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Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 15/02/2018, 13:09
da Lollipop
Ok, mi sono deciso: dopo l'inoperatività di mesi della M8, ho deciso di metterla in vendita per finanziare l'acquisto della camera oscura.
E' stata una gestazione lunga e complicata, in preda all'indecisione sulle tre alternative: stampare analogicamente in proprio, stampare digitalmente sempre in proprio, continuare a commissionare fuori le (comunque poche) stampe.
L'ultima opzione, per quanto enormemente più comoda e, vista l'esigua quantità di stampe che commissiono, pure più economica, è stata superata per la sopraggiunta volontà di gestire il processo (nel bene e nel male) in autonomia. Insomma, la fotografia è solo in minima parte il "prodotto foto" ma è, a mio modesto avviso, il piacere di ottenerlo. La (ri)scoperta di amare ciò che si fa.
La soluzione all-digital, dopo scansione/duplicazione, mediante stampante più o meno con standard cosiddetti "fine art", pone davanti costi comunque importanti di start-up, "ebbrezza" alla meno uno e comunque imprevedibili problematiche relative all'approvigionamento di (carissime) cartucce e di ugelli più o meno intasati.
Pertanto chiedo a voi, analogisti smaliziati, una guida sulla scelta di tutti componenti necessari.
Il budget è presto detto: 1000 euro, cioè il ragionevole minimo ricavo dalla vendita della M8, al netto di commissioni della baia o di un commerciante (che non sta certo li per intrecciar canestri). Non è certo imperativo dar fondo al budget
Pertanto:
- ingranditore
- obiettivo
- focometro
- timer (so che molti fanno senza ma il mio approccio alla vita secondo standard mi impedisce l'approssimazione)
- attrezzatura varia

Specifiche, requisiti ed aspettative:
- solo bianco e nero
- stampa fino ad almeno 30x40 (ma minimo proprio)
- correzione delle linee cadenti ed eventualmente orizzontali (sono cose che abitualemte correggo in camera chiara)
- qualità ottica all'altezza delle lenti di ripresa (Leica, Hasselblad, Rollei, Contax)

Forza, dite la vostra. Qualunque cosa: nulla andrà perso o dimenticato. :)

Grazie.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 15/02/2018, 13:14
da Lollipop
PS preciso che lo spazio non manca: posseggo un cantinone di 30 mq, a qualche chilometro da casa mia, usato finora come magazzino delle mie cianfrusaglie e dove non arriva la giurisdizione di mia moglie. :)
Al netto delle cose già li ammassate, ho a disposizione una parete e il relativo spazio adiacente dove lasciare fissa e pronta all'uso l'attrezzatura. Diciamo 6x3 mt.
Manca però l'acqua corrente e scarico, disponibili invece nell'attigua area box.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 15/02/2018, 14:35
da Silverprint
Evviva!
Ottima decisione, saggia e pure di maggior soddisfazione. Meno pippe e più sostanza. :D

Se stabilisci la misura minima a 30x40 cm, a mio vedere già un Durst 605 è un po' piccino, sarebbe preferibile un 805.
Ti consiglio la testa colore. Non costa poco.

Ottiche Schneider Componon-S oppure Rodenstock Rodagon-N. Con un di questi, messo bene, vedrai quasi tutto quello che possono le tue lenti. Per quel qualcosa in più che valga la spesa c'è l'Apo-Componon 60, ma per ora, purtroppo, è fuori budget. Altre lenti considerate più pregiate in realtà sul BN non fanno differenze, per cui l'upgrade a metà sono soldi spesi male.

I focometri Paterson o gli altri noti funzionano e costano pochissimo.

Il timer meno pugnettoso che trovi, per es. un Durst Labotim va benissimo, però compra anche un metronomo che è davvero utilissimo.

Bacinelle e pinze in bamboo.

Luce rossa a led da 0,5w, ce l'ha Fotomatica.

Pannetto antistatico.

Ci vorrebbe un bel marginatore a 4 lame... ma sfori. :(

Basta, il resto ce l'hai.

Buon divertimento!

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 15/02/2018, 15:16
da Lollipop
Silverprint ha scritto:Evviva!
Ottima decisione, saggia e pure di maggior soddisfazione. Meno pippe e più sostanza. :D

Se stabilisci la misura minima a 30x40 cm, a mio vedere già un Durst 605 è un po' piccino, sarebbe preferibile un 805.
Ti consiglio la testa colore. Non costa poco.

