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claudio44 ha scritto:gli piace e perché evidentemente non hanno l'ossessione come noi di postare tutto su internet oppure di vedere subito istantaneamente il risultato o di fare migliaia di scatti... non è un mistero che in quei luoghi il tempo scorre più lentamente e tante nostre fobie sulla "velocità" non le hanno..
Senza polemica Claudio, ma questo è un altro dei luoghi comuni riferiti all'Africa, ho tantissimi amici di quel continente, usano internet come in qualsiasi altra parte del mondo, selfie compresi, e gli analogici sono "bestie rare" esattamente come da noi.
Ma infatti... questo è il tipico atteggiamento occidentale, che "guarda" gli altri come un entomologo con la lente d'ingrandimento..... "che carini questi...insetti".... inferiori ma....carini......
bhe, insomma, non credo che considerare delle persone meno nevrotiche di noi( non perché non usano internet, ma perchè non ci danno un enorme peso) sia sottovalutarle, e farle entrare nel luogo comune, può darsi che abbiate ragione voi, sono esattamente esasperati dalla tencologia come noi, in tal caso.. peccato, vuol dire che non c'è posto al mondo dove si ci possa salvare da queste ossessioni
claudio44 ha scritto: non perché non usano internet, ma perchè non ci danno un enorme peso
Claudio, la stragrande maggioranza degli africani non usa internet, non perché non ci dia peso, ma perché non ne ha la possibilità, tra le due cose c'è un abisso, affermare il contrario è come dire che chi soffre la fame segue una dieta.
La piccola percentuale che ha accesso alla rete, ed alla tecnologia in generale, la usa come in qualsiasi altra parte del mondo, se questo sia, o meno, una "ossessione" non lo so, in fondo chiudersi, per ore, in uno sgabuzzino, buio e maleodorante, spesso senza cavare un ragno dal buco, cos'è?
claudio44 ha scritto: in fondo chiudersi, per ore, in uno sgabuzzino, buio e maleodorante, spesso senza cavare un ragno dal buco, cos'è?
Masochismo??
In verità sono un po' preoccupato; mi sento sdoppiato nella personalità da quando Rucurt posta e risponde!! Non ho
ancora trovato una sua risposta che non mi trovi d'accordo al 100%... sarai mica mio fratello???
Davvero!
ma allora dobbiamo metterci d'accordo, usano o non usano internet..usano o non usano il computer?
Non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di un continente enorme che va dal Sud Africa fino ai paesi del mediterraneo... possiamo limitarci ai paesi del servizio fotografico, dove chiaramente si vede che usano computer e macchine digitali, e allora la domanda diventa un'altra:
perché usano "ancora" le analogiche, come dice il commentatore del servizio, lo fanno perché sono "sottosviluppati" come fa intendere tra le righe chi ha fatto il servizio e il suo commentatore italiano, oppure perché gli piace?
Io credo perché gli piace, come esattamente accade a noi, perché allora non si spiegherebbe come mai potendo usare economiche macchine digitali, scelgono di spendere di più in tempo e denari per l'analogico, ma è una supposizione....Bisognerebbe, per rispondere, conoscere quei posti, io non li conosco, ma se qualcuno ha conoscenza diretta di quelle persone o di quesi luoghi ci può dare certamente una migliore risposta ricodo i paesi oggetto del servizio:
Mauritania, Guinea Conakry, Senegal, Burkina Faso.
La mia opinione è che la stragrande maggioranza non ha possibilità economiche per permettersi le dgt. Credo sia più semplice reperire per pochi soldi vecchi fotocamere analogiche che fanno ancora bene il loro lavoro. Un esempio potrebbe essere quello che succede per le automobili usate; la stragrande maggioranza dei catorci ancora funzionanti vengono spediti nei paesi africani/est-europa/medio oriente.
Mi pareva d'esser stato chiaro, coloro che possono permettersi la tecnologia la usano come in qualsiasi parte del mondo, il resto che non può permettersela non può nemmeno usarla, ma tutto ciò nulla ha a che fare con[b"] non è un mistero che in quei luoghi il tempo scorre più lentamente e tante nostre fobie sulla "velocità" non le hanno"..[/b]
Riguardo all'uso dell'analogico, che pare ti stia tanto a cuore, sicuramente ci sarà chi lo fa per scelta, esattamente come facciamo io e te, ci sarà pure chi lo fa per necessità, una compatta digitale sarà economica per un europeo, costosissima per chi ha un reddito di qualche dollaro al mese.
Quando negli anni '20 mia nonna andò in viaggio di nozze a Roma, Milano, Venezia, fu colpita da qualcosa che notò a Milano.. tutti correvano, e certo...perché mentre a Milano correvano a Napoli passeggiavano, e c'è una bella differenza.. ora questa differenza si è attenuata, ma ancora si coglie.. una volta ebbi una chiacchierata con un infermiere egiziano, che lavorava a Napoli, presso Villa Betania ( è una clinica) gli chiesi, come al solito, come ti trovi? Bene, fece lui, ma i ritmi, i ritmi italiani sono duri... mi sembra di correre sempre.. la stessa informazione l'ho ricevuta da diverse persone che sono state in Africa anche nei posti oggetto del servizio fotografico, in maniera più o meno unanime hanno detto, tra l'altro, che lo stile di vita è più lento del nostro e forse anche migliore..
