GBG
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Re: GBG
Bellissimo: sotto il tuo commento vedo un banner uno pubblicitario con la foto della Terra presa da lontano. Nulla è per caso
Non sono sicuro se la lontananza è tra i nostri pareri, dal vaporetto in sè, tra le due o che altro... Felice di leggere nel caso il tuo punto di vista!
Non sono sicuro se la lontananza è tra i nostri pareri, dal vaporetto in sè, tra le due o che altro... Felice di leggere nel caso il tuo punto di vista!
Re: GBG
nell'interessante intervista di YT di cui sopra GBG esprime alcuni concetti, tra cui quello della foto della macchina, che ha raccontato anche al sottoscritto, ma devo dire in modo abbastanza formale. I giudizi sulle macchine e sui fotografi a cui si prestato a Luzzara, e che solo in parte ho pubblicato nell'intervista, erano molto più 'intimi' e se vogliamo anche liberatori. Quello che mi ha detto delle ottiche per Leicaflex e per Nikon F, ad esempio, sono stati molto decisi e se vogliamo duri (a favore delle ottiche Leitz, tanto per intenderci), e credo che difficilmente in un filmato si lascerebbe andare a giudizi così 'tranchant'.
Anche perchè, a mio parere, la maggior parte dei critici e intervistatori d'oggi, non saprebbero neanche di che cosa si parla...
Pierpaolo
Anche perchè, a mio parere, la maggior parte dei critici e intervistatori d'oggi, non saprebbero neanche di che cosa si parla...
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Re: GBG
Ciao Alberto!
Ho una grande considerazione per il lavoro documentario di GBG, specialmente per le tematiche tanto a lungo ed insistentemente considerate. Mi da, invece, fastidio la grossolanità con cui parla di ciò che non lo interessa.
Potrei dire, facendo una parodia, che la fotografia è assolutamente inadatta come mezzo per documentare e non capisco questi vecchietti che si ostinano a farlo (scoppiazzandosi l'un l'altro) e che, vista l'incapacità del mezzo di documentare alcunché, ogni fotografo dovrebbe smettere di dedicarsi alla documentazione per dedicarsi all'arte pura; arte pura per la quale lo strumento fu originariamente creato... Avrei anche la storia dalla mia parte. Ahahha!
Ho una grande considerazione per il lavoro documentario di GBG, specialmente per le tematiche tanto a lungo ed insistentemente considerate. Mi da, invece, fastidio la grossolanità con cui parla di ciò che non lo interessa.
Potrei dire, facendo una parodia, che la fotografia è assolutamente inadatta come mezzo per documentare e non capisco questi vecchietti che si ostinano a farlo (scoppiazzandosi l'un l'altro) e che, vista l'incapacità del mezzo di documentare alcunché, ogni fotografo dovrebbe smettere di dedicarsi alla documentazione per dedicarsi all'arte pura; arte pura per la quale lo strumento fu originariamente creato... Avrei anche la storia dalla mia parte. Ahahha!
Re: GBG
aaaaaaaah! non ce l'avevi col vaporetto ...la parodia è ragionevole, ma tu sei uno screanzato.
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Re: GBG
Screanzato! Sì! Sì!
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Re: GBG
Beh, B.Gardin è un artista della fotografia e su questo credo nessuno potrà esprimere parere contrario lui, in quanto artista, può permettersi di non definirsi tale...
Interessante, pure, che questa discussione sia divenuta anche più animata delle due -opache e polverose- in ricordo di Fulvio Roiter (chi è?).
Però che (pur parodiando) un fotografo attivo, bravo e capace come Calabresi affermi che la fotografia non sia (anche) documentaria, mi colpisce non poco (ma assai probabilmente la notte trascorsa quasi insonne mi ha rallentato le sinapsi).
Quasi che le immagini del bravo e sfortunato Harry Burton non siano contemporaneamente una rigorosa, oggettiva documentazione e nello stesso tempo, artisticamente validissime?
Ed Ernst Salomon con la sua Ermanox? (giusto per restare nella solita domanda: "con quale macchina hai realizzato questa bella foto"?)
Ed Arthur Fellig?
O, per andare indietro nel tempo, Roger Fenton con il suo "Photographic Van"?...
Non c'è arte e documentazione, nello stesso tempo in quella tremenda foto scattata in Crimea: "The Valley of the Shadow of Death"? In essa, la morte si intuisce: un campo pieno di palle di cannone sparate... e nemmeno un cadavere, tutti già rimossi e gettati nelle fosse comuni scavate poco distante.
Un precedente interessante alle immagini pure orrendamente artistiche e documentarie nello stesso tempo, scattate da M. Brady e dai suoi assistenti durante la Guerra Civile Americana dopo il fatto di Antietam, con quei morti, anche in primo piano, gonfi, sfracellati, con gli occhi sbarrati...
Infine, parere mio, un artista -quale B. Gardin indubbiamente è- può permettersi giudizi anche tranchant, può anche giudicare colleghi ed immagini, come pure gli apparecchi foto che gli piacciono o no.
Gli consento anche -se lo volesse- d'essere incoerente; altrimenti, che artista sarebbe?
Buona giornata,
E.L.
Interessante, pure, che questa discussione sia divenuta anche più animata delle due -opache e polverose- in ricordo di Fulvio Roiter (chi è?).
Però che (pur parodiando) un fotografo attivo, bravo e capace come Calabresi affermi che la fotografia non sia (anche) documentaria, mi colpisce non poco (ma assai probabilmente la notte trascorsa quasi insonne mi ha rallentato le sinapsi).
Quasi che le immagini del bravo e sfortunato Harry Burton non siano contemporaneamente una rigorosa, oggettiva documentazione e nello stesso tempo, artisticamente validissime?
Ed Ernst Salomon con la sua Ermanox? (giusto per restare nella solita domanda: "con quale macchina hai realizzato questa bella foto"?)
Ed Arthur Fellig?
O, per andare indietro nel tempo, Roger Fenton con il suo "Photographic Van"?...
Non c'è arte e documentazione, nello stesso tempo in quella tremenda foto scattata in Crimea: "The Valley of the Shadow of Death"? In essa, la morte si intuisce: un campo pieno di palle di cannone sparate... e nemmeno un cadavere, tutti già rimossi e gettati nelle fosse comuni scavate poco distante.
Un precedente interessante alle immagini pure orrendamente artistiche e documentarie nello stesso tempo, scattate da M. Brady e dai suoi assistenti durante la Guerra Civile Americana dopo il fatto di Antietam, con quei morti, anche in primo piano, gonfi, sfracellati, con gli occhi sbarrati...
Infine, parere mio, un artista -quale B. Gardin indubbiamente è- può permettersi giudizi anche tranchant, può anche giudicare colleghi ed immagini, come pure gli apparecchi foto che gli piacciono o no.
Gli consento anche -se lo volesse- d'essere incoerente; altrimenti, che artista sarebbe?
Buona giornata,
E.L.
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)
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Re: GBG
La creazione artistica, non solo fotografica, è essa stessa documento.
Può esistere qualcosa che sia documento senza esser arte, ma non il contrario.
Può esistere qualcosa che sia documento senza esser arte, ma non il contrario.
Nicola
Meglio farlo, e poi pentirsi, che rimpiangere di non averlo fatto.
Meglio farlo, e poi pentirsi, che rimpiangere di non averlo fatto.
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