Ottiche Schneider Componon-S oppure Rodenstock Rodagon-N. Con un di questi, messo bene, vedrai quasi tutto quello che possono le tue lenti. Per quel qualcosa in più che valga la spesa c'è l'Apo-Componon 60, ma per ora, purtroppo, è fuori budget. Altre lenti considerate più pregiate in realtà sul BN non fanno differenze, per cui l'upgrade a metà sono soldi spesi male.

I focometri Paterson o gli altri noti funzionano e costano pochissimo.

Il timer meno pugnettoso che trovi, per es. un Durst Labotim va benissimo, però compra anche un metronomo che è davvero utilissimo.

Bacinelle e pinze in bamboo.

Luce rossa a led da 0,5w, ce l'ha Fotomatica.

Pannetto antistatico.

Ci vorrebbe un bel marginatore a 4 lame... ma sfori. :(

Basta, il resto ce l'hai.

Buon divertimento!
Fantastico! Il metronomo l’ho già: da bassista quale sono, pur scarsissimo :), è dotazione standard.
Ottime segnalazioni, mi metto alla ricerca. Senza ansie compulsive però: contrariamente al vecchio adagio, il gioco è bello quando dura molto. :D

Grazie!

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 15/02/2018, 16:15
da ammazzafotoni
Bel progettino!

Non dimenticare la lavacarte... Un altro pezzo grosso, a meno che non ti arrangi.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 15/02/2018, 16:49
da Lollipop
ammazzafotoni ha scritto:Bel progettino!

Non dimenticare la lavacarte... Un altro pezzo grosso, a meno che non ti arrangi.
La lavacarte è già più problematica data la mancanza di acqua corrente e scarico.
Pensavo quindi, nelle more di una soluzione che ancora non ho ancora focalizzato, di stampare su carta politenata con lavaggio in un vascone. Per la baritata si vedrà.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 15/02/2018, 18:56
da Pierpaolo B
Ben venduta la M8.... è stata un diversivo per arrivare alla m9 e comunque a quei prezzi c'è di meglio a meno su cui montare gli stessi vetri.
Un 805color ti da una bella botta al budget....
....io (intanto) starei su un gradino inferiore tanto per assaggiare il sapore della CO poi si vedrà. Il 30x40 in ogni caso ci esce senza problemi.....
...e comunque di stampone non è che se ne facciano a dozzine... già il 30x40 è una bella misura.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 15/02/2018, 19:15
da Lollipop
impressionando ha scritto:Ben venduta la M8.... è stata un diversivo per arrivare alla m9 e comunque a quei prezzi c'è di meglio a meno su cui montare gli stessi vetri.
Mica vorrai parlarmi anche tu delle Sony?? :)
Sensori tamarri per fotografi croppisti.
Detto dai piu: per il colore meglio della M8 c'è solo la M9, per il b/n meglio della M8 che solo ma Monochrom.
Detto da me, per quel che vale, la M8 è stata la miglior digitale che abbia mai avuto, il resto compete degnamente con l'iPhone X.
Un 805color ti da una bella botta al budget....
....io (intanto) starei su un gradino inferiore tanto per assaggiare il sapore della CO poi si vedrà. Il 30x40 in ogni caso ci esce senza problemi.....
...e comunque di stampone non è che se ne facciano a dozzine... già il 30x40 è una bella misura.
Dimmi dimmi :)

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 15/02/2018, 21:22
da Pierpaolo B
Lollipop ha scritto:Dimmi dimmi :)
....per me il 605 color come partenza è un bell'andare....
L'805 è un ingranditore ottimo ma costa soprattutto se completo.
Come primo ingranditore il 605 è già "evoluto". Ho visto tanta gente partire in tromba comprando cose professionali per poi capire che la stampa non era un gioco gradito.
Se vuoi fare stampe grandi il 605 non ha grossi limiti se giri la testa e stampi a pavimento..... ti servono solo un tavolo tosto e delle buone ginocchiere.
L'805 arriva al 50x60 tirato per il collo e senza marginatore.... ma a quell'altezza gli serve un tavolo tosto pure a lui. Il 605 è piu ballerino ma rimedi ottimamente con una staffa al muro (nel caso ce ne fosse bisogno)

