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gianluca

Inviato: 24/06/2012, 8:18
da glucamura
salve a tutti e ben trovati :D
ho 42 anni e fotografo con continuità da quando ne avevo 16 e comprai la mia prima reflex, una yashica fx3 2000 col 50 f1.9.
sono tradizionalista convinto, non solo in fotografia; mi piacciono le cose che durano, che si conservano nel tempo. Non sono restio al progresso, ma non prendo per progresso ogni cosa nuova.
Il digitale mi ha permesso di acquistare a relativo basso prezzo delle ottiche zeiss prima solo ammirate con cui mi diletto nel paesaggio naturale, nel ritratto.
Uso molto la Velvia 50 ma scatto anche qualche negativo colore, solo per lasciare qualche negativo ai posteri, che lo stamperanno come meglio crederanno, ma sicuramente meglio di un file perso..

Re: gianluca

Inviato: 24/06/2012, 8:49
da Silverprint
Benvenuto Gianluca! :)
glucamura ha scritto:... Mi piacciono le cose che durano, che si conservano nel tempo. Non sono restio al progresso, ma non prendo per progresso ogni cosa nuova.
...Scatto anche qualche negativo colore, solo per lasciare qualche negativo ai posteri, che lo stamperanno come meglio crederanno, ma sicuramente meglio di un file perso..
Riflessioni in pillole, ma importanti, che condivido.

gianluca

Inviato: 24/06/2012, 10:58
da etrusco
Benvenuto ...


Etrusco.

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Re: gianluca

Inviato: 24/06/2012, 12:53
da claudio44
Ciao e benvenuto.. ti immagini se, per assurdo, il digitale l'avessero usato 100 anni fa? Ora non avremo più nulla di quell'epoca, strade, persone paesaggi.. l'unica cosa che ci farebbe avere un'idea sarebbero i quadri

Re: gianluca

Inviato: 24/06/2012, 13:55
da chromemax
ti immagini se, per assurdo, il digitale l'avessero usato 100 anni fa? Ora non avremo più nulla di quell'epoca,
Ma per favore...

Re: gianluca

Inviato: 24/06/2012, 16:21
da glucamura
sicuramenti a certi livelli gli archivi, non solo fotografici, sanno come conservarli nel tempo, rinnovando di volta in volta, al passo con la tecnologia. quella che è meno sicura, usando il digitale, e la conservazione degli scatti amatoriali; quanti hanno la briga di seguire nel tempo un file? alla fine una busta di negativi dentro la scatola delle fotografie del nonno, scattate nel dopoguerra e lasciate lì senza troppo curarsene, a oggi sono arrivate. Molti scatti che avevo fatto in digitale li ho già persi, sicuramente per mia negligenza, ma anche per il fatto che è sicuramente più complicato stargli dietro.. un rullino di dia lo metti lì e te lo scordi fin quando non vorrai rivederlo, anzi, meno lo vedi e più dura..
comunque non sono contrario al digitale, solo non ho la pazienza, nè la voglia, di stare dietro alla conservazione dei files. Quando non mi va di fotografare ma solo di fare qualche scatto da condividere subito, uso una compattina della Sony con sensore 16 mega e una simpatica ottica zeiss che grazie al processore rende discrete immagini, anche stampate passano.. speriamo durino nel tempo.

gianluca

Inviato: 24/06/2012, 16:49
da etrusco
Non sono molto d'accordo ...

Una foto caricata sui server di flickr o di google credo sia 'abbastanza' al sicuro ...

Avete mai sentito parlare di ridondanza, sistemi raid, disaster recovery, ...

Poi certo ci sono sempre i disastri nucleari , le guerre atomiche e gli tsunami.

Un conto è un hard disk USB commerciale un conto è un sistema professionale di archiviazione dati.

Sapete le mappe google a pagamento che Sla garantiscono ? 99.99% di uptime, cade un nodo e ne parte un secondo in automatico. (Sla = garanzia che il servizio funzioni)


dire che se 100 anni fa ci fosse stato il digitale oggi non avremmo nulla mi sembra oggettivamente esagerato.


Etrusco.

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Re: gianluca

Inviato: 24/06/2012, 17:20
da glucamura
sarà pure sicuro.. ma sicuro in mani d'altri. le foto di mio nonno stanno al "sicuro" nella scatola di latta di mio nonno.. e con quelle i negativi, perfetti, di 50 anni fa.

non è questione solo pratica, ma di stile, di scelte.

