Fotografia notturna: quale pellicola?
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Re: Fotografia notturna: quale pellicola?
Concedetemi un "amarcord", vi prego...
Nessuno si ricorda più la mitica pellicola ScotchColor 3200 della 3M, invertibile a colori da (appunto) 3200ASA nominali?
Con il senno di poi ne avrei comprato un TIR (e un ettaro di ghiacciaio in Antartide per conservarla ).
Da qualche parte avrò ancora qualche mio buffo tentativo di foto notturne, passione che coltivavo fin da ragazzino.
Peccato che allora non esistessero i forum, internet e tutte le attuali possibilità di informarsi ed imparare, trovare dati (come la tabella di cui sopra) e così via... o ti compravi fior di libroni (costosissimi, quindi inarrivabili per studentesche tasche) oppure... tiravi un po' a caso scrivendoti taccuini di appunti (e sprecando km e km di pellicola, costosissima a sua volta).
Però, il fascino di quelle notti all'aperto, sognando una fotocamera meccanica a specchio alzabile (la mia FT l'aveva), mirino intercambiabile (nein, ci voleva l'F1, astronave) e obiettivi ultraluminosi (50ino f1.8 e andare)...
Bello... ;)
Nessuno si ricorda più la mitica pellicola ScotchColor 3200 della 3M, invertibile a colori da (appunto) 3200ASA nominali?
Con il senno di poi ne avrei comprato un TIR (e un ettaro di ghiacciaio in Antartide per conservarla ).
Da qualche parte avrò ancora qualche mio buffo tentativo di foto notturne, passione che coltivavo fin da ragazzino.
Peccato che allora non esistessero i forum, internet e tutte le attuali possibilità di informarsi ed imparare, trovare dati (come la tabella di cui sopra) e così via... o ti compravi fior di libroni (costosissimi, quindi inarrivabili per studentesche tasche) oppure... tiravi un po' a caso scrivendoti taccuini di appunti (e sprecando km e km di pellicola, costosissima a sua volta).
Però, il fascino di quelle notti all'aperto, sognando una fotocamera meccanica a specchio alzabile (la mia FT l'aveva), mirino intercambiabile (nein, ci voleva l'F1, astronave) e obiettivi ultraluminosi (50ino f1.8 e andare)...
Bello... ;)
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Re: Fotografia notturna: quale pellicola?
Anche a me frullava in testa l'idea di provare a fare qualche scatto notturno.
Vuoi perché ultimamente sono capitato nel centro storico di Terracina, in provincia di Latina (Se ne avete l'opportunità andateci è davvero particolare) e ne sono rimasto affascinato, vuoi perché volevo provare a capire bene come funziona il difetto di reciprocità con hp5 e delta 3200.
Da quanto ho capito, correggetemi se sbaglio, si deve aumentare di una percentuale il tempo di esposizione e diminuire il tempo di sviluppo?
Scusate l'ignoranza ma volevo chiedere a Chiccopiteco: chi è Kenna?
Grazie ragazzi!
Vuoi perché ultimamente sono capitato nel centro storico di Terracina, in provincia di Latina (Se ne avete l'opportunità andateci è davvero particolare) e ne sono rimasto affascinato, vuoi perché volevo provare a capire bene come funziona il difetto di reciprocità con hp5 e delta 3200.
Da quanto ho capito, correggetemi se sbaglio, si deve aumentare di una percentuale il tempo di esposizione e diminuire il tempo di sviluppo?
Scusate l'ignoranza ma volevo chiedere a Chiccopiteco: chi è Kenna?
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Re: Fotografia notturna: quale pellicola?
Ciao Reni,
Il difetto di reciprocità è barbosetto, in effetti.
Quel che dici è giusto: bisogna aumentare l'esposizione di una percentuale variabile via, via sempre più alta all'aumentare del tempo di esposizione stesso ed inoltre ridurre lo sviluppo sempre di un fattore variabile, anch'esso legato al tempo di esposizione.
Ogni pellicola inoltre si comporta differentemente e spesso i dati dei fabbricanti non sono sufficientemente completi.
Esistono anche delle "tabelle" generiche, che appunto, sono generiche. È necessario, insomma, sempre sperimentare un poco.
Il fatto che le varie pellicole abbiano un comportamento speifico in difetto di reciprocità rende diverso l'approccio verso la scelta della sensibilità delle stesse, con tempi piuttosto lunghi può ben verificarsi il caso che il difetto di reciprocità sia meno pronunciato su un 100 asa che su un 400, rendendo nei fatti l'uso della pellicola meno sensibile più conveniente e pratico.