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 15/02/2018, 22:36
da Lollipop
impressionando ha scritto: Ho visto tanta gente partire in tromba comprando cose professionali per poi capire che la stampa non era un gioco gradito.
Il tuo è un warning sempreverde e assolutamente pertinente, per il quale ti ringrazio. Quella della stampa analogica è una cosa su cui sto meditando da settimane e mi sono domandato più volte se questa è pura fregola o qualcosa che potrò poi gestire con il tempo a disposizione.
La mia “produzione” è e rimarrà prevalente digitalizzata ma siccome, anche per puro caso, ogni tanto arriva uno scatto buono... ecco... quello vorrei curarlo e stamparlo a dovere, anche se ci volessero giorni per arrivare al risultato desiderato, per poi magari godermelo appeso in casa. Da qui il desiderio di un formato adatto allo scopo.
....per me il 605 color come partenza è un bell'andare....
L'805 è un ingranditore ottimo ma costa soprattutto se completo.
Come primo ingranditore il 605 è già "evoluto".
Se vuoi fare stampe grandi il 605 non ha grossi limiti se giri la testa e stampi a pavimento..... ti servono solo un tavolo tosto e delle buone ginocchiere.
L'805 arriva al 50x60 tirato per il collo e senza marginatore.... ma a quell'altezza gli serve un tavolo tosto pure a lui. Il 605 è piu ballerino ma rimedi ottimamente con una staffa al muro (nel caso ce ne fosse bisogno)
Il tavolo non è un problema: userei quello in ferro con piano in legno da 4 cm che ospitò in passato il... trapano a colonna :)
Onestamente ne so così poco sugli ingranditori che ho davvero molta difficoltà ad orientarmi. Quel poco che so è che una testa a colori, per la luce diffusa e i filtri colore incorporati e regolabili, permette maggiore versatilità di una b/n a solo condensatori e che la giusta attenzione va posta, ovviamente, sugli obiettivi. Due peraltro.
Come scrivevo prima, non voglio gettarmi sul primo ingranditore che mi capita sotto il naso. Voglio usare le vostre preziose e gradite segnalazioni per informarmi e provare a capire.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 15/02/2018, 23:09
da Bludiprua
Silverprint ha scritto:Evviva!
Per quel qualcosa in più che valga la spesa c'è l'Apo-Componon 60, !
Orpo, a parte trovarla, ma costa una cifra enorme per un'ottica da ingrandimento!
Li vale tutti?

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 15/02/2018, 23:13
da Bludiprua
impressionando ha scritto:
Lollipop ha scritto:Dimmi dimmi :)
....per me il 605 color come partenza è un bell'andare....
L'805 è un ingranditore ottimo ma costa soprattutto se completo.
Valuta anche il Durst M800, progenitore del M 805, secondo me macchina molto onesta anche se più spartana.
Il 30x40 manco lo sente, io sono arrivato al 40x50 tranquillamente senza artifizi strani, oltre non sono mai andato.
Mi sembrava ci fosse qualcosa nel mercatino, ma vado a memoria (scarsa).

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 16/02/2018, 1:06
da Silverprint
Bludiprua ha scritto:Orpo, a parte trovarla, ma costa una cifra enorme per un'ottica da ingrandimento!
Li vale tutti?
È soggettivo. Però un po' differenza si vede già dal 24x30. Sul 50x50 si vede di più, se vuoi ingrandire oltre è quasi necessario, perché con ottiche più normali sarebbe necessario chiudere troppo il diaframma per compensare la curvatura di campo e la diffrazione ne comprometterebbe la qualità.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 16/02/2018, 9:25
da Pierpaolo B
Per quanto riguarda l'acqua non ti preoccupare....
....sono anni che nella mia CO non ho l'acqua e quando l'avevo mi faceva perdere un sacco di tempo.
Metto le stampe in un secchio e alla fine porto tutto in casa a lavare.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 16/02/2018, 9:32
da ammazzafotoni
Concordo col M605 quale prima scelta, con cui personalmente non sono ancora arrivato al 30x40. C'è comunque un accessorio, il "sirioar", che, a trovarlo e a prezzi umani, allunga la colonna fino a stamparci fogli da 50cm. Personalmente tutta questa "ballerinità" non ce l'ho riscontrata, il piano è pesante e la testa color leggera.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 16/02/2018, 9:34
da Lollipop
impressionando ha scritto:Per quanto riguarda l'acqua non ti preoccupare....
....sono anni che nella mia CO non ho l'acqua e quando l'avevo mi faceva perdere un sacco di tempo.
Metto le stampe in un secchio e alla fine porto tutto in casa a lavare.
Allo scopo pensavo, almento con le politenate, ad un vascone da 50-60 litri di acqua da rigenereare ogni 2-3 stampe, dope immergerle per qualche minuto. L'elevata quantità dovrebbe inibire ogni eventuale residuo.
E' un'idea giusta?