ora, si dirà, e cosa c'entra questo con la fotografia analogica....
qualcuno può legittimamente ritenere che la camera oscura sia un'ossessione, che si sostanzia nel chiudersi in uno sgabuzzino maleodorante...altri, come ad es. Andreas Feininger, nel suo libro sulla camera oscura, ritiene che la camera oscura sia un'attività affine alla meditazione, dove il tempo rallenta e ci si chiude in se stessi, isolandosi dal contesto esterno.. solo in quell'ambiente " illuminato da pozze di luce rossa" si riescono a ottenere anche le migliori riflessioni su quello che si è fatto alla luce del sole, e comprendendo anche dove si è sbagliato.. e già, perché la fretta e il rumore esterno spesso non ci fanno capire cosa stiamo facendo....io faccio parte di questa seconda categoria di fotografi da camera oscura, poi ci può essere anche chi la prende come ossessione.. mi dispiace per lui....
Quale che sia lo scopo che spinge poche centinaia di persone in Italia a chiudersi per qualche tempo in camera oscura, di certo questa presunta ossessione non è paragonabile alla evidente ossessione di milioni di italiani che vivono in simbiosi con il loro smartphone.. non m intratterrò su un fatto evidente, basta, come esempio, guardare cosa accade andando in un ristorante.. molti con questi aggeggi in mano che si scambiano video, messaggi anche tra di loro.. che sono presenti!!! Certo si possono paragonare le due cose, chiudersi negli sgabuzzini maleodoranti, e scambiarsi di continuo messaggi, video etc etc giorno e notte, ma per lo meno, non sono paragonabili nel numero degli ossessionati: qualche centinaio contro qualche milione...
Ma torniamo alla questione, e mi scuso per la lunghezza del messaggio e ringrazio che sta avendo la pazienza e la bontà di leggermi...
Cosa c'entra il ritmo più lento con la fotografia analogica?
Mi sembra chiaro, ma se non lo fosse.. la fotografia analogica è lenta.. lenta nella ripresa, lenta nella realizzazione ( sviluppo) lenta nella scelta delle immagini, lenta nella stampa...
è quindi lecito pensare o supporre che possa avere più possibilità di essere apprezzata in luoghi dove la vita scorre a un ritmo più lento, dove l'ossessione, perché di ossessione si tratta, di vedere tutto e in tempo reale non abbia ancora preso piede, ma non per una insufficienza tecnologica, ma per uno stile di vita... ecco il collegamento..
E da noi? Ossessionati dal tutto e subito.. è vero che nel mondo occidentale in generale c'è una forte ripresa dell'analogico.. come si spiega questa ripresa? Si spiega proprio perché si sente l'esigenza di rallentare, e poichè non si riesce, si sceglie un mezzo che non solo è lento, ma ti costringe a essere lento, ti costringe a rallentare a fermarti e, addirittura, anche a chiuderti in una camera oscura, magari una volta al mese e per qualche ora, ma quando sei lì, solo con i tuoi pensieri e con quello che hai fatto e che stai facendo, ti rendi anche conto dell'importanza di quel fermarsi..
Un'ultima cosa.. noto che sui forum spesso si isola una frase di un intervento e poi su questa si fanno considerazioni o critiche.. secondo me è più logico, invece, prendere in considerazione, se si vuole, l'intero pensiero che si è espresso nell'intervento, e non estrapolare una singola frase, quasi fosse un articolo del codice civile.. infatti le frasi sono legate le une alle altre e tutte insieme esprimono in pensiero di chi interviene ed è, a parer mio, su quello che deve, se si vuole, incentrare l'eventuale risposta.. prendere una singola frase si per sé è un'operazione sterile perché significa solo prendere un frammento di pensiero...
teodolite ha scritto:La mia opinione è che la stragrande maggioranza non ha possibilità economiche per permettersi le dgt. Credo sia più semplice reperire per pochi soldi vecchi fotocamere analogiche che fanno ancora bene il loro lavoro.
A vedere il thread sulla "Spesa fotografica", non mi pare che sia particolarmente economico scattare in analogico...
È più economico fare migliaia di immagini con una compattina digitale da 80 euro (e dimenticarle nelle schede di memoria, senza mai stamparle, fino a che si perderanno...) che spendere in continuazione per materiale di consumo analogico per fotografare, sviluppare e stampare...
Certo, con il digitale se si vogliono fare seriamente le cose, i costi sono assolutamente proibitivi, ma per l'utente comune attuale che fa immagini con una digitalaccia da 200 euro non credo sia meno conveniente che fare come noi, da un punto di vista, ripeto, puramente economico.
Per chi, come la maggior parte di noi, è roso dalla passione per la fotografia e vorrebbe ( ) fare le cose seriamente, la scelta che ha fatto non ha una ragione economica. Nell'analogico (ma anche nel digitale, se ci fosse piaciuto) avremmo affrontato le spese che ci saremmo potuti permettere (e anche di più) per soddisfare la nostra passione "creaiva".
Insomma, io credo che l'analogico, in Africa o in Antartide o alla Terra del Fuoco, sia una scelta di varia natura: espressiva, di gusto, di abitudine, di tradizione, sia quel che sia, ma certo non una scelta dettata dall'economia.