front/back focus e le amenità di chi scatta a 50 megapixel senza sapere che significa

Discussioni sull'etica e sulla filosofia applicata alla fotografia

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tonyrigo
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Re: front/back focus e le amenità di chi scatta a 50 megapixel senza sapere che significa

Messaggio da tonyrigo »

Lollipop ha scritto:Le mirrorless la nuova frontiera del digitale? Il digitale, nella sua implementazione fotoamatoriale, è morto: uno smartphone è più comodo, immediato e costa meno.
Parli poindi stampe... ma chi stampa (più) da digitale?
Non condivido il Tuo pensiero, anche se lo rispetto:
i fotoamatori scattano eccome in digitale ed in misura straordinariamente superiore rispetto a noi analogici (io sono invero "bisex", anche se il termine con ana... e digi... mi preoccupa ... :)) ).

Frequento da 4 anni (da quando ho ripreso a cimentarmi nella nobile arte di nuovo con impegno) diversi FORUM di fotografia e Ti garantisco che sono frequentati da centinaia e centinaia di migliaia di appassionati praticanti, mentre il mondo analogico è un mondo d'élite.
JUZA, tanto per fare un esempio, il più frequentato FORUM fotografico italiano contava più di un e mezzo fa oltre 120.000 iscritti e da allora non sono diminuiti, anzi ...

Gli smartphone hanno soppiantato le fotocamere per le foto ricordo, quello si, tanto che il mercato delle compatte digitali si è ridotto a dismisura.
Ma per i ritratti, lo street, l'avifauna, lo sport devi ancora avere fior fiore di attrezzatura digitale (o analogica).

Quanto al fatto che i digitali non stampano, non è assolutamente vero: sarà che - come ho detto - sono "bisex", ma io mediamente stampo una ventina di A3+ al mese, oltre ai formati più grandi che do in laboratorio.

E così fanno davvero in tanti.

Non ricordo, invece, se ho mai stampato una foto analogica in digitale.
Devo provare, come ho scritto nell'altro intervento che precede, anche per vedere come va a finire con la grana.


Sa chi sa che nulla sa, ne sa più di chi ne sa, perchè sa che nulla sa.
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Lollipop
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Re: front/back focus e le amenità di chi scatta a 50 megapixel senza sapere che significa

Messaggio da Lollipop »

tonyrigo ha scritto: Non condivido il Tuo pensiero, anche se lo rispetto:
i fotoamatori scattano eccome in digitale ed in misura straordinariamente superiore rispetto a noi analogici (io sono invero "bisex", anche se il termine con ana... e digi... mi preoccupa ... :)) ).

Frequento da 4 anni (da quando ho ripreso a cimentarmi nella nobile arte di nuovo con impegno) diversi FORUM di fotografia e Ti garantisco che sono frequentati da centinaia e centinaia di migliaia di appassionati praticanti, mentre il mondo analogico è un mondo d'élite.
JUZA, tanto per fare un esempio, il più frequentato FORUM fotografico italiano contava più di un e mezzo fa oltre 120.000 iscritti e da allora non sono diminuiti, anzi ...

Gli smartphone hanno soppiantato le fotocamere per le foto ricordo, quello si, tanto che il mercato delle compatte digitali si è ridotto a dismisura.
Ma per i ritratti, lo street, l'avifauna, lo sport devi ancora avere fior fiore di attrezzatura digitale (o analogica).

Quanto al fatto che i digitali non stampano, non è assolutamente vero: sarà che - come ho detto - sono "bisex", ma io mediamente stampo una ventina di A3+ al mese, oltre ai formati più grandi che do in laboratorio.

E così fanno davvero in tanti.