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 16/02/2018, 9:42
da Lollipop
Circa al budget, facendo qualche conto a mente, devo destinare una cifra sui 150 euro per preparare il locale.
Questo infatti ha 4 finestrelle che danno al cavedio. La luce naturale che entra è insufficiente per qualsiasi attività ma abbastanza per velare in un istante del materiale sensibile.
Pertanto procederò con oscurarle mediante fogli adesivi neri sui vetri, sigillando le battute e magari anche delle tende nere ad uleriore tenuta luce. Devo però pensare la ricambio dell'aria e ricordo di aver letto qui di ventole a vetro ma a tenuta luce. Purtroppo non ricordo il thread.
Un adattamento all'impianto elettrico, che feci comunue nuovo e a norma sette/otto anni fa, varrebbe comunque la pena, col posizionamento di scatole con prese e comandi luce in prossimità dell'ingranditore.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 16/02/2018, 10:12
da Lollipop
Lollipop ha scritto:Devo però pensare la ricambio dell'aria e ricordo di aver letto qui di ventole a vetro ma a tenuta luce.
Trovata, si chiama darkroom louvre. Ha il suo bel costo....
Va a budget pure lei.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 16/02/2018, 11:07
da Pierpaolo B
50-60 litri sono esagerati....
...io uso una vasca ikea larga due dita in più del lato lungo della carta e lunga il doppio del lato corto....
...cambio l'acqua a fine sessione.... ogni duo o tre stampe è esagerato.... devi pensare anche al peso e al rifornimento. Uso una tanica da 10 litri che porto in CO all'inizio e mi basta per tutto il giorno.
Poi la CO va organizzata pure come lavoro.... e logisticamente ogni lavoro richiede una preparazione.
Quando faccio provini.... preparo per provini
Quando faccio 24x30 preparo vasche per 24x30
Quando faccio 30x40....
Quando faccio 50x60.... mi faccio aiutare :D

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 16/02/2018, 11:32
da Lollipop
impressionando ha scritto:50-60 litri sono esagerati....
...io uso una vasca ikea larga due dita in più del lato lungo della carta e lunga il doppio del lato corto....
...cambio l'acqua a fine sessione.... ogni duo o tre stampe è esagerato.... devi pensare anche al peso e al rifornimento. Uso una tanica da 10 litri che porto in CO all'inizio e mi basta per tutto il giorno.
Però, se ho capito bene, tu finisci il lavaggio a casa. Io vorrei terminarlo in CO. Mia moglie mi guarda già piuttosto male traffico con la tank e caraffe varie ("le ampolle" le chiama :) ).
Quando faccio 50x60.... mi faccio aiutare :D
:D

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 16/02/2018, 11:44
da Pierpaolo B
Comprale una borsetta nuova! :ymdevil:

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 16/02/2018, 12:25
da fabriziog
impressionando ha scritto:Comprale una borsetta nuova! :ymdevil:
La saggezza di Paolo è infinita :)

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 16/02/2018, 12:45
da Lollipop
fabriziog ha scritto:
impressionando ha scritto:Comprale una borsetta nuova! :ymdevil:
La saggezza di Paolo è infinita :)
Quello che noi maschietti pensiamo delle donne è irrivente e per lo piu infondato: lei non ha mica bisogono di incoraggiamenti in questo caso. :D
Porto un esempio: due anni e mezzo fa, quando comprammo casa nuova, le chiesi quante scarpe possedeva. Su sua indicazione, giurata e spergiurata, calcolai 11 metri lineari di scaffaltura per contenere le sue calzature.
Solo alla "posa" delle scarpe mi resi conto che aveva mentito. E di brutto pure :))

Solo di sandaletti estivi ne ha diversi per ogni condizione di asfalto: slick, intermedie, heavy rain. No, non ha proprio bisogno di incoraggiamenti. =))

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 16/02/2018, 13:23
da Pierpaolo B
Allora cambiala :ymsmug:

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 16/02/2018, 13:50
da Lollipop
No, la tengo e le stampe me le sciacquo in cantina. :)

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 16/02/2018, 17:57
da ilNove
Anch'io CO in cantina senza acqua... mi porterò una tanica da 10L per un risciacquo per poi finire il lavaggio in bagno di casa, quindi mi confermate che è un metodo accettabile?