Re: gianluca

Inviato: 24/06/2012, 18:26
da franny71
speriamo non piova, non ci sia umidità ecc.
io ho un'archivio digitale creato negli anni, utilizzo un NAS con 3 HD in raid 1, più HD del PC. ogni mese masterizzo una copia DVD che tengo in altro luogo.
io non faccio nulla, ci pensa il NAS per me.
non sarà sicuro come il server di google, ma per ora non ho avuto problemi di perdita di dati, anche se mi è partito un HD 3 anni fa.

Re: gianluca

Inviato: 24/06/2012, 18:56
da claudio44
chromemax ha scritto:
ti immagini se, per assurdo, il digitale l'avessero usato 100 anni fa? Ora non avremo più nulla di quell'epoca,
Ma per favore...
ne parliamo tra 100 anni per adesso posso solo dire che ho moltissime fotografie di 120 anni fa anche stereoscopiche, e per salvarle dalla perdita non ho avuto bisogno di rimasterizzarle una volta ogni due anni, cioè circa 60 volte, e nemmeno ho dovuto impegnare nel lavoro di salvataggio 6 generazioni a cui avrei dovuto chiedere (dal futuro) il "favore"

Re: gianluca

Inviato: 24/06/2012, 19:06
da franny71
entrata "col botto" gluca....

gianluca

Inviato: 24/06/2012, 19:56
da etrusco
Se per voi una scatola di latta è un luogo sicuro allora alzo le mani ... Per me la sicurezza è una cosa seria, fa parte del mio lavoro !


Etrusco.

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Re: gianluca

Inviato: 24/06/2012, 20:44
da chromemax
ho moltissime fotografie di 120 anni fa anche stereoscopiche, e per salvarle dalla perdita non ho avuto bisogno di rimasterizzarle una volta ogni due anni
Peccato non lo sapessero quelli della NASA, che per fare "spazio" hanno buttato, tra altro, una parte dell'archivio foto-cine-videogafico delle missioni Gemini e Apollo.
L'essere appassionati non deve farci mettere da parte la logica e il buon senso :)

Re: gianluca

Inviato: 24/06/2012, 22:53
da claudio44
quelli della nasa devono essere pazzi, sai quanto gli sarebbe costato tenerli in uno stanzone, comuque cose simili ( si fa per dire) sono state fatte anche da noi, alla rai, ad es. cancellarono tutte le puntate di "nicolino e la nonna del corsaro nero" con bice valori e piero de vico :) , comunque ecco in quale involurco mi sono giunte circa 15 diapositive steroscopiche ( e in altri due altre 30):
Immagine
By teramene at 2010-08-31
uno scatolo di cartone che ha custodito 15 diapositive in vetro, in vetro :( ,; è stato sufficiente a proteggerle per 120 anni e da due guerre mondiali e anche dal viaggio che hanno fatto da Parigi fino a Napoli ( con chissà quali tappe intermedie), dove l'ho comprate in un mercatino dell'antiquariato che si tiene all'aperto.. sembra incredibile, ma di oggetti del genere ce ne sono a migliaia

Re: gianluca

Inviato: 24/06/2012, 23:07
da Silverprint
In effetti alcuni storici, almeno qualche anno fa, si sono posti il problema.
Non in relazione agli archivi istituzionali o professionali, in verità; questi presumibilmente riceveranno (almeno in buona parte) cure adeguate. Si sono posti il problema riguardo a tutte quelle immagini modeste o quotidiane, più o meno familiari, che per un centinaio d'anni hanno fornito informazioni preziose per certi tipi di studi (costume, micro-storia, etc...).
Avevano ragione? All'epoca, solo qualche anno fa, credo che la preoccupazione potesse essere giustificata, ora ho i miei dubbi. Il quantitativo di immagini che circola attualmente è di svariati ordini di grandezza maggiore: si scatta a go-go, mentre un tempo era un operazione riservata agli eventi salienti; si sono diffusi i vari social network e vari archivi condivisi, e l'eventuale preoccupazione ha sicuramente spinto a conservare più immagini. Forse gli studiosi di micro-storia del futuro non frugheranno mercatini e soffitte, ma google... ;)

