Gionny ha scritto:
Perché no? Una volta preso atto che il sistema zonale non si può applicare liberamente con i rullini perché non si può alterare ad hoc lo sviluppo di ogni singolo scatto (caso delle pre-esposizioni a parte), mi diventa quasi ovvio pensare di capire solo quanta luce c'è in scena, e l'uso di un tono standardizzato mi pare un buon espediente.
Se misuro la luce incidente faccio proprio questo. Misuro la luce che raggiunge la scena e l'intensità della luce riflessa dalle varie superfici fa il resto (se si scatta a colori poi ci saranno anch'essi a definirmi ulteriori aspetti della foto). Allo stesso modo se misuro la luce riflessa da un cartoncino grigio medio l'esposimetro mi darà una coppia di parametri (o un valore EV) standardizzati che mi diranno indirettamente quanta luce c'è, poi (tolto il cartoncino) saranno i toni presenti nella scena a generare tutti i chiaro-scuri necessari a descrivere l'immagine (se voglio fare compensazioni è un'operazione a parte).
I problemi sorgono quando non hai il cartoncino o non lo puoi usare perché si dovrà cercare un tono medio con lo spot o calcolare eventuali compensazioni se il tono medio non c'è, oppure applicare altre tecniche.
Ma dici che non puoi applicare il sistema zonale liberamente solo perché non vuoi... perché in realtà, utilizzando rulli separati, puoi abbinare ogni singola scena ripresa ad una modalità di sviluppo che porterà a differenti risultati. Quando dici che misurando la luce incidente, misuri la quantità di luce che raggiunge la scena è vero, però così facendo non misuri i diversi contrasti della scena, che non sono dovuti solo alla luce che raggiunge la scena, ma piuttosto alla luce riflessa dalla scena, che può essere altissima o bassissima e non vedo perché non tenerne conto. In altre parole, misurando la scena con un tono medio, si rischia che le parti scure e chiare vengano registrate dalla pellicola (o dal sensore) solo come nero o bianco. Come già detto, hai letto il 3d "Lezioni di Fotografia"?
graic ha scritto:Gionny ha scritto:
Metà nel senso di 50% bianco e 50% nero mescolati assieme (o qualsiasi altro colore preso agli estremi per ottenere l'intensità media).
Spero almeno di ave reso un'idea migliore di come la penso.
Per rendere migliore l'idea prova a spiegare perchè 50 e 50 fa giusto 18
persirex ha scritto:ed è un punto che ha una riflettanza della luce esattamente a metà (in una scala geometrica) tra il "nero" e il "bianco".
La media geometrica tra 100 e zero è ancora zero
Come detto non si sa se il 18% sia venuto fuori proprio da quello, ma è l'ipotesi più accreditata; e comunque non ho mai detto che il nero fosse 0 e il bianco 100: sono dell'idea che qualcuno, traendo spunto da dati sperimentali (quindi prendendo molte riflettanze a caso), sia arrivato attraverso media geometrica al dato del 18%, e che poi questo si sia affermato come universalmente riconosciuto. Ma è pur sempre un fattore di taratura che poco o nulla incide per le esposizioni....
A dir la verità Wikipedia riporta questo come dato per il grigio medio (non so se è affidabile o no, ma c'è la bibliografia):
As early as 1903, middle gray was defined as the geometric mean intensity between a white and a black intensity that are in a ratio of 60:1.[7] That is equivalent to 12.9% of the white intensity.
7^ Daniel Coit Gilman, Harry Thurston Peck, and Frank Moore Colby (1903). The New International Encyclopædia. Dodd, Mead and Company.

Matteo