Per quanto riguarda il rapporto tra compagne e camere oscure ricordo di aver letto una formula (purtroppo non trovo l'autore): "La dimensione di una camera oscura è inversamente proporzionale alla durata del matrimonio" ...vedo nubi all'orizzonte! :))

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 18/02/2018, 22:15
da Lollipop
Sto cercando di farmi una cultura sugli ingranditori e I Durst in particolare ma muoversi tra tutte quelle fantasiose sigle delle parti accessorie non è facile.
Esiste una guida online da consultare?

Thx

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 18/02/2018, 22:50
da Pierpaolo B
Chiedi...
...fai prima.
Oppure scarica i libretti istruzioni (così ci capisci qualcosa da solo e ti fai un'idea del sistema).
Comunque non è poi così incasinato..... ogni modello ha i propri accessori con desinenze e numeri per le misure dei formati. Alcuni sono compatibili per diversi modelli.
No, forse è incasinato :D

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 18/02/2018, 23:59
da NikMik
Noooo, macché incasinato... è molto veloce imparare a distinguere la differenza fra gli accessori Sivogla, Sivoma, Sivopar, Sixma, Sixgla, Sixtub, Sirioneg, Sinoneg, Sivogla, Siriopla, aeropla, canicola, calliope, calimala, koala, la maiala di tu'... #:-s

Ma non bastava chiamare gli accessori vari qualcosa del tipo: "M600 mask 35 bottom" (=mascherina inferiore per 35mm del modello M600), "M605 mask 35 top" (=mascherina superiore per 35mm del modello M605) oppure "M600 lensboard 50" (=piastra portaobiettivo per 50mm su M600), oppure M601-605 glass (=vetrino per M601 e M605), oppure "M605 39 metal lensboard 80" (=piastra portaobiettivi in metallo per 80mm su M605 con passo m39), oppure "M605 39 plastic lensboard 80" (=piastra portaobiettivi in plastica dell'M605 con passo M39) ecc... ?

Per la cronaca i nomi commerciali degli accessori summenzionati sono rispettivamente: Sixma 35, Sivoma 35, Sixtub, Sivogla, Lapla 39, Siriopla 39.
E potrei sbagliarmi perché me li dimentico continuamente... Non oso pensare come gli inventori di tali nomi abbiano chiamato i loro figli...

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 19/02/2018, 12:59
da Lollipop
NikMik ha scritto: Non oso pensare come gli inventori di tali nomi abbiano chiamato i loro figli...
:D Non oso pensare come i figli abbiano poi chiamato il loro genitori =))

Dicaomo comunque che instradato:
- Durst /perhé bn realizzato e piuttosto comune, quindi con ricambi facili da trovare) della serie 600 (per il medio formato);
- Testa colore (perchè di carte graduate non ne fanno quasi più e i comandi dicroici consentono un controlo del contrasto con le multigrade sensa soluzione di continuità);
- "scatola" diffusore
- obiettivi 50 e 80 (questa mi è facile :) )
- portanegativi con vetri AN 35 6x6, per evitare il popup della pellicola a causa del calore.

tutto giusto fino a qui? E gli stramaledetti codici? :))

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 19/02/2018, 13:11
da ammazzafotoni
Lollipop ha scritto:
NikMik ha scritto: Non oso pensare come gli inventori di tali nomi abbiano chiamato i loro figli...
:D Non oso pensare come i figli abbiano poi chiamato il loro genitori =))

Dicaomo comunque che instradato:
- Durst /perhé bn realizzato e piuttosto comune, quindi con ricambi facili da trovare) della serie 600 (per il medio formato);
- Testa colore (perchè di carte graduate non ne fanno quasi più e i comandi dicroici consentono un controlo del contrasto con le multigrade sensa soluzione di continuità);
- "scatola" diffusore
- obiettivi 50 e 80 (questa mi è facile :) )
- portanegativi con vetri AN 35 6x6, per evitare il popup della pellicola a causa del calore.

tutto giusto fino a qui? E gli stramaledetti codici? :))
La scatola diffusore è inserita nella testa colore che io sappia.
Il vetro va bene, crea quattro superfici in più da mantenere quanto possibile prive di polvere; c'è in genere un filtro anticalore dopo la lampada, comunque su ingrandimenti moderati potrebbero bastare le mascherine.
Di vetro antinewton ne serve uno, quello superiore, ma se ne trovi due è meglio (la Ektar ad esempio ha entrambe le facce lisce...)

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 19/02/2018, 13:32
da Pierpaolo B
Sotto non si può mettere un vetro AN.... ha una superficie irregolare che inficerebbe la qualità del negativo..... u metti un vetro comune o (meglio) la mascherina e basta

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 19/02/2018, 14:17
da ammazzafotoni
impressionando ha scritto:Sotto non si può mettere un vetro AN.... ha una superficie irregolare che inficerebbe la qualità del negativo..... u metti un vetro comune o (meglio) la mascherina e basta
Ah beh giusto... Anche gli AN originali, che sembrano trasparenti a meno che non ne si guardi di riflesso la faccia acidata, danno fastidio?