Re: gianluca

Inviato: 25/06/2012, 11:33
da glucamura
dai, mi sembra pacifico che una volta ottenuto il negativo, la conservazione dello stesso sia molto più semplice della conservazione nel tempo (per carità, sicuramente possibile) dei files. mia nonna, per far arrivare ad oggi le foto fatte negli anni '50 (e qualcuna pure prima) non ha dovuto fare nulla: ritirato il rullino portato dal fotografo 60 anni fa, lo ha messo, insieme a tanti altri, dentro una grossa scatola di latta dei biscotti; e là stanno ancora. Le dia del viaggio di nozze dei mie genitori, scattate con kodakchrome 25, proiettate oggi sono ancora splendenti :D
Adesso ditemi se la maggior parte delle persone che scattano oggi in digitale avranno le loro foto nel futuro.. non fate i conti solo con chi è un fotoamatore evoluto, pensate a tutti. Ad esempio, ieri, sono stato al battesimo del figlio di mia cugina e tutti avranno scattato con le loro digitali un centinaio di foto ciascuno.. io ho semplicemente fatto un rullo, neanche finito, scattando con la mia contax, sonnar 85, distagon 35. stamperò in 20x30 alcuni scatti e consegnerò loro i relativi negativi. Sono pronto a scommettere quali foto, del migliaio fatte in quel giorno, resteranno loro non dico fra 100 anni, ma anche fra soli 30. Poi se fra tutti, ci fosse stato un fotoamatore evoluto che scattando in digitale si preoccupa pure di conservargli il file per una cinquantina d'anni.. per carità, tutto è possibile. Ma di certo più complicato e dubbio.

Re: gianluca

Inviato: 25/06/2012, 11:48
da glucamura
il problema al limite è con le dia, per causa delle muffe che si possono formare se non conservate in ambiente idoneo. ma comunque, in un futuro ancora più che oggi, sarà possibile ricavare informazioni anche da una dia danneggiata; e poi, chi scatta dia abitualmente, dopo poco tempo, impara anche a conservarle. non mi sembra invece che tanti fotografi amatoriali che usano il digitale si stiano seriamente preoccupando dell'archiviazione.. li vedo piuttosto "presi" dall'uscita dell'ultimo modello di reflex, a correre dietro ai megapixel.. poi capitano una sera a cena.. gli proietti 36 velvia50 scattate con ottiche zeiss e cavalletto.. e ti gusti oltre che le dia anche le loro facce.. ehehehehehhe :D

Re: gianluca

Inviato: 25/06/2012, 11:56
da franny71
glucamura ha scritto:il problema al limite è con le dia, per causa delle muffe che si possono formare se non conservate in ambiente idoneo. ma comunque, in un futuro ancora più che oggi, sarà possibile ricavare informazioni anche da una dia danneggiata; e poi, chi scatta dia abitualmente, dopo poco tempo, impara anche a conservarle. non mi sembra invece che tanti fotografi amatoriali che usano il digitale si stiano seriamente preoccupando dell'archiviazione.. li vedo piuttosto "presi" dall'uscita dell'ultimo modello di reflex, a correre dietro ai megapixel.. poi capitano una sera a cena.. gli proietti 36 velvia50 scattate con ottiche zeiss e cavalletto.. e ti gusti oltre che le dia anche le loro facce.. ehehehehehhe :D
non mi pare che tutti i fotoamatori sappiano come archiviare le loro pellicole, spesso le vedo ancora nelle buste consegnate dai laboratori...
quindi non trovo molta differenza in questo.
chi vuole, sa trovare il modo di conservare le proprie cose, siano esse analogiche o digitali.
considero la discussione esaurita da parte mia, oltre che un potenziale flame, quindi non interverrò più. :-h

Re: gianluca

Inviato: 25/06/2012, 12:18
da glucamura
ma quale flame ??? ma scherzi? se pensi che conservare un file per 50 anni comporti la stessa difficoltà della conservazione di un negativo.. allora o prima tutti erano bravi (compresa mia nonna che di foto non conosce nulla..) o adesso tutti incapaci.. visto che tolti pochi, la maggior parte dei fotoamatori comuni che scattano in digitale, già si sono persi i files di soli 10 anni fa.

comunque come biglietto da visita credo possa bastare.. ;-)