Non ricordo, invece, se ho mai stampato una foto analogica in digitale.
Devo provare, come ho scritto nell'altro intervento che precede, anche per vedere come va a finire con la grana.
E chi ha mai detto che non c'è gente che fotografa in digitale. Pure io lo facevo. Dico solo, e i dati di vendita lo confermnao, che la fotografia digitale a livello fotoamatoriale (parlo quindi di mirroless e DSLR) è a livello ormai residuale. Tanto residuale da rendermi sconsiglabile un qualunque ulteriore "investimento" di denaro in quel settore merceologico. Gli smartphone non si sono pappati solo il mercato delle compatte e delle usa e getta, tanto più che già nel "lontano" 2017, perché questo mondo evolve in fretta, il 50% delle immagini caricate su Flickr (decisamente fotoamatoriale, semi-pro e pro autopromozionale, perchè chi fotografa la nonnina e o i piedi sul bagnasciuga preferisce altri canali) provengono da cellulari.
Conosco quel forum e non mi sembrerebbe giusto e pertinente parlarne qui, soprattutoo dlle immagini pubblicate (ma una cosa devo dirla: ci sono app che quet tipo di "carnevale" lo fanno pure meglio). Concordo poi che il "tiro al piccione" sia l'ultima difesa contro l'orda di smartphonari, tanto temunti dai fotodigitalisti e dove quest'ultimi si arroccano a baluardo dello status di pro o semi-pro (un digitalista non si definirebe mai fotoamatore... con quello che hanno pagato il titolo è incluso nella confezione).
Infine, non vivo mica sugli alberi: conosco e frequento centinaia (non migliaia perché non certo ho una visione Europea..) di digitalsti e, ti assicuro, stampa 1 su 200 se va bene.
Lorenzo.

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tonyrigo
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Re: front/back focus e le amenità di chi scatta a 50 megapixel senza sapere che significa

Messaggio da tonyrigo »

Che i dati di vendita delle DSLR siano in netta discesa è vero, al contrario le ML salgono.
La somma algebrica delle due è comunque con un trend fortemente negativo e questo è effettivamente dovuto agli smartphone, ma perchè ora con gli smartphone si può fare discretamente anche quello che per il pubblico meno evoluto prima si faceva con la DSLR basica con il zoometto KIT, che rappresentavano almeno il 50% del mercato.
Insomma la classica APS-C (18X24mm circa di sensore) con il 16/50 da circa 5-600 Euro.

Però se il mercato delle DSLR è in crisi, scusa, quello delle ns. analogiche dove sta?
Non c'è proprio!

Possiamo comprare solo cose usate.

Pure la LEICA M7 è uscita di produzione un annetto fa...

Personalmente di persone che continuano con l'analogico, almeno nel mio FRIULI, ne conosco poche e quelle poche lo fanno solo con il Medio Formato.
Dove effettivamente c'è un vantaggio in certi generi per l'analogico, a meno che non si facciano confronti con la PHASE ONE, perchè allora il digitale prevale di nuovo.
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Re: front/back focus e le amenità di chi scatta a 50 megapixel senza sapere che significa

Messaggio da tonyrigo »

Sulle stampe non so che dirTi.

Io stampo e tutti quelli che conosco di un certo livello o stampano in proprio (quasi tutti come faccio io fino al A3+, qualcuno fino a A2) oppure affidano al laboratorio per le stampe di grandi dimensioni (come faccio anche io) o per le stampe su supporti particolari.

Che poi la stragrande maggioranza dei fotoamatori lasci le foto sul PC è pure vero.
Ma io sto parlando di fotoamatori particolarmente evoluti, come del resto sono quelli che si dedicano in tutto od in parte alla nobile arte della fotografia analogica.

Quanto ai costi, beh la fotografia è un hobby costoso (non ti dico poi il collezionismo).

Però il degrado di valore si ha solo per i corpi, non per le ottiche.

E del resto Tu forse non ricordi quanto costavano una volta le fotocamere.

La mia ROLLEIFLEX T 3,5 degli anni 50' mia padre quando la comprò mi disse che costava uno stipendio (oggi vale al massimo 350-400 Euro), e non parliamo di una HASSELBLAD 500 C/m + PLANAR 80/2,8 che oggi vale circa 600 Euro ed allora necessitava di un mutuo.

E poi, e concludo, ci sono 2 cose che con l'analogico non si riescono a fare in senso moderno: lo sport e l'avifauna.

Anche avendo le punte di diamante degli ultimi anni dell'analogico, con tanto di AF continuo e super raffica:

questo solo perchè un rullino contiene 36 pose e 36 frames sono quello che mediamente scatto in una sola discesa di un solo atleta sugli sci in una gara.

Con l'analogico dovrei cambiare rullino ad ogni prova del singolo atleta!

Si, lo so, esistevano i dorsi di 250 foto.
Peccato che in una gara pur seguendo solo la trentina di atleti dello sci club sono 1.000 - 1.200 foto per manche ...

Analogico e digitale sono due modi di versi di affrontare e risolvere un problema: cogliere l'immagine di un attimo.

