fotografia di strada
Moderatore: etrusco


Re: fotografia di strada
al di là dell'attrezzatura, secondo me è importante come ci si pone
è un giusto mix di tatto e faccia tosta
hai mai visto il video di Joe McNally sul pezzo più importante nello zaino del fotografo??
http://www.youtube.com/watch?v=tk_iEw4T ... r_embedded
è un giusto mix di tatto e faccia tosta
hai mai visto il video di Joe McNally sul pezzo più importante nello zaino del fotografo??
http://www.youtube.com/watch?v=tk_iEw4T ... r_embedded
- RolloTommasi
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Re: fotografia di strada
Bellissimo, grazie per la condivisione.Jagemal ha scritto: hai mai visto il video di Joe McNally sul pezzo più importante nello zaino del fotografo??
http://www.youtube.com/watch?v=tk_iEw4T ... r_embedded

«Oggi siamo più abili di ieri, domani saremo più abili di oggi. Per tutta la vita, giorno per giorno, siamo sempre migliori» (Hagakure)
http://www.nicolafocci.com
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Re: fotografia di strada
quindi intendi che bisogna chiedere il permesso al soggetto prima dello scatto rendendo così la foto meno casuale?Jagemal ha scritto:al di là dell'attrezzatura, secondo me è importante come ci si pone
è un giusto mix di tatto e faccia tosta
hai mai visto il video di Joe McNally sul pezzo più importante nello zaino del fotografo??
http://www.youtube.com/watch?v=tk_iEw4T ... r_embedded
Re: fotografia di strada
non è detto .. è per questo che c'è anche la voce "faccia tosta"adridimo ha scritto:quindi intendi che bisogna chiedere il permesso al soggetto prima dello scatto rendendo così la foto meno casuale?
c'è però una questione etica da ricordare .. siamo nell'era della privacy paradossa: tutti vogliono andare in televisione, ma nessuno vuole essere ripreso
quindi c'è anche da valutare con molta sensibilità i momenti e le persone che possono essere fotografate e quelle che forse è meglio perdere uno scatto
senza contare che per pubblicare anche su internet c'è (o ci sarebbe) bisogno della liberatoria
questo ovviamente se il soggetto è protagonista dello scatto .. se l'inquadratura è più ampia il discorso cambia completamente
ma cambia anche la foto

