Fotografia = emozione.
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Re: Fotografia = emozione.
I colori e la grana (in questo caso tradotta in pixel) però restano gli stessi per ogni foto! La pellicola da questo punto di vista è ineguagliabile.
Re: Fotografia = emozione.
Che tatto delicato Nicola... Non starai mica diventando buono anche tu come Luca? 
Re: Fotografia = emozione.
ho guardato qualche foto di Lubiteller - a cui do certamente il benvenuto - solo ora.vngncl61 ha scritto:Per prima cosa benvenuto.
Dopo tutta la lunga presentazione, sinceramente mi sarei aspettato un po di più di qualche, banalissima, immagine, male inquadrata e peggio esposta.
A prescindere dalla visione che hai della tua arte, digitale od analogico che sia il supporto, una brutta foto è sempre una brutta foto.
Confesso che non avevo approfondito dopo aver letto che
...avevo percepito il sapore di manifesto hipster, con tanto di "riflessioni filosofiche". e gli scatti proposti mi sono di conferma.Lubiteller ha scritto:la fotografia analogica è diventata una parte fondamentale della mia esistenza
Niente di male beninteso, in certe parole sembra di leggere la reincarnazione della Woodman e se il potenziale è quello... ;)
- Lubiteller
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Re: Fotografia = emozione.
Le mie fotografie non hanno nulla a che fare con le fotografie scattate da qualsiasi hipster, lo faccio presente a chiunque me lo chieda. Il ragionamento che ci sta dietro non si avvicina neanche minimamente a come la concepiscono gli hipster!
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Re: Fotografia = emozione.
Grazie! Gli hipster sfruttano applicazioni come Instagram o Camwow per realizzare le proprie foto, che hanno uno scopo puramente rappresentativo dei propri affari nei diversi social network. Questo secondo me tradisce ciò che realmente è la fotografia analogica: c'è differenza tra percezione e sentimento.
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Re: Fotografia = emozione.
So long, and thanks for all the fish.
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Re: Fotografia = emozione.
Sai Nicola che a volte mi sento diverso....
....perchè faccio cose "normali" e vivo come vorrei vivessero tutti.
La mia semplicità mentale non mi permette di andare oltre sia nel vedere che nel fare. Tante cose moderne non riesco a farmele piacere.... mi sforzo di capirle e guardarle ma non riesco a trovare espressività in uno scatto "venuto male".
....perchè faccio cose "normali" e vivo come vorrei vivessero tutti.
La mia semplicità mentale non mi permette di andare oltre sia nel vedere che nel fare. Tante cose moderne non riesco a farmele piacere.... mi sforzo di capirle e guardarle ma non riesco a trovare espressività in uno scatto "venuto male".
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!
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Re: Fotografia = emozione.
Benvenuto anche da parte mia...
Ti dirò, la penso esattamente come Nicola, Daniele Lucarelli e qualche altro...
Per me il supporto non è importante.
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Re: Fotografia = emozione.
Mamma mia, povero Lubiteller!
Appena arrivato, già sepolto di critiche...
Ma non preoccuparti, non sono scorbutici come sembra, in realtà sono anche peggio!
Ora venendo alla discussione, visto che le critiche poste, per quanto legittime, a me paiono poco costruttive, faccio la mia parte nel decostruirle.
Come criteri per la (scarsa) valutazione del tuo lavoro sono stati usati una generica idea di "fatto bene" ed una generica idea di "bello". In una critica con questa impostazione ci sono dei limiti. Il più consistente dei quali è di carattere metodologico e consiste nel considerare "fatto bene" e "bello" dei criteri universalmente accettati, a-temporali e de-contestualizzati, quando invece questi parametri dipendono dalla cultura locale e del momento (e ognuno vive nel suo...). Se la questione viene posta in questi termini è inefficace, perché, ovviamente in un'altra cultura, un altro luogo, un altro tempo (leggi generazione) le idee di "fatto bene" o di "bello" sono, semplicemente, altre ed hanno aspetto diverso.
Riassumendo e dicendolo in termini semplici, le critiche fatte non sono altro che un "non mi piace" che si contrappone al tuo "mi piace"... Posizioni ovviamente legittime entrambi e perfettamente equivalenti. Per altro su quella strada si torna al solito e assolutamente inutile de gustibus non est disputandum.
Tiè!
Appena arrivato, già sepolto di critiche...
Ma non preoccuparti, non sono scorbutici come sembra, in realtà sono anche peggio!
Ora venendo alla discussione, visto che le critiche poste, per quanto legittime, a me paiono poco costruttive, faccio la mia parte nel decostruirle.
Come criteri per la (scarsa) valutazione del tuo lavoro sono stati usati una generica idea di "fatto bene" ed una generica idea di "bello". In una critica con questa impostazione ci sono dei limiti. Il più consistente dei quali è di carattere metodologico e consiste nel considerare "fatto bene" e "bello" dei criteri universalmente accettati, a-temporali e de-contestualizzati, quando invece questi parametri dipendono dalla cultura locale e del momento (e ognuno vive nel suo...). Se la questione viene posta in questi termini è inefficace, perché, ovviamente in un'altra cultura, un altro luogo, un altro tempo (leggi generazione) le idee di "fatto bene" o di "bello" sono, semplicemente, altre ed hanno aspetto diverso.
Riassumendo e dicendolo in termini semplici, le critiche fatte non sono altro che un "non mi piace" che si contrappone al tuo "mi piace"... Posizioni ovviamente legittime entrambi e perfettamente equivalenti. Per altro su quella strada si torna al solito e assolutamente inutile de gustibus non est disputandum.
Tiè!