Scusa Checcopiteco, mi ci trovo e do io un link. Michael Kenna è un fotografo che piace ed ha successo, ha uno stile suo particolare spesso creato con l'uso di tempi di scatto lunghissimi. Qui: http://www.michaelkenna.net/
Il difetto di reciprocità è barbosetto, in effetti.
Quel che dici è giusto: bisogna aumentare l'esposizione di una percentuale variabile via, via sempre più alta all'aumentare del tempo di esposizione stesso ed inoltre ridurre lo sviluppo sempre di un fattore variabile, anch'esso legato al tempo di esposizione.
Ogni pellicola inoltre si comporta differentemente e spesso i dati dei fabbricanti non sono sufficientemente completi.
Esistono anche delle "tabelle" generiche, che appunto, sono generiche. È necessario, insomma, sempre sperimentare un poco.
Il fatto che le varie pellicole abbiano un comportamento speifico in difetto di reciprocità rende diverso l'approccio verso la scelta della sensibilità delle stesse, con tempi piuttosto lunghi può ben verificarsi il caso che il difetto di reciprocità sia meno pronunciato su un 100 asa che su un 400, rendendo nei fatti l'uso della pellicola meno sensibile più conveniente e pratico.
Scusa Checcopiteco, mi ci trovo e do io un link. Michael Kenna è un fotografo che piace ed ha successo, ha uno stile suo particolare spesso creato con l'uso di tempi di scatto lunghissimi. Qui: http://www.michaelkenna.net/
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Re: Fotografia notturna: quale pellicola?
Credo che hai fatto un'ottima scelta,con l'Acros.L'ho usata di recente
con soddisfazione.Non ho avuto particolari problemi.
con soddisfazione.Non ho avuto particolari problemi.
Non mi interessano i paesaggi di bellezza disinfettata, tipo Ansel Adams.
Don McCullin
Ho una reflex digitale da 4000 euro,
che può scattare fino 128.000 ISO,
e mi piace aggiungere la grana
in post,come per la pellicola.........
Don McCullin
Ho una reflex digitale da 4000 euro,
che può scattare fino 128.000 ISO,
e mi piace aggiungere la grana
in post,come per la pellicola.........
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Re: Fotografia notturna: quale pellicola?
Questa tabella la usi con tutte le pellicole ? perchè avevo letto un articolo su Nadir.it che mostra un grafico relativo all'HP5 ma usa dei tempi molto più veloci.Chiccopiteco ha scritto: -Cut-
Dati esposimetro / Fattore Reciprocità / Esposizione corretta
1 sec / 1½ / 1½ sec
2 sec / 2 / 4 sec
4 sec / 3 / 12 sec
7 sec / 4 / 28 sec
10 sec / 5 / 50 sec
20 sec / 6 / 2 min
40 sec / 7 / 4 min 40 sec
80 sec / 8 / 10 min 40 sec
3 min / 9 / 25 min
6 min / 10 / 1 ora
10 min / 11 / 2 ore
20 min / 12 / 4 ore
40 min / 13 / 8 ore
-Cut-
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Re: Fotografia notturna: quale pellicola?
Ciao Turbo!
Hai ragione. Ogni pellicola dovrebbe avere il suo...
Hai ragione. Ogni pellicola dovrebbe avere il suo...
Re: Fotografia notturna: quale pellicola?
ehm...mi intrometto (antipaticamente, a quanto pare come sempre ) ma di foto notturne qualcheduna l'altro anno ne ho fatta
Ho usato (sempre in medio formato ) sia TriX che ACROS (qualcosa anche con le Velvia 64T...)
Le tabelle ci sono e sono in efetti differenti per ogni pellicola anzi, direi talvollta molto differenti. Io le ho "raffinate ed estese" prendendo i vari tempi e costruendone delle funzioni, riportate su grafici in Excel, avendo una curva "proiettata" fin dove voglio e dettagliate anche nei punti intermedi (affermazioni da prendersi con le pinze, ovvio )
Per la TriX, pellicola di concezione " vecchia", i tempi di compensazione sono biblici, per la Acros, no. Per esempio, per una esposizione di 4 minuti, la TriX si dovrebbe esporre 40 minuti , la Acros 6 minuti... Queste cose le ho provate "sul campo" e sono direi veritiere, anzi: riducendo l'esposizione con la TriX la foto è sicuramente sottoesposta, la Acros la tiene meglio...
detto questo, come Andrea aca Silverprint sa meglio di me... i miei negativi sono attualmente sviluppati (piuttosto maluccio) da laboratorio e non da me, per cui manca il controllo sulla seconda importante parte della catena, sempre come insegna Andrea.