Bisogna semplicemente - IMHO - conoscerli, apprezzarli ed utilizzarli per quello che di meglio che possono dare.
Conoscendo pregi e difetti di ognuno.
Tutto qui, e sempre a mio parere, beninteso.
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Re: front/back focus e le amenità di chi scatta a 50 megapixel senza sapere che significa

Messaggio da Lollipop »

tonyrigo ha scritto: Però se il mercato delle DSLR è in crisi, scusa, quello delle ns. analogiche dove sta?
Non c'è proprio!

Possiamo comprare solo cose usate.
Perché, serve altro? La smania di “novità” è solo dei digitalisti.
Lorenzo.

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Re: front/back focus e le amenità di chi scatta a 50 megapixel senza sapere che significa

Messaggio da Lollipop »

tonyrigo ha scritto: E poi, e concludo, ci sono 2 cose che con l'analogico non si riescono a fare in senso moderno: lo sport e l'avifauna.
Guarda che super-tele e AF sono conquista dell’epoca a pellicola.
È comune tra i digitalisti il mito dell’anno zero.
Lorenzo.

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Re: front/back focus e le amenità di chi scatta a 50 megapixel senza sapere che significa

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Lo so bene.

L'AF l'ha inventato proprio la mia casa preferita, la MINOLTA.

In verità "rubando" il brevetto di qualcun altro (di cui non mi ricordo il nome, se mi viene in mente Ve lo dico).
E' insorta da quanto ricordo una controversia giudiziaria dove MINOLTA è risultata soccombente e poi ha transatto la vicenda con il titolare del brevetto, pagando ovviamente una fortuna...

Alcuni poi ritengono che il primo AF l'abbia inventato, già nel 1931, Luther G. Simijian con una fotocamera progettata per fare i "selfie".

I super tele li usavo proprio alla fine degli anni 60' inizio anni 70', quando facevo da spalla al mio papà.

Quella volta, come ho già scritto da qualche parte in questo FORUM, c'era già la raffica, ma era di fucileria: ci si metteva i 3-4 e si scattava quasi insieme. Qualche foto veniva a fuoco ...

Concludo sfatando un mito:

la voglia di novità.

C'ERA!
Eccome se c'era ...

Negli anni 20 e seguenti, con l'introduzione del formato 120 ed il graduale abbandono delle lastre, le camere portatili subiscono un notevole passo avanti guadagnando in dimensioni e comodità di utilizzo.
Per non dire che facevano 16 o 8 foto (a seconda del formato) senza intervenire sulla pellicola, cosa non da poco per chi era abituato al colpo singolo delle lastre intercambiabili.

Negli anni 30' la vera rivoluzione:
Oskar Barnack riesce a far mettere una sua invenzione dell'inizio 900' (1911 credo) che consente di utilizzare la pellicola cinematografica per fare fotografie.
Nasce contemporaneamente il formato 35mm e la LEICA, subito copiata in lungo ed in largo.

Nel dopoguerra prendono piede tanto le reflex BIOTTICA con le ROLLEIFLEX in primo piano, quanto le REFLEX mono: le SLR, che di li a breve avranno il sopravvento sulle RANGE FINDER che fino al primo dopoguerra erano la regola.
Alla fine degli anni 50-60', nasce un altro mito: la HASSELBLAD.

Quando ho iniziato, a metà degli anni 60', già l'esposimetro TTL delle mie MINOLTA SRT101 sembravano un miracolo, visto che leggevano attraverso la lente.

Poi vennero i mirini intercambiabili e sempre più sofisticati, i dorsi intercambiabili, i motori che da lenti (un paio di FPS) divennero velocissimi (anche 8/10 FPS) e appunto l'AF.
Io ho vissuto queste cose con lo spirito di chi lavorava nel settore che amava per una ventina d'anni, fino alla metà degli anni 80'.
Poi la fotografia è passata per me in secondo piano ed ho perso di vista le novità.
Ma vi garantisco che all'epoca tutti coloro i quali per lavoro o per diletto seguivano l'argomento, vivevano la cosa come oggi viene vissuta nel digitale.
Con la continua ricerca di novità.

Se oggi nell'analogico non c'è più la voglia di cambiare è semplicemente perchè l'analogico è solo il passato e le novità non ci sono più.

Tralascio poi la storia delle ottiche, che meriterebbe un "libro" a parte e che è invece tornata particolarmente moderna proprio con le MIRRORLESS digitali che digeriscono qualsiasi ottica.

