fotografare editoriale di ottobre

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Silverprint
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Re: fotografare editoriale di ottobre

Messaggio da Silverprint »

Ciao Claudio,

Lo sai qual'è il problema? Hanno ragione! :-o
Riferendosi al fotografo medio, il digitale è un progresso certo e c'è poco da fare, e come dicono loro NON è certo colpa dell'analogico, ma dei laboratori di un tempo, che con la complicità e miopia delle major (Kodak in primis) puntarono sempre e comunque sui numeri e non sulla qualità... e si badi bene che avevano tutti i mezzi tecnologici per far valere a suo tempo (quando il digitale era una vera cagata) le qualità potenziali altamente inespresse dell'analogico, insomma fu un vero e proprio suicidio.

Il digitale viene messo alla corda e mostra i suoi limiti in mani esperte, che purtroppo non sono quelle del 90% dei fotografi, ma quelle di una sparuta minoranza. Naturalmente sono quelle mani esperte che anche prima del digitale andavano a portare i rulli a quei pochi costosissimi laboratori di alto livello o che facevano in proprio in ben attrezzate camere oscure e lo facevano con conoscenza e dedizione e che lo fanno tuttora.

Questo intendevo quando scrissi che il digitale ha innalzato il livello della mediocrità. Se lo scopo era quello di dare strumenti più efficaci in mani poco esperte ci sono riusciti benissimo.

I limiti del digitale sono ora piuttosto alti tuttavia questo non significa che per molti fotografi siano e rimangano (per loro stessa natura?) limiti gravi ed insormontabili... e per fortuna l'analogico gode tutto sommato di ottima salute questo sito ne è una testimonianza.

Così come è altrettanto indiscutibile che il divario di prezzo tra il digitale giocattoloso (quasi tutto) ed i pochi apparecchi realmente in grado di dare risultati professionali sia spaventoso. Il digitale di alto livello ha costi insostenibili (parecchie decine di migliaia di euro... non prendiamoci in giro, altro che stampantina da 500!) e costringe ad un rinnovo delle attrezzature a ritmi altrettanto economicamente insostenibili. E NON È affatto più facile dell'analogico, sempre che si vogliano un certo tipo di risultati e non ci si accontenti... L'analogico è assai più democratico invece e consente davvero con pochi mezzi tecnici e non eccessivamente costosi e a costi ammortizzabili in un lasso di tempo molto lungo risultati di eccellenza assoluta... solo che purtroppo questi risultati li da solo a chi è disposto a metterci tempo, conoscenza e passione.


Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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franny71
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Re: fotografare editoriale di ottobre

Messaggio da franny71 »

quoto in toto il ragionamento di Andrea qua sopra, con una piccola puntualizzazione:
analogico o digitale che sia, avremo sempre bisogno di tempo, conoscenza e passione, oltre ad una certa applicazione.
il fotografo della domenica (io) non potrà mai avere la padronanza del mezzo e dei sistemi di sviluppo di chi (Andrea), ha dedicato e dedica tuttora tempo, risorse, passione e studio continui e continuativi.
ora, seriamente, quanti di noi hanno possibilità economiche, tempo e passione sufficienti a intraprendere seriamente questa strada?
ahimè, credo pochini.
ma ci sono tanti appassionati come me che grazie alla sola passione e a qualche (poco) eurino stanno cercando di migliorare la propria creatività.
digitale o analogico non c'entra, secondo me il succo sta proprio in questo.
nel frattempo uso le attrezzature che più mi aggradano, cercando di trarre piacere dalla mia passione.
che non sarà mai un lavoro, ma che mi da quel non so che, che mi spinge a conoscere meglio ciò che sto facendo.
della continua diatriba analogico Vs. digitale sinceramente e serenamente me ne f8.
Franco
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porcospino99
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Re: fotografare editoriale di ottobre

Messaggio da porcospino99 »

La risposta è arrivata pure a me. Penso che si riferisca alla mia mail (vedi pag.2) dove "lamentavo" in maniera molto stringata che la mia delusione digitale derivava da risultati sempre uguali, senza (ed ho sbagliato io) dilungarmi su cosa intendessi con "tutti uguali". Come giustamente dice Andrea messa come l'hanno messa giù loro hanno ragione, ad esempio però fanno una tiritera sui fotolaboratori sorvolando sul fatto che io ho evidenzito che ho una camera oscura. Giustissimo il discorso sui costi, e fanno sembrare banale la taratura della filiera digitale (xrite evidentemente è un altro loro inserzionista) quando invece penso che sia una delle cose più complicate che ci siano se fatte bene. E poi ovviamente (ma qui si val sul soggettivo) è anche una delle cose più noiose che ci siano! Ma la gestione del colore che loro semplificano richiede una teoria che è a mio avviso essenziale per ottenere risultati ripetibili e di spessore. Il digitale ha un sacco di vantaggi io non lo nego, ma dire che ha le stesse potenzialità espressive dell'analogico è profondamente sbagliato. Volendo essere "aperti" quanto meno sono potenzialità espressive ed artistiche diverse. Dopo si può disquisire cosa è fotografia nel senso classico del termine e cosa è "arte dell'immagine" in senso lato. Io ho una mia idea....