Non escludo quindi che si possa "piegare al proprio volere" le suddette tabelle per poi correggere la cosa in sviluppo, anzi ne sono certo. Ma qui giochiamo in casa Calabresi e per me la sconfitta è garantita
Una domanda: magari sto cannando qualcosa alla grande, ma che senso avrebbe portarsi una digitale ? come li riporti i tempi su pellicola ?.. se poi teniamo conto della differenza tra ottiche, dimensione superfice sensibile, "occulti" ed inevitabili interventi software presenti già "a bordo macchina", direi che serve a poco o niente anche solo per farsi un'idea della scena ritratta... no ?Oppure ho capito male i discorsi sul portarsi appresso una digitale ..?
Ho usato (sempre in medio formato ) sia TriX che ACROS (qualcosa anche con le Velvia 64T...)
Le tabelle ci sono e sono in efetti differenti per ogni pellicola anzi, direi talvollta molto differenti. Io le ho "raffinate ed estese" prendendo i vari tempi e costruendone delle funzioni, riportate su grafici in Excel, avendo una curva "proiettata" fin dove voglio e dettagliate anche nei punti intermedi (affermazioni da prendersi con le pinze, ovvio )
Per la TriX, pellicola di concezione " vecchia", i tempi di compensazione sono biblici, per la Acros, no. Per esempio, per una esposizione di 4 minuti, la TriX si dovrebbe esporre 40 minuti , la Acros 6 minuti... Queste cose le ho provate "sul campo" e sono direi veritiere, anzi: riducendo l'esposizione con la TriX la foto è sicuramente sottoesposta, la Acros la tiene meglio...
detto questo, come Andrea aca Silverprint sa meglio di me... i miei negativi sono attualmente sviluppati (piuttosto maluccio) da laboratorio e non da me, per cui manca il controllo sulla seconda importante parte della catena, sempre come insegna Andrea.
Non escludo quindi che si possa "piegare al proprio volere" le suddette tabelle per poi correggere la cosa in sviluppo, anzi ne sono certo. Ma qui giochiamo in casa Calabresi e per me la sconfitta è garantita
Una domanda: magari sto cannando qualcosa alla grande, ma che senso avrebbe portarsi una digitale ? come li riporti i tempi su pellicola ?.. se poi teniamo conto della differenza tra ottiche, dimensione superfice sensibile, "occulti" ed inevitabili interventi software presenti già "a bordo macchina", direi che serve a poco o niente anche solo per farsi un'idea della scena ritratta... no ?Oppure ho capito male i discorsi sul portarsi appresso una digitale ..?
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Re: Fotografia notturna: quale pellicola?
Ciao Luca!
Banalmente, se le carte hanno un certo range (differenza di tra densità minima e massima del negativo) ottimale quale sarebbe il motivo per avere sui negativi una variazione di densità che lo supera largamente?
In realtà lo sviluppo può poco o nulla per quanto riguarda l'esposizione. Le tabelle di correzione del difetto di reciprocità non ne saranno quindi influenzate (a meno di piccolissime correzioni). Quello che invece sicuramente manca è la correzione del contrasto che in difetto di reciprocità aumenta e va corretto con una opportuna riduzione del tempo di sviluppo.
Molto interessante. Le pubblichi o sei geloso? Poi verifichiamo (con le pinze)...luca_dega ha scritto:...Le tabelle ci sono e sono in effetti differenti per ogni pellicola anzi, direi talvolta molto differenti. Io le ho "raffinate ed estese" prendendo i vari tempi e costruendone delle funzioni, riportate su grafici in Excel, avendo una curva "proiettata" fin dove voglio e dettagliate anche nei punti intermedi (affermazioni da prendersi con le pinze, ovvio )....
Eh... annosa questione. Ancora non capisco perché mai molti laboratori italiani considerino ottimale dimenticare le pellicole nel rivelatore ad annerirsi ben bene oltre ogni logica...luca_dega ha scritto:... detto questo, come Andrea aka Silverprint sa meglio di me... i miei negativi sono attualmente sviluppati (piuttosto maluccio) da laboratorio e non da me, per cui manca il controllo sulla seconda importante parte della catena
Banalmente, se le carte hanno un certo range (differenza di tra densità minima e massima del negativo) ottimale quale sarebbe il motivo per avere sui negativi una variazione di densità che lo supera largamente?
Ma no...luca_dega ha scritto:Non escludo quindi che si possa "piegare al proprio volere" le suddette tabelle per poi correggere la cosa in sviluppo, anzi ne sono certo. Ma qui giochiamo in casa Calabresi e per me la sconfitta è garantita
In realtà lo sviluppo può poco o nulla per quanto riguarda l'esposizione. Le tabelle di correzione del difetto di reciprocità non ne saranno quindi influenzate (a meno di piccolissime correzioni). Quello che invece sicuramente manca è la correzione del contrasto che in difetto di reciprocità aumenta e va corretto con una opportuna riduzione del tempo di sviluppo.