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 19/02/2018, 17:21
da Pierpaolo B
Certo....
...figurati che a me danno fastidio pure sopra. Ma non c'è altra soluzione se non le due mascherine con il problema dell'eventuale deformazione della pellicola.
Insomma per me la menopeggio è vetro AN sopra e mascherina sotto

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 19/02/2018, 17:26
da Lollipop
Ho letto di gente che modifica le teste con emettitori LED al posto delle lampade. Questa soluzione dovrebbe eliminare il fenomeno di popup.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 19/02/2018, 18:32
da chromemax
Il pop-up con ingranditori durst a colori, per quella che è la mia esperienza, non c'è; il caldo dovrebbe passare il filtro anticalore, i filtri dicroici, la scatola di diffusione (con un paio diffusori in plastica belli spessi) e il vetro AN... lì dentro c'è una semplice alogena non del plasma =))
Ottenere una illuminazione uniforme e fotograficamente efficace è cosa tutt'altro che semplice; il costo delle teste led heiland, al di là di ogni retropensiero, dimostra che non è cosa banale. Non conosco la validità delle soluzioni autocostruite di cui parli, ma vorrei vederle alle prese con un cielo terso stampato su gradazione 5... col fogliame sono tutti capaci ad essere "uniformi"=))

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 19/02/2018, 18:34
da chromemax
impressionando ha scritto:Certo....
...figurati che a me danno fastidio pure sopra. Ma non c'è altra soluzione se non le due mascherine con il problema dell'eventuale deformazione della pellicola.
Insomma per me la menopeggio è vetro AN sopra e mascherina sotto
Ci sarebbero i vetri ottici antiriflesso ma una coppia di vetrini costano più dell'ingranditore stesso =((

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 19/02/2018, 22:06
da Pierpaolo B
Dove vendono quei vetri?
Avrei bisogno anche di uno specchio ottico da sestituire quello dell'M805 condensato..... rende meno che da nuovo.
Ma si possono pulire gli specchi ottici?

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 19/02/2018, 22:13
da Lollipop
chromemax ha scritto:Il pop-up con ingranditori durst a colori, per quella che è la mia esperienza, non c'è; il caldo dovrebbe passare il filtro anticalore, i filtri dicroici, la scatola di diffusione (con un paio diffusori in plastica belli spessi) e il vetro AN... lì dentro c'è una semplice alogena non del plasma =))
Ottenere una illuminazione uniforme e fotograficamente efficace è cosa tutt'altro che semplice; il costo delle teste led heiland, al di là di ogni retropensiero, dimostra che non è cosa banale. Non conosco la validità delle soluzioni autocostruite di cui parli, ma vorrei vederle alle prese con un cielo terso stampato su gradazione 5... col fogliame sono tutti capaci ad essere "uniformi"=))
In effetti avrei dovuto seguire la regola di parlare solo di cose di cui ho padronanza o almeno contezza ma sta cosa dei led l’ho trovata su internet, pertanto lasciami sfoderare la carta dell’ambasciator non porta pena. :)

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 19/02/2018, 22:26
da Pierpaolo B
A proposito....
...sono riuscito a trovare una lampada ottima per sostituire quelle odiose del dottor pescatore....
...stessa resa, stessa luce (forse un po' di più), accensione immediata senza lag, spegnimento senza scia.
E' perfettissima e finalmente sono riuscito a rimettere in posta il mio M805 condensato (scansato dal color) senza dover tenere un secchio di lampadine a fianco.
Ora è anche possibile effettuare provini localizzati con progressione f/stop passo passo (il magico timer di Daniele)

Come luce inattinica trovi lampade led anche dai rivenditori di materiale per CO.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 20/02/2018, 11:03
da Lollipop
Update.
Ho fatto delle rifelssioni in questi giorni e sono giunto alle seguenti conflusioni:
- limitare l'inziale impegno economio fino all'evidenza che la stampa analogica "sarà per tutta la vita".
- "trasferire" la CO dal cantinone oltre oceano alla cantinetta nello stabile, perché so già che poi mi peserà il culo trascinarlo per per pochi chilometri. Inoltre la minor superfice, da dividere con bici e altre cianfrusaglie, sarà più facile e veloce da scaldare in inverno. Comunque un paio di metri lineari di scrivania profonda 80 dovrei riuscie a ricavarla.

