i più grandi rappresentati ritrattisti e paesaggisti?
Moderatore: etrusco
Re: i più grandi rappresentati ritrattisti e paesaggisti?
Esatto proprio quello che intendevo! Non una classifica o affermare:"questo è meglio di quello".Solo farmi un elenco dei nomi che a voi piacciono di più e trovate più rappresentativi.
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- Pierpaolo B
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Re: i più grandi rappresentati ritrattisti e paesaggisti?
A parte Anselmo che va messo di default...
....e il Sella?
....come tralasciare il nostrano Vittorio Sella?
....e il Sella?
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Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.
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Re: i più grandi rappresentati ritrattisti e paesaggisti?
Considero Sella un'artista, Adams un'artigiano
Re: i più grandi rappresentati ritrattisti e paesaggisti?
per aggiungere qualche nome non ancora citato.
per il paesaggio
Michael Kenna
Axel Hutte
Nick Brandt
Per i ritratti:
Diane Arbus
Chuck Close
Irving Penn
Poi ci sono tutti quelli che sarebbe riduttivo classificare come paesaggisti o ritrattisti.....
per il paesaggio
Michael Kenna
Axel Hutte
Nick Brandt
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Diane Arbus
Chuck Close
Irving Penn
Poi ci sono tutti quelli che sarebbe riduttivo classificare come paesaggisti o ritrattisti.....
"Se il fotografo non vede, la macchina fotografica non lo farà per lui" - Kenro Izu
Re: i più grandi rappresentati ritrattisti e paesaggisti?
Grazie mille a tutti
Re: i più grandi rappresentati ritrattisti e paesaggisti?
Perchè un'artigiano?Pacher ha scritto:Considero Sella un'artista, Adams un'artigiano
- Silverprint
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Re: i più grandi rappresentati ritrattisti e paesaggisti?
Concordo con Pacher.
Vedi Watkins. Adams conosceva le sue immagini essendo stato per qualche tempo curatore della collezione del parco.
Anche le sue teorie sull'immagine devono troppo ad altre idee già superate al suo tempo. Così come il discorso sul pittorialismo che nel suo lavoro esce dalla porta per rientrare dalla finestra (solo formalmente aggiornato)...
A mio vedere si salvano i suoi ritratti in cui fece una ricerca originale, forse incompiuta e non a fondo da lui stesso capita.
In proposito mi pare che sia da fare un confronto con i ritratti di Ruff (come di altri contemporanei meno noti), che mi pare faccia un lavoro simile sulla mimica.
Vedi Watkins. Adams conosceva le sue immagini essendo stato per qualche tempo curatore della collezione del parco.
Anche le sue teorie sull'immagine devono troppo ad altre idee già superate al suo tempo. Così come il discorso sul pittorialismo che nel suo lavoro esce dalla porta per rientrare dalla finestra (solo formalmente aggiornato)...
A mio vedere si salvano i suoi ritratti in cui fece una ricerca originale, forse incompiuta e non a fondo da lui stesso capita.
In proposito mi pare che sia da fare un confronto con i ritratti di Ruff (come di altri contemporanei meno noti), che mi pare faccia un lavoro simile sulla mimica.
Re: i più grandi rappresentati ritrattisti e paesaggisti?
Mi sono sempre piaciuti tutti i rockers di Anton Corbijn!
Re: i più grandi rappresentati ritrattisti e paesaggisti?
Grazie mille a tutti e a tutti quelli che eventualmente risponderanno
- Pierpaolo B
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Re: i più grandi rappresentati ritrattisti e paesaggisti?
Pacher ha scritto:Considero Sella un'artista, Adams un'artigiano
Molto spesso l'artista si fonde con l'artigiano ritrovandosi artista e viceversa. La stessa etimologia racchiude il concetto.Silverprint ha scritto:Concordo con Pacher.
Vedi Watkins. Adams conosceva le sue immagini essendo stato per qualche tempo curatore della collezione del parco.
Anche le sue teorie sull'immagine devono troppo ad altre idee già superate al suo tempo. Così come il discorso sul pittorialismo che nel suo lavoro esce dalla porta per rientrare dalla finestra (solo formalmente aggiornato)...
A mio vedere si salvano i suoi ritratti in cui fece una ricerca originale, forse incompiuta e non a fondo da lui stesso capita.
In proposito mi pare che sia da fare un confronto con i ritratti di Ruff (come di altri contemporanei meno noti), che mi pare faccia un lavoro simile sulla mimica.
Sella s'è ritrovato artista postumo suo malgrado e penso inconsapevolmente.
Se contestualizziamo al tempo le attività degli artisti spesso ci si ritrova a reinterpretare inconsapevolmente gli intenti.
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