- RolloTommasi
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Re: fotografia di strada
Il discorso privacy (parlo della legge sul "trattamento dei dati personali") è ahimé castrante, e bisogna accettare il rischio, o rinunciare.
Tornando a bomba, cioè alla domanda iniziale, e parlando di aspetti meramente teNNici, io trovo che una fotocamera manuale sia paradossalmente più rapida perché puoi preimpostare i parametri (messa a fuoco inclusa) ed essere così più veloce.
Tornando a bomba, cioè alla domanda iniziale, e parlando di aspetti meramente teNNici, io trovo che una fotocamera manuale sia paradossalmente più rapida perché puoi preimpostare i parametri (messa a fuoco inclusa) ed essere così più veloce.
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Re: fotografia di strada
Ciao, per anni ho sognato di dedicarmi a questo genere, ma senza successo. Vuoi per inesperienza, vuoi per la totale mancanza di faccia tosta, credevo che non sarei mai stato capace di puntare l'obiettivo verso uno sconosciuto.
Poi, qualche cosa è cambiato...
Non penso che esista UNA ricetta universale, cioè una tecnica che possa adattarsi a tutti i fotografi ed andar bene con tutti i soggetti.
La foto di strada è quella che più di ogni altra ha contribuito a lasciare una testimonianza di ciò che siamo e siamo stati ed ha visto esibirsi i migliori maestri in questa "fedele" documentazione.
Io sono partito da qui.
Studiare i grandi "biografi" del secolo scorso, ritengo che sia un ottimo approccio al genere.
Capire cosa ha significato per loro un determinato scatto e cosa, lo stesso, a distanza di anni, significa per noi, è un modo per comprendere che non c'è bisogno di andare a fare foto particolari chissà dove, ma che la ricerca dobbiamo farla in noi, prima di tutto. Acuire la nostra sensibilità e cominciare a valutare l'importanza, anche futura, di uno scatto.
L'"archivio", dice sempre Gianni Berengo Gardin, "è fondamentale per il fotografo!!!".
Studiano questi fotografi, poi, in seconda battuta mi verrebbe da dire, ti potrai soffermare anche sulle differenze di stile che li caratterizzano e su quegli aspetti che, invece, li accomunano anche tecnicamente.
Chi scatta con il normale e chi più con il tele; chi da vicino e chi da vicinissimo; chi rapina e chi invece ruba uno scatto; ecc.
Ti accorgerai che anche uno stesso autore, per quanto possa prediligere un determinato approccio, non si lascia influenzare da questo, ma prova a seguire l'andamento della situazione per adattare il suo stile al soggetto.
Fatto questo, poi, ti consiglio anche di fare un'attenta analisi introspettiva. Sei un tipo sfacciato, timido, pratico, invadente, simpatico,.. ? Ti senti capace di girare con macchina al collo in un posto dove non ci sono altri che fotografano? Ti sentiresti meglio a passare del tutto inosservato? Come ti sentiresti ad essere individuato subito tra la folla come "quello con la macchina fotografica"?
La cosa migliore, per me, è sentirsi a proprio agio. Se non vuoi destare troppi sguardi "sospetti", ti consiglio di evitare attrezzatura appariscente, ad esempio.
Poi è questione di pratica!!!
Quando avrai imparato a sentirti a tuo agio nelle varie situazioni, riuscirai a far tutto. Potrai tanto non essere visto, tanto essere invitato a scattare una foto da un ambulante in vena di protagonismo.
Riassumendo?
Studio dei "perché" degli scatti dei maestri.
Studio delle tecniche dei maestri.
Studio introspettivo.
Scelta dell'attrezzatura.
Marcello
Poi, qualche cosa è cambiato...
Non penso che esista UNA ricetta universale, cioè una tecnica che possa adattarsi a tutti i fotografi ed andar bene con tutti i soggetti.
La foto di strada è quella che più di ogni altra ha contribuito a lasciare una testimonianza di ciò che siamo e siamo stati ed ha visto esibirsi i migliori maestri in questa "fedele" documentazione.
Io sono partito da qui.
Studiare i grandi "biografi" del secolo scorso, ritengo che sia un ottimo approccio al genere.
Capire cosa ha significato per loro un determinato scatto e cosa, lo stesso, a distanza di anni, significa per noi, è un modo per comprendere che non c'è bisogno di andare a fare foto particolari chissà dove, ma che la ricerca dobbiamo farla in noi, prima di tutto. Acuire la nostra sensibilità e cominciare a valutare l'importanza, anche futura, di uno scatto.
L'"archivio", dice sempre Gianni Berengo Gardin, "è fondamentale per il fotografo!!!".
Studiano questi fotografi, poi, in seconda battuta mi verrebbe da dire, ti potrai soffermare anche sulle differenze di stile che li caratterizzano e su quegli aspetti che, invece, li accomunano anche tecnicamente.
Chi scatta con il normale e chi più con il tele; chi da vicino e chi da vicinissimo; chi rapina e chi invece ruba uno scatto; ecc.
Ti accorgerai che anche uno stesso autore, per quanto possa prediligere un determinato approccio, non si lascia influenzare da questo, ma prova a seguire l'andamento della situazione per adattare il suo stile al soggetto.
Fatto questo, poi, ti consiglio anche di fare un'attenta analisi introspettiva. Sei un tipo sfacciato, timido, pratico, invadente, simpatico,.. ? Ti senti capace di girare con macchina al collo in un posto dove non ci sono altri che fotografano? Ti sentiresti meglio a passare del tutto inosservato? Come ti sentiresti ad essere individuato subito tra la folla come "quello con la macchina fotografica"?
La cosa migliore, per me, è sentirsi a proprio agio. Se non vuoi destare troppi sguardi "sospetti", ti consiglio di evitare attrezzatura appariscente, ad esempio.
Poi è questione di pratica!!!
Quando avrai imparato a sentirti a tuo agio nelle varie situazioni, riuscirai a far tutto. Potrai tanto non essere visto, tanto essere invitato a scattare una foto da un ambulante in vena di protagonismo.
Riassumendo?
Studio dei "perché" degli scatti dei maestri.
Studio delle tecniche dei maestri.
Studio introspettivo.
Scelta dell'attrezzatura.
Marcello
Re: fotografia di strada
Marcello ti ringrazio infinitamente per questa tua digressione approfondita sull'argomento che ho proposto. Specialmente riguardo allo studio dei grandi fotografi, introspezione e scelta dell'attrezzatura. Devo dire che mi sento un pochino a disagio quando vado in giro, anche passeggiando, con la mia reflex al collo. Mi sento forse stupido oppure sono gli altri che me lo fanno perepire?ryo ha scritto: Marcello
Cmq sia cercherò di seguire i tuoi consigli, grazie mille Marcello

- guarrellam
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Re: fotografia di strada
Tranquillo,capita anche a meadridimo ha scritto:Devo dire che mi sento un pochino a disagio quando vado in giro, anche passeggiando, con la mia reflex al collo. Mi sento forse stupido oppure sono gli altri che me lo fanno perepire?ryo ha scritto: Marcello