Io stesso mi sono riavvicinato al mondo analogico, dopo tanto tempo, attraverso le lenti.
Lenti che anche a 50-80 anni di distanza e più mantengono ancora il loro fascino e le loro caratteristiche, acquistando una cosa che un tempo non avevano: l'autofocus.
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Messaggio da Lollipop »

https://www.portraitprofessional.com/it ... _software/

39,95 euro per diventare PRO non è mica molto. Poi, plus non da poco, ha pure la modalità automatica.
Lorenzo.

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Re: front/back focus e le amenità di chi scatta a 50 megapixel senza sapere che significa

Messaggio da tonyrigo »

Mi è venuto in mente tra chi si è svolta la diatriba legale per l'AF: Minolta e Pentax/Honeywell.
Sa chi sa che nulla sa, ne sa più di chi ne sa, perchè sa che nulla sa.
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Messaggio da Lollipop »

tonyrigo ha scritto:Lo so bene.

L'AF l'ha inventato proprio la mia casa preferita, la MINOLTA.

In verità "rubando" il brevetto di qualcun altro (di cui non mi ricordo il nome, se mi viene in mente Ve lo dico).
E' insorta da quanto ricordo una controversia giudiziaria dove MINOLTA è risultata soccombente e poi ha transatto la vicenda con il titolare del brevetto, pagando ovviamente una fortuna...

Alcuni poi ritengono che il primo AF l'abbia inventato, già nel 1931, Luther G. Simijian con una fotocamera progettata per fare i "selfie".

I super tele li usavo proprio alla fine degli anni 60' inizio anni 70', quando facevo da spalla al mio papà.

Quella volta, come ho già scritto da qualche parte in questo FORUM, c'era già la raffica, ma era di fucileria: ci si metteva i 3-4 e si scattava quasi insieme. Qualche foto veniva a fuoco ...

Concludo sfatando un mito:

la voglia di novità.

C'ERA!
Eccome se c'era ...

Negli anni 20 e seguenti, con l'introduzione del formato 120 ed il graduale abbandono delle lastre, le camere portatili subiscono un notevole passo avanti guadagnando in dimensioni e comodità di utilizzo.
Per non dire che facevano 16 o 8 foto (a seconda del formato) senza intervenire sulla pellicola, cosa non da poco per chi era abituato al colpo singolo delle lastre intercambiabili.

Negli anni 30' la vera rivoluzione:
Oskar Barnack riesce a far mettere una sua invenzione dell'inizio 900' (1911 credo) che consente di utilizzare la pellicola cinematografica per fare fotografie.
Nasce contemporaneamente il formato 35mm e la LEICA, subito copiata in lungo ed in largo.

Nel dopoguerra prendono piede tanto le reflex BIOTTICA con le ROLLEIFLEX in primo piano, quanto le REFLEX mono: le SLR, che di li a breve avranno il sopravvento sulle RANGE FINDER che fino al primo dopoguerra erano la regola.
Alla fine degli anni 50-60', nasce un altro mito: la HASSELBLAD.

Quando ho iniziato, a metà degli anni 60', già l'esposimetro TTL delle mie MINOLTA SRT101 sembravano un miracolo, visto che leggevano attraverso la lente.

Poi vennero i mirini intercambiabili e sempre più sofisticati, i dorsi intercambiabili, i motori che da lenti (un paio di FPS) divennero velocissimi (anche 8/10 FPS) e appunto l'AF.
Io ho vissuto queste cose con lo spirito di chi lavorava nel settore che amava per una ventina d'anni, fino alla metà degli anni 80'.
Poi la fotografia è passata per me in secondo piano ed ho perso di vista le novità.
Ma vi garantisco che all'epoca tutti coloro i quali per lavoro o per diletto seguivano l'argomento, vivevano la cosa come oggi viene vissuta nel digitale.
Con la continua ricerca di novità.

Se oggi nell'analogico non c'è più la voglia di cambiare è semplicemente perchè l'analogico è solo il passato e le novità non ci sono più.

Tralascio poi la storia delle ottiche, che meriterebbe un "libro" a parte e che è invece tornata particolarmente moderna proprio con le MIRRORLESS digitali che digeriscono qualsiasi ottica.

Io stesso mi sono riavvicinato al mondo analogico, dopo tanto tempo, attraverso le lenti.
Lenti che anche a 50-80 anni di distanza e più mantengono ancora il loro fascino e le loro caratteristiche, acquistando una cosa che un tempo non avevano: l'autofocus.
Si, è tutto molto bello ma non hai risposto alla mia domanda (e non sei cero obbligato a farlo): serve altro?
E non mi citare l’autofocus che, al di fuori di determinati e specialistici settori, non serve a nulla.
Lorenzo.

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