Re: Fotografia notturna: quale pellicola?
Anche io mi sto attrezzando, più per le lunghe esposizioni in generale che per quelle notturne tout court (ho appena preso un pò di filtri ND, tra cui l'ND110 della B+W che toglie 10 stop) e per la pellicola, la scelta è caduta sulla Acros 100 per il già segnalato quasi assente difetto di reciprocità.
Non ho ancora sviluppato nulla, per cui non posso dare indicazioni più precise, ma Vi segnalo questo utilissimo sito di astrologi dove ci sono precise tabelle sul difetto di reciprocità delle farie pellicole (tra cui la acros).
Per la misura dell'esposizione, per quanto un pò di braketing male non farà certamente, persavo di procedere (come faccio di solito) con una sorta di "sistema zonale" applicato alla pellicola 135mm a rullino (con tutte le sue conseguenti limitazioni, derivanti dalla'impossibilità di scegliere lo sviluppo N+X o N-X fotogramma per fotogramma): misuro in spot senza filtri le varie zone di luminanza, cercando di individuare il tempo e il diaframma corrispondenti alla "zona V", in modo che non vi siano possibilmente luci oltre la zona VIII e/o ombre sotto la zona III-II, applico la correzione del fattore di reciprocità determiniata dai filtri che sto usando e calcolo il tempo utilizzando la tabella relativa alla acros derivante dal link di cui sopra. Ah, pensavo di usare un sviluppo molto compensatore, per contenere luci e ombre entro range accettabili (inizialmente penso faò un pò di test con l'emofin e l'FX-1).
E' in ogni caso che è più facile misurare l'esposizione di giorno (aggiungendo poi i filtri ND) che di notte.
Inizialmente, data la ridotta incidenza del difetto di reciprocità sulla acros (e anche in base a quello che avevo letto in giro) pensavo di non applicare alcun sottosviluppo, ma farò prove anche in tal senso (dedicando un rullino a esposizioni tutte comprese nello stesso "range" di tempo di scatto).
Comunque, si accettano suggerimenti!
Nadir
Non ho ancora sviluppato nulla, per cui non posso dare indicazioni più precise, ma Vi segnalo questo utilissimo sito di astrologi dove ci sono precise tabelle sul difetto di reciprocità delle farie pellicole (tra cui la acros).
Per la misura dell'esposizione, per quanto un pò di braketing male non farà certamente, persavo di procedere (come faccio di solito) con una sorta di "sistema zonale" applicato alla pellicola 135mm a rullino (con tutte le sue conseguenti limitazioni, derivanti dalla'impossibilità di scegliere lo sviluppo N+X o N-X fotogramma per fotogramma): misuro in spot senza filtri le varie zone di luminanza, cercando di individuare il tempo e il diaframma corrispondenti alla "zona V", in modo che non vi siano possibilmente luci oltre la zona VIII e/o ombre sotto la zona III-II, applico la correzione del fattore di reciprocità determiniata dai filtri che sto usando e calcolo il tempo utilizzando la tabella relativa alla acros derivante dal link di cui sopra. Ah, pensavo di usare un sviluppo molto compensatore, per contenere luci e ombre entro range accettabili (inizialmente penso faò un pò di test con l'emofin e l'FX-1).
E' in ogni caso che è più facile misurare l'esposizione di giorno (aggiungendo poi i filtri ND) che di notte.
Inizialmente, data la ridotta incidenza del difetto di reciprocità sulla acros (e anche in base a quello che avevo letto in giro) pensavo di non applicare alcun sottosviluppo, ma farò prove anche in tal senso (dedicando un rullino a esposizioni tutte comprese nello stesso "range" di tempo di scatto).
Comunque, si accettano suggerimenti!
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Re: Fotografia notturna: quale pellicola?
E bravo Nadir!Nadir.76 ha scritto:...Ah, pensavo di usare un sviluppo molto compensatore, per contenere luci e ombre entro range accettabili (inizialmente penso farò un po' di test con l'Emofin e l'FX-1).
Solo note marginali... Perché usare uno sviluppo (addirittura) fortemente compensatore?
Di notte tanto tanto (di solito non c'è molto da descrivere sui toni alti), ma di giorno perché "ammazzare" la MITICA capacità di modulazione dei toni alti dell'Acros?
Ah... alle ombre lo sviluppo compensatore non fa nulla in quanto compensatore. Imho, il pieno sfruttamento della sensibilità dipende assai più da come sono bilanciati gli anti-velo nel rivelatore che altro.
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