Per quanto riguarda il genere,lo apprezzo molto,anche se a causa del mio carattere,
mi è lontano.....Apprezzo molto lo stile di Scianna,nel fotografare le persone:"Facci i'bumma"!
Nel nostro dialetto bagherese,intende dire di una persona con faccia tosta. ;)
Non mi interessano i paesaggi di bellezza disinfettata, tipo Ansel Adams.
Don McCullin
Ho una reflex digitale da 4000 euro,
che può scattare fino 128.000 ISO,
e mi piace aggiungere la grana
in post,come per la pellicola.........
Don McCullin
Ho una reflex digitale da 4000 euro,
che può scattare fino 128.000 ISO,
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Re: fotografia di strada
Anch'io come te, adridimo, ho sempre avuto questo problema del fotografare le persone per strada. E' verissimo quanto scritto in qualche post più sopra, questa è una strana epoca, la gente vuole apparire in tv e cose del genere ma poi assume un atteggiamento spesso difficile nei confronti di chi punta una macchina fotografica verso di lei..adridimo ha scritto:Marcello ti ringrazio infinitamente per questa tua digressione approfondita sull'argomento che ho proposto. Specialmente riguardo allo studio dei grandi fotografi, introspezione e scelta dell'attrezzatura. Devo dire che mi sento un pochino a disagio quando vado in giro, anche passeggiando, con la mia reflex al collo. Mi sento forse stupido oppure sono gli altri che me lo fanno perepire?ryo ha scritto: Marcello
Cmq sia cercherò di seguire i tuoi consigli, grazie mille Marcello
Racconto la mia esperienza. Da quando ho iniziato ad avvicinarmi alla fotografia, mi sono immersa quanto più possibile nei libri dei maestri della fotografia di strada-come giustamente consiglia pure Marcello- sviluppando così un ardente desiderio di correre fuori a cercare di immortalare attimi significativi per me, per quello che voglio trasmettere, che siano testimoni di questi anni e di questa città (almeno per ora,vivendo qui

Questo succedeva con la reflex digitale, che per altro essendo piuttosto ingombrante sicuramente non passa inosservata.
Cercando delle alternative, una sera ho iniziato a fotografare "di nascosto", ovvero fingendomi una banale cliente di un pub sulla strada che scattava foto qua e la, cercando di dare l'impressione di non star fotografando i passanti, e tutto sommato questa cosa non mi ha assolutamente permesso di prendermi i giusti tempi prima di scattare, o di avere la serenità necessaria nel farlo. I risultati sono stati piuttosto deludenti tranne che per pochissime eccezioni.
Successivamente ho trovato un'ottimo metodo per sentirmi meno "In ansia", ovvero andavo in giro a fotografare con gli auricolari alle orecchie, ascoltando le mie canzoni preferite. Questa cosa in qualche modo mi permetteva di alienarmi un pò, di sentirmi come "invisibile" rispetto ai passanti.
Tuttavia pure se questo metodo mi ha aiutata a "rompere il ghiaccio", ho capito che non si può mica continuare così!
Non appena ho preso in mano l'analogica,però,qualcosa è cambiato. Vuoi per l'entusiasmo, vuoi perchè una 35mm è molto più discreta...Ho davvero iniziato a sentirmi a mio agio nello scattare fotografie alla gente (non so ancora se con buoni risultati, vi aggiornerò

Il mio consiglio è, in aggiunta a quanto detto da Marcello, di provare a poco a poco delle tecniche che ti aiutino ad entrare nell'ottica "sono solo io con la mia macchina", magari trovare un posto dove puoi prenderti tutto il tempo necessario, dove restare anche ore e ore, diventando come parte di quell'ambiente stesso, e così mimetizzarti..
Alla fine la legge sulla privacy non è così tremenda, perchè da quanto ho letto è possibile fotografare senza alcun problema durante manifestazioni pubbliche di tutti i generi (concerti, manifestazioni, processioni, ecc) e se fuori da questi contesti, è possibile fotografare chiunque purchè la foto non leda la dignità di quelle persone. Per quanto riguarda la pubblicazione delle fotografie, leggevo che la liberatoria serve se il soggetto è riconoscibile, ma che tuttavia ci sono delle eccezioni (ovvero, dipende cosa ci si fa con quelle foto, non è richiesta una liberatoria firmata dal soggetto). Devo andare a cercare i fogli sui quali ho stampato il tutto, così da fornire informazioni più precise a riguardo,se interessano!
Mi dispiace se mi sono dilungata così tanto, ma spero di essere stata utile in qualche modo

Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere. (Robert Doisneau)

