Non credo sia solo quello.zone-seven ha scritto: ↑15/10/2022, 13:54
La questione Byer/Foveon ecc è che i grandi la fanno da padroni (giustamente) tra accessori ed espandibilità del sistema ... però sulla qualità di immagine, la coperta è sempre corta. A memoria del giro che ho fatto con la Sigma, i 12mila iso non li raggiungi e se li raggiungi non sono così usabili, giusto per dirne una a caso. Ma c'è il vantaggio dell'IR.
E comunque sono belli anche in stampa, IMHO più docili da mettere su carta.
Le fotocamere Sigma equipaggiate con sensore foveon presentano effettivamente molti "difetti" che la classificano come una fotocamera "lenta". Ben difficilmente un fotografo prettamente digitale, che vede la soluzione dei suoi problemi nella velocità di raffica, nella velocità dell' autofocus e nella possibilità di scattare a valori di sensibilità all'ennesima potenza, la prenderebbe seriamente in considerazione.
Questo perchè le fotocamere Sigma con sensore Foveon:
-Non performano bene sopra gli 400/800 ISO.
-Il sensore scalda e non è stabilizzato.
-L'autofocus è preciso ma lento rispetto alle fotocamere bayer, cosi come lo scatto a raffica.
-Il file raw generato è molto pesante e ha bisogno del software di sviluppo proprietario che è anche questo molto lento. Inoltre il file generato ha una -latitudine di posa parecchio inferiore rispetto a quelli generati dalle fotocamere bayer. Sembra di fotografare in diapositiva, quando si bucano le alte luci non si possono più recuperare.
-La scrittura nelle schede SD è lenta. ecc.
Per un fotografo analogico, invece, queste limitazioni possono rappresentare dei punti di forza:
-Se non si può alzare la sensibilità a 12.800 ISO, vuol dire che la luce non c'è, pace e amen si scattera un'altra volta quando ci sarà la luce e quella giusta.
-Se l'autofocus non è fulmineo e il sensore non è stabilizzato, si metterà a fuoco a mano su treppiedi, stando cosi più attenti alle inquadrature e alla composizione.
-Se lo scatto a raffica è lento, cosi come la post produzione, meglio! Lo sono ancor più in analogico. Si eviteranno, in questo modo, gli scatti inutili e si pensaranno di più quelli che poi si scatteranno.
-Se il sensore ha una gamma dinamica un po limitata, vorrà dire che in ripresa si valuterá con attenzione il contrasto della scena misurando con cura le ombre e le luci,... come in pellicola.
Ecco, la Sigma a 100 iso, sopra un treppiedi e usata nel rispetto di tutti questi crismi analogici sforna dei file incredibili dalla resa che assomiglia molto a quella della pellicola. La resa risulta ancor più sensazionale in stampa. Questo questo perché i colori e il dettaglio non vengono interpolati dal microprocessore della fotocamera, come x le macchine a matrice di bayer, ma sono effettivamente registrati dai tre strati RGB sovrapposti di cui è costituito il sensore Foveon (guarda caso come i tre stati RGB delle pellicole a colori). La nitidezza che ne deriva è inoltre prima di maschera di contrasto con dettagli molto incisi ma in modo naturale.
Ma mi facessero la domanda: preferisci la pellicola o il digitale con sensore Foveon? Risponderei senza esitare: la pellicola specialmente se in bianco e nero! Questo per la resa in generale, per la possibilità di ottenere negativi che poi si stamperanno con l'ingranditore, per la possibilità di curare tutto il processo, per il piacere che si prova quando si usano fotocamere e obiettivi totalmente meccanici, specialmente medio formato....ect, ect.
Ma se in un futuro (che ovviamente non auspico!) non fosse più disponibile la pellicola , credo che userei solo questo tipo di fotocamere.