In virtù di queste considerazioni ho deciso di orientare il mio interesse su un ingranditore Meopta Opemus, acquistabile usato e completo (senza lenti) per meno di 100 euro, lasciando quindi del budget alle lenti. Anzi lente, perchè almeno inizialmente voglio concentrarmi sulla stampa del 6x6, formato che godo e vivo di più, lasciando al 35mm le stampe su formato più piccolo. Quindi subito un bell'obiettivo 80 mm di elevata qualità.

La disponiblità a pochi piani sopra di un lavello in acciaio 50x40, offre anche la possibilità di un lavaggio prolungato delle carte baritate: se analogica deve essere, che lo sia nella sua massima espressione. Anche perché il mio obiettivo non è stampare tanto ma stampare bene quelle poche che reputo meritevoli, ci volesse anche unmese per arrivare al risultato desiderato.
Produco molte foto all'anno (nella mia personale era digitale ero arrivato anche a 8000, ma forse più o meno una decina meritano la stampa. Per le altre la breve vita regalata dalla timeline di Facebook è giusto quanto meritano.

PS in questo mio stato confusionale, al momento la M8 rimane a prendere polvere.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 21/02/2018, 14:07
da domy
Lollipop ha scritto:Update.
Ho fatto delle rifelssioni in questi giorni e sono giunto alle seguenti conflusioni:
- limitare l'inziale impegno economio fino all'evidenza che la stampa analogica "sarà per tutta la vita".
- "trasferire" la CO dal cantinone oltre oceano alla cantinetta nello stabile, perché so già che poi mi peserà il culo trascinarlo per per pochi chilometri. Inoltre la minor superfice, da dividere con bici e altre cianfrusaglie, sarà più facile e veloce da scaldare in inverno. Comunque un paio di metri lineari di scrivania profonda 80 dovrei riuscie a ricavarla.

In virtù di queste considerazioni ho deciso di orientare il mio interesse su un ingranditore Meopta Opemus, acquistabile usato e completo (senza lenti) per meno di 100 euro, lasciando quindi del budget alle lenti. Anzi lente, perchè almeno inizialmente voglio concentrarmi sulla stampa del 6x6, formato che godo e vivo di più, lasciando al 35mm le stampe su formato più piccolo. Quindi subito un bell'obiettivo 80 mm di elevata qualità.

La disponiblità a pochi piani sopra di un lavello in acciaio 50x40, offre anche la possibilità di un lavaggio prolungato delle carte baritate: se analogica deve essere, che lo sia nella sua massima espressione. Anche perché il mio obiettivo non è stampare tanto ma stampare bene quelle poche che reputo meritevoli, ci volesse anche unmese per arrivare al risultato desiderato.
Produco molte foto all'anno (nella mia personale era digitale ero arrivato anche a 8000, ma forse più o meno una decina meritano la stampa. Per le altre la breve vita regalata dalla timeline di Facebook è giusto quanto meritano.

PS in questo mio stato confusionale, al momento la M8 rimane a prendere polvere.
Ciao Lorenzo Immagine
Se ti applicherai alla CO con la medesima dedizione e precisione che hai profuso nella sperimentazione di sviluppo e digitalizzazione, otterrai senz'altro ottimi risultati.
Un po ti invidio, perché io non ho assolutamente lo spazio utile per ipotizzare questo passo.

P. S. Tua moglie mi maledirà perché sono stato io l'untore Immagine

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Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 21/02/2018, 23:10
da Lollipop
fotocelluloide ha scritto: Grande @lollipop, son contento che hai imboccato questa strada Immagine.
domy ha scritto: Ciao Lorenzo Immagine
Se ti applicherai alla CO con la medesima dedizione e precisione che hai profuso nella sperimentazione di sviluppo e digitalizzazione, otterrai senz'altro ottimi risultati.
Un po ti invidio, perché io non ho assolutamente lo spazio utile per ipotizzare questo passo.

P. S. Tua moglie mi maledirà perché sono stato io l'untore Immagine
Che bello, ritrovo qui due cari amici. :)
Se tutto va bene, domani a quest’ora sarò un felice possessore di un ingranditore: incrocio le dita.
Poi @domy, visto che non siamo a distanze impossibili, si potrà sempre pensare ad una giornata di stampe e pizza.

Quanto a mia moglie, è già così impegnata ad usarmi come suo personalissimo sfogatoio da non potersi permettere di disperdere preziose energie contro altri. :))

Ulteriori update soon (se va come sperato \m/ ).