Comunque li ringrazio per la risposta (anche se nel complesso non mi è piaciuta) visto il loro essere talebani filo digitali (e tante volte accusano chi si "ostina ad usare l'analogico di essere talebano) eviterò di mandare (come mi avevano chiesto) una scansione di una mia immagine, non fosse altro che per evitare di sentirmi solo commenti circa le performance del mio scanner delle quali non mi importa nulla! Quindi chiuderò qui questo confronto.... chiudendomi nella mia camera oscura!

luca_dega
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Re: fotografare editoriale di ottobre

Messaggio da luca_dega »

anche a me hanno risposto e mi hanno pure inviato la bozza della "risposta collettiva" che pubblicheranno nel numero di Novembre...

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durstm850
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Re: fotografare editoriale di ottobre

Messaggio da durstm850 »

franny71 ha scritto:
vngncl61 ha scritto: Non parliamo poi del colore, non hai idea di quanti cibachrome ho regalato, che altro non erano che stampe da negative, digitalizzate, e sapessi le lodi, sull'impareggiabile qualità dell'analogico :)) :))
Perciò continuiamo a divertirci, con ciò che più ci piace, senza considerare gli altri come esseri inferiori, e smettiamola pure con le teorie di congiure e complotti contro l'analogico, è roba patetica.

:-*
AMEN
Condivido in tutto il tuo discorso,
non sulla qualita del cibachrome rispetto a un negativo o positivo digitalizzato e stampato alla inkjet. Ho stampato in ilfochrome le mie velvia 6x7 all'ingranditore fino a ora, e la differenza si vede e come! Ho l'ufficio tappezzato di ciba e tutti quelli che si trovano a passare rimangono stupiti. Ho anche scansioni a tamburo degli stessi 6x7 ma la differenza si vede. Discorso diverso e piu complesso invece il paragone tra stampe colore analogiche e full digital. Ma siamo fuori discussione.

Ciao

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claudio44
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Re: fotografare editoriale di ottobre

Messaggio da claudio44 »

Credo che quelli fotografare non abbiano capito bene la questione; fermo restando che quanto afferamato nella loro risposta è discutibile, non vedo perché fotografare debba ignorare o deridere quelli che si occupano dell'analogico, quelli che amano fare le cose da sé, che non ci stanno a delegare al pc anche il loro divertimento o passione, e vogliono provare l'emozione e la bellezza di una tecnica centenaria che è poesia di per sé, per non parlare dei risultati che si ottengono; questo comportamento da parte di una rivista storica della fotografia italiana, non solo è inaccettabile ma anche suicida, perché la omologa a tante altre e la fa scadere nell'ovvio; cosa serve avere un nome storico come fotografare se poi si è uguali agli altri? La conseguenza sarà che il "fotografare senza memoria" si ridurrà sempre di più, per poi, sotto i colpi della concorrenza, che fa le stesse cose, rischiare di sparire.

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Walter
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Re: fotografare editoriale di ottobre

Messaggio da Walter »

Ho letto l'articolo o l'editoriale..... i ogni caso suona come un compito in classe scritto per compiacere qualcuno (indovina chi??), letto e rifilato con molta soddisfazione da parte dell'autore convinto pure di quel che dice.
Auguri per il futuro della rivista ........

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ulan_bator
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Re: fotografare editoriale di ottobre

Messaggio da ulan_bator »

.... alla fine anche a me son scappati due passi di danza delle dita sulla tastiera.
Ho inviato anch'io una mail a fotografare.

