
Fotoman
La Fotoman - http://fotoman.cc/~sdfgnl5/en/ - è una ditta cinese attiva da qualche anno che ha sempre proposto prodotti abbastanza originali dall'ottimo rapporto qualità prezzo.
È di recente passata di mano mettendo in catalogo nuovi intelligenti prodotti e sul campo entusiasmo ed energia, lavora a stretto contatto con i professionisti ed i distributori e li ascolta... è raro. Produce sistemi modulari di medio e grande formato, dalle 6x9 alle super-panoramiche 6x24 passando per due interessanti “Point & Shoot” di grande formato 4x5'' e 8x10'' che sono praticamente uniche nel panorama attuale (e non solo...).
Tra i nuovi costruttori cinesi è il più maturo e serio: ha un indirizzo a cui rivolgersi, un sito ben fatto, sta creando una rete di distribuzione locale, migliora costantemente i prodotti cercando al contempo efficaci soluzioni per contenere i costi.
Tra le varie idee di Fotoman quella che mi ha colpito maggiormente, e che viene applicata a tutta la produzione, è stata quella di produrre coni ed elicoidi di messa a fuoco pre-calibrati per la maggior parte degli obiettivi per grande formato in circolazione. Basta comperare il cono e l'elicoide giusto per il nostro obiettivo, avvitarcelo su e si è pronti all'uso.
Questa idea consente veramente una grande versatilità ed è realmente utile ai fotografi. Basti pensare che i prodotti concorrenti (anche se solo pochissimi apparecchi nelle rispettive fasce sono realmente paragonabili) offrono solo le ottiche pre-montate in costosissimi coni ed elicoidi di messa a fuoco dedicati ad una singola lente/fotocamera e che normalmente coni ed elicoidi non sono acquistabili separatamente e vanno comprati insieme all'ottica. Il prezzo di queste combinazioni preconfezionate è altissimo in paragone alla soluzione Fotoman. Volendo essere pignoli si potrebbe obbiettare che la calibrazione delle scale di messa a fuoco non possa essere così precisa se non viene fatta individualmente, ed è vero, ma è anche vero che si può sempre intervenire a posteriori (regolare la messa a fuoco dovrebbe essere alla portata di un qualunque foto-riparatore) e che il problema si fa (eventualmente) sentire solo con l'uso di focali lunghette e diaframmi abbastanza aperti e se si usa la messa a fuoco su scala metrica senza controllare sul vetro smerigliato.
Insomma pagare da 3 a 5 volte tanto difficilmente è giustificabile: col prezzo di un'ottica nuova pre-montata si compra un sistema Fotoman completo.
Purtroppo i coni non sono comunque universali (e non potrebbero esserlo), ogni famiglia di apparecchi Fotoman ha i suoi.
Sempre nello spirito di una grande adattabilità Fotoman produce per la D-max una serie veramente vasta di adattatori per i più vari dorsi digitali e medio formato.
La 45-SPS e la concorrenza
L'usabilità a mano libera è quel che maggiormente mi attrae della 45 SPS perché di 4x5” che si possano usare a mano libera ce ne sono davvero poche e quasi tutte d'antiquariato. Quelle d'antiquariato sono tutte abbastanza poco pratiche (technical o press), nuove sul genere rimangono le costossime Linhof Technica, una Wista, e forse qualche altra rimasta a magazzino, ma comunque sono tutt'altro genere di macchina (technical, ovvero folding in metallo con telemetro accoppiato), basta la presenza del soffietto per qualificare il tipo di uso a mano libera che si può farne.
Più recenti, ma probabilmente oggi introvabili (anche usate) o quasi c'erano le Sinar e varie serie di Cambo Wide. In produzione mi risulta che le uniche alternative paragonabili siano la Cambo WDS e l'Arca Swiss RL3d.
La Cambo WDS usa solo ottiche Schneider pre-montate, ha decentramenti micrometrici sia verticali che orizzontali, il dorso girevole ed un semplice mirino con mascherine intercambiabili che però hanno dei riferimenti per i decentramenti, permette ovviamente anch'essa l'uso dei più vari dorsi digitali, il costo è sui 2.600 euro il corpo, sui 6.000/7.000 euro un apparecchio completo di ottica. È bella, ma non molto compatta è sostanzialmente una evoluzione delle precedenti. Non è un apparecchio innovativo, design a parte, ed in fondo rispetto alla nostra cinesina non offre sul campo molto di più.
