei questo, sarei uno sciocco. Tuttavia tecnologicamente è semplicemente un passo avanti ... noto anche che in circolazione esiste una certa tendenza a fare la seguente equazione (che ovviamente rigetto con tutto me stesso)

iphone : cerebroleso = tecno allergico : mente sopraffina

lo noto tra gli amici, tra i conoscenti ... in certi ambienti se hai un iphone sei figo, in altri se hai un iphone sei uno schiavo della pubblicità ... posso avere un iphone semplicemente perché mi piace?

Se si ... allora io sono uno di questi. :-)

vorrei scrivere altro ma come al solito devo interrompere la connessione (sono al mare)

Ciao

Qualche tempo fa chiesi ad una bella ragazza che fa la barista dove vado fare colazione, perchè mai si fosse fatta deturpare il corpo facendosi imbullonare l'ombelico , piantare un chiodo nella lingua ed un anello metallico da tenda nell'arcata sopraccigliare, (solo per elencare le cose più visibili) ebbene mi rispose alla stessa maniera: perchè mi piace.
Quanta parte di quella semplice e solo apparentemente banale risposta, è influenzata dalle mode o è frutto di una scelta ponderata scaturita dalla propria libera determinazione?
Chi lo sa.
Di certo c'è che solo fino a qualche anno fa, pochi anni fa , non secoli, nè decenni, nessuno in possesso delle minime facoltà mentali, si sarebbe sognato di farsi conciare in quella maniera, giustamente aggiungerei io.
Il compito di chi manipola certe cose, certi fenomeni, certe situazioni è proprio quello di far piacere ciò che non avrebbe in se nulla di piacevole, di far desiderare ciò di cui non si avrebbe alcun bisogno, di trasformare il bello in brutto e viceversa.

Di certo c'è che solo fino a qualche anno fa, pochi anni fa , non secoli, nè decenni, nessuno in possesso delle minime facoltà mentali, si sarebbe sognato di farsi conciare in quella maniera

Non è vero, tatuaggi, tagli, "imbullonamenti" hanno fatto parte della cultura umana da sempre, esistevano in epoche primitiva, in epoche civilizzate, un centinaio di anni fa e anche oggi; dalleultramoderne metropoli fino alle sperdute tribù ancora all'età del bronzo.
A me non piacciono affatto.
Non voglio aprire una polemica ma solo precisare, quindi non risponderò oltre su questo specifico tema (tatuaggi & C.)

Si infatti i nostri nonni e i nostri padri ne erano ricoperti....
Quindi secondo te quando oggi una persona si fa piantare un bullone sulla panza lo fa perchè ha ben chiaro in mente, e sente riaffiorare dal più intimo di se questa esigenza che fa parte della cultura umana dalle ultramoderne metropoli fino alle sperdute tribù ancora all'età del bronzo.
E come si spiega che questa consapevolezza ancestrale è magicamente riemersa da queste nostre parti ,dalle nebbie dei millenni, solo in questi ultimi anni?
Sai come diceva Totò?.....ma mi faccia il piacere!!
Che ti piaccia o no è solo moda e della più becera, a mio giudizio ovviamente.
E comuqnue volevo semplicemente portare un esempio di fenomeni imposti dalle mode, e di come alcune cose che avrebbero fatto inorridire sino a qualche tempo fa oggi sono considerate addirittura belle e facenti parte del nostro costume.
Si potrebbero fare altri innumerevoli esempi, l'imposizione commerciale della festa di Halloween alle nostre latitudini , e così via dicendo.

Ciao,

per Etrusco:

nel tuo caso, credo, che sei persona adulta, esperta di ciò che prendi, e libero di farlo senza sentirti giudicato...
fra "personcine a modo" non si sta a vedere cosa si ha o no (tranne varie ed eventuali riguardanti le foto ;) )

il punto lo esprime, chiaramente, fotoloco:

fotoloco ha scritto:perchè mi piace.
Quanta parte di quella semplice e solo apparentemente banale risposta, è influenzata dalle mode o è frutto di una scelta ponderata scaturita dalla propria libera determinazione?
Chi lo sa.

questi ragionamenti, cioè le spinte...il climax sociale che ci porta a rincorrere determinate cose, con coscienza o spinti da un impulsio assai meno cosciente e, a volte , irrefrenabile, sono interessanti per cercare di capire meglio ed in piccola parte, senza la presunzione di capire il tutto, noi stessi

anche acquistare il futile, o perlomeno, qualcosa di sproporzionato alle nostre esigenze è importante perchè, in qualche modo, sono testimonianza della nostra libertà (parziale o totale)

il fatto di quanta liberta abbiamo...o meglio...quanta "depurata" da contaminazioni sociali è da vedere, io credo meno di quanto si possa pensare (siamo pur sempre animali sociali...)

è proprio in un forum come questo, frequentato da appassionati (prescindendo dal tema), da persone curiose e, comunque, abituate ad approfondire, che certi discorsi spesso non solo hanno luogo, ma vengono espressi, molte volte, con prospettive stimolanti

ciao