Per opportuno aggiornamento e per chi ne ha voglia eccone il testo:

-----------------

Spett.le redazione di Fotografare,
scrivo in merito all’editoriale a pag. 3 del n° 10 della rivista (ottobre 2012).
Queste righe per manifestarVi le mie perplessità riguardo alcuni concetti ivi espressi, in particolare quelli relativi a questi “fotografi che vivono fuori dal tempo” che si ostinerebbero ad “accorati piagnistei” e “consuete lamentele” di quanto fosse meglio la vecchia fotografia analogica.
Ho 50 anni, sono un semplice modesto ma curioso fotoamatore, utilizzo sia la “vecchia” pellicola (per alcune cose) che il “moderno” digitale (per altre) e non sono per nulla d’accordo (mi sia consentito) riguardo questa immagine che, se anche divertente in quello che potrebbe essere un consesso da bar dello sport - fra amici - in tarda ora alcoolica, risulta invece alquanto avvilente se espressa nel contesto di una nota (e non ultima arrivata) rivista del settore; rivista che, a mio modesto ma fermo avviso, dovrebbe essere scevra da qualsivoglia pregiudizio o più o meno occulto indirizzo al potenziale consumatore.
Come moltissimi, personalmente, ho abbandonato l’analogico 4 anni fa e per 4 anni mi son dedicato solamente al digitale poi, come parecchi, sono ritornato ad utilizzare (anche) la pellicola.
So di non essere l’unico: sul web è facile verificare l’esistenza di community che parlano ancora di analogico tranquillamente e parallelamente al digitale, il negoziante fotografo da cui mi servo mi riporta un formidabile aumento di vendite di pellicole B/N negli ultimissimi anni e, riguardo al colore, pochi giorni addietro mi ha detto di aver venduto un 10% in più di pellicole rispetto all’anno scorso.
Aumento di piagnoni lamentosi fuori dal tempo? O consumatori non completamente addestrati dal mercato? Oppure ancora semplicemente persone che considerano entrambe le tecnologie espressive come praticabili e compatibili fra loro?
Sicuramente il digitale oramai stravince nella foto ricordo per comodità, economia e mezzo di condivisione con gli amici (facebook, picasa, flick ecc.)
Sicuramente in oramai quasi tutti gli ambienti professionali il paragone è riconducibile a simili ed altre parallele considerazioni e/o necessità.
Ma il grosso dei numeri della fotografia è fatto ancora di semplici appassionati che, seppur con capacità, curiosità e risultati tra loro differenti, vanno un po’ più in la della foto della comunione del nipotino e non arrivano però alle necessità implicite del grande professionista.
Credo che forse buona parte di questa ampia e media fascia sia il target di altrettanta buona parte delle riviste del settore.
In questa ampia e mediocre (in senso buono del termine) fascia a mio avviso c’è ancora spazio per entrambi i mezzi, c’è ancora spazio per uscire ogni tanto con la 500L del ‘68 o con la carrozza del passato per il puro gusto del "viaggio per il viaggio” su un sentiero fra le campagne anziché che con la Classe A in tangenziale a 4 corsie fra i capannoni prefabbricati perché occorre far presto ed arrivare a tutti i costi.
Ognuno ha la sua dimensione, per carità, ma io ho trovato la mia semplicemente rifiutando quel concetto (tutto italiota) per cui in qualunque campo bisogna schierarsi, tifare, scontrarsi e denigrare l’altra parte.
Lo si può fare giocando in camerata, quando tutti ci si conosce da tempo e l’equivoco è scansato a prescindere, ma a farlo su una rivista (che non sia satirica) si corre il rischio di fare una figura, se non pessima, almeno superficiale.
Ritengo giuste molte vostre considerazioni riguardo le nuove comodità che il digitale offre ma non le si spacci per più di quel che sono: comodità, appunto, non certamente progresso.
Un apparecchio che scatta 20 o 30 foto della stessa inquadratura, da solo ne sceglie 5 che a giudizio di un algoritmo sarebbero le migliori e poi tu fra queste scegli ancora è sicuramente una comodità, per carità, ma nessuno si chiede come tali comodità abbassino il livello di stimolo a capire, sperimentare, perché no sbagliare, e quindi crescere? La fotografia è fatta di accoppiate tempo-diaframma in relazione alla sensibilità e con la conseguenza della profondità di campo: l’ho imparato moltissimi anni fa anche grazie alla vostra rivista. Il resto, diciamocelo concedendoci un attimo di essenzialismo minimalista senza essere bollati come talebani, è solo ricamo, è comodità ma non sostanza, è stimolo anche ad acquistare una nuova macchina ma non è la fotografia che tu ci tiri fuori.
Preponderanza della quantità sulla qualità, comodità, facilità, semplicità…. Ma anche abbassamento del livello medio se non si sta un pelino attenti.
Una rivista che si occupa di fotografia dovrebbe puntare invece anche allo stimolo ad alzare il livello medio delle capacità e delle conoscenze di dottrina, teoria e tecnica, non certo alla rincorsa all’ultimo gadget o alla conoscenza dei soli e semplici cataloghi e per far questo non ritengo molto convincente il semplice asso nella manica della raffica di scatti computerizzata.
Mi risponderete che all’interno della rivista molti articoli stimolano nel senso da me ricordato ma il redazionale è il “biglietto da visita” di ogni numero di ogni rivista; perché questo mese avete utilizzato un biglietto da visita di così cattivo gusto?
Nel redazionale portate a paragone una vettura odierna ed una di oltre 40 anni fa ma trovo un pochino fuori luogo tale paragone in quanto il paragone fra le autovetture riguarda non solo la comodità ed il confort ma -anche, principalmente e soprattutto- la sicurezza.
Proviamo a farne un altro? Quando sul mercato sono comparse le bombolette di vernice spray non è che si sia vuotato il Louvre e la Gioconda sia finita nel cesto dell’immondizia solo perché realizzata ad olio! C’è spazio sia per i moderni writers che per i più tradizionalisti che ancora viaggiano a pennellini e colori ad olio. O no? Opere d’arte, o semplicemente belle opere amatoriali possono ancora essere sia un piccolo olio su tela, anche se realizzato oggi, così come anche la fiancata di un vagone della metropolitana finito in mano ad un writer particolarmente dotato. O no?
E se proprio vogliamo rimanere o ritornare in campo automobilistico a me viene un paragone diverso: se ne 1968 avevo una buona reflex con buone ottiche e negli anni i rullini si sono evoluti a me è bastato cambiar rullino. Viceversa in una reflex digitale, nel momento in cui i sensori si evolvono non mi è possibile cambiare sensore, devo cambiare tutta la macchina!
Un po’ come se si fosse costretti a cambiare l’automobile solamente per poter montare quattro pneumatici innovativi!
Chi butterebbe via oggi un’automobile solo perché sono usciti dei pneumatici nuovi?
Io no. E voi?
Leggevo la vostra rivista molti anni fa (conservo ancora gelosamente e con affetto tutti i numeri con articoli dedicati alla stampa in bianco e nero -primi anni ‘90 se non ricordo male) ma attualmente sono molto perplesso sul tornare ad acquistarla se i presupposti sono questi; a me -scusate la sincerità- il tutto appare come una caduta di stile, un eccessivo schieramento barricadero di un mezzo a discapito di un altro quando basterebbe -semplicemente ed onestamente- considerare e riconoscere entrambi.
Pensiero unico?
“Progressismo” a tutti i costi?
Potenza del Dio Mercato?