L'Arca Swiss RL3d è invece un apparecchio davvero innovativo e molto versatile, può montare qualsiasi ottica, ma vanno spedite in fabbrica per essere installate su precisissimi barilotti con attacco a baionetta eventualmente accoppiabili ad un telemetro elettronico (una cosa del genere non si era mai vista). Il prezzo dei barilotti e del montaggio è di circa 1000 euro, ed in effetti visto il livello costruttivo è un prezzo onesto. Oltre ai decentramenti micrometrici la macchina consente un moderato basculaggio precisamente calibrato sul punto nodale (ganzo). È perfettamente integrabile nel sistema di banchi ottici Arca. Il mirino è sofisticatissimo, mostra i decentramenti ed ha la correzione dell'errore di parallasse. Insomma è un prodotto davvero al top. Costa di conseguenza: sui 5.500 euro il corpo; sui 9.000 una completa, ma ad oggi in giro si son visti solo i prototipi. Rispetto alla Cambo offre realmente di più ed il prezzo è più comprensibile ed adeguato.
La 45-SPS
La 45-SPS (Shifting Point & Shoot) è un apparecchio di grande formato molto semplice pensato principalmente per un uso veloce (per il formato), per la fotografia di architettura e per essere facilmente usata anche a mano libera facilmente e senza tanti patemi.
La 45-SPS può montare ottiche dai 47 ai 150 mm di un po' tutte le marche, naturalmente usando i rispettivi coni e elicoidi, e anche in configurazione completa costa pochissimo (per il genere), si parla di cifre tra i 1200 ed i 1500 dollari (a seconda del cono), ottica esclusa. 800 dollari il solo corpo. Insomma, con un ottica nuova costa molto meno della metà della più economica concorrente e offre quasi altrettanto, la maggior parte degli utenti però vi monterà ottiche di seconda mano o che già possiede, abbassando ulteriormente il costo.
Il corpo permette un decentramento verticale di +/- 20 mm, 40 mm in totale, sufficiente nella maggior parte dei casi, specialmente con ottiche corte.
È leggera e maneggevole, ha due comode e solide impugnature laterali (per i vanitosi anche in rosewood, optional) ed una ingegnosa sede per il flessibile di scatto posta sulla sommità delle impugnature (lo scatto può essere messo sia a destra che a sinistra).
L'economicissimo mirino è piuttosto buono, specialmente in relazione al prezzo (con 150 dollari non si compra neanche un mirino usato dei produttori blasonati) ed ha un sistema di maschere per simulare l'inquadratura delle diverse lunghezze focali efficace, anche se non permette la visualizzazione dei decentramenti.
Ha un dorso con vetro smerigliato ben fatto con le molle a lunga escursione e che quindi non darà problemi nel caso si volessero usare dorsi per medio formato spessi come i Cambo-Calumet o i Toyo. C'è anche l'attacco Graflock per gli altri dorsi medio formato (Vista, Horseman, Linhof) e per l'eventuale uso di dorsi a scamotaggio per i sensori digitali. In proposito Fotoman, al pari dei concorrenti, può fornire i più svariati adattatori.
La costruzione non da spazio a critiche, è basic, ma di qualità. Le fusioni sono ottime (coni) e ben rifinite a macchina, le lavorazioni dal pieno idem. Le anodizzazioni e le verniciature non hanno difetti. La slitta per il decentramento è fatta facendo scorrere la piastra anteriore in lega di alluminio su una guida di ottone, è una costruzione economica rispetto a dei cuscinetti lineari, ma è efficace: scorre bene, anche se un po' di frizione in più non farebbe male. Il blocco del decentramento è fatto con due semplici viti, senza contro piastrina, funziona bene.
La qualità dei risultati dipende naturalmente dall'ottica usata, e qui di nuovo Fotoman é in vantaggio sulla concorrenza: sulla 45-SPS si può usare qualunque ottica ad un prezzo più che accetabile, i risultati saranno quel che si desidera, non è cosa da poco.
Tutti pregi e nessun difetto?
No, ovviamente. La ditta è giovane e ci sono alcune ingenuità di progettazione.
