
Il mio intervento non era un obiezione al tuo: ho sfruttato solo il tuo incipit per dire altro (di lì il fuori tema).
Il mio discorso guarda altrove.
E' solo la punta dell'iceberg, basti vedere come evolvono queste discussioni: la fotografia è così legata a stili convenzionali (anche i più audaci e innovativi intendo) e ad analisi stereotipate e irrazionali, vecchie di due secoli, da divenire essa stessa un continuo cliché e continuare ad evolversi su queste "solide basi" al punto che ad oggi stravolgerle non basta più.
A mio parere c'è bisogno, incamerato quanto più possibile dalla storia, di ricominciare da zero ed inserirsi in quei piccolissimi spazi dove le convinzioni e le convenzioni hanno grossolanamente appiccicato teorie discutibili.
Non chiedermi quali perché l'ultima volta che ho affrontato un discorso del genere ho discusso animatamente col boss.
Come fare? Dobbiamo riparlarne tra un pò perché, pur studiando quotidianamente questi temi e tentando di cercare nuove strade percorribili, la mia noiosissima, faticosa, spesso pretenziosa ricerca fotografica è ancora troppo immatura e in costante divenire.
Secondo me - probabilmente dirò anche una banalità o cose scontate ma alla luce degli interventi letti finora non mi sembra - c'è bisogno di un' indagine approfondita che esuli totalmente dai libri di fotografia e trovi spazio altrove.
Anche perché sui libri si fanno ottime ricerche e si trovano anche le ispirazioni e i principi da innovare, ma le intuizioni originali sono inedite per definizione.
Ed ecco perché, talvolta, alle certezze di certi eruditi preferisco l'ingenua intraprendenza delle vergini menti degli ignoranti.
Ciao a tutti!
( Aho, ma invece di star sempre a dattilografare, che me so proprio rotto le palle, ce la faremo mai una buona volta ad organizzare e vederci di persona tutti insieme e magari discutere questi temi davanti ad una birra, possiamo parlare anche di [...] eventualmente... E disturbare chissà, anche Democrito, tanto da ubriachi tutto è lecito... Io un'idea ce l'avrei! )