Facciamo una scommessa? A mio avviso la pellicola non morirà. Si ridurrà molto, questo sì, il mercato si assesterà ancora e per molto tempo ed in questo assestamento qualcuno si farà molto male, ma la pellicola resisterà, farà una fine simile - forse - al quella che ha fatto il vinile rispetto al CD prima ed all’MP3 dopo.
Oggi quando mettete un vecchio vinile sul Torhens vi sentite dei piagnoni fuori dal tempo oppure vi gustate il suono e la musica a prescindere (infischiandovene dell’opinione di massa e degli scaffali pieni dei centri commerciali) ?
O siete fra quelli che han buttato via le bobine, poi le cassette, dopo il vinile, il Thorens, infine i Cd ed oggi pontificate di quanto sia fico e moderno avere un MP3 appeso al collo, pur continuando a sentirci dentro “passerotto non andare via”, che conoscete a memoria da 40 anni senza però mai aver cambiato brano?
Salutatemi il buon vecchio Gorki ma la prossima volta, per cortesia, non scomodatelo per così poco.
Senza rancore, solo con un po’ di ironia.
Se il tempo è denaro..... il denaro non è tempo. Il sistema non è reversibile! [-x

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claudio44
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Re: fotografare editoriale di ottobre

Messaggio da claudio44 »

da una mail del genere avranno parecchio da riflettere.. e magari gli verrà in mente.. ma quanto siamo stati co... credevamo che tutti ci avrebbero seguiti perché pronti al modernismo quale che sia e invece.... spero solo che non ti mandino la stessa risposta preconfezionata che hanno inviato a me.. ma visto il livello attuale di fotografare...

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fzernike
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Re: fotografare editoriale di ottobre

Messaggio da fzernike »

Risponderà qualcun altro cambiando qualche virgola,sempre che non disturbi troppo l'editoriale da venire filtrato.
E' come chiedere ad un orso di farla nel ce**o,qualcuno ci riuscirebbe?
Zeiss Ikon Stuttgart
1948-1971
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