Il mirino, comune per tutte le Fotoman, è rettangolare ed inquadra un campo di circa 120° in orizzontale, circa la metà in verticale, il limitato campo inquadrato verticalmente non consente l'uso di mascherine che simulino il decentramento. Lo consentirebbe (in teoria) con ottiche superiori ai 75mm, ma non sono previste... Insomma se si decentra è necessario controllare sul vetro smerigliato e non è il l'ideale per apparecchi che prevedono l'usabilità a mano libera tra i loro “plus”.
Per fare un esempio la Horseman 612 Pro (costosa concorrente della Fotoman D-max) ha un mirino che inquadra un campo circolare e in cui possono essere montate mascherine che simulano i decentramenti ed inoltre sono girevoli potendo così simulare il decentramento sia a destra che a sinistra, o cambiando mascherina, sia verso l'alto che verso il basso. Le mascherine hanno anche una finestrella da cui sono visibili la bolla (orizzontale) e le impostazioni sull'ottica (tempi, diaframmi, distanza di messa a fuoco). Il solo mirino Horseman costa comunque sui 1000 dollari, mascherine escluse; tanto per mettere il tutto nella giusta proporzione.
Altro difetuccio è che la livella a bolla (circolare) è posta sulla sommità del mirino, quindi ovviamente è visibile solo se la macchina è sul cavalletto, cioè quando presumibilmente serve meno (si possono usare le bolle del cavalletto o della testa). Avere le bolle sul corpo macchina, magari visibili atraverso il mirino, sarebbe più pratico e preciso.
Il vetro smerigliato ha un'antina di protezione a molla che protegge sufficientemente bene, ma l'apertura limitata a circa 90° fa si che stia un po' tra i piedi (o, per meglio dire sulla fronte) quando si voglia lavorare sul vetro smerigliato con la loupe, e coi grandangolari (che richiedono di muoversi lateralmente per avere buona visibilità sul vetro smerigliato) la situazione é anche peggiore. Purtroppo l'antina non è rimovibile. Sarebbe stato assai piú pratico l'utilizzo di un paraluce folding universale e rimovibile, il prezzo è più o meno lo stesso, si può togliere quando da fastidio e protegge anche meglio.
L'attacco per il cavalletto è ben fatto ed è già compatibile con l'attacco tipo Arca-Swiss che ormai si può considerare lo standard, c'è naturalmente anche la filettatura sia piccola che grande per l'uso in ogni sistema. Purtroppo è posizionato un po' in alto, su molte teste la parte superiore della testa o dell'attacco rapido interferirà col decentramento verso il basso, è sarà necessario dotarsi di un distanziale. È poca cosa, ma visto che l'avevano fatto davvero bene è un peccato non aver avuto questa piccola accortezza in più.
Altri difetti veri e propri la macchina non ne ha, ma per essere perfetta per me, ci vorrebbero un paio di features in più.
Come sarebbe la 45 SPS dei miei sogni? Come quella in commercio con l'aggiunta del decentramento orizzontale (è possibile e forse già previsto, c'è un distanziale proprio dello spessore giusto...), di un dorso girevole (per fare inquadrature verticali senza girar la macchina) o almeno un attacco per cavalletto laterale. Avrebbe le bolle sul corpo macchina e l'attacco per il folding focusing hood universale. Ci metterei anche dei click sulla slitta del decentramento.
Ultima cosa, ci vorrebbe una seconda slitta per montare un telemetro. Prima del recente passaggio di mano Fotoman vendeva un simpaticissimo telemetro aggiuntivo ed ora che sono in distribuzione le Point & Shoot 4x5'' ed 8x10'' forse sarebbe il caso di rimetterlo in produzione. La 45-SPS dei miei sogni costerebbe più o meno il doppio, ma quei soldi in più ce li spenderei volentieri.
Ah, sia chiaro, anche con i suoi difettucci la voglio lo stesso! (mi va bene anche senza mirino, ci metto quello Horseman). Le alternative hanno prezzi davvero molto elevati e quella che offre di più, vista la preziosità e delicatezza dell'oggetto, ammesso di riuscire a farsela fare davvero, non consentirebbe l'uso sereno e spensierato che la Fotoman 45-SPS consente.
Natale è alle porte, fate una colletta?