Analogica.it

Leggendo un articolo, c'era un accenno al fatto che la Fuji Acros abbia una tecnologia ibrida a metà strada tra le pellicole ortocromatiche e pancromatiche.
Sul web non ė che abbia trovato poi molto, ne sapete qualcosa in più?
So che le ortocromatiche sono insensibili al rosso, mentre le pancromatiche abbracciano tutto lo spettro. Ma in che modo possono essere ibridate?

A confrontare le curve della sensibilità spettrale con, ad esempio, la T-Max 100, la Acros ha una sensibilità al rosso meno marcata, ma è roba da poco.

Mi piace molto la resa sulla pelle, infatti. Però, mi sembra che di contro abbia una risposta molto secca sulle alte luci.

Sono due cose assai diverse.

La resa sulle luci è ampiamente gestibile in fase di sviluppo del negativo. La Acros, volendo, può essere morbidissima, o anche durissima. Per quanto riguarda il contrasto è decisamente versatile.

Si, immagino. Di fatto non le ho mai provate personalmente. Volevo prima approfondire un po. Mi sono semplicemente basato su quello che ho visto in giro.


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Ritiro su questa mia vecchia discussione.
Nei prossimi giorni finalmente scatterò con la Fuji Acros.
Saranno ritratti in luce naturale gestita in modo da non avere contrasti eccessivi.
Considerando che verosimilmente svilupperò con HC110, di cosa devo tenere conto in fase di sviluppo per avere un negativo lavorabile in stampa?
La stampa sarà su carta Ilford politenata perla.

Dare un tempo di sviluppo che sia adatto alle condizioni di luce in cui hai scattato o vuoi scattare ed al contempo assecondi i tuoi gusti e le caratteristiche della tua catena è praticamente impossibile.

L'unico dato che abbiamo è il tempo indicato da Fuji nel bugiardino, dove, purtroppo senza indicazioni sul contrasto, leggiamo 4'30'' per un I.E. di 80 iso. Conoscendo l'HC-110 e tenendo conto che la Acros è sempre piuttosto veloce a svilupparsi direi che sia da aspettarsi un contrasto abbastanza elevato. Per altri rivelatori, D-76 per es, la Fuji fornisce anche curve caratteristiche e grafico contrasto/tempo di sviluppo che sicuramente danno molte più indicazioni su quale possa essere un tempo di partenza.

Se proprio dovessi usare l'HC-110 lo userei alla diluizione E (1+47) che in generale è più adatta alle pellicole veloci a svilupparsi e con densità massime potenzialmente elevate e vedrei che contrasto e quale sensibilità otterrei con 5' di sviluppo. Non scatterei prima di aver fatto un minimo di test.

Grazie delle indicazioni.
Sono dati importantissimi quelli che mi hai fornito.
Parlavo di hc110 perché è quello che ho in casa, ma chiaramente potrei trovare uno sviluppo che mi dia più informazioni sul contrasto, quindi come suggerisci te.

Approfondirò maggiormente il discorso delle curve per lo sviluppo con i diversi rivelatori.

preso dall'entusiasmo ho acquistato il microphen in polvere da diluire.
ma approfondendo il discorso, alla fine, sembra che il microphen non sia troppo indicato, date le caratteristiche della Acros.

allora la mia domanda è:
dato che era una seduta di ritratti in luce naturale e che ho cercato di mantenere una corretta esposizione sulla pelle della modella, con cosa sviluppereste la pellicola?

oltre al microphen, in questo momento ho solo l'HC110 ma posso aspettare e reperire anche altro, non è un problema.

purtroppo non ho fatto prove prima di questa seduta e non vorrei buttare tutto il lavoro fatto fin qui con la modella.

grazie a tutti.

Ciao Elettrico,
Le informazioni che dai sono troppo scarne per darti un'indicazione sensata.

Cosa intendi per esposizione corretta per la pelle della modella?
Che incarnato aveva la modella?
Quale evidenza del dettaglio ti aspetti?
Luce naturale come? Al sole, mezza al sole, in ombra?