PS il grayscale calibrato su base trasparente che mi ha suggerito @-Sandro-, che ringrazio nuovamente, si è rivelato molto utile per capire come lavora il sensore in duplicazione, tanto da consentirmi di impiegarlo al meglio per mezzo di doppie esposizioni e fusione in HDR. Appena avrò tempo porterò queste esperienze nel thread del duplicatore.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 22/02/2018, 22:14
da Lollipop
Ok, mi sono aggiudicato questo ingranditore IFF Duogon S, apparentemente nuovo da fondo di magazzino e corredato delle due ottiche. È un un po’ un rischio perché dalle foto non si capisce se è completo o meno. Tra qualche giorno sarà a casa e verificherò. La ricerca di eventuale materiale mancante è complicata ma alla peggio lo rimando indietro.
Auguratemi buona fortuna. \:D/

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 22/02/2018, 23:11
da fotocelluloide
Artiglieria pesante! Non conosco il mezzo ma lo vedo molto “pop” penso faccia al caso tuo. Anche io ho un iff , un modello più spartano il coldon color e lo adopero volentieri per croppare, tagliare, ingrandire, sovrapposizione di negativi perché per queste cose è più semplice del mio meopta. Purtroppo ha l’autofocus che è un po’ starato , riesco ad usarlo comunque. In bocca al lupo!


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Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 23/02/2018, 8:52
da Lollipop
fotocelluloide ha scritto:Artiglieria pesante! Non conosco il mezzo ma lo vedo molto “pop” penso faccia al caso tuo.
Si è vero, è bello colorato ed ha pure un bel design. :)
Anche io ho un iff , un modello più spartano il coldon color e lo adopero volentieri per croppare, tagliare, ingrandire, sovrapposizione di negativi perché per queste cose è più semplice del mio meopta. Purtroppo ha l’autofocus che è un po’ starato , riesco ad usarlo comunque. In bocca al lupo!


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L’asta è andata oltre di quanto sperassi inizialmente: è stata collocata in una categoria anomala e per lungo tempo il prezzo è rimasto piuttosto basso. Poi l’impennata finale, come usuale.
Diciamo che se dovesse essere completo e pronto a lavorare, viste le quotazioni in giro, lo stato apparentemente come nuovo e la presenza delle due ottiche, allora avrò fatto un buon acquisto (non da svendita ma buono).
Se invece dovesse mancare qualcosa, la ricerca si farà difficoltosa per la scarsità di pezzi di ricambio su eBay.
È vero anche, leggendo sul web, che ha un buon nuoterò di utilizzatori, pertanto se inutilizzabile potrei venderlo a pezzi.

È per questo che mi sono preso il rischio.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 23/02/2018, 9:17
da Lollipop
PS senza contare la possibilità di stampa 6x9. Un giorno mi prenderò una mf a telemetro, e li di robetta buona ce n’è.

Re: Il dado è tratto... (progetto open source)

Inviato: 02/03/2018, 15:26
da Lollipop
Bene, l'ingranditore è arrivato oggi. Non avendo mai visto nulla del genere, l'imballo era imponente e il peso ragguardevole (60kg totali).
L'oggetto, venduto da uno svuotacantine e compratore da aste fallimentari, sembra essere appartenuto all'Aeronautica Militare come da etichetta di uno degli imballi ancora originali. Le condizioni sono come quelle descritte in asta, pari al nuovo, e sono presenti i seguenti accessori:
- Base, con area stampabile di 60x60 cm e provvista di anima metallica
- due barre magnetiche per tener ferma la carta
- obiettivi Componon-s 100/5.6 e 50/2.8, entrambi in ottime condizioni
- testa reflex con cassetto portafiltri con portalampada e cavo di alimentazione.
- testa a luce fredda completa di lampada, cavo e connettore DIN, istruzioni, schema tecnico ma senza alimentatore/trasformatore 220/700Vac.
- portanegativi a due vetri AN, fino a 6x9 e con marginatore a lamelle (si dice cosi?)
- libretto di istruzioni
- copertura antipolvere

Manca qualsiasi condensatore

Vedendo cosi la cosa mi viene da pensare che è possibile usarlo facendo subito a meno della testa luce fredda (che è senza alimetatore, che non mi consentirebbe l'uso di filtri e che pertanto finisce su ebay), inserendo invece un vetro opalino nella guida appena sopra quella che ospita il portanegativi a mo' di diffusore.
Secondo voi così potrebbe funzionare?