Re: gianluca

Inviato: 25/06/2012, 13:03
da chromemax
se pensi che conservare un file per 50 anni comporti la stessa difficoltà della conservazione di un negativo.. allora o prima tutti erano bravi (compresa mia nonna che di foto non conosce nulla..) o adesso tutti incapaci.. visto che tolti pochi, la maggior parte dei fotoamatori comuni che scattano in digitale, già si sono persi i files di soli 10 anni fa.
Visto che nessuno è in grado di sapere cosa ci sia nella testa degli oltre 7 miliardi di persone che vivono in questo mondo e dato che senza un campione statistico serio, in cui non sono contemplati nonni, amici, conoscenti e cugini degli amici, non si arriva a nessuna conclusiona seria di questo discorso, io direi che ognuno usando la propria intelligenza e buon senso è in grado di prendere le migliori decisioni riguardo la conservazione delle proprie fotografie, lasciando perdere quelle degli altri.
Grazie

Re: gianluca

Inviato: 25/06/2012, 13:51
da glucamura
il tempo sarà giudice

Re: gianluca

Inviato: 25/06/2012, 18:23
da claudio44
dovremo spostare questa presentazione in etica e filosofia o in open, però secondo me si fa un errore di fondo.. si confronta un file sul quale tutti concordano che per essere salvato ha bisogno di molte copie, con un negativo o stampa, senza che però questo sia copiato nemmeno una volta, è sbagliato, se vogliamo fare un confronto dobbiamo prendere un negativo o stampa e un file digitale e senza copie vedere quali tra i due danno maggiore affidabilità nel tempo.. la risposta la conosciamo, anche secoli per i negativo pochi anni per il file digitale, perchè è fragile il supporto su cui si trova, diversamente sarebbe come far fare una corsa in cui un corridore corre gli 800 contro altri 4 che corrono la stessa distanza ma con la staffetta, chi arriva prima e meglio?
Però anche in una situazione del genere si può arrivare al paradosso della stafetta sui 20 km ( l'ho inventato io :| ) dove il corridore singolo arriva al traguardo con il testimone, magari stremato e stanco, mentre il testimone, cioè l'informazione, non giunge, o difficilmente giunge, al traguardo con la staffetta perchè nei 20 km è stato passato da un corridore all'altro ogni 100 metri, con il rischio di perderlo o dannegiarlo.. conclusione.. il file digitale è più sicuro e mantiene intatte le sue informazioni nei brevi periodi, grazie alle copie, ma nei lunghi o lunghissimi periodi i passaggi, le copie, devono essere talmente tante che il rischio di perdita o danneggiamenti diventa elevatissimo, cosa che non succede con l'informazione contenuta in un supporto reale, che dura quanto dura il supporto, anche se si consuma con il tempo

gianluca

Inviato: 25/06/2012, 20:50
da etrusco
Concordo che la discussione vada spostata

L'esempio che hai fatto non mi trova d'accordo ... Perché mai dovresti perdere informazioni ? Non stai mica applicando un algoritmo di compressione stai facendo una copia ... Hai una sequenza ordinata di 0 ed 1 e la copi... Non hai perso informazione !

Diverso se invece comprimi il contenuto o lo converti in un formato diverso, allora si hai ragione.

Però spostiamoci altrove, qui ci si presenta


Etrusco.

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Re: gianluca

Inviato: 25/06/2012, 22:27
da claudio44
sono i tanti passaggi che rendono fragile il sistema nei lunghi periodi, basta uno che non funziona, o semplicmente non è effettuato per dimenticanza o altro, e la catena si spezza, in realtà informazioni veramente importanti dovrebbero essere registrate su un supporto duraturo.. mi ricordo la sonda pioneer 10 , lanciata credo negli anni 70, questa aveva al suo interno un disco con delle informazioni sulla Terra e esseri umani, musica e altro; gli scenziati della nasa misero il tutto su un disco di alluminio placcato oro, proprio per evitare il deterioramento ( ovviamente lì non ci potevano essere copie); i file digitali possono durare moltissimo, ma non con i supporti attualmente utilizzati, e questo lascia presagire, nell'arco dei decenni causa delle innumerevoli copie necessarie, la possibiltà concreta della loro perdita.. certo per evitare problemi si potrebbero incidere su terracotta, in fondo se conosciamo la scrittura cuneiforme dei sumeri di 6.000 anni fa lo dobbiamo